giovedì 31 marzo 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA

"Race, il colore della vittoria", di Stephen Hopkins
Sono addirittura tredici i film in uscita nel weekend: un numero oggettivamente spropositato che la dice lunga sulle logiche distributive del nostro paese... anche perchè, com'è ovvio, non è che ci troviamo di fronte a tredici film imperdibili, anzi!

Diciamo che, mettendo da parte (almeno!) due film rozzi e fascistoidi come quelli di Bay e Martinelli, la nostra scelta al massimo può cadere su Un bacio di Cotroneo e il nuovo di Vinterberg (che attendiamo al riscatto dopo il deludente Via dalla pazza folla), oppure, per chi si accontenta, del biopic su Jesse Owens firmato Stephen Hopkins. Ma, ribadisco, quantità non fa rima con qualità!

martedì 29 marzo 2016

ANOMALISA

(id.)
di Charlie Kaufman e Duke Johnson (Usa, 2015)
con David Thewlis, Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan (voci originali)
durata: 90 minuti


Lo ammetto, con il cinema di Charlie Kaufman ho proprio un problema personale: fino adesso infatti incolpavo la mia "mente da bancario", ritenendola troppo rigida e inadatta per apprezzare e recepire il suo stile surreale e grottesco, inevitabilmente lontano dai miei gusti. Sono stato tra i pochissimi a non esaltarmi per la sua prima regia, Synecdoche, New York (per la critica un cult assoluto, io l'ho trovato faticosissimo) così come non sono mai riuscito a condividere gli entusiasmi per le sue sceneggiature più famose (da Essere John Malkovich a Se mi lasci ti cancello) che non riuscivano a farmi aprire la mente come (forse) era necessario per comprenderle... ma ora, vedendo questo Anomalisa, il mio cervello è, se possibile, ancora più confuso e distante. Provo a spiegarvi perchè.

lunedì 28 marzo 2016

BOX OFFICE (24 - 27 MARZO)

Batman e Superman fanno il botto nel weekend pasquale (e mancano ancora i dati del lunedì festivo): non poteva essere diversamente in un fine settimana dedicato per antonomasia alle famiglie e ai figli, dove gli incassi tornano a lievitare. Ne è la prova anche il terzo gradino del podio a favore dell'intramontabile Heidi, mentre reggono ancora benissimo (per l'ottava settimana!) i Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese. Debutto in sordina invece per Un paese quasi perfetto, che nonostante la presenza dell'onnipresente Fabio Volo (perdonate il gioco di parole) supera di poco il mezzo milione, a testimonianza che la popolarità televisiva non sempre è garanzia di successo...

sabato 26 marzo 2016

SULLE CANDIDATURE DEI DAVID E LO STATO DI SALUTE DEL CINEMA ITALIANO...

"Fuocoammare" di Gianfranco Rosi 
I miei venticinque lettori mi conoscono ormai da tempo: se c'è una cosa che proprio mi annoia a morte è l'eterna polemica sulla (presunta) crisi del cinema italiano, soprattutto da parte di coloro che soffrono di esterofilia acuta... chi mi conosce lo sa: ho sempre recensito i film che vedo esclusivamente in base al mio gusto personale e non alla bandiera, senza "tifare" calcisticamente per questo o quell'altro titolo. Tuttavia, alla luce delle candidature appena uscite ai David di Donatello 2016, due paroline sullo stato di salute del nostro cinema vorrei proprio dirle... giusto per stimolare il confronto !

martedì 22 marzo 2016

TRUTH, IL PREZZO DELLA VERITA'

(Truth)
di James Vanderbilt (Usa, 2015)
con Cate Blanchett, Robert Redford, Dennis Quaid, Eliasbeth Moss, Stacy Keach
durata: 125 minuti


