domenica 31 gennaio 2016

JOY


(id.)
di David O. Russell (Usa, 2015)
con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Isabella Rossellini, Edgar Ramirez, Diane Ladd, Virginia Madsen
durata: 124 minuti


Il Sogno Americano ridotto a una soap-opera, di quelle che ormai guardano solo le signore di bassa cultura e minime aspirazioni, che se ne stanno tutto il giorno sul divano a vedere la tv: chi ha sbrigativamente liquidato Joy come l'ennesima rappresentazione dell' American Dream, probabilmente non ha prestato molta attenzione al modo in cui David O. Russell ha strutturato il suo ultimo film, che è un tantino più profondo e complesso di quello che appare...

giovedì 28 gennaio 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA

Un Oscar vinto, quattro nominations, tre Golden Globes, il premio Mastroianni come miglior attrice emergente alla Mostra di Venezia: nei suoi primi venticinque anni di vita Jennifer Lawrence ha già ottenuto tutto quello che un attore/attrice desidera a volte per una carriera intera. Adesso torna al cinema (ma quando mai se n'era andata?) con Joy, diretto dal suo "mentore" David O. Russell, nei panni di una donna divenuta improvvisamente celebre per una fortunatissima invenzione... Occhi puntati quindi su di lei, ma anche sul buon Verdone (che in coppia con Albanese promette scintille), mentre resto abbastanza scettico sul remake di Point Break...

martedì 26 gennaio 2016

STEVE JOBS

(id.)
di Danny Boyle (Usa, 2015)
con Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Katherine Waterston
durata: 122 minuti


Steve Jobs in America è stato finora un mezzo flop: appena 16 milioni di dollari incassati a fronte dei 25 spesi, malgrado le due nomination agli Oscar per i protagonisti Michael Fassbender e Kate Winslet. E anche in Italia non è che sia partito benissimo, con i miseri 600mila euro raggranellati nel primo weekend. Cifre abbastanza risibili per una pellicola che, sulla carta, aveva ambizioni ben maggiori, oltre che tutti i presupposti per sfondare al botteghino: un divo sulla cresta dell'onda, dei comprimari di lusso, un regista (Danny Boyle) eclettico, creativo e ben inserito a Hollywood, nonchè una sceneggiatura di lusso firmata dal "guru" Aaron Sorkin, a detta di molti il miglior writer della Hollywood contemporanea.

lunedì 25 gennaio 2016

BOX OFFICE (21 - 24 GENNAIO)


Cambio della guardia in vetta al box office: Revenant spodesta Zalone e si prende la testa della classifica settimanale, con un incasso che in soli otto giorni veleggia verso i dieci milioni di euro. Ancora ottima la performance di Creed, mentre invece parte maluccio anche da noi il biopic su Steve Jobs firmato Danny Boyle: appena 600mila euro nel primo weekend, che fanno il pari, in proporzione, con il flop americano. Peccato.

domenica 24 gennaio 2016

(I LOVE YOU CINEMA... ITALIANO) IO SONO L'AMORE



E' grazie, come sempre, all'infaticabile Alessandra del blog Director's cult che mi sono prestato con grande piacere a questa lodevole iniziativa della "solita" congrega di blogger amici, nata "di getto" in seguito alle grandi polemiche susseguitesi alla discesa in campo (cioè al cinema) del fenomeno-Zalone... Ora, chi mi ha seguito in queste settimane sa bene che il sottoscritto non è rimasto affatto turbato nè scandalizzato dall'exploit di Quo vado? e non lo considero assolutamente deleterio per la produzione nostrana, anzi. Ma qui il discorso, me ne rendo conto, si farebbe lungo, complicato e periglioso! Meglio, quindi, molto meglio, sostenere l'idea di Alessandra, ovvero omaggiare e (ri)dare luce al cinema italiano "di nicchia", andando a rispolverare dei piccoli grandi film (guardate l'elenco alla fine del post) che forse non hanno avuto la fortuna che meritavano ma che meritano una riscoperta. Solaris lo ha fatto con Io sono l'amore di Luca Guadagnino, pellicola per certi versi affascinante e "maledetta": parliamone!

venerdì 22 gennaio 2016

CREED, NATO PER COMBATTERE

(Creed)
di Ryan Coogler (Usa, 2015)
con Michael B. Jordan, Sylvester Stallone, Tessa Thompson, Tony Bellew
durata: 132 minuti


