sabato 27 gennaio 2018

L'ORA PIU' BUIA

(Darkest Hour)
regia: Joe Wright (Gb, 2017)
cast: Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Ben Mendelsohn, Lily James, David Strathairn
sceneggiatura: Anthony McCarten
fotografia: Bruno Delbonnel
scenografia: Sarah Greenwood
montaggio: Valerio Bonelli
musiche: Dario Marianelli
durata: 114 minuti
giudizio: 

trama:  Nel 1940, l'anno più drammatico per la Gran Bretagna, il neo primo ministro Winston Churchill deve decidere se negoziare un trattato di resa con la Germania nazista oppure tentare di resistere fino alla fine, sperando di cambiare il corso della guerra.


dico la mia:  Esiste un genere cinematografico, trasversale a tutti i generi, che a Hollywood non conosce mai crisi, anzi... continua a fiorire rigoglioso ogni volta che ci avviciniamo alla cerimonia degli Oscar. E il genere è appunto il "film da Oscar", il classico one man show, ovvero un film costruito tutto intorno a un'intepretazione e teso (quasi) unicamente a far vincere al suo protagonista la preziosa statuetta. Di solito sono film di grande perfezione stilistica ma piuttosto convenzionali e rigidi negli schemi (è risaputo che i membri dell'Academy non sono esattamente dei progressisti illuminati) che passerebbero tranquillamente inosservati senza la presenza del divo di turno... 

Identikit perfetto di un film come L'ora più buia, pellicola cucita addosso al veterano Gary Oldman, che interpreta con impressionante mimesi la figura di Winston Churchill, lo statista/politico/diplomatico britannico che ebbe il coraggio di sfidare Hitler e condurre il proprio paese a una vittoria militare che pareva impossibile. Un film tipicamente british, impeccabile e patinato, senza una virgola fuori posto, affidato alla regìa esperta di Joe Wright (già autore di Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione, Anna Karenina, tutti film di grande eleganza formale) che si preoccupa solo di non distogliere mai l'attenzione dal suo protagonista, cui si affida totalmente.

Gary Oldman è semplicemente da applausi: merita di vincere l'Oscar, non fosse altro che per la sua totale aderenza al personaggio, non solo fisica (comunque impressionante: calvo, ingrassato, imbolsito) ma anche comportamentale. Il suo Churchill è un uomo per niente affascinante, scontroso, antipatico, respingente, che si mangia le parole e beve molto whiskey. Un uomo che però al momento opportuno saprà caricarsi un'intera nazione sulle spalle e assumersi tutte le proprie responsabilità, come solo i grandi capi di governo sanno fare.

L'ora più buia è un film (quasi) totalmente di sceneggiatura, non sempre scorrevole, imperniato sui monologhi di Churchill/Oldman, che prova a non scadere nella fumosa retorica nazionalista senza però riuscirci del tutto: vero è che il film si sforza di mostrarci un protagonista non proprio "esemplare", tormentato dai dubbi, tutt'altro che rispettoso della sua gente; tuttavia i rigurgiti di patriottismo ci sono eccome, esattamente come in Dunkirk di Christopher Nolan (di cui il film di Wright ne è l'esatta antitesi: se Dunkirk ci mostra l'eroismo dei soldati che muoiono sulla spiaggia, L'ora più buia è ambientato nelle oscure stanze del potere, dove si combatte una guerra molto più subdola). Chissà se questa improvvisa riscoperta dell'orgoglio britannico è soltanto casuale oppure segno dei tempi... vedremo con curiosità dove ci porterà nei prossimi anni il cinema d'oltremanica.

Restando a L'ora più buia, va detto che il film è esattamente come te lo aspetti: leccato, magniloquente, senza nessuna sorpresa. Avrebbe anche un bel cast di supporto (Kristin Scott Thomas, Ben Mendelsohn, Lily James) ma ovviamente Gary Oldman, eccessivo e impetuoso come il personaggio che interpreta, fagocita tutto ciò che gli sta intorno lasciando agli altri le briciole. Come in ogni one man show che si rispetti.
 

18 commenti:

  1. l'ho visto pure io, a me è piaciuto :)

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  2. Appena visto di ritorno dal cinema... mi aspettavo un filmone più denso e pesante, invece per quanto mi riguarda le 2 ore sono volate, tra battute inaspettate, un'interpretazione magnifica e la Storia che forse tutti conosciamo, ma non fa male ripassare. Me la sono goduta!

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    1. A me, dico la verità, un po' pesantuccio è sembrato (anche se l'ora a cui l'ho visto - l'ultimo spettacolo, quello delle 22,30 - di sicuro ha influito). Comunque sì, è perfetto come ripasso di storia, anche considerato che purtroppo ormai i nostri programmi scolastici difficilmente arrivano alla Seconda Guerra Mondiale...

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  3. Sarebbe anche l'ora che Oldman si portasse a casa un Oscar: è uno degli attori più sottovalutati al mondo! Quest'anno faccio il tifo per lui <3

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    1. Secondo me già con Léon o Bram Stoker's Dracula se lo meritava...senza scordarsi di Tinker Tailor Soldier Spy. La caratterizzazione dei suoi ruoli è sempre stata da manuale.

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    2. Assolutamente d'accordo: Oldman è un grande attore e la statuetta la merita eccome, e l'avrebbe meritata anche in passato (ha ragione @Cristian: ne "La Talpa" è straordinario!). Certo quest'anno la concorrenza non manca (Daniel Day-Lewis, Denzel Washington, l'astro nascnete Thimotee Chalamet) ma anch'io faccio proprio il tifo per lui ;)

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  4. Film confezionato per l'Oscar, sì, di Oldman. Per il resto così classico da stancare, e ad essere sincera, Oldman sarà immenso, ma troppo trucco, troppa scomodità di quel personaggio che non fa certo simpatia, con i comprimari relegati in un angolo senza un vero e proprio motivo.
    Non tiferò per lui, il 4 marzo, al momento a favore di Chalamet.

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    1. Infatti secondo me non è per niente scontato che vincerà Oldman... Chalamet è il nuovo "golden boy" del cinema indipendente (ma per quanto ancora?) ed ha moltissimi estimatori. Sarà un bel duello.

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  5. Visto ieri sera: l'ho adorato dall'inizio alla fine!

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    1. Io non sono rimasto così entusiasta, ma... mi fa piacere che ti sia piaciuto!

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  6. La penso esattamente come te. Wright come regista ha fatto molto meglio, qui non mi ha affascinata né emozionata (tranne in una o due sequenze, troppo poche) e lascia tutto interamente sulle spalle di Oldman. Belle spallone larghe, ché l'attore si mangia tutto e tutti e meriterebbe davvero l'Oscar ma, come ha detto su Cristian, i ruoli cult di Oldman sono ben altri... peccato averlo "riscoperto" solo ora!

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    1. Eh sì, verissimo. Ma è così dalla notte dei tempi... gli Oscar "riparatori" sono sempre stati di gran lunga più numerosi di quelli effettivamente meritori!

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  7. Film che merita di essere visto per la grande interpretazione di Oldman. Che avrei già premiato per Dracula e La talpa. Sperem in questa vittoria! P.s. La ciccia è finta, Oldman non voleva ingrassare perché a quasi 60 non li avrebbe persi. Ma al di là del trucco prostetico, Oldman ci regala l'anima di Churchill. Dici niