mercoledì 2 gennaio 2013

SEI VENEZIA

(id.)
di Carlo Mazzacurati (Italia, 2012)
con Giovanni Galeazzi, Roberta Zonchin, Ernesto Canal,. Carlo Memo, Ramiro Ambrosi, Massimo Comin

"Venezia è la città che tutti vorrebbero vedere, almeno una volta nella vita. Penso sempre che se si inventasse un macchinario per misurare lo stupore di chi arriva e vede il profilo dell'acqua uscito dalla Stazione o da Piazzale Roma, ci sarebbe un flusso di energia incredibile! [...] Ci sono persone che vengono due volte e pensano di avere un dialogo affettivo con questa città, persone che l'hanno vista tre volte in tre anni e la considerano la loro seconda casa" (C. Mazzacurati)

Sembrava un'impresa impossibile quella che era stata commissionata a Carlo Mazzacurati: fare un film su Venezia, la città più fotografata e ripresa al mondo, provando a dire qualcosa di nuovo o quantomeno di diverso, mostrare una città lontana dai riflettori e delle cartoline, cercando di riflettere l'anima e il carattere di "quei sessantamila coraggiosi e resistenti che ancora si ostinano a viverci", ai quali il regista padovano ha dedicato questo bellissimo documentario, faticosamente partorito dopo essersi rinchiuso per mesi in un appartamento del centro storico insieme ai suoi fidati collaboratori in cerca di un'idea...

E alla fine l'idea è arrivata, semplice come l'uovo di Colombo eppure proprio per questo difficile da trovare: far raccontare Venezia direttamente da chi ci abita, mettendo insieme sei storie di sei personaggi apparentemente 'comuni', ma che nella loro normalità restituiscono uno spaccato assolutamente inedito e 'vivo' di una città che è la più anormale e straordinaria del mondo! Uso volutamente la parola 'vivo' perchè proprio questo è lo scopo del film, mostrare cioè il volto di una città che non è solo un museo a cielo aperto, ma (anche) un luogo vero, reale, dove si può assistere ai contrasti più curiosi che mai ci sia capitato di vedere... come la surreale palestra realizzata dentro un palazzo d'epoca, o le moderne case  di Sacca Fisola, a due passi del centro storico eppure considerate superficialmente 'malfamate' solo perchè lontane dalle rotte turistiche.

Ascoltiamo così la storia di Giovanni, pensionato separato dalla moglie che ha sconfitto la solitudine lavorando come volontario all'Archivio di Stato. Quella di Roberta, giovane donna figlia di gondolieri che fa la cameriera al Danieli, l'albergo più lussuoso della città, cercando di lasciarsi alle spalle la tragedia del fratello morto prematuramente. Quella di Ernesto, operaio per una vita e poi trasformatosi in ricercatore-esploratore dei fondali della laguna, solo per saperne il più possibile sulla storia della sua Terra... E, ancora, il racconto di Carlo, pittore astratto incompreso e ripudiato dai suoi stessi concittadini eppure diventato una celebrità per i giapponesi, che stravedono per il suo lavoro.   
Ascoltiamo anche le parole di Ramiro, il personaggio più incredibile dei sei, ex-ladro di appartamenti, quasi un Vallanzasca locale, ora ridotto a cuoco disoccupato ma deciso a non ripetere gli errori del passato. Per finire, poi, con la splendida vitalità di Massimo, ragazzino solare e scatenato, che adora i suoi genitori, la sua vita, la cultura e le tradizioni della sua città e, contrariamente a quel che si dice dei giovani veneziani, non ci pensa nemmeno ad abbandonare la città dove (parole sue) ha la fortuna di vivere.

Carlo Mazzacurati
Sei volti, sei persone, sei aspetti di una stessa città. Sei come i sestieri di Venezia, sei come le ore che intervallano le maree, sei come numero perfetto di un luogo magico, assolutamente unico, meraviglioso scherzo della natura cui tutti noi abbiamo l'obbligo di voler bene e rispettare, oltre che amare incondizionatamente. Questo bel documentario commuove ed emoziona, ma ci esorta soprattutto a vivere Venezia, a coniugarla al presente e non al passato, a vederla come una città attuale e vitale, e non come una nobile decaduta. E' emblematica in tal senso la passeggiata nebbiosa di Giovanni sul discusso Ponte di Calatrava: Venezia non è un posto immutabile, uno scrigno antico e desueto di capolavori. E' una città in movimento che può e deve evolversi, ovviamente nel nome della bellezza del suo paesaggio.

Noi di Solaris di solito non facciamo pubblicità, ma in questo caso permetteteci un'eccezione. Anche perchè questo film (purtroppo) non è mai stato distribuito in sala. Per fortuna Marsilio lo ha editato in una bella confezione libro+dvd, disponibile in commercio con una lunga intervista al regista. Cercatelo e guardatelo, sarà un ottimo modo per aprire in bellezza il nuovo anno.

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