martedì 30 dicembre 2014

IL CINEMA CHE VERRA' : DIECI TITOLI 'GIUSTI' CHE CI ACCOMPAGNERANNO FINO ALL'ESTATE...

'American Sniper' di Clint Eastwood
A fine anno va da sè che si stilano le classifiche dei film già visti, un'attività nobile e (molto) faticosa che lascio volentieri ai miei colleghi blogger... A Solaris invece interessano molto di più i film da vedere, quelli che arriveranno da qui alla prossima estate e che ci permettono fin da ora di immaginare un'altra stagione cinematografica che, almeno a giudicare dal 'menu', si preannuncia estremamente appetitosa: basterà infatti aspettare un battito di ciglia appena dopo il brindisi di S.Silvestro, che proprio nel giorno di Capodanno arrivano tre veri 'pezzi da novanta': comincia Tim Burton con il suo nuovo Big Eyes (la storia torbida - e vera - di un marito fedifrago che si arricchisce vendendo sotto falso nome i quadri dipinti dalla moglie...), per proseguire con l'inossidabile Clint Eastwood, che in American Sniper racconta la parabola umana di un cecchino pentito e, sempre in tema di guerra, si annuncia interessante anche The Imitation Game di Morten Tyldum, biografia romanzata di un 'cervellone' disadattato che riesce a scoprire il codice crittografato dell'esercito nazista...

venerdì 26 dicembre 2014

L'AMORE BUGIARDO (GONE GIRL)


(Gone girl)
di David Fincher (Usa, 2014)
con Rosamund Pike, Ben Affleck, Carrie Coon, Kim Dickens, Neil Patrick Harris, Tyler Perry
durata: 149 min.

Nick e Amy sono una splendida coppia wasp newyorchese: belli, ricchi, affermati. Lui fa l'editore e vorrebbe diventare romanziere, lei campa di rendita con i soldi dei genitori, accumulati grazie al successo di una serie di libri che la vede come protagonista. Ma la vita, si sa, è una ruota che gira: cinque anni dopo li ritroviamo soli e disoccupati in uno sperduto paesino del Missouri, con un matrimonio fallito, i sogni infranti e i debiti da pagare. Nick pensa seriamente al divorzio, ma proprio il giorno del loro quinto anniversario di nozze Amy scompare nel nulla...

domenica 21 dicembre 2014

IL RAGAZZO INVISIBILE

(id.)
di Gabriele Salvatores (Italia, 2014)
con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Noa Zatta, Hristo Jivkov
durata: 100 min.


Fa rabbia, non lo nego, vedere un film italiano tanto atteso non mantenere le promesse, specie se a dirigerlo è un cineasta al quale tutto si può imputare tranne che manchi di coraggio: Gabriele Salvatores è infatti uno dei pochissimi registi italiani capace di assumersi il rischio di sperimentare generi (quasi) sempre diversi e inusuali per il nostro cinema, spaziando dalla commedia al grottesco, dal thriller alla fantascienza, fino a questo fantasy pieno di effetti speciali e buone intenzioni, costato la ragguardevole cifra (per gli standard di casa nostra) di otto milioni di euro, e con l'ambizione dichiarata di aprire la 'via italiana' ai comics-movie...

giovedì 18 dicembre 2014

EFA 2014 : POLONIA PIGLIATUTTO CON "IDA", MA C'E' GLORIA ANCHE PER L'ITALIA




Pawel Pawlikoski, miglior regista per 'Ida'
Il loro nome ufficiale è European Film Awards, ma per tutti (anzi, per i pochi che ne sono a conoscenza) sono gli 'oscar europei': che, certo, un po' volutamente (per rimarcarne la 'diversità' e lo spirito elitario) un po' per un'evidente disparità di mezzi e promozione, non hanno la stessa visibilità ed importanza dei loro omologhi d'oltreoceano, ma costituiscono senza dubbio un appuntamento importante per tastare il polso della cinematografia del vecchio continente. Così nella cerimonia svoltasi a Riga (Lettonia) lo scorso 13 dicembre, a fare da asso pigliatutto è stato il film polacco Ida di Pawel Pawlikowski, che si è aggiudicato le statuette più importanti, ben cinque, per il miglior film, regia, sceneggiatura, fotografia e gradimento del pubblico.

domenica 14 dicembre 2014

GOLDEN GLOBES: LE NOMINATIONS


Ed eccole dunque le prime nominations dell'anno, come da tradizione quelle per i Golden Globes, i premi della stampa estera 'distaccata' a Hollywood che inaugurano la stagione degli Awards, la quale avrà il suo culmine il prossimo 22 febbraio con la consegna degli Oscar. I Globes invece saranno assegnati l'11 gennaio, quattro giorni prima dell'annuncio delle candidature dell'Academy.

giovedì 11 dicembre 2014

MOMMY


(id.)
di Xavier Dolan (Canada, 2014)
con Antoine-Olivier Pilon, Anne Dorval, Suzanne Clément
durata: 140 min.


