domenica 29 aprile 2012

JODIE 50 - I FILM - Taxi driver

Il suo compleanno è il 19 novembre, ma noi cominciamo a festeggiarla adesso... perchè? Perchè Jodie Foster, al traguardo del mezzo secolo, è l'attrice 'moderna' che a nostro modestissimo parere ha meglio omaggiato il Cinema in tutti i suoi aspetti: l'abbiamo vista crescere (letteralmente) dietro la macchina da presa, l'abbiamo ammirata in ruoli sempre diversi a seconda delle stagioni della sua (e nostra) vita, l'abbiamo seguita in ogni sua trasformazione artistica. Sì, Jodie ci piace parecchio, non l'abbiamo mai nascosto... non sarà una 'moral guidance' (come ha fatto con Clint Eastwood il settimanale FilmTv), ma per noi rappresenta la bravura, la professionalità, l'incarnazione per un lavoro che fin da subito le è entrato dentro. Jodie è una perfetta 'macchina per recitare'. E noi la ricordiamo con i suoi film, che ci hanno accompagnato per mano. Crescendo insieme a lei.


TAXI DRIVER (id., USA 1976) di Martin Scorsese

Dodici anni (all'epoca delle riprese), già quattordici film alle spalle e un carattere d'acciaio (forgiato da un'infanzia trascorsa in modo non proprio... ordinario). Logico che la piccola Jodie, alla richiesta della madre di farla seguire da uno psicologo durante le riprese, abbia risposto candidamente "So distinguere benissimo la realtà dalla finzione". C'erano dubbi? Non per Martin Scorsese, che la volle a tutti i costi per quello che, a tutt'oggi, è ancora considerato il suo capolavoro. Un film-manifesto, simbolo della fine di un'epoca (quella del Sogno Americano) e della perdita dell'innocenza di una nazione intera che, all'indomani del Vietnam, si scopriva inopinatamente fragile e inquieta. 

Taxi Driver è la cronaca di una sconfitta, di una società che si rivela improvvisamente ostile e abietta, popolata di persone che non si conoscono, non si parlano, non vivono. Ci sono candidati alle elezioni che non capiscono nulla, uomini d'affari che spiano le loro mogli fedifraghe, donne senza morale e donne sfruttate, schiave e peccatrici, spesso entrambe le cose. Feccia, nient'altro che feccia.

In questo contesto Travis Bickle appare come la variabile impazzita, uno che sa di aver perso ma che non rinuncia a volere un mondo migliore. Forse, magari, per il semplice fatto di non riuscire a dormire. E' l'emblema della solitudine, dello spaesamento, dell'incapacità degli uomini di capire e di capirsi. Vaga in giro per la notte col suo taxi, semplicemente per sopravvivere, per stare al mondo, l'unico che conosce ma non l'unico possibile. Il suo personaggio ci ricorda un celebre racconto di E.A. Poe, 'L'uomo della folla', dove il protagonista si addentrava solitario in mezzo alla gente, semplicemente per non ascoltare il rumore del silenzio.

Ed ecco, allora, che la giovane prostituta Easy è allo stesso momento simbolo di deriva e di redenzione, di ingenuità e maturità precoce, di sacro e profano. Gli occhi della piccola Jodie sono quelli di chi, a dodici anni, hanno già visto tanto... cinema nel cinema, non troppo diverso, poi, dalla vita.   

9 commenti:

  1. Ho visto per la prima volta Taxi driver l'estate scorsa e ne sono rimasta abbagliata. Travis è, come dici tu, una variabile impazzita, ma alla fine riuscirà a rientrare in quel mondo pazzo e fasullo.

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  2. li hai presi un po' alla lontana questi festeggiamenti, però la piccola Jodie merita. A costo anche di perdonarle qualche scivolone...ah ah la moral guidance...please!

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  3. @ bradipo: ovviamente era una battuta... ;-) dove la trovi oggi una vera 'moral guidance'? Comunque da adesso fino a novembre festeggeremo Jodie con un film al mese: quelli più significativi, con cui siamo cresciuti. Appuntamento a maggio con 'Sotto accusa'

    @ antonella: eh sì, 'Taxi driver' abbaglia ancora... eccome!

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    1. non ti preoccupare , l'avevo capito che era una battuta..di là se ne fregiano tanto di 'sta moral guidance e lui non sa manco che esistono, ottima l'idea di festeggiare Jodie con un film al mese!

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  4. Hai perfettamente ragione, Jodie Foster è l'attrice che incarna meglio di chiunque altra gli anni '80 e '90, è passata dalla giovane stuprata di Sotto Accusa alla Starling di Il Silenzio degli Innocenti fino alla Ellie Arroway di Contact. Ha interpretato i sogni e le insicurezze di un periodo difficile. E' un'attrice fantastica, di grande versatilità e umiltà. E non dimenticare i suoi film da regista! Hai visto Home for the Holidays? Un piccolo capolavoro !!!!!!
    Fede

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  5. Una grande ex-attrice direi. Niente da dire sul passato, ma le ultime apparizioni sono deprimenti. Le donne di cinquantanni a Hollywood non le vuole più nessuno. E si ritrovano costrette a fare film scadenti. E' la vita.

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  6. @ fede: certo che ho visto 'Home for the holidays' ! E' un film che consiglio a tutti, anche se (purtroppo) difficilissimo da trovare. Su questo blog ne ho parlato più volte, puoi trovare il commento nello spezio 'Tutte le recensioni'.

    @ bastian contrario (un nome, un programma... scherzo! :-D ) ovviamente non sono d'accordo con te: è vero, Jodie negli ultimi anni si è dedicata più alla sua vita privata che al cinema, e di conseguenza è un pò sparita dal grande schermo e dallo star-system. Ma è stata una sua libera scelta, dettata dalla voglia di colmare quegli affetti famigliari di cui, da piccola, non ha mai potuto godere. Però non mi sembra che le sue ultime pellicole siano scadenti: forse solo 'Flightplan' è un brutto film, ma 'Inside Man', 'Alla ricerca dell'Isola di Nim', e soprattutto 'Carnage' nei loro generi sono tutt'altro che disprezzabili, anzi! Senza contare 'Mr. Beaver', che a mio avviso è un film coraggioso e spiazzante, forse non del tutto riuscito ma che raggiunge perfettamente il suo scopo. Insomma, non mi sembra che ci sia questa involuzione che tu riscontri.

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  7. il primissimo film che ho visto di lei è stato il mio piccolo genio (che forse pochi ricordano) e sarò stata davvero piccola..forse avevo 7 anni..ma quello per cui è diventata la mia idola indiscussa è stato Contact..da li non me ne sono persa uno . Decisamente una persona che mi piacerebbe incontrare di persona

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    1. A chi lo dici... :-D
      'Contact' è, a mio modestissimo parere, uno dei film più sottovalutati degli anni '90. Un capolavoro senza tempo, romantico, sognatore, ma con uno sfondo sociale non indifferente. E Jodie, sono d'accordo con te, offre forse la sua migliore interpretazione di sempre. E' il film che più la 'identifica' con quella che è la sua vera indole: una donna forte, caparbia, sola contro i pregiudizi della gente. Bellissima.

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