martedì 25 gennaio 2011

La strada per l'Oscar

Con puntualità svizzera, ecco che anche per quest'anno arriva il rituale delle nominations all'Oscar: comincia dunque la grande corsa verso le prestigiose statuette e cominciano le sorprese: sono passati appena dieci giorni dalla premiazione dei Goden Globes (che, per tradizione, sono ottimi 'anticipatori' dei risultati dell'Academy), e abbiamo il primo colpo di scena: The Social Network, che ai Globes aveva vinto a mani basse, viene superato come numero di candidature non solo da Il discorso del re (che a questo punto diventa il favorito numero uno per il successo come miglior film), ma anche dal sorprendentissimo Il Grinta, il remake dell'omonimo film del '69 diretto dai fratelli Coen e con Jeff Bridges nel ruolo che fu di John Wayne. i numeri dicono dodici candidature per il primo e dieci per il secondo, mentre il film di David Fincher sulla genesi di Facebook si ferma a quota otto. Va detto che, comunque, tutti e tre i film citati concorrono in egual misura per i premi più importanti: la differenza sta soprattutto nel cast attoriale per quanto riguarda Il discorso del re (che oltre a Colin Firth come miglior attore piazza anche Geoffrey Rush e Helena Bonham-Carter nella cinquina dei non protagonisti) e le categorie tecniche per Il Grinta (scene, sonoro, costumi, dove non figura The Social Network).


E' abbastanza evidente comunque che la lotta sarà circoscritta a queste tre pellicole, con poche speranze per tutti gli altri: l'aver portato a dieci il numero di fim candidati è apparso più un colpo di teatro per 'movimentare' dal punto di vista televisivo la serata che per un effettivo aumento della concorrenza: ne è la riprova che film come Inception o The Fighter tutto sommato hanno ottenuto ben poco. Abbastanza clamorosa appare, ad esempio, la bocciatura di Christopher Nolan tra i registi, e qui si potrebbe discutere all'infinito... Unico outsider potrebbe alla fine risultare Black Swan di Aronofsky, ma onestamente ci credo poco: finirà che Natalie Portman si porterà a casa la statuetta come miglior attrice, tra l'altro meritatissima, e tutti contenti.

In ogni caso, lo dico chiaramente e senza tentennamenti, il sottoscritto tifa spudoratamente per The Social Network: film epocale, tristissimo e straordinario, agghiacciante ritratto della società moderna vista attraverso la genesi dell'invenzione più infulente degli 'anni zero': vero film 'di rottura' tra quelli in gara, splendidamente classico nella sua impostazione ma decisamente 'oltre' a livello di contenuti e tasso emotivo. Non so se i giurati dell'Academy, tradizionalmente conservatori, capiranno la portata di una pellicola come questa: ma comunque vada a finire, David Fincher ha costruito un'opera che sarà ricordata negli anni a venire, questo è certo.

Non ho ancora visto Il discorso del re, ma francamente mi attira poco: la sensazione 'a pelle' è che sia il classico film 'costruito' appositamente per gli Oscar: algido, impersonale, stilisticamente perfetto, ottimo nella confezione ma tutto sommato insignificante a livello di contenuti. Ricorda, tanto per capirci, altre pellicole del genere come 'Shakespeare in love' o 'Ragione e sentimento'. Belle, ma alquanto 'furbette' e inutili. Vedremo.

Apparentemente clamorose invece le dieci nominations per Il Grinta, ma anche qui la sorpresa è relativa: il western, ciclicamente dato per defunto, rientra sempre dalla porta principale e non c'è da stupirsi: è un genere immortale, l'unico vero genere inventato dagli americani e che da sempre identifica il loro paese, ed è normale ritrovarselo tra i piedi... e se pensiamo che questo remake è diretto dai Coen ed ha Jeff Bridges come 'mattatore' assoluto, non posso che vederlo con simpatia. Diciamo che lo aspetto al varco!

