sabato 12 gennaio 2013

OSCAR 2013: SPIELBERG IN POLE POSITION

i conduttori Emma Stone e Seth McFarlane
Con insolito anticipo rispetto alla tradizione, addirittura prima della cerimonia dei Golden Globes (mossa evidentemente strategica), ecco che la gioiosa macchina degli Oscar si mette in moto con tutta la sua potenza: l'annuncio delle nominations è infatti il primo atto ufficiale della corsa alle magiche statuette, che vedrà il culmine con la fastosa premiazione del 24 febbraio prossimo. In Italia sarà giorno di elezioni e di sicuro i vincitori passeranno pressochè inosservati. Noi di Solaris comunque daremo come sempre ampio risalto alla Notte delle Stelle, che quest'anno appare di nuovo sotto l'insegna della 'vecchia' Hollywood e della Restaurazione...

Grande favorito, infatti, con dodici candidature e tutte quelle più 'pesanti', non è altro che Steven Spielberg: ovvero colui che più di tutti incarna oggi il 'potere' e lo spirito hollywoodiano. Il suo Lincoln, maestoso biopic sugli ultimi mesi di vita del più famoso presidente della storia americana, si prepara a fare incetta di premi lasciando le briciole ai malcapitati comprimari. Le statuette come miglior film e miglior regia appaiono scontate, così come quella del protagonista Daniel Day-Lewis tra gli attori protagonisti. Da noi uscirà tra un paio di settimane e avremo modo di giudicarlo perbene, certo però che a prima vista la scelta dei giurati dell'Academy appare come la più scontata e conservatrice possibile, anche questo indubbiamente in linea con la tradizione...

Daniel Day-Lewis, truccatissimo in 'Lincoln'
Ma forse era normale, considerato che per ben tre volte negli ultimi tre anni il cinema degli Studios aveva marcato visita in sede di Oscar: addirittura per due volte nelle ultime due edizioni il premio per il miglior film è andato a due pellicole straniere (l'inglese Il discorso del Re e il francese The Artist), mentre nel 2010 si impose l'indipendente The Hurt Locker, diretto dalla brava Kathryn Bigelow. La stessa che quest'anno sfiderà Spielberg con il suo Zero Dark Thirty, thriller politico con la sinistra figura di Osama Bin Laden sempre ben presente sullo sfondo.

Lo sfiderà però per modo di dire, dato che la Bigelow non è neppure candidata per la regia e dovrà 'accontentarsi' semmai del premio alla produzione. Esattamente come il sottovalutato Ben Affleck: il suo Argo ha raccolto ben 7 nominations ma non quella (ingiustamente negata) come miglior regista. Peccato, perchè indubbiamente avremmo fatto il tifo per lui: consideriamo infatti Argo il film americano più moderno e innovativo tra tutti quelli usciti quest'anno, e gran merito del suo successo va riconosciuto proprio alla direzione di Ben Affleck, che ha davvero sorpreso tutti per la bravura. Ma tant'è.
la splendida Jennifer Lawrence ('Il lato positivo')

Nove sono infatti i candidati a miglior film: dopo i già citati Lincoln, Argo e Zero Dark Thirty, nella scheda i giurati dell'Academy troveranno anche i nomi di Vita di Pi, Les Miserables, Amour, Django Unchained e le vere sorprese dell'anno, vale a dire il tenero e spettacolare Il Re della Terra Selvaggia (diretto dal giovanissimo esordiente Behn Zeitlin) e la bella commedia tragicomica Silver Linings Playbook, che in Italia sarà distribuita col titolo Il lato positivo (e non L'orlo argenteo delle nuvole, come sembrava in un primo momento). Nella cinquina dei migliori registi però, come detto, entrano solo Spielberg, Haneke, Zeitlin, Ang Lee e David O. Russell (che ha diretto Il lato positivo e che una decina di anni fa girò il notevole Three Kings, desertico road-movie che raccontava la cronaca della 'caccia' al tesoro di Saddam Hussein).