Compiaciuto? Può essere. Autoreferenziale? Forse un pochino sì. Ruffiano? Innegabilmente. D'altronde come potrebbe non esserlo l'ultimo film di un ragazzino prodigio che a 25 anni ha già diretto cinque lungometraggi (tutti selezionati per i maggiori festival del mondo) e si è pure aggiudicato il Gran Premio della Giuria a Cannes? Insomma, a 25 anni se si è bravi è lecito essere anche un po' sbruffoni: lo era anche Orson Welles quando più o meno alla stessa età diresse Quarto Potere... intendiamoci, nessuno si sogna di paragonare Xavier Dolan a Orson Welles (pur se entrambi scrivono, dirigono, producono e a volte anche interpretano i propri lavori) e nessuno pensa che Mommy cambierà la storia del cinema: semplicemente, dico che quando si è giovani e talentuosi non è un delitto sgomitare per ottenere un posto al sole. Anzi, forse è doveroso farlo.

mercoledì 10 dicembre 2014

FOXFIRE - RAGAZZE CATTIVE (BAD GIRLS)


(Foxfire: confessions d'un gang de filles)
di Laurent Cantet (Francia/Canada, 2012)
con Raven Adamson, Katie Coseni, Madeleine Bisson, Claire Mazerolle, Paige Moyles
durata: 143 min.

L'Utopia e la Ragione, l'idealismo e la realtà. L'America come fucìna di sogni e il suo rovescio, ovvero il conformismo imperante che seppellisce ogni ideologia. Laurent Cantet abbandona la propria patria (la Francia) per trasferirsi nei puritani Stati Uniti degli anni '50, quando un gruppo di giovani studentesse stanche dei soprusi e dei maltrattamenti subìti dai colleghi maschi (ovviamente nel silenzio totale di un'opinione pubblica bigotta e perbenista) fondano una specie di 'comunità' per donne offese, violentate, e non disposte a tollerare ulteriori vessazioni. Le Foxfire, appunto. Le cose all'inizio andranno benissimo, tanto che il gruppo diventa sempre più numeroso, ma poi all'atto pratico il desiderio sempre più smodato di vendetta nei confronti degli uomini degenererà rapidamente in una violenza assurda e deprecabile, che distruggerà ogni sogno.

domenica 7 dicembre 2014

THE ROVER

(id.)
di David Michòd (Australia, 2014)
con Guy Pearce, Robert Pattinson, Scoot McNairy
durata: 103 min.


Stranamente, un film del genere NON è tratto dall'ennesimo romanzo di Cormac McCarthy. Stranamente, The Rover è (o almeno dovrebbe essere) un soggetto originale: scritto dallo stesso regista insieme a Joel Edgerton, e accolto con buone critiche al Festival di Cannes, ci si aspettava parecchio di più da questo ennesimo road-movie post-apocalittico-distopico ambientato per le 'solite' strade impolverate e violente di una terra ormai allo sbando, in balìa di bande criminali che si ammazzano a vicenda come mosche... Insomma, non è The Road (e nemmeno Mad Max) ma ci si va molto, troppo vicino. Questo è il difetto più evidente di The Rover: pur essendo appunto uno script originale, la sensazione di deja-vu è inevitabile, quasi opprimente. Una pellicola davvero troppo prevedibile per un regista che ci aveva stupito con il crudo e disturbante Animal Kingdom, e che qui invece torna sui comodi binari della classicità.

mercoledì 3 dicembre 2014

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA... ALL'ABBUFFATA NATALIZIA! PER UN NATALE DA CINEFILI

Il ricco, il povero e il maggiordomo
Sarà un Natale 'bulimico' questo del 2014, nel bene e nel male... Lo sappiamo, per i cinefili 'duri e puri' il periodo delle Feste Comandate assomiglia più alla Passione che alla Natività: a Natale escono i blockbuster, i titoli da grande pubblico, i famigerati (e forse un po' trapassati) 'cinepanettoni'. Roba da rinchiudersi in casa per un un mesetto almeno, portando pazienza per poi 'riemergere' l'anno nuovo. D'altra parte sappiamo bene che l'industria cinematografica, gli esercenti commerciali, gli addetti ai lavori aspettano come il pane queste 3-4 settimane in cui si concentrano buona parte degli incassi globali di tutta la stagione. E spesso da un Natale andato più o meno bene dipendono anche le strategie future e la programmazione.