giovedì 22 gennaio 2015

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA

Torna in sala Boyhood, passato in sordina alla sua prima uscita in autunno e adesso prepotentemente in odore di Oscar. Un'ottima opportunità per chi se lo fosse perso e anche per chi lo volesse rivedere (alle cose belle non ci si stanca mai...). Sempre in tema di Oscar, ecco anche Still Alice, il film che potrebbe (finalmente!) regalare una statuetta alla splendida Julianne Moore. Poi la 'solita classica commedia italiana' e il graditissimo ritorno di una regista brava e impegnata come Francesca Archibugi. Per chi ha voglia di emozioni forti, niente di meglio che l'action John Wick con il 'redivivo' Keanu Reeves.

BOYHOOD 
(di Richard Linklater, Usa 2014)
Sull'onda delle nomination all'oscar torna nelle sale italiane Boyhood, uno dei film più belli di questo inizio di stagione, purtroppo penalizzato da una distribuzione non all'altezza. Per chi se lo fosse perso, un'occasione per recuperarlo.
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JOHN WICK
(di Chad Stahelski, Usa 2014)
Il ritorno sugli schermi di un Keanu Reeves ultimamente un po' in disarmo coincide con questo poliziesco-action che si presume adrenalinico e carico di tensione. Forte di buone recensioni da oltreoceano, potrebbe essere il trampolino di (ri)lancio di un attore 'bello e dannato'
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MINUSCULE - LA VALLE DELLE FORMICHE PERDUTE
(di Helene Giraud, Thoma Szabo, Belgio 2013)
La storia di una timida coccinella che si unisce a una 'truppa' di formiche fino a diventare una di loro, disposta perfino a combattere pur di salvarle dagli attacchi delle temibili formiche rosse, battagliere e pronte a tutto. Cartoon belga per i più piccini, ma che 'rischia' di piacere anche ai loro accompagnatori...
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IL NOME DEL FIGLIO
(di Francesca Archibugi, Italia 2015)
C'è stato un tempo in cui Francesca Archibugi era una delle registe italiane più brave e più quotate. Poi una lunga serie di pellicole infelici, il silenzio, la riflessione. Per questo attendiamo con ansia il suo ritorno: questo film corale, ambizioso, con un ottimo cast, potrebbe significare una nuova rinascita. Ce lo auguriamo.
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PICCOLI COSI'
(di  Angelo Marotta, Italia 2015)
Documentario intenso e senza fronzoli sulla condizione dei bambini nati prematuri, le cui prime settimane di gestazione possono essere determinanti per la loro sopravvivenza. Partendo dalla sua esperienza personale il regista Angelo Marotta racconta la genesi di una speranza e l'angoscia dettata dalla paura. Forse non per tutti, certamente non una passeggiata di salute.
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SEI MAI STATA SULLA LUNA?
(di Paolo Genovese, Italia 2015)
Sulla carta è la 'solita' insulsa commedia italiana, da evitare come la peste: trama scontata, telefonatissima, con situazioni da fiction televisiva (la 'vamp' ricca e stronza che evade dalla città per rigenerarsi, nel corpo e nello spirito, in una fattoria di contadini...). Anche il cast è il 'solito' di questi prodotti: Raul Bova, Sabina Impacciatore, Liz Solari, Neri Marcorè. 
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STILL ALICE
(di Richard Glatzer, Wash Westmoreland)
Julianne Moore punta dritta al suo primo Oscar interpretando una donna matura alle prese col dramma dell'Alzheimer. Classico prodotto hollywoodiano costruito ad uso e consumo della sua interprete: l'unico dubbio è quanto riuscirà il film riuscirà a non cadere nella stucchevolezza più trita, evitando fiumi di lacrime a comando. Personalmente non ho mai amato queste pellicole, ma qui se non altro gli attori fanno ben sperare (oltre alla protagonista ci sono Kristen Stewart, Kate Bosworth e Alec Baldwin).
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4 commenti:

  1. Ah ritorna in sala Boyood! Allora non me lo devo perdere!!! Anche still alice mi ispira molto!

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    1. Il ritorno di 'Boyhood' è una bellissima notizia: l'oscar fa miracoli :) (almeno nella distribuzione!)

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  2. Still Alice, spero regali finalmente l'Oscar alla mia rossa preferita, e Boyhood su tutti (ma sarà difficile li riesca a recuperare così in fretta...) Minuscule mi piacerebbe portarci la bacarospetta...Il nome del figlio puzza di "radicalchiccata" già dal trailer quindi passo, per tralasciare della orrenda commedia all'italiana....

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    1. Andrò a vedere 'Still Alice', ma solo per 'documentarmi' in vista degli oscar: non mi appassionano questi 'malattia-movie', anche la Moore ovviamente merita il premio da tempo.

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