Kathryn Bigelow sul set di 'Zero Dark Thirty'
Daniel Day-Lewis dunque si prepara trionfalmente a mettere in cascina il suo terzo Oscar (dopo quelli de Il mio piede sinistro e Il Petroliere). Poche infatti le chanches di successo dei rivali Denzel Washington (Flight), Hugh Jackman (Les Misèrables) e Bradley Cooper (Il lato positivo). L'unico che davvero potrebbe dargli fastidio è l'istrionico Joaquin Phoenix, superlativo in The Master e mai premiato prima. Sconcertante poi la decisione (come già accaduto altre volte in passato) di dirottare il 'collega' Philip Seymour Hoffman tra i NON protagonisti... Chi ha visto The Master non potrà non convenire che Hoffman ha una parte uguale (se non superiore) a quella di Phoenix, e che in fin dei conti è lui l'anima del film... ma forse è il vecchio trucco dell'Academy per premiare entrambi e rendere più visibile la pellicola (abbastanza ignorata nelle altre categorie): staremo a vedere. Certo che anche tra i non protagonisti la cinquina è di altissimo livello: oltre a Hoffman troviamo autentici 'mostri sacri' come Robert De Niro (splendido nonno rompiballe ne Il lato positivo), Alan Arkin (Argo), Tommy Lee Jones (Lincoln) e il vincitore del 2010 Christoph Waltz (Django Unchained, sempre con Tarantino).

Joaquin Phoenix, candidato per 'The Master'
Bella la competizione anche tra le attrici, finalmente con cinquine all'altezza dei colleghi maschi (sappiamo quanto sia difficile a Hollywood trovare ruoli femminili interessanti e di spessore): la brava Jessica Chastain potrebbe farcela con la sua performance in Zero Dark Thirty, ma dovrà guardarsi 'a vista' dall'altrettanto brava, bella, simpatica e dotatissima Jennifer Lawrence, per la quale non abbiamo mai nascosto di provare un debole: a soli 22 anni è già alla sua seconda candidatura all'Oscar, stavolta interpretando la vedova cinica e disillusa (nonchè esilarante) de Il lato positivo, dove riesce a tener testa perfino al grande De Niro. E scusate se è poco! Ma vedrete che al Kodak Theatre la vera star sarà la giovanissima (dieci anni!) Quvenzhanè Wallis protagonista de Il  Re della Terra Selvaggia. A farle da contraltare (altro record!) l'ottantacinquenne Emmanuelle Riva, inferma e morente nell' Amour di Haneke.
Tra le non protagoniste i riflettori cadono sul gradito ritorno di Sally Field (Lincoln) e sulla stronzissima Amy Adams di The Master: la lotta dovrebbe essere circoscritta a loro due. Ma è giusto menzionare anche la rediviva Helen Hunt (The Sessions), Anne Hathaway (Les Misèrables) e Jackie Weaver (Il lato positivo).

'Amour', grande favorito tra i film stranieri
Come vi sarete accorti, non abbiamo fatto alcun nome italiano. Perchè purtroppo non ce ne sono... la pellicola dei fratelli Taviani Cesare deve morire non è stata selezionata per il miglior film straniero (esattamente come il favoraitissimo Quasi Amici, sorpresa in negativo): a contendersi l'Oscar saranno, oltre a Amour (in gara per l'Austria), il cileno NO di Pablo Larrain, il norvegese Kon Tiki, il danese A Royal Affair e il canadese War Witch. L'unico altro rappresentante di casa nostra (si fa per dire) è il musicista-compositore italo-inglese Dario Marianelli, già vincitore nel 2008 con Espiazione e quest'anno di nuovo in gara con la colonna sonora di Anna Karenina. Davvero un po' poco.