Se siete tra coloro che hanno apprezzato Il Caso Spotlight e ne hanno applaudito il trionfo agli Oscar, allora non potete esimervi dal recarvi al cinema per vedere anche Truth, per una serie di validissimi motivi: il primo, banale, è che Truth è molto più bello, sia dal punto di vista artistico che dei contenuti. Il secondo motivo, invece, è per fiera "disobbedienza" civile: il film in America è stato scientificamente ignorato dal pubblico e dai media (e vedremo poi perchè) mentre avrebbe meritato ben altra fortuna proprio per il fatto di essere "scomodo" e impegnato, nonchè intellettualmente onesto. Il terzo motivo, infine, è strettamente sociale: Truth ci mostra quanto sia cambiato negli anni il mestiere di giornalista e il modo di fare informazione, e di conseguenza anche la capacità del pubblico di recepirne i contenuti.

lunedì 21 marzo 2016

BOX OFFICE (17 - 20 MARZO)

Il film con la più alta media per sala della settimana (e che media, 4.500 euro d'incasso!) è Vita, cuore, battito  di Sergio Colabona: nelle sole 103 sale in cui è stato proiettato ha incassato più di Kung Fu Panda 3... ecco, io vorrei che qualche lettore mi spiegasse le ragioni del fenomeno perchè, ammetto la mia ignoranza, io di questo film non ne so assolutamente nulla! Le vostre risposte quindi sono più che gradite, dico sul serio.

Per il resto, poco da segnalare in un periodo della stagione in cui gli incassi si sono ormai già "sgonfiati" e le cifre invernali sono solo un pallido ricordo: dispiace lo scarsissimo risultato di un bel film come Truth (ma è stato un terribile flop anche in patria), mentre non dispiace per nulla quello, ancora peggiore, di Forever Young. Un po' di giustizia anche al botteghino...

domenica 20 marzo 2016

LA CORTE

(L'hermine)
di Christian Vincent (Francia, 2015)
con Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen
durata: 98 minuti


Delizioso e lieve, come solo i francesi (a volte) sanno fare... specie si ha la fortuna di avere un interprete come Fabrice Luchini, semplicemente meraviglioso: lo è per il modo in cui si mette al servizio di un film apparentemente "leggero", certo non trascendentale dal punto di vista narrativo ma che funziona come un orologio grazie alla classe immensa del suo protagonista, che si fa amare e ci conquista fin dal primo fotogramma, accompagnandoci con mano sicura per tutti gli agilissimi 98 minuti di durata...

giovedì 17 marzo 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA

Tanti film in uscita ma nessun "titolone" pigliatutto nel weekend pre-pasquale, a parte il terzo episodio del panda più famoso del mondo... Ci sono comunque visioni interessanti, a partire da quel Brooklyn pluricandidato all'Oscar (e interpretato da una delle mie attrici preferite, la bellissima Saoirse Ronan). Da non perdere nemmeno Truth, altra pellicola classicheggiante e impegnata, in cui troneggia l'eterno Robert Redford, e soprattutto il francese La Corte, deliziosa e raffinata commedia sentimentale, tipicamente transalpina, premiata a Venezia e con tutti gli ingredienti per piacere anche al pubblico italiano. Prendete nota!

martedì 15 marzo 2016

LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

(id.)
di Gabriele Mainetti (Italia, 2016)
con Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli
durata: 118 minuti


Può essere credibile un "supereroe" che divora budini alla vaniglia e guarda solo film porno? E soprattutto, si può prendere seriamente in considerazione l'idea di un cine-comic italiano (anzi, romanesco) con protagonista un personaggio del genere, che strizzi l'occhio agli anime giapponesi e ai fumetti della Marvel? Mettetevi nei panni di un produttore italiano e una mano sulla coscienza: sinceramente, in quanti avreste dato credito a una roba simile? Sarà per questo che il quarantenne Gabriele Mainetti non si è scomposto più di tanto di fronte agli innumerevoli rifiuti ricevuti dalle major nostrane e, alla fine, si è rimboccato le maniche ed è riuscito ad auto-prodursi il suo film d'esordio, lasciando tutti con un palmo di naso...