"Un passo alla volta, un pugno alla volta, una ripresa alla volta". E' il vecchio pugile che dispensa il sapere all'allievo, la faccia gonfia, informe, il collo che è diventato un tutt'uno con il tronco, le manone enormi, nascoste da assurdi guanti di cammello, che ormai servono solo per scaricare provviste e fusti di birra... Sono passati quarant'anni dal primo Rocky, eppure Sylvester Stallone è ancora lì a dispensare emozioni e nostalgia. Si ha un bel dire che in questo nuovo film (chiamatelo "spin-off" o "reboot", come volete) cede il testimone al più giovane e talentuoso erede, eppure il pubblico vuole ancora e sempre solo lui, l'eterno Sly, unico, autentico grande protagonista.

giovedì 21 gennaio 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA


Il biopic su Steve Jobs firmato Danny Boyle è il "piatto forte" di un weekend cinematografico all'insegna del cinema d'autore: escono infatti anche il probabile vincitore dell'Oscar per il miglior film straniero, l'ungherese Il figlio di Saul, edulcorato drammone sui campi di sterminio (la prossima settimana è quella della Memoria) e il vincitore del Leone d'Oro di Venezia 2015, il venezuelano Ti guardo, storie di ragazzi di vita e infanzia repressa nei bassifondi della Caracas odierna. Un bel tris di ottimi film, per cinefili veri...

martedì 19 gennaio 2016

LA CORRISPONDENZA


(id.)
di Giuseppe Tornatore (Italia, 2016)
con Jeremy Irons, Olga Kurylenko
durata: 121 minuti


Per favore, non parlatemi di "sospensione dell'incredulità", vi prego. Non per questo film. Perchè La corrispondenza non è un film di fantascienza (anche se lo sembra, seppur involontariamente) e soprattutto perchè c'è un limite al buon senso anche per lo spettatore meglio disposto. Nell'ultimo film di Giuseppe Tornatore l'incredulità sta tutta nel domandarsi come sia possibile aver concepito una storia così sconclusionata e clamorosamente non plausibile, che ammicca alle nuove tecnologie delegando a queste ultime l'impossibile compito di giustificare un debolissimo castello di carte che tecnicamente dovrebbe chiamarsi sceneggiatura, ma soprattutto che bisogno c'era di ricorrere a una trama così involontariamente surreale per girare un film su un assioma vecchio quanto il mondo e, purtroppo per il regista siciliano, sempre difficile da tradurre in immagini se non si è particolarmente coinvolti e ispirati, come in questo caso.

lunedì 18 gennaio 2016

BOX OFFICE (14 - 17 GENNAIO)


Gli incassi da stratosferici diventano "solo" ottimi, ma anche questa settimana Checco Zalone mantiene saldamente la testa del botteghino: Quo Vado? è ormai a un passo dal record assoluto di Avatar (65,7 milioni di euro) e si prepara a diventare il maggior incasso nella storia del cinema italiano. E' solo questione di tempo, di questo passo potrebbe farcela entro fine mese...
Ottimo anche il risultato di Revenant, che sfiora i tre milioni di euro in soli due giorni di programmazione (è uscito il 16),  ma la grande sorpresa è Creed: il film di Ryan Coogler sfrutta l'effetto-nostalgia dei vecchi e nuovi fan di Rocky Balboa e ottiene la media per sala più alta della settimana (oltre 7mila euro), oltre a riscuotere ovunque apprezzamenti lusinghieri. Per adesso, è la rivelazione dell'anno.

sabato 16 gennaio 2016

LA GRANDE SCOMMESSA


(The Big Short)
di Adam McKay (Usa, 2015)
con Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt, Marisa Tomei, John Magaro, Finn Wittrock, Melissa Leo
durata: 130 minuti


E' un film necessario, La Grande Scommessa. E per una volta lo uso a cuor leggero questo aggettivo, "necessario", che generalmente detesto... perchè i film (seppur splendidi, come questo) purtroppo non sono quasi mai necessari, non ti cambiano la vita (magari potessero farlo!) però possono contribuire a fare chiarezza su come va il mondo. Ecco, questo è un film necessario proprio perchè ci fa capire (benissimo!) come stanno le cose, senza fronzoli o metafore, sbattendoci in faccia la realtà che sta alla base di ogni grande crisi economica , dove c'è sempre qualcuno che specula sulla disperazione di altri, sfruttando il proprio intuito o la propria conoscenza non per metterla a disposizione della collettività, ma per trarne un vantaggio personale sfruttando abilmente un sistema "drogato" fino al midollo.