Arrivati alla fine, è giusto parlare anche... di chi non c'è! Ovvero della lunga schiera dei 'delusi', a cominciare da Quentin Tarantino, mai troppo amato dall'Academy e snobbato nella cinquina dei registi, Esattamente, come abbiamo detto prima, per il connazionale Ben Affleck. Così come ancora una volta non c'è stato niente da fare per Leonardo Di Caprio (seppur bravissimo in Django Unchained) e neppur per Wes Anderson e il suo delizioso Moonrise Kindom. Ma l'esclusione più clamorosa è certamente quella di Christopher Nolan e del suo Dark Knight Rises (nemmeno una nomination). Appena meglio è andata (si fa per dire) a Peter Jackson (appena tre candidature tecniche per Lo Hobbit).
Per tutti questi... l'appuntamento è alla prossima edizione!

15 commenti:

  1. Nomination senza sorprese, o meglio non completamente. Ci sarebbe da citare DiCaprio che non è stato nominato e The Master, che punta tutto sulle interpretazioni dei tre protagonisti (è un peccato che non ci sia stata alcuna candidatura per la regia, a mio parere eccezionale). Spielberg che dire? molti non lo reggono e lo ritengono troppo classico e politicamente corretto. C'è a dire che da quando avevo sentito parlare del progetto, lo davo già come vincitore. Spielberg e Daniel-Day Lewis, messi insieme per un film su Lincoln, scherziamo? ammetto che è un film programmato per gli Oscar, c'è poco da fare. Sarebbe opportuno, prima della cerimonia, fare una bella maratona di tutti i film di questo grande regista, che tra alti e bassi ha comunque fatto la storia del cinema.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spielberg è realmente un regista classico e politicamente corretto. Non ci piove. Però ha anche diretto alcuni tra i più grandi capolavori della storia del cinema, inutile ricordare quali. Il problema è che sono dieci anni che non gira più un film decente (per me dal 2002, anno di 'Minority Report' e 'Prova a prendermi'). Le sue ultime pellicole sono state quasi imbarazzanti (in 'War Horse' veniva voglia di sparagli al cavallo...) piene di retorica e stucchevole buonismo. E' un regista che secondo me ha esaurito la vena creativa e ora si dedica esclusivamente al business girando film senz'anima. Sarò sincero, questo 'Lincoln' non mi ispira per niente (ma quasi nessun biopic mi ispira). Tuttavia la presenza di Daniel Day Lewis è sufficiente a convincermi ad andare al cinema. Insomma, gli dò una chanche.

      Su DiCaprio sfondi una porta aperta: è un grande attore, uno dei migliori della sua generazione (gli ho dedicato tanti articoli e playlist) ed è ormai chiaro che per qualche motivo Hollywood non lo ama. L'ostracismo nei suoi confronti è inspiegabile... per meritava l'Oscar già dieci anni fa, proprio con 'Prova a prendermi'. Ma anche le sue interpretazioni in 'Revolutionay Road', 'Gangs of New York' e 'J.Edgar' sono notevoli. Adesso lo aspetto con ansia ne 'Il Grande Gatsby'...

      Riguardo 'The Master', infine, a me non ha entusiasmato. Però la canddatura per la regia poteva starci, Anderson stilisticamente è un regista sublime. Vedremo se i cinque nominati saranno effettivamente più meritevoli.

      Grazie del commento, Angie. Continua a seguirmi!

      Elimina
    2. Sono d'accordo con te, Spielberg degli ultimi anni non risplende in particolar modo e mi sembra quasi poco ispirato. Inutile dire che, personalmente, la sua collaborazione con Tom Cruise è stata inutile, anche per "La guerra dei mondi".
      Di sicuro con Lincoln è tutt'altra storia, ritorniamo nelle corde di uno Spielberg storico e spero di ritrovare molto di lui in un film del genere, grazie anche ad un cast impeccabile. In effetti, anche per me, la voglia di vedere Lincoln è solo per Daniel Day Lewis, uno degli attori più grandi del momento, capace di regalarci interpretazioni straordinarie, sia fisiche che psicologiche.