lunedì 14 marzo 2016

BOX OFFICE (10 - 13 MARZO)

Com'era facilmente prevedibile, l'umorismo "colto", raffinato e sempre più autoriale dei fratelli Coen non viene premiato al botteghino: Ave, Cesare!, pur in una settimana molto fiacca come incassi, non riesce ad insediarsi in vetta alla classifica e racimola un milioncino di euro scarso... poco, in confronto alle loro opere di maggior successo degli anni passati. Così in testa al box office troviamo Allegiant, l'ultimo episodio delle "Divergent Series", con un risultato discreto ma comunque non eccezionale. Non bene nemmeno Forever Young di Fausto Brizzi (considerato l'enorme potere mediatico del distributore Medusa), mentre prosegue spedito il cammino di Perfetti Sconosciuti, arrivato ormai alla soglia (impensabile alla vigilia) dei 15 milioni di euro.

sabato 12 marzo 2016

AVE, CESARE !

(Hail, Caesar!)
di Ethan e Joel Coen (Usa, 2016)
con Josh Brolin, George Clooney, Ralph Fiennes, Alden Ehrenreich, Tilda Swinton, Scarlett Johansson, Frances McDormand,Channing Tatum, Jonah Hill
durata: 106 minuti


E' tutto molto bello nell'ultimo film dei Fratelli Coen, fin troppo verrebbe quasi da dire: la sensazione è infatti quella di un compiaciutissimo giochino per cinefili, parecchio autoreferenziale e abbastanza "respingente" per il pubblico medio (che questo sia un bene o un male lo lascio giudicare a voi, ma sono davvero curioso di vedere gli incassi del weekend, e sono pronto a scommettere che saranno tutt'altro che esaltanti...). Non per niente Ave, Cesare! mi ha fatto lo stesso effetto del precedente A proposito di Davis, pur piacendomi molto di più: come se i Coen avessero ormai intrapreso la strada di un cinema elitario e altezzoso, ai confini dello snobismo. E da cui è difficile tornare indietro.

giovedì 10 marzo 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA


Il grande ritorno dei Fratelli Coen è il leit-motiv della settimana: tre anni dopo il sofisticato (e un pochino pretenzioso) A proposito di Davis, i due registi americani tornano al loro primo amore, ovvero alla commedia grottesca e scorrettissima, infarcita da una buona dose di humor nero. Le aspettative sono alte: un cast stellare, un budget importante, la passerella trionfale al Festival di Berlino: quanto basta per correre subito al cinema! Anche perchè le altre uscite, appena tre, non è che facciano tremare i polsi: da tener d'occhio (forse) solo l'inglese Weekend, melodramma a sfondo omosessuale che arriva in Italia con addirittura cinque anni di ritardo...

martedì 8 marzo 2016

ROOM

 (id.)
di Lenny Abrahamson (Irlanda/Canada, 2015)
con Brie Larson, Jacob Tremblay, Joan Allen, William H. Macy, Sean Bridgers
durata: 118 minuti


Ho aspettato un bel po' prima di scrivere la recensione di Room perchè questo è un film che andrebbe visto "al buio", senza sapere di cosa parla: si tratta infatti di una pellicola il cui tasso emozionale e ansiogeno è fondamentale per apprezzarla nel giusto modo. E dal momento che ormai, dopo la Notte degli Oscar e dopo le numerose interviste rilasciate dai protagonisti, l'argomento è stato ampiamente svelato e dibattuto, mi è sembrato il momento giusto per pubblicare la mia opinione. Con l'accortezza che, semmai tra voi lettori ci fosse ancora qualcuno che non ha visto il film e desiderasse farlo (e lo consiglio, perchè ne vale assolutamente la pena) sarebbe meglio che leggesse queste righe dopo la visione...