giovedì 14 gennaio 2016

OSCAR 2016 : LE NOMINATIONS


E' arrivato dunque il momento tanto atteso dai cinefili, ovvero le nomination per l' 88.ma edizione degli Academy Awards, cioè gli Oscar, che esprimeranno i loro verdetti il prossimo 28 febbraio. 
Come già ribadito su queste pagine (e visti anche i risultati dei Golden Globes), quest'anno l'incertezza regna sovrana: e diciamocelo, a differenza dell'anno scorso quella attuale non è stata una grande annata per il cinema americano... ed era abbastanza facile prevederlo. Un calo fisiologico, che ha un po' rimescolato le carte tra le candidature e che di rischia di incensare molte pellicole oltre il dovuto. Pochi infatti i film "memorabili" di questa edizione, e parecchia confusione anche tra i giurati nella composizione di molte cinquine, con le inevitabili polemiche (che sono comunque il "sale" della manifestazione).
Vediamole dunque categoria per categoria... e aspetto i vostri commenti!

mercoledì 13 gennaio 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA



La coppia Inarritu-DiCaprio è senz'altro il piatto più sostanzioso del weekend (esce sabato 16). Western selvaggio e durissimo, senza fronzoli, per certi versi epico, col quale il "nostro" Leo proverà l'ennesimo assalto all'Oscar. Da non sottovalutare però il ritorno di Giuseppe Tornatore (con un "piccolo" film che indaga sui sentimenti umani) e l'ennesimo film tedesco sulla Shoah, diretto però da un regista italianissimo. Infine, per i nostalgici degli anni '80, riecco di nuovo il leggendario Rocky Balboa, pronto (ci scommettiamo) a far versare ancora qualche lacrimuccia...

martedì 12 gennaio 2016

BOX OFFICE (7 - 10 GENNAIO)

Zalone "cannibale": non si ferma l'inarrestabile marcia del comico barese, che incassa altri dodici milioni di euro e raggiunge quota 50 (in dieci giorni di programmazione!). Quo vado? è ormai a un passo dal risultato del precedente Sole a catinelle (52 milioni), ma l'obiettivo dichiarato è battere il record assoluto di incassi italiani appartenente ad Avatar:  nel 2009 il film di James Cameron, "aiutato" anche dal prezzo maggiorato per la visione in 3D, arrivò a 65,7. Zalone, di questo passo, può arrivarci entro fine mese... Alle sue spalle (si fa per dire) ottimo il risultato del cartoon Il Piccolo Principe, classico intramontabile per grandi e piccini, mentre ci fa davvero molto piacere l'exploit de Le Grande Scommessa, che nonostante l'argomento "ostico" e il linguaggio piuttosto tecnico del film si piazza sul podio con un media per sala notevole. Nel frattempo, Spielberg piano piano vede il traguardo dei dieci milioni, mentre si difendono benissimo (in relazione al tipo di film e il numero di sale in cui sono programmati) due pellicole non facili come Carol e Macbeth.

lunedì 11 gennaio 2016

LA METAMORFOSI DEI GLOBES: DA "ALTERNATIVI" A "GLAMOUR", CON QUALCHE SCIVOLONE...

Il cast e la produzione di "The Revenant", trionfatore ai 73. Golden Globes
Ormai, è risaputo, non ho più il "fisico" per fare nottata davanti alla tv. E, dico la verità, quando stamattina di buon ora ho letto i nomi dei vincitori deiGolden Globes, per un attimo ho pensato di essere finito su "Scherzi a parte"... Insomma, anche sospendendo il giudizio su Inarritu e DiCaprio (non ho ancora visto The Revenant), vedere uno Stallone preferito a Mark Rylance, o un Matt Damon trionfare su Christian Bale e Steve Carell (e, per proprietà transitiva, Sopravvissuto preferito a La Grande Scommessa), oppure la terza vittoria in quattro anni di Jennifer Lawrence (pare che ormai in tutta Hollywood sia l'unica attrice sulla piazza), confesso che mi ha creato qualche leggero scompenso! Ma poi, fatta colazione, non mi sono nemmeno stupito più di tanto. Anzi, potrei anche dire che me l'aspettavo...

domenica 10 gennaio 2016

CAROL


(id.)
di Todd Haynes (Usa, 2015)
con Cate Blanchett, Rooney Mara, Sarah Paulson, Kyle Chandler
durata: 120 minuti


A Todd Haynes piacciono gli anni '50, ormai è un dato di fatto. Così tanto che, dopo aver diretto nel 2002 il bellissimo Lontano dal Paradiso (con Dennis Quaid e Julianne Moore, coppia in crisi a causa delle tendenze omosessuali di lui), ha deciso di replicare tredici anni dopo girando un film quasi speculare, ribaltandone però la prospettiva: Carol tratta infatti gli stessi argomenti (un amore impossibile, per l'epoca, in quanto nato dalla passione tra persone dello stesso sesso, la rigidità delle convenzioni sociali, l'apparente benessere esteriore che nasconde però un ipocrita bigottismo di fondo) solo che qui le protagoniste sono due donne, anch'esse alle prese con il perbenismo borghese della finta "età dell'oro" americana.