      Più di tutti, per DiCaprio, ho trovato incredibile che non gli sia stato assegnato ancora nessun riconoscimento. Capisco anche che questo non debba influenzare la carriera di un'attore, che in questo caso risplende di titoli folgoranti, che vanno per l'appunto da "Prova a prendermi", a "Revolutionary Road" fino a "Shutter Island". Il problema è che, riscattato dai tempi di Titanic (ma se diamo uno sguardo anche a prima di questo kolossal, ne ha fatte di ottime interpretazioni), DiCaprio non ha sbagliato un colpo, collezionando buoni titoli e ottimi registi (ormai è quasi l'attore feticcio di Scorsese). Non so perché tutto questo ostracismo nei suoi confronti, so soltanto che l'hanno scorso George Clooney, a differenza sua, non si meritava il premio e quest'anno, Waltz per quanto bravo sia, non avrebbe dovuto prendere il Golden Globe per un personaggio che si presenta come un Landa#2 versione buona. Speriamo come dici tu ne "Il grande Gastby", che anche io attendo con ansia.

      Per l'appunto, interpreti a parte, The Master mi ha colpito per l'estetica ed è strano non vedere Anderson tra i candidati, come film in sé nemmeno io l'avrei inserito.

      Grazie a te e complimenti per il sito!

      Elimina
    3. E' proprio lo Spielberg 'storico' che non mi convince... i precedenti non sono confortanti: sia 'Amistad' che 'Munich' erano abbastanza noiosi e senza ritmo. Il problema è che Spielberg è uno dei registi più didascalici che esistano, cerca sempre di spiegare tutto appesantendo le cose. Ovviamente lo fa molto meno nei film fantstici (che non a caso restano i migliori) mentre si fa prendere la mano quando si tratta di film storici. Aggiungi poi che il 'biopic' è un film noiosetto quasi per definizione: insomma, siamo davvero nelle mani di Daniel Day-Lewis. Vedremo.

      Su DiCaprio non so davvero che cos'altro dire, se non di fregarcene dei premi e continuare a seguirlo nei suoi film: sono sicuro che 'Il grande Gatsby' sarà un capolavoro: già dal trailer si capisce che è un film straordinario per ambientazione, confezione, ritmo... sarà davvero dura aspettare fino a maggio!! :-)

      Elimina
  2. Ottima analisi. Per quanto mi riguarda, ormai sono un disco rotto, ogni anno mi lamento dell'esclusione di DiCaprio. Credevo proprio che quest'anno ce l'avrebbe fatta! Forse devo solo smettere di sperarci!
    Non sono, invece, rimasta delusa per la mancata candidatura di Christopher Nolan, perché praticamente me lo aspettavo.
    Spero che Ben Affleck possa rifarsi con il premio alla migliore sceneggiatura non originale, dove secondo me non ha rivali.
    Mentre per la migliore attrice, come non protagonista ritengo che Anne Hathaway possa avere qualche chance, da quel che ho letto sui giornali. E lo spero anche, perché Amy Adams non mi piace proprio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo anch'io che 'Argo' abbia buone chanches di vincere l'Oscar per la sceneggiatura: è un film brillante che celebra la 'vecchia' Hollywood e non credo che resterà a bocca asciutta. Ero convinto che Affleck riuscisse ad essere nominato per la regia (e lo meritava) ma credo che l'Academy ancora non lo prenda sul serio...
      Su DiCaprio ormai non commento più, è davvero un disco rotto (purtroppo). E' evidente che qualcuno non lo ama. E mi dispiace molto.
      Riguardo la Hathaway, può darsi che abbia qualche possibilità ma da quello che si dice la Adams è nettamente favorita: 'The Master' è stato snobbato in sede di regia e quasi sicuramente si rifarà con i premi agli attori. Però mai dire mai: gli Oscar per i non protagonisti sono i più difficili da indovinare...