Due parole sulle altre categorie (tanto avremo modo di riaprlarne): Colin Firth è stra-favorito tra gli attori protagonisti (e sarebbe anche l'ora), mentre tra le donne l'Oscar andrà con tutta probabilità a Natalie Portman per la sua notevolissima performance in Black Swan (e anche questo sarebbe un bel premio, anche se la concorrenza di Annette Bening, Nicole Kidman e Michelle Williams è di tutto rispetto). Incertissime, come sempre, le candidature tra i non protagonisti dove spiccano comunque nomi eccellenti come Christian Bale, Geoffrey Rush, Mark Ruffalo e Melissa Leo. Sembrerebbe scontata invece la vittoria di The Social Network tra le sceneggiature adattate mentre per quella originale probabile duello tra Inception, Il discorso del re e il 'politicamente scorretto' I ragazzi stanno bene. Niente da fare invece per Io sono l'amore, la bella pellicola di Luca Guadagnino che ha ottenuto solo la candidatura per i costumi (disegnati da Antonella Cannarozzi).

E le bocciature? Anche quest'anno ce ne sono di eccellenti, a cominciare da Christopher Nolan, clamorosamente escluso dalla cinquina dei registi: e qui mi sembra un tantino evidente l'antipatia dell'Academy per il talentuoso cineasta londinese...
Inception è un film freddo, cerebrale e forse troppo poco coinvolgente, ma sulla qualità delle riprese davvero non si può discutere. E che dire di Roman Polanski, nemmeno considerato col suo bellissimo L'uomo nell'ombra? Così come si conferma l'assoluta incompatibilità tra i giurati e Leonardo DiCaprio, nuovamente e doppiamente snobbato sia con lo stesso Inception che con Shutter Island. Che cosa dovrà fare ancora il povero Leo per portarsi a casa un Oscar? Sinceramente non so darmi risposta... appuntamento al 27 febbraio!

GUARDA QUI tutte le candidature

4 commenti:

  1. Gran bella riflessione sulle nominations. Sono d'accordissimo sulle "vergognose" assenze di Polanski ("L'uomo nell'ombra" è per me uno dei migliori film del 2010), Nolan per la regia (non sarebbe giusto che "Inception" non ricevesse nessun premio, soprattutto pensando ad "Avatar") e Di Caprio, che nel giro di pochi mesi ci ha regalato 2 ottime caratterizzazioni. "The social network" rimane un magnifico film, pure io tifo per Fincher (in attesa di vedere questa settimana "Il discorso del re"), così come spero nelle vittorie di Portman, Leo e Firth. Su "Il grinta" non so che pensare, i Coen sono tra i miei registi preferiti ma 10 candidature mi sembrano troppe (ai Globes questo film non c'era suppongo per una semplice questione di date). Il punto è che con loro l'Academy è sempre piuttosto generosa, a differenza, per esempio, di un Clint Eastwood, che dopo il contentino con la Jolie per "Changeling" non ha ricevuto segnalazioni per i successivi "Gran Torino", "Invictus" e del poco apprezzato (negli USA, ma non solo) "Hereafter". Comunque staremo a vedere. Ciao!

    RispondiElimina
  2. Come ho detto nel post, le dieci nomination a 'Il Grinta' sono solo apparentemente sorprendenti: il western è un pezzo di storia d'America ed è normale che gli americani si auto-celebrino, alla faccia di chi dice che è 'morto'. Trattandosi poi dei Coen, credo che sarà un western molto 'sui generis'...

    Per quanto riguarda Clint, beh insomma non esageriamo con le 'critiche' all'Academy: gli hanno fatto vincere due Oscar meritatissimi ('Gli Spietati' e 'Million Dollar Baby') che potevano tranquillamente essere tre se 'Mystic River' non fosse capitato nell'anno de 'Il Signore degli Anelli'. Non mi sembra che siano stati ingenerosi. 'Changeling' e 'Invictus' sono due film oggettivamente minori, mentre 'Gran Torino' e 'Hereafter' probabilmente non sono stati capiti: ma non direi che Eastwood sia stato 'maltrattato' da Hollywood...

    RispondiElimina
  3. Ciao!
    Ti ringrazio per la tua visita nel mio blog.
    Il tuo blog è davvero bellissimo. Lo seguirò con molto piacere!

    RispondiElimina
  4. le tue riflessioni rispecchiano le mie, soprattutto per ciò che riguarda The Social network.

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...