venerdì 8 gennaio 2016

IL PONTE DELLE SPIE

(Bridge of Spies)
di Steven Spielberg (Usa, 2015)
con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda, Sebastian Koch
durata: 141 minuti


New York, 1957. Il mondo è in piena guerra fredda e l'FBI arresta un agente segreto sovietico, tale Rudolph Abel, con l'accusa di spionaggio e terrorismo. L'imputato però non confessa, e le prove a suo carico in verità sono pochine, ma il clima esasperato da caccia alle streghe è tale da fargli meritare una condanna "esemplare" da parte della giustizia americana. Che tuttavia, pur di salvare le apparenze, decide di farlo difendere da uno dei più brillanti avvocati del Paese, il legale assicurativo James Donovan, che contro ogni pronostico (e soprattutto contro l'intera opinione pubblica) riuscirà a salvarlo dalla sedia elettrica...

giovedì 7 gennaio 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA


"La grande scommessa"
Gennaio, tempo di premi, tappeti rossi e grandi film. Gli Oscar e i Golden Globes si avvicinano e con essi i titoli che, verosimilmente, saranno lì a contendersi le statuette più prestigiose: così, già in questo primo weekend del nuovo anno potremo ammirare alcune tra le pellicole più quotate, come il raffinato Carol (con Cate Blanchett e Rooney Mara sicure protagoniste della awards season), oppure il robusto Macbeth (ri)fatto dagli inglesi (con Fassbender e la Cotillard) e il thriller finanziario La grande scommessa, con un grande cast hollywoodiano.
Buona visione!

martedì 5 gennaio 2016

IL CINEMA CHE VERRA' : DIECI TITOLI DA NON PERDERE DA QUI A PRIMAVERA...

"The Hateful Eight", uno dei film più attesi dell'anno

Anno nuovo, cinema nuovo. Come sempre è il momento di dare un'occhiata a quelli che saranno, presumibilmente, i titoli più interessanti da vedere nei prossimi mesi. E per fortuna c'è l'imbarazzo della scelta... auguriamoci solo che l'attesa sia pari alle aspettative!
Ovviamente mancano in questo pezzo quei film che sono di imminente distribuzione (come Carol, La grande scommessa, Macbeth, The Revenant, La corrispondenza, che usciranno tutti nei prossimi giorni) e di cui, tempo permettendo, spero di scrivere presto le mie recensioni.

Mentre invece aspetterò insieme a voi questi dieci titoli, ognuno con grande curiosità: riuscirà Danny Boyle, ad esempio, a tratteggiare in maniera originale l'ennesima biografia su Steve Jobs? E riuscirà David O. Russell a far vincere un altro oscar alla "sua" Jennifer Lawrence (e magari il primo a Bradley Cooper?). E che dire dei nuovi film di Tarantino, Scorsese e i Coen?
Insomma, l'hype è a mille... buon 2016 e buon cinema a tutti!

lunedì 4 gennaio 2016

BOX OFFICE (31 DICEMBRE - 3 GENNAIO)

Tre milioni (!) di spettatori in tre giorni, con tanti saluti a critici, intellettuali e invidiosi. L'uragano-Zalone si abbattuto sulle nostre sale e ha distrutto la concorrenza, con buona pace di chi vede nel comico pugliese il Male Assoluto... la cosa incredibile è che molti si vergognano a dire di essere andati a vederlo, per paura di vedersi strappare la patente di spettatore-cinefilo. Un po' come quando nessuno diceva di voler votare per il Berlusca e poi quest'ultimo, puntualmente, vinceva le elezioni.

Ho citato Berlusconi non a caso: come sapete, Quo Vado? è distribuito da Medusa, e ho trovato davvero assurdo (e tristemente provinciale) l'atteggiamento della stampa "sinistrorsa" che si è scagliata contro Zalone accusandolo di ogni nefandezza (dall'aver occupato militarmente le sale italiane fino al rincoglionimento del pubblico pagante). Sapete bene come la penso: Zalone è un buon comico e anche un discreto attore, viene dalla televisione e questo naturalmente conta parecchio, ma non si fanno tre milioni di spettatori se non si ha un minimo di talento. Il cinema di Zalone non sarà come quello di Bergman, ma è cento volte migliore di quello di Pieraccioni, Vanzina e Neri Parenti, verso i quali la critica di sinistra non muove foglia.

L'ho detto mille volte: non si vive di solo Sokurov... il cinema ha bisogno anche di incassare, per far muovere il mercato e favorire gli investimenti. E se Medusa (cioè Berlusconi) ha avuto fiuto nello scritturare Zalone, non si può certo fargliene una colpa. Con buona pace dei radical-chic.