lunedì 1 agosto 2016

IL CINEMA CHE VERRA' : I DIECI TITOLI DA NON PERDERE FINO A CAPODANNO

"Jackie", di Pablo Larraìn
Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà davvero una stagione da leccarsi i baffi... anzi, perfino il mese di agosto quest'anno, incredibilmente, proporrà titoli mica da ridere per i cinefili ancora in spiaggia. Cominciamo proprio da qui: nelle prossime settimane (diciamo dopo Ferragosto) arriveranno sul grande schermo film di sicuro interesse, che sarebbe un delitto perdere!

Due su tutti, entrambi premiati e "impegnati": la miglior regìa dell'ultimo Festival di Cannes, ovvero Un padre, una figlia del romeno Cristian Mungiu (già Palma d'oro nel 2007 con 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni) e soprattutto il durissimo e adrenalinico Il Clan dell'argentino Pablo Trapero, Leone d'argento a Venezia 2015 (due film di cui sicuramente parleremo). E poi, ancora, un blockbuster ormai popolare come Jason Bourne e il bellico Il diritto di uccidere, con un'energica Helen Mirren. Per non parlare poi, ovviamente, di due cartoni famosissimi e adorati da grandi e piccini come L'Era Glaciale - In rotta di collisione e Il Drago Invisibile. Insomma, sarà un agosto davvero con i controfiocchi!

"Il Clan", di Pablo Trapero
E l'autunno? Beh, vi basti vedere i dieci titoli che ho scelto qui di seguito: ci sarà un po' di tutto, dal ritorno di autori di culto come Park Chan-Wook a "vecchi leoni" sempre in forma come Eastwood, Bellocchio e Spielberg. E anche, per contrappasso, di veri enfant-prodige come Xavier Dolan, ormai definitivamente entrato nei cuori del pubblico (specialmente quello giovane). Sarà anche la stagione delle biografie: in questo spiccano The Founder di John Lee Hancock e soprattutto Jackie di Pablo Larraìn, il titolo forse più atteso della prossima rassegna veneziana. E come non guardare con interesse al debutto alla regia di Ewan McGregor, che si cimenta nella trasposizione di uno di quei classici che, come si dice, fanno tremare i polsi...

Si riparte, dunque: come sempre con grandi sogni, attese, speranze. E' la magìa del cinema, che si rinnova costante nel tempo. Allacciate le cinture e tenetevi forte, perchè da qui a capodanno (almeno) ne vedremo davvero delle belle!    


MADEMOISELLE (di Park Chan-Wook - uscita prevista: settembre)
Esiste un regista più "cult" del coreano Park Chan-Wook? Questo Mademoiselle, presentato a Cannes e ambientato in patria negli anni '30 è (come da lui stesso dichiarato) il primo capitolo di una nuova trilogia dedicata all'erotismo e alla tentazione: la storia è quella di Sooke, giovane serva al servizio della ricchissima signora Hideko, la quale vive rinchiusa in una casa-prigione subendo gli abusi di suo zio Kozuki, uomo violento e pervertito. Ma Sooke non è così dimessa come sembra: in realtà è la complice di un malvivente deciso a tutti i costi a rapinare la sua padrona... guardatevi il trailer: di una bellezza "agghiacciante"!

THE FOUNDER (di John Lee Hancock - uscita prevista: ottobre)
Una storia, un personaggio, un simbolo: nel 1955 Ray Kroc, insoddisfatto rappresentante di frullatori, rileva uno sperduto chiosco di hamburger in pieno deserto californiano, dando vita alla catena di fast-food più famosa al mondo (inutile vi dica quale...) Uno dei film più attesi dell'anno, emblematica (ennesima) riflessione sul Sogno Americano, che di sicuro farà incetta di nomination ai prossimi Academy Awards. E per Michael Keaton, impagabile protagonista, potrebbe arrivare la prima sospirata statuetta...

JACKIE (di Pablo Larraìn - uscita prevista: dicembre)
E' il film più atteso della prossima Mostra di Venezia, che segna il debutto "americano" di Pablo Larraìn, uno degli autori più lucidi e impegnati del cinema contemporaneo, da sempre attento alle enormi contraddizioni della politica e ai drammi della storia. Jackie racconta i cinque giorni della vita di Jacqueline Kennedy successivi alla morte del marito, il Presidente più amato d'America. Un ritratto di una donna fragile ma risoluta, dolente ma fiera, e al contempo una rilettura originale e spiazzante di un episodio che sconvolse il mondo intero.

FAI BEI SOGNI (di Marco Bellocchio - uscita prevista: 10 novembre)
Il romanzo best-seller di Massimo Gramellini riletto, a suo modo, da Marco Bellocchio. Che, a 76 anni suonati, è ancora il più "avanguardista" dei registi italiani... Fai bei sogni unisce il privato del protagonista (fatto di traumi infantili - la morte della mamma - un'adolescenza complicata, l'ipocrisia dei familiari, il dolore dei ricordi) con le ipocrisie e le rigide convenzioni sociali del nostro paese, temi da sempre cari al cineasta di Bobbio. Applaudito a Cannes, lo aspettiamo alla prova del pubblico.

ANIMALI NOTTURNI (di Tom Ford - uscita prevista: 17 novembre)
L'ex stilista Tom Ford torna alla Mostra di Venezia a sette anni dal suo debutto da regista con A single man, film apprezzato ma all'epoca sottovalutatissimo. Stavolta si cimenta anche come sceneggiatore, adattando un testo di Austin Wright (Tony and Susan) che va a scavare tra le pieghe delle relazioni coniugali e dei complicati rapporti tra ex amanti: a quindici anni dal divorzio, una donna (Amy Adams) riceve un dattiloscritto dall'ex marito (Jake Gyllenhaal), la bozza di un romanzo che ricalca in maniera impressionante la loro storia...

E' SOLO LA FINE DEL MONDO (di Xavier Dolan - uscita prevista: 1 dicembre)
Uno scrittore trentenne, omosessuale, torna dopo dieci anni a casa dei genitori per annunciare a loro e ai parenti più stretti di essere affetto da un male incurabile. La rivelazione sconvolgerà i famigliari facendo esplodere, oltre al dolore, rancori e pregiudizi mai del tutto sopiti. Sesto film del prolifico enfant-prodige Xavier Dolan, premiato a Cannes, che dirige un cast importante (Lea Seydoux, Marion Cotillard, Vincent Cassel) e prova ancora una volta a sorprendere ed emozionare con storie emotivamente "estreme": riuscirà anche stavolta a non cadere nella trappola del pietismo e nella retorica?

SULLY (di Clint Eastwood - uscita prevista: 15 dicembre)
Il 15 gennaio 2009 l'esperto pilota Chesley "Sully" Sullenberger compie un'impresa che ha del miracoloso, riuscendo a far ammarare nelle acque del fiume Hudson l'aereo che stava guidando in preda a un'avaria meccanica. Salverà la vita a 155 passeggeri diventando un eroe nazionale, eppure finirà sotto inchiesta per contravvenuto agli ordini (sbagliati) degli ufficiali del controllo aereo. Clint Eastwood, a 86 anni suonati, continua nella sua opera di demistificazione del Sogno Americano con una regia emblematica e, al solito, scevra da qualsiasi rigurgito di patriottismo. Grande cast: Tom Hanks, Aaron Eckhart, Laura Linney.

MISS PEREGRINE (di Tim Burton - uscita prevista: 15 dicembre)
E' da un bel po' che Tim Burton non indovina più un film, eppure in questo Miss Peregrine sembrano esserci tutti gli elementi caratteristici del suo cinema: il confine, labile, tra normalità e stranezza, la celebrazione del "diverso", i "mostri" (reali e figurati) da combattere per avere un posto nel mondo. Il protagonista è il piccolo Jake, adolescente inquieto ma deciso a salvare la sua famiglia da una disgrazia imminente: per farlo dovrà scoprire un terribile segreto che si nasconde dentro una casa stregata, una specie di diabolico orfanotrofio diretto da una governante tanto bizzarra quanto autoritaria...

PASTORALE AMERICANA (di Ewan McGregor - uscita prevista: 20 dicembre)
Per il suo debutto alla regìa, Ewan McGregor decide di cimentarsi in un'impresa mica da ridere: portare sul grande schermo il romanzo-capolavoro di Philip Roth, atteso al cinema da almeno dieci anni e sempre rifiutato da fior di registi per l'estrema difficoltà da trasporre in immagini. McGregor si fa scrivere la sceneggiatura da John Romano e si ritaglia anche il ruolo di protagonista, affiancato dalle splendide Jennifer Connelly e Dakota Fanning. Dovesse andar bene, potrebbe addirittura far un pensierino ai prossimi Oscar...

IL GGG  (di Steven Spielberg - uscita prevista: 1 gennaio)
Tratto dal romanzo omonimo di Roald Dahl, considerato unanimemente uno dei capolavori della letteratura per ragazzi, è il film che potrebbe riportare il "vecchio" Spielberg agli splendori degli esordi, quando il suo tocco naif, disincantato, sincero, faceva irruzione nei cuori di milioni di cinefili... Il GGG è, per sua stessa definizione, "una storia sull'amicizia, sulla lealtà, sul dovere di proteggere i propri amici".  Sarà (forse) il modo più bello per iniziare l'anno nuovo!


22 commenti:

  1. Il nuovo Eastwood è un soggetto talmente Eastwoodiano da fare il giro su se stesso, speriamo non sia eccessivamente retorico.
    Per il resto ho letto Jennifer Connelly non ho capito più nulla :-) Cheers!

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    1. La retorica non è certo prerogativa di Eastwood, anzi! Tutti la sua filmografia è improntata sul rigore e la demistificazione del Sogno Americano. Lui è uno dei pochi di cui mi fido ciecamente.

      E sulla Connelly... come darti torto!! ;)

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  2. In cima alla lista per me c'è il GGG. Gli altri vedremo un po', quando si avvicinerà l'ora: quel che è certo è che, dopo aver letto i primi due Miss Peregrine, l'hype per l'ultimo Burton è sceso, non mi pare una storia nelle sue corde e soprattutto temo l'eccessivo uso di effetti speciali a discapito del "cuore".

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    1. Credo che per Spielberg sia un ritorno alle origini, a quel cinema "naif" che lo ha reso celebre: sarà interessante vedere se il "fanciullino" alberga ancora dentro di lui... personalmente ho buon sensazioni.
      Del romanzo da cui Burton ha tratto il film invece non ne so nulla, spero proprio che stavolta riesca, perlappunto, a scaldarci un po' il cuore: gli effetti speciali non sono tutto!

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  3. Eastwood e Pastorale Americana li attendo con ansia...

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    1. A chi lo dici... "Pastorale Americana" è un libro-cult, un'impresa estrema ma affascinante. Con Eastwood, invece, direi che si va sul sicuro!

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  4. GGG mi incuriosisce molto. Spero sia qualcosa di favoloso.

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    1. E' attesissimo. Potrebbe essere il modo migliore per iniziare l'anno: a Cannes ha avuto ottime recensioni... del resto Spielberg mica è l'ultimo arrivato: con una storia del genere potrebbe fare scintille!

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  5. Sì, a prima vista sembra proprio una grande stagione: attendo con ansia Eastwood e Bellocchio.
    Mauro

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    1. Due "giovanotti" sempre sulla cresta dell'onda!
      Un abbraccio, caro Mauro

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  6. ormai sono una Dolan-dipendente! aspettare il 1/12 sarà durissima!! :(

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    1. Nel frattempo puoi riguardarti in dvd tutti i suoi film: ormai è stato "sdoganato" anche da noi (meglio tardi che mai!)

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  7. Il GGG è già uscito da me e l'ho snobbato ahahaha! Ma niente riguardo al bellissimo Knigth of Cup di Malick, il deludentissimo High Rise e La La Land di Chazelle?

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    1. Di "Knight of cups" si sono perse le tracce: viene rimandato all'infinito di stagione in stagione... però, ora che Malick sarà a Venezia con un altro film, magari ci possiamo fare un pensierino. "High Rise" non so cosa sia :) mentre "La La Land" potrebbe slittare ad anno nuovo, specie se sarà in corsa per gli oscar. Vedremo.

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    2. Il film di Malick l'ho visto 3 mesi fa il giorno prima di lasciare Londra, ma in un cinema di nicchia, probabilmente era on demand solo lì per neanche una settimana! Suggerisco anche Miles Ahead e Born to be Blues, for jazz addicted! ;-) High Rise se lo conosci (il film, non il libro), lo eviti! XD

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    3. ... allora lo evito! di te mi fido ;)

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  8. Si prospetta un bell'autunno davvero. Grazie per questo ottimo post!

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  9. Con Clint si va sul sicuro anche se già odo in lontananza le urla bercianti dei soliti "Eh ma fa un altro film pro-America" quando Clint invece fa tutto il contrario. Per il resto di Dolan dovrei recuperare tutto perché Mommy mi fulminò, Park è una garanzia di qualità, e poi tutti in sala a vedere cosa sarà riuscito a fare Ewan con quel capolavorone di Roth. Tremo, eh, sono sincero, però dal trailer non sembra male ;)

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    1. Concordo con te su tutto, specialmente su Clint! E anch'io aspetto con curiosità il film di McGregor... a volte c'è del genio nella follia!! ;)

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  10. Di alcuni di questi film non sapevo proprio niente! Ovviamente anche per me il più atteso è nonno Clint, ma ho nel cuore il GGG fin da quando sono bambino... :)

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    1. Il GGG è un classico della letteratura d'infanzia... se Spielberg fosse quello di vent'anni fa parlerei a prescindere di capolavoro, ma negli ultimi anni il "fanciullino" che è in lui si è un po' annacquato. Comunque lo ritengo ancora il miglior regista possibile per un soggetto del genere. Vedremo!

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