lunedì 7 marzo 2016

BOX OFFICE (3 - 6 MARZO)

Nonostante un fine settimana inclemente dal punto di vista meteorologico, gli incassi cinematografici non decollano: nessun film supera infatti i due milioni di euro nel weekend, e i primi due posti rimangono immutati (ovvero Zootropolis e Perfetti Sconosciuti). L'Oscar come da previsione non porta troppa fortuna a Il Caso Spotlight, che malgrado il trionfo a Hollywood non fa certo sfracelli... e purtroppo nemmeno il bellissimo Room sfonda al botteghino: un misero mezzo milione di euro nei primi tre giorni di programmazione, a testimonianza dell'ormai conclamata sofferenza del cinema di qualità nel nostro paese.

sabato 5 marzo 2016

NON CHIAMATELA (SOLO) "LA FIDANZATA DI FASSBENDER"...


 Adesso, finalmente, non sarà più solo "la fidanzata di Fassbender" : ventotto anni da compiere, un Oscar appena vinto (con pieno merito), già quattordici film alle spalle e altri quattro in uscita, uno stipendio da quattro milioni di dollari destinato a crescere vertiginosamente. Numeri niente male per Alicia Vikander, svedesina mora trapiantata a Hollywood e già stella di prima grandezza senza essersi mai svenduta allo star-system. E pensare che da piccola voleva fare la ballerina... il suo sogno era infatti quello di diventare una étoile della danza, prima che la passione per il musical (e quindi per il cinema) la convincesse ad appendere le scarpette al chiodo e dedicarsi esclusivamente al grande schermo. Per sua e nostra fortuna!

giovedì 3 marzo 2016

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA

Uscirà probabilmente in poche sale, ma vale davvero la pena di fare un piccolo sforzo e correre a vedere Room, toccante e claustrofobico thriller tutto girato dentro le pareti di una stanza con una coppia di splendidi protagonisti (non si può proprio dire altro per non togliervi il gusto della visione). Per chi ama invece gli affreschi storico/politici, troverà in Suffragette un film onesto e sentito sui diritti delle donne e le loro lotte verso l'emancipazione e la parità dei sessi (non a caso viene fatto uscire alla vigilia dell' otto marzo). Legend è invece un'ottima scusa per vedere all'opera quel grande attore mai troppo considerato di Tom Hardy, qui davvero in grande spolvero.

mercoledì 2 marzo 2016

THE DANISH GIRL

(id.)
di Tom Hooper (Usa, 2015)
con Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Ben Whishaw, Amber Heard, Sebastian Koch
durata: 120 minuti


Danimarca, 1920: il pittore Einar Wegener (Eddie Redmayne) e l'adorata moglie Gerda Gottlieb (Alicia Vikander, fresca di Oscar), anch'essa pittrice, sono una giovane coppia affermata e innamorata. Un giorno, in assenza della modella, Gerda propone al marito di posare in abiti da donna per un ritratto: l'uomo scopre di sentirsi talmente a suo agio al punto da usarli sempre più spesso, trasformandosi nella fantomatica Lili Elbe e scegliendo definitivamente l'identità femminile. Fino alle estreme conseguenze: Einar/Lili sarà il primo essere umano della storia a tentare un'operazione di cambio di sesso.

martedì 1 marzo 2016

BOX OFFICE (25 - 28 FEBBRAIO)

Il Caso Spotlight vince l'Oscar ma in Italia gli incassi sono ridicoli... scarsa lungimiranza dei nostri distributori oppure (lo dico senza giri di parole) scientifico boicottaggio di un film molto scomodo per le stanze vaticane? Sullo stesso argomento, guardacaso, sorte anche peggiore è toccata a Il Club di Pablo Larraìn, distribuito (si fa per dire) in una decina di sale in tutto il paese. E sono curioso di vedere se adesso, dopo la Notte delle Stelle, almeno il film di McCarthy avrà una distribuzione decente. Si accettano scommesse...