      Elimina
  3. Nonostante il tuo articolo, splendido, nulla mi toglie dalla testa che siamo di fronte all'ennesima farsa da Oscar. Mi basta l'esclusione di Anderson e del suo The Master per rafforzare la mia idea. Sicuramente la scelta degli attori, entrambi nominati per il migliore attore protagonista e non, suona un po' come il contentino servito ad Anderson su un piattino d'argento, anche se...Vero che per alcuni risulti un film tutto sommato non straordinario, che manca di un soggetto ben lineare, ma questo (che io non condivido) non può giustificarne l'assenza, a mio avviso. Le due interpretazioni maestose non fanno tutto il film. C'è una regia dietro capace di orchestrare il ritmo di un film che esplode emotivamente e psicologicamente in un legame complesso tra due uomini. Un Phoenix incredibile, secondo me superiore al compagno, perché il suo Freddie è un uomo privato del suo essere. Quasi sembra una bestia incapace di controllare la sua rabbia, il suo spaesamento. Lo stesso che poi, come un cane salvato dal bordo di una strada, ripone nel suo salvatore(padrone) la sua vita, la sua persona. Dal canto suo il Dodd di Hoffman non soffre di inferiorità, questo è certo. Un affabulatore, il leader di una setta pronta a dare all'uomo una serie di alternative, quasi mai comprensibili fino in fondo. Ma non dimentichiamo la donna che gli è accanto. La Adams, che molti hanno trovato addirittura sottotono, con poche battute e con la sua sola presenza scenica riesce persino ad imporsi sulla figura statuaria del marito. Splendida, vabbè io l'adoro...Ma torniamo alle nomination...Leo credo che verrà nominato solo quando cambierà mestiere. Nolan non ne parliamo nemmeno...a questo punto sono proprio curiosa di vedere Cooper ne Il lato positivo e, tu non ci crederai, ma devo ancora recuperare Argo. Non mi rimane che incrociare le dita per chi lotta nel campo dell'animazione...e tu Sauro credo abbia capito a chi mi riferisca...ma la Pixar incombe e fa paura li in mezzo. Ho scritto un po' troppo lo so, ma spero mi perdonerai...;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vale, ma che dici?!?? Sono contentissimo se intervieni e scrivi così tanto! Mi fa enormemente piacere trovare qui sopra interventi così appassionati! Dico davvero :-D
      Allora, cominciamo dagli Oscar: quello che io dico sempre è che non bisogna MAI dimenticare quello che sono: l'Oscar è il premio dell'INDUSTRIA cinematografica, del mainstream, ed è logico che i film indipendenti siano un po' sacrificati. Non è una farsa, è lo stato delle cose: così come il Sundance Festival (ad esempio) non premierà mai un blockbuster fracassone, gli Oscar difficilmente andranno a premiare film troppo di nicchia. Anzi, negli ultimi due anni secondo me le vittorie di 'The Artist' e 'Il discorso del re' sono state clamorose eccezioni, a testimonianza di una Hollywood in palese mancanza di idee...
      Quest'anno, come detto, ci dovrebbe pensare Spielberg a 'rimettere le cose a posto', e fa parte del gioco.
      Riguardo 'The Master', anche a me ovviamente è piaciuto, ma non quanto i precedenti film di Anderson. Se hai letto la mia recensione, trovo che il suo difetto principale stia nella mancanza di coraggio. Quello che dici te è tutto vero, così come le performances dei due attori sono superlative (e con tutta probabilità verranno premiate) ma è un film che non ha il coraggio di calcare la mano, di andare fino in fondo. E' (o vorrebbe essere) un film su Scientology, ma la sceneggiatura abbandona quasi subito la setta per concentrarsi esclusivamente sul rapporto tra Quell e Dodd. Scelta legittima, indubbiamente valida, ma molto molto comoda...
      Per il resto, penso che Burton avrà vita dura contro i cartoni Pixar ma alla fine dovrebbe spuntarla: 'Frankenweenie' a detta di tutti è un gioiello, aspetto solo di vederlo. Su Nolan vale lo stesso discorso che su DiCaprio: forse è inviso a qualcuno, o forse è ritenuto troppo supponente e sfacciato per essere premiato. Fattostà che, aldilà di ciò che uno possa pensare sull'ultimo Batman, l'avero escluso totalmente dalle nomination è un atto tanto ingiusto quanto 'intimidatorio' verso il giovane Nolan. Nel senso: o abbassi la cresta o sei fuori... ma non credo che il talentuoso canadese se la prenderà troppo :-D

