sabato 21 ottobre 2017

BLOGGER RECOGNITION AWARD


Sono notoriamente "musone", ma non ipocrita: e quindi, per quanto sia restìo da sempre alle celebrazioni, non nego che i premi fanno sempre piacere... come non ringraziare dunque il carissimo Marco Contin del blog La Stanza di Gordie, che è stato così gentile da attribuirmi il Blogger Recognition Award. Un riconoscimento che viene attribuito ai blog di piccole e medie dimensioni con lo scopo, nobilissimo, di contribuire a farsi conoscere sul web.

Le regole del Blogger Recognition Award sono poche e molto semplici, tanto vale elencarle subito:

1) ringraziare il blogger che ti ha nominato e linkare il suo blog (fatto!)
2) raccontare la nascita del proprio blog
3) dare qualche consiglio ai blogger emergenti
4) commentare il blog di chi ti ha nominato linkando il post di ringraziamento
5) nominare altri 15 blog che ritieni meritevoli del premio

Vi dico subito che, pur amando i premi, mi piacciono assai poco le "catene" : per questo intendo consapevolmente contravvenire all'ultimo punto, nel senso che non nominerò nessun altro sito amico. Non voglio quindi obbligare nessuno a proseguire la catena (per quanto questa sia una catena unicamente a fin di bene) pertanto chiunque avesse piacere e desiderio di portare avanti il giochino potrà farlo liberamente, se vorrà, e io non mancherò di ringraziarlo. 

Ma veniamo al dunque. Com'è nato SOLARIS ? Beh, è nato la bellezza di otto anni fa (se ci penso non mi sembra vero...) in un momento difficile a livello personale per il sottoscritto. Uno di quei momenti in cui tutto ti sembra andare storto (anche se poi è più una tua percezione che altro) e dove la scrittura, per le persone introverse e poco comunicative come me, è l'unico rifugio dove puoi adagiarti. Ho deciso di "mettermi in proprio" e ritagliarmi uno spazio tutto mio, più che altro per assecondare la mia passione e poterla esprimere. Come tutti i blog dilettanti, anche SOLARIS è fieramente autoreferenziale, nel senso che non mi è mai interessato scrivere per il pubblico, per mettermi in mostra o come punto di partenza per una svolta professionale.

No, so bene di non avere nè la stoffa nè il carattere per fare il critico cinematografico. E sebbene questo piccolo sito amatoriale abbia ormai raggiunto le 700mila visualizzazioni (per me una cifra folle, impensabile fino all'altro ieri) il motivo per cui ancora  ci scrivo sopra è per sentirmi vivo, per esprimere i miei pensieri, per provare a raccontare me stesso. E' vero che SOLARIS è un blog tematico, e non ho mai fatto eccezioni in tal senso, ma è altrettanto vero che, parlando di film, inevitabilmente viene fuori il mio carattere e la mia natura. E' il mio mezzo per non sentirmi troppo solo. E gli voglio bene, nonostante ogni anno che passa sia sempre più dura trovare il tempo, la voglia, gli stimoli e i giusti argomenti per scrivere.

Non so se ho i titoli per dare consigli ai "nuovi" blogger.
Però una cosa mi sento di dirla: un blog non è un social network dove potete scrivere tutto ciò che vi passa per la testa, d'istinto e senza remore. Per quello c'è già Facebook. Aprite un blog solo se avete qualcosa da raccontare e se avete gli stimoli per farlo. Perchè scrivere costa fatica e concentrazione, porta via molto di quel poco tempo libero che abbiamo, e ci vogliono forti motivazioni. E' vero che il bello dei blog è quello di poter essere lasciati e ripresi a seconda del momento, ma il tempo per scrivere seriamente bisogna comunque trovarlo. E sfruttarlo bene.

In bocca al lupo a tutti i nuovi blogger!

8 commenti:

  1. Hai aperto il blog in un momento di sconforto, lo hai aperto otto anni fa (prima dei boom social)... hai sicuramente visto che il blogging prima era anche un diario personale. Poi FB ne ha preso il posto, forse. E difatti molti blog sono morti.
    Perciò sì, qui le cose bisogna dirle bene. Anche tutto ciò che si vuole, ma bene^^

    Moz-

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    1. Esatto. Facebook ha preso il posto dei blog generalisti, e a mio avviso non è una brutta cosa. Sono sopravvissuti i blog tematici, quelli aperti per passioni e gusti particolari, che consentono di approfondire gli argomenti senza perdersi nel mare magnum della rete... poi, ovviamente, come in ogni cosa, è la qualità a fare selezione.

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  2. Su l'ultimo punto dipende sempre dal tipo di blog, ma è un riflessione giusta, se lo cose bisogna farle devono essere fatte bene ;)

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    1. Se un blog vuole sopravvivere OGGI, nell'era di facebook, non può essere un blog generalista. Di questo sono assolutamente sicuro. Poi, è chiaro, la qualità del blog è fondamentale per avere un seguito

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  3. si sono daccordo, anche io vado avanti con il mio blog, è il mio angolino, poi come si dice, chi mi ama mi segua xD

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  4. Io credo che su un blog si sia più liberi di scrivere quello che si vuole, più che su un social network, perché se è vero che il blog è spesso "monotematico", i social network richiedono più "diplomazia" e bisogna essere più concisi, invece nel proprio spazio, ci si può sfogare ed essere più logorroici...Tuttavia concordo sul fatto che scrivere richieda un certo impegno, fatica e tempo...ma è anche il suo bello no? :)

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    1. Certo, è proprio così. Per la scrittura ci vuole il "tempo dedicato", ed è un tempo che bisogna sforzarsi di trovare. Costa fatica, ma è molto più gratificante!

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