domenica 21 ottobre 2012

IL COMANDANTE E LA CICOGNA

(id.)
di Silvio Soldini (Italia/Svizzera, 2012)
con Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Luca Dirodi, Serena Pinto, Claudia Gerini
VOTO: ***/5

Se è vero che tre indizi fanno una prova, allora non possiamo più dubitare che il cinema italiano cominci a prendere coscienza dello stato delle cose del Belpaese. E le cose non vanno affatto bene, lo sappiamo: c'è la corruzione nella politica, ci sono le ingiustizie sociali, ci sono i raccomandati sul posto di lavoro, c'è soprattutto un distacco clamoroso tra chi ancora, coraggiosamente, cerca di far emergere la cultura e la speranza di un futuro migliore e la stragrande maggioranza della popolazione che è ormai rassegnata e anestetizzata al cambiamento. Ce lo ha detto per primo Matteo Garrone, con la poesia e la dolcezza del suo bellissimo Reality. Lo ha ribadito Paolo Virzì, con l'ironia e la comicità garbata di Tutti i santi giorni, e adesso arriva anche Silvio Soldini: che dice le stesse cose, ma in un altro modo ancora...

L'idea di Soldini è bellissima: avete presente le statue dei grandi personaggi della nostra storia? Ce ne sono in ogni piazza e in ogni strada delle nostre città: e chissà cosa direbbero oggi i vari Garibaldi, Verdi, Leopardi, Dante, se potessero vedere (assistendone inerti) il degrado sociale che si consuma sotto i loro occhi? E allora ecco che all'Eroe dei Due Mondi (il 'comandante' del titolo) si stringe il cuore nel sentire i discorsi razzisti del leghista Cazzaniga, mentre i Sommi Scrittori si stracciano le vesti nel constatare l'imbarbarimento culturale e civico del nostro popolo.

Valerio Mastandrea e Claudia Gerini
In questa Italietta da quattro soldi le vite di due anime candide, Leone (Valerio Mastandrea) e Diana (Alba Rohrwacher) si incrociano per caso, in un universo costellato da squali sotto le sembianze di avvocati senza scrupoli (Luca Zingaretti) e di politici corrotti che non adempiono ai loro obblighi. Leone è vedovo (ma la moglie, Claudia Gerini, gli appare in sogno ogni notte) con due figli adolescenti da mantenere e un lavoro da idraulico che gli dà ben poche soddisfazioni. Diana è una pittrice timidissima e squattrinata, disposta ad accettare qualsiasi commissione (anche rinnegando la propria creatività) per pagare l'affitto al burbero e letterato padrone di casa (Giuseppe Battiston). Sono tutte persone 'diverse', pensanti, sincere, VERE. Che fanno fatica a sopravvivere nell'Italia di oggi, ormai sorda e ingrata verso chi cerca di (soprav)vivere onestamente.

Luca Zingaretti e Alba Rohrwacher
Giuseppe Battiston
Il comandante e la cicogna è una divertente favola moderna, che si fa apprezzare in particolar modo per le ottime prestazioni degli attori protagonisti, tutti bravissimi. E pazienza se certi passaggi sono un po' troppo stereotipati e fin troppo banali (soprattutto i 'discorsi' delle statue parlanti): quello che conta è l'atmosfera surreale, rilassata ma con i piedi comunque ben piantati per terra, che però non ci impedisce di vedere una luce in fondo al tunnel. E' questo il significato della cicogna: questo bellissimo animale rappresenta la speranza e la voglia di un paese migliore, da mettere in mano ai giovani come Elia (il figlio di Leone): forse un po' stralunati, magari ingenui, ma certamente migliori di noi.  

4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. Uno di quei film per i quali sono troppi anche i soldi dl noleggio! Soldini fa sempre lo stesso film, come si fa a sopportarlo ancora? Meglio la Comencini! Mille volte!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No guarda caro bastian... padronissimo di non sopportare Soldini, ma la (anzi, Le) Comencini no! Ti prego! Se ti piacciono invitale a casa tua e non farle più uscire! :-D

      Elimina
  3. ragazzi venite su nonsoloci.blogspot.it

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...