      Elimina
  4. Era chiaro che quest'anno Hollywood sarebbe tornata a premiare un film commerciale, dopo le vittorie del cinema indipendente degli anni scorso che portano tanti elogi e pochi soldi. E chi meglio di Spileberg era più adatto per la riscossa?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già! L'uomo giusto al momento giusto :-D

      Elimina
    2. Erano già tutti pronti al grande ritorno di Steven! Avete visto che appena uscite le nomination, già gli hanno dedicato una bella maratona di film su Cubovision? Proprio quello che tutti gli appassionati di cinema come Angie andranno a cercare in questo mese di preparazione agli Oscar!

      ... e intanto ai Golden Globes a sorpresa ha vinto Ben Affleck!!! O_O

      Elimina
    3. Ah beh con me sfondate una porta già aperta...se ci sono maratone in giro, saranno mie. Non sarà, forse, un modo per ricordarci i vecchi "capolavori" e rinnegare quelli nuovi? :D forse sul cubo ci si becca anche una su Tarantino? (e magari...)

      Di Spielberg vorrei tanto rivedere "L'impero del sole", sono fissata purtroppo. Per le vittorie dei Golden Globes sono felice per Ben Affleck, se lo meritava davvero. Il suo sguardo sorpreso è stato impagabile. Argo è un film che merita, lasciato all'asciutto per gli Oscar, ma si è abbondantemente rifatto ai Golden Globes ed è stata una piacevole sorpresa. Contenta anche per Hugh Jackman, un'attore spesso sottovalutato, anche se nel caso della vittoria di Anne Hathaway, io avrei premiato la Adams per The Master, sottile nella sua interpretazione, sembra quasi ai margini ed invece è incredibilmente fondamentale per la trama.

      Elimina
    4. Calma gente... anch'io sono rimasto sorpreso dalla vittoria di Affleck, meritatissima tra l'altro: 'Argo' è davvero un gioiellino, direi la migliore sintesi tra cinema commerciale e autoriale che abbiamo visto quest'anno. Però per gli Oscar 'Lincoln' resta comunque il grande favorito, in virtù delle dodici candidature e dalla frantumazione delle nomination dei suoi concorrenti: lo stesso Affleck agli Oscar non è stato neppure nominato per la regia! E difficilmente un titolo che vince l'Oscar per il miglior film non viene poi premiato anche per la regia. Spielberg per me resta in pole position per film e regia.

      Sul resto, poi, vedo Daniel Day-Lewis favorito tra gli attori e Jessica Chastain tra le attrici (anche se ancora non abbiamo visto i rispettivi film), ma il mio cuore batte inesorabilmente per Jennifer Lawrence: a soli 22 anni è già alla seconda candidatura e ha già vinto il Golden Globe: semplicemente grandissima! :-)

      Elimina
  5. Ciao a tutti!! io credo che Daniel Day-Lewis sia tra i più bravi attori contemporanei! la sua mimica e capacità attoriale sono straordinarie! Su Spielberg...beh.. può piacere o non piacere ma cavolo, ha un ruolo fondamentale nella storia del cinema!! io ho sognato (come penso tutti voi) con i suoi film! è partita una maratona di tutti i suoi film sulla tv on demand di telecom e ho intenzione di vedermeli (e nella maggior parte dei casi, RIvedermeli) tutti!! Jennifer Lawrence...concordo con Kelvin: semplicemente divina!!

    RispondiElimina
  6. Ciao Matilde! Che bella questa spruzzata di entusiasmo sul mio blogghino! :-D
    Su Daniel Day-Lewis è impossibile non essere d'accordo: è un mostro di bravura! E grazie per condividere la passione per la splendida Jennifer... :-D
    Su Spielberg invece mi ripeto ancora: nessuno nega la sua importanza e il suo ruolo nella storia del cinema, ma capita di perdere l'ispirazione e agiarsi sugli allori. I suoi ultimi film fanno pensare questo, ma spero vivamente di sbagliarmi...

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...