mercoledì 17 luglio 2013

PACIFIC RIM

(id.)
di Guillermo Del Toro (USA, 2013)
con Charlie Hunnam, Rinko Kikuchi, Idris Elba, Ron Perlman, Charlie Day
durata: 131 min.


In un futuro non troppo lontano, la Terra è minacciata da mostruosi alieni di sembianze animalesche che non desiderano altro che colonizzare il nostro mondo. Per fronteggiare il pericolo, le grandi potenze del pianeta si coalizzano tra loro formando un Governo di Crisi Mondiale con poteri assoluti in uno stato di guerra perenne. La guerra viene così usata come strumento di propaganda: chi entra nell'esercito godrà di privilegi immensi e prestigio quasi divino, le persone 'normali' invece faranno la fame. Con tanti saluti alla democrazia.


Questa potrebbe essere tranquillamente la trama di Pacific Rim, l'ultimo film di Guillermo Del Toro che andremo a recensire di qui a qualche riga più sotto. In realtà però ai nostri lettori più navigati non sfuggirà che questa sinossi è praticamente identica a quella di una pellicola datata 1997 e firmata da un 'mago' della fantascienza come Paul Verehoven: il suo film si chiamava Starship Troopers, e chi scrive ne rimase talmente affascinato da considerarlo una delle pietre miliari della fantascienza moderna. Diciamo che se tra cinque, dieci, venti o cinquant'anni dovessimo fare una classifica dei dieci film più belli di sci-fi, un posto per Starship Troopers lo troveremmo sempre...

Tutto ciò per dire che, insomma, l'originalità non è certo il maggior pregio di questo Pacific Rim, giocattolone sofisticato e iper-tecnologico con cui il suo regista Guillermo Del Toro cerca di riguadagnare posizioni nel gotha di Hollywood dopo il brutto flop di Hellboy-The Golden Army. Operazione tutto sommato riuscita, se si prende il film per quello che è: vale a dire, appunto, un'operazione di puro e semplice intrattenimento ad alto tasso spettacolare, ben costruita e nemmeno troppo stupida (anzi, per certi versi molto più intelligente della media di questi prodotti). Un film avvincente, roboante, stracarico di effetti speciali (usati per fortuna nel modo giusto) e capace di esaltare lo spettatore con una formula sempre vincente (anche questa da 'usato sicuro'): l'eterna lotta tra uomini e alieni, che qui si combattono senza esclusione di colpi e con l'aiuto delle Macchine: per fronteggiare i mostruosi Kajiu, infatti, gli umani costruiscono giganteschi robot (chiamati Jaeger) armati dalla testa ai piedi e comandati da due piloti in interconnessione mentale tra loro. E saranno davvero botte da orbi!

Pacific Rim è un filmone un po' ingenuo, stereotipato, ma che innegabilmente funziona: e non era affatto scontato per una pellicola la cui durata sfora abbondantemente le due ore, che però trascorrono senza respiro e senza che si guardi una sola volta l'orologio. Certo, non ha il sarcasmo graffiante e la netta critica sociale e politica di Starship Troopers (solo pochi accenni alla condanna dei totalitarismi e all'unità dei popoli per un fine comune),  ma si capisce subito che è un prodotto ben diverso dai blockbuster fracassoni e senz'anima firmati  Roland Emmerich o Michael Bay. Qui innanzitutto c'è un signor regista (ricordatevi del bellissimo Il labirinto del fauno, fantasy ancora insuperato per rapporto tra mezzi e risultato finale) che gira col cuore e trasmette agli spettatori lo stesso spirito di avventura, emozione e meraviglia che da sempre contraddistinguono la produzione del cineasta messicano.


Un film che riesce a farti tornare bambino, a catapultarti in una dimensione onirica e temporale come ai tempi della fantascienza spettacolare e un po' naif degli anni '80. Un film che ti sembra di avere comunque già visto, magari molti anni prima, ma che riesce a tenerti sempre incollato allo schermo e a trepidare per gli eroici terrestri che cercano di salvare il mondo. Improponibile? Forse, ma ci si diverte da matti. E non è poco.

p.s. consiglio spassionato: non alzatevi prima che siano scorsi TUTTI i titoli di coda...

10 commenti:

  1. Visivamente spettacolare, divertente a tratti, eppure privo della scintilla di meraviglia dei cartoni con i robottoni anni ottanta.
    Ne parlerò anche io a breve. :)

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    1. Io mi sono divertito per tutto il film, in verità... certo come ho detto è esclusivamente un filmone di puro intrattenimento e non bisogna aspettarsi altro. Però è un peccato che Del Toro non faccia più film spettacolari ma anche profondi e complessi come 'Il labirinto del fauno', che pure ebbe un grande successo...

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  2. Azzeccato in pieno il parallelo con starship troopers: in effetti chi decanta lodi di questo film probabilmente è molto giovane di età o di cultura cinematografica. Ci si diverte, sì, ma questo è quasi un plagio in piena regola!

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    1. Un plagio mi sembra un po' esagerato... però innegabilmente le somiglianze ci sono, inutile nasconderlo. Ma Starship Troopers era un film immensamente più complesso e importante. Spero durante l'estate di avere il tempo per riuscire a riparlarne. Ci proverò :-)

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  3. La penso esattamente come te ma non smetterò mai di dire che manca quell'epica umana che faccia diventare questo film un vero e proprio grande film. Però riesce benissimo nel suo intento: divertire e far tornare un po' bambini.

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    1. E infatti manca. D'accordissimo. Infatti non lo ritengo assolutamente un capolavoro nè un film da ricordare (come invece era 'Il labirinto del fauno', bellissimo). Ma già avere un film di oltre due ore che intrattiene e diverte, senza mai guardare l'orologio, è di per sè un merito.

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  4. Centotrentuno minuti di puro intrattenimento, senza alcuna profondità: forse è proprio questa la forza del film.
    Però mi hai fatto venire un dubbio... Quante scene ci sono dopo i titoli di coda? Io ho visto "coso" che esce dal "coso"... Dimmi che non c'era altro, ti prego.

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    1. Tranquilla :-) anch'io mi sono fermato lì... ma 'coso' che esce dal 'coso' (grazie per non aver spoilerato!) vale da sè il biglietto!

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  5. E dire che a me Hellboy 2 era piaciuto un botto!
    Filmone anche questo, a parer mio, non mi sono ai divertito tanto in sala

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    1. Nel suo genere sì, un filmone... basta non avere troppe pretese: innegabilmente avvincente, io mi sono divertito tantissimo. Sopportando anche certe 'citazioni' non proprio palesi... :-)

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