venerdì 30 settembre 2016

TOMMASO

(id.)
di Kim Rossi Stuart (Italia, 2016)
con Kim Rossi Stuart, Camilla Diana, Cristiana Capotondi, Jasmine Trinca, Dagmar Lassander, Renato Scarpa
durata: 97 minuti


Sono passati dieci anni esatti da quando Kim Rossi Stuart debuttava dietro la macchina da presa con Anche libero va bene: un gran bell'esordio, purtroppo passato ingiustamente in secondo piano causa gli stupidi pregiudizi verso un attore "troppo bello per essere anche bravo". All'epoca Rossi Stuart era all'apice della carriera, un vero sex-symbol del cinema italiano, che coraggiosamente cercava di intraprendere nuove carriere artistiche. Oggi, dieci anni dopo, con tanta esperienza, maturità e consapevolezza in più, il piccolo Tommaso del primo film è diventato uno "splendido quarantenne" (e la citazione morettiana non è certo casuale, vedremo perchè) capace di guardarsi allo specchio e tracciare un primo bilancio della sua vita...

Il Tommaso di oggi è uomo di successo, avvenente, colto e desiderato. Conduce in apparenza una vita agiata e invidiabile, eppure non riesce a scrollarsi di dosso l'insicurezza e l'inquietudine di un'infanzia trascorsa senza madre e con un padre despota e anaffettivo. Un'insicurezza che si riflette soprattutto nei rapporti interpersonali: lasciato dalla compagna (o, meglio, fattosi lasciare) si ritrova per la prima volta dopo tanti anni in uno stato di "singletudine" che lo porrà di fronte all'amara realtà, ovvero l'incapacità di relazionarsi con l'altro sesso. Sono le donne, infatti, la rappresentazione del disagio di Tommaso: per lui l'universo femminile si riduce a una continua serie di situazioni imbarazzanti e convivenze impossibili, per nulla mitigate dai sentimenti (veri, a volte ricambiati, comunque contrastanti e sanguigni) delle varie Chiara (Jasmine Trinca), Federica (Cristiana Capotondi) e, soprattutto, la giovane Sonia (Camilla Diana), ragazza disinibita e trasparente, che destabilizzerà la psiche del protagonista.

Le donne di Tommaso non sono altro che il simbolo della difficoltà e dell'impotenza, non solo sessuale e non solo verso l'universo femminile, di un ragazzo ormai adulto che proprio non ce la fa a scacciare i fantasmi del passato. Un passato fatto di sofferenza e traumi dolorosi, primo su tutti quello di una madre scombinata capace di abbandonarlo in tenera età, con tutto quello che ne consegue. Per questo i sogni ad occhi aperti di Tommaso sono tutti sgradevoli ed espliciti, dalle scene di nudo all'animalesca "fame" di sesso, alla metafora quasi horror del nido di vespe: tutti elementi di un subconscio immaginifico che la regìa capace di Rossi Stuart riesce a trasmettere benissimo allo spettatore, "vittima" di un disagio crescente malgrado il registro apparentemente "da commedia" imposto alla pellicola.

Sappiamo (dalle interviste rilasciate a Venezia) che il regista non ama gli accostamenti stilistici-cinematografici, ma è evidente la deferenza verso il cinema di Nanni Moretti (non è una critica, è un complimento!) rappresentata dal tono volutamente surreale, a volte grottesco, poetico, altre volte crudo ed ironico, seppur caratterizzato da un'impronta fortemente personale. La bravura (e il coraggio) di Rossi Stuart sta tutta nell'essere stato capace di ben rappresentare la sofferenza maschile e lo spaesamento di un uomo in apparenza invidiabile, tema tutt'altro che ricorrente nel cinema contemporaneo. Tommaso, sono pronto a scommetterci, piacerà infatti soprattutto agli uomini (ai quali farà parecchio male, ma in molti, ne sono sicuro, vi si ritroveranno).

14 commenti:

  1. sono d'accordo, è un film che un uomo "capisce" di più, e credo che anche questo sia sottovalutato.
    c'è molto ironia nel film, che lo rende prezioso.
    sembra un parlarsi addosso individuale di un semifallito, in realta lo specchio di un ampio universo maschile.

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    1. Vero. Un film coraggioso, così come è coraggioso Rossi Stuart a mettersi "a nudo" in tutti i sensi... hai ragione: è lo specchio di un universo maschile che poche volte è stato rappresentato al cinema in modo così esplicito.

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  2. Visto la settimana scorsa, e concordo con quello che hai scritto. Un bel ritratto maschile, cosa che non siamo abituati a vedere nei nostri cinema.
    Buona giornata.
    Mauro

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    1. Idem come sopra :D
      Grazie mille Mauro, come al solito!

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  3. Bravo Kim Rossi Stuart, attore e regista di grande livello. Il film non mi ha convinto del tutto ma, come dici te, è più che altro un film da uomini. Avercene, comunque, di artisti così (se poi sono anche belli, che volere di più?)

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    1. Rossi Stuart è uno degli attori/registi più schivi e riservati del nostro paese. Avrebbe potuto sfruttare fino allo sfinimento il suo sex-appeal guadagnando montagne di soldi in film commerciali di bassa lega, invece ha preferito rischiare e rimettersi in gioco. In questo va solo ammirato.

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  4. Io sono una femminuccia :-) eppure il film mi ha preso tantissimo: bravo Kim, bravi gli attori, gli sceneggiatori, e bravo anche il pubblico che ancora trova il tempo e i soldi per vedere opere particolari come questa!

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    1. Gia'. Pubblico non numerosissimo, purtroppo. Ma proprio per questo degno del massimo rispetto.

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  5. Vado controcorrente, vista l'evidente (e banale) retorica morettiana...

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    1. Nessuno (nemmeno Rossi Stuart, che è regista e uomo intelligente) nasconde le affinità con Nanni Moretti. Ma sarebbe ingiusto ed eticamente poco serio, permettimi, non riconoscergli anche un punto di vista strettamente personale: lo stile si può imitare, ma non i contenuti.

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  6. Ciao Sauro! Che piacere rileggerti dopo un periodo di assenza dalla blogosfera. :) Sai che mio fratello ha fatto una comparsa in questo film? Una scena molto particolare su un autobus... io nutro grande stima per questo artista. Voglio vedere questo film. Un abbraccio e a presto.

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    1. Ciao Valentina! E' una gioia ritrovarti nei miei commenti! Ma davvero tuo fratello è nel film? Appena uscirà in home-video ho intenzione di comprarlo così me lo riguardo perbene: Rossi Stuart è un regista bravissimo e sottovalutato, e questo film è molto bello. Spero che tu riesca a vederlo prima possibile, piccole pesti permettendo :) un abbraccio grandissimo!

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  7. Non ho ai visto nulla di Rossi-Stuart, a se questo è un seguito del suo primo fil i farò una piccola maratona :)

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    1. Beh, ha fatto solo due film... diciamo che è una "maratonina"! :)

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