sabato 9 giugno 2012

ANOTHER EARTH

(id.)
di Mike Cahill (USA, 2011)
con Brit Marling, William Maphoter
VOTO: ****

Un altro mondo è possibile. E tutti hanno il diritto di ricominciare, di meritarsi una seconda possibilità. Chi ha paragonato Another Earth a Melancholia di Lars Von Trier probabilmente non ha visto uno (o nessuno) dei due film. Se nella dolente partitura del regista danese si parlava infatti della fine del mondo come catarsi della malvagità umana, in questa sorprendente opera prima del documentarista americano Mike Cahill il pianeta 'doppio' viene visto come un'alternativa possibile a un presente poco edificante. C'è, insomma, un messaggio di speranza e nello stesso tempo uno stimolo a rifare i conti con la propria vita, ad eludere una realtà che vorremmo tanto essere diversa.

Ma andiamo con ordine. Another Earth è la storia di Rhoda Williams, brillante studentessa di astrofisica che vede concludersi tragicamente una notte di baldoria tra amici: durante il rientro a casa la ragazza nota una stella nel cielo più brillante di altre, che cattura la sua attenzione e la fa andare a sbattere dritta contro un'altra macchina, ferendo gravemente il conducente e uccidendogli sul colpo il figlio e la moglie incinta. Da quell'istante Rhoda perde tutto: speranze, sogni, affetti, la propria libertà. Rinchiusa in carcere per quattro anni, ne uscirà per ricominciare dal gradino più basso della scala sociale, nonchè per andare a cercare l'uomo a cui ha distrutto la vita. Lo troverà, ma non avrà il coraggio di dichiararsi a lui...

Nel frattempo l'astro luminoso visto quella tragica sera è stato scoperto e identificato: si tratta di un pianeta 'gemello' al nostro, dove ognuno di noi potrebbe avere il suo 'doppione', un esatto duplicato che vive un'esistenza magari totalmente diversa... Another Earth è un film di fantascienza che in realtà ha ben poco di irreale: è evidente, infatti, che il pianeta 'doppio' è lo specchio delle nostre paure, un non-luogo in cui ci piacerebbe vivere serenamente e lontani dalle complessità del mondo. E dove, verosimilmente, vorremmo essere persone migliori di quello che siamo. Il film di Cahill è un invito ad accettarsi, a scavare dentro le nostre coscienze e liberarsi dalle fobie che ci fanno perdere di vista l'essenza vera della condizione umana. E questo, consentitecelo, non può non ricondurci ad un titolo che - guardacaso - è anche il titolo di questo blog. Citazione doverosa, insomma.

Another Earth è una pellicola profondamente umana e intimista, che ogni spettatore è giusto faccia sua e ci legga quello che 'sente' dentro di sè, indipendentemente dalle nostre interpretazioni. Noi ci limitiamo a rimarcarne la bellezza visiva e la bravura degli attori protagonisti, con una menzione speciale per la splendida Brit Marling (anche sceneggiatrice) di cui sentiremo senz'altro molto parlare. Fantascienza 'filosofica', dice qualcuno, che prosegue un filone di quel cinema indipendente che mostra una vitalità inusitata negli ultimi tempi: pensiamo, solo per fare degli esempi, a Moon, Non lasciarmi, Sunshine... opere che meriterebbero spazio e attenzione da parte soprattutto degli addetti ai lavori, a cui spetta il coraggio di 'credere' in questi film. E invece, a tutt'oggi, Another Earth viene proiettato in TRE-schermi-TRE in tutt'Italia. Vergogna!

9 commenti:

  1. eh stavolta da me è arrivato, con ritardo ma è arrivato.Bel film comunque e bel pezzo , come sempre del resto...

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  2. grande film. la fantascienza non-fantascienza che preferisco.
    e d'altra parte al blog solaris non poteva non piacere.. :)

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  3. Beh, in questo film ci sono molti echi di 'Solaris', è innegabile... e non solo: è pieno di citazioni, come ad esempio la 'Trilogia della Fondazione' di Asimov che fa bella mostra tra i libri nella cameretta di Rhoda.
    Gran bel tipo questa Brit Marling: bellissima e anche brava, anche come sceneggiatrice! L'ennesimo dei miei' Amori cinefili'. In questo caso, direi, proprio 'a prima vista' !!

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  4. Eh sì è proprio bella. Buongustaio!

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  5. Buongiorno! Grazie mille per il tuo consiglio letterario, che farò subito mio....

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  6. Pardon, la miopia mi ha fatto cliccare il link 'sbagliato' e ho equivocato blog. Poco male, ho scoperto un blog nuovo ed interessante al di fuori delle mie solite letture culinarie... Ciao e scusa di nuovo l'incursione! :)

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  7. Ciao Rossella, ma scusa di che? Sono io che ti ringrazio per i complimenti... anche io ho scoperto un nuovo blog, di sicuro molto più utile del mio! :-) Salutoni!

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  8. Che film incredibile, Sauro...uno dei più belli e "nuovi" (aria nuova) - sinceramente - che ho visto da un pò di tempo a questa parte..Non riuscirei nemmeno a scriverne (di certo non bene come te)...penso di averlo più che altro "sentito", compartecipato..
    un abbraccio!
    r

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  9. Beh, in realtà l'argomento non è del tutto 'nuovo', ma è una pellicola di una tale forza e profondità che, certamente, ti segna dopo la visione. Sono contento che ti sia piaciuta. A presto!

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