lunedì 27 ottobre 2014

... E FUORI NEVICA! (guest post)

Ospito volentieri una recensione dell'amico Tommaso Tronconi di Onesto e spietato, con cui inizio una (spero proficua per entrambi) collaborazione tra blog. Buona lettura!


(id.)
di Vincenzo Salemme (Italia, 2014)
con Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Nando Paone, Carlo Panariello, Margaret Madè, Paola Quattrini
durata: 94 min.


Era il 1995 quando Vincenzo Salemme conquistò le luci della ribalta con lo spettacolo teatrale … e fuori nevica, affiancato dagli amiconi di sempre Carlo Buccirosso, Nando Paone, Maurizio Casagrande. A vent’anni di distanza da quel successo, l’attore e regista napoletano “traspone” la pièce in film. Ma purtroppo è finita l’epoca del teatr(in)o al cinema, e il risultato finale è un’opera imbarazzante da più punti di vista, che addirittura rischia di macchiare la sorridente memoria del buon lavoro on stage.

Pur con qualche piccola licenza, che non aggiunge nulla in termini di qualità al film, la storia è rimasta immacolata: Enzo, Stefano e Cico sono tre fratelli ormai cinquantenni che le volontà testamentarie della defunta madre obbligano ad una convivenza forzata. Il primo torna a Napoli dopo trent’anni spesi a cantare sulle navi da crociera, il secondo è il fratello buono ma anche un po’ imbranato e inconcludente, il terzo è matto da legare, affetto da una schizofrenia che colpisce quando meno te l’aspetti. Da questa convivenza impossibile emergerà un segreto inconfessabile…

E fuori nevica! è un film senza arte né parte, che ripropone sul grande schermo una comicità (napoletana) stantia e invecchiata, proprio come i suoi attori protagonisti. Scambi di battute tutti incentrati sul qui pro quo e sul mistake verbale che, spesso stiracchiati fino allo sfinimento, finiscono per sfinire noi spettatori. Qualche risata il trio-quartetto di attori riesce a strapparla, ma più per la loro bravura attoriale che non per la brillantezza della sceneggiatura. Allo stesso tempo, le smorfie e le gag del collaudato team d’interpreti sono un repertorio ormai ripetitivo e privo di qualsivoglia appeal anche verso il più novello spettatore.

La regia è anonima, pari se non inferiore a quella di un film della premiata ditta Nunziante-Zalone o di qualsiasi altro comico improvvisatosi regista con alle spalle il re Mida dei produttori, Pietro Valsecchi. Anche la presenza dell’amico Giorgio Panariello è messa lì come esca per attirare, e ingannare, una fetta di pubblico in più, ma non è assolutamente integrata né nella storia né iconograficamente con gli altri personaggi. Panariello pare interpretare uno dei suoi nuovi personaggi da portare il tournée nei palazzetti dello sport, una specie di Sirvano imbastardito, sciatto, inviperito.

Scorrendo inoltre la filmografia di Salemme si nota come siano passati sei anni dalla sua ultima fatica da regista, No problem con Sergio Rubini. Da questo punto di vista …E fuori nevica!, preso in prestito dalle assi del palcoscenico, denuncia la puzza di bruciato di un comico che, privo di una nuova forte idea per il cinema, ricorre al facile mezzuccio del remake da fare in fretta e furia, senza particolare impegno né personalità, pur di non scomparire dalla memoria di quegli spettatori conquistati negli ultimi anni nelle vesti d’attore a servizio di Carlo Vanzina. Insomma, sono lontanissimi i tempi sia del brillante esordio L’amico del cuore sia dell’originale opera seconda Amore a prima vista. Adesso sul cinema di Salemme non solo nevica, ma addirittura diluvia.

Guest post scritto da Tommaso Tronconi (www.onestoespietato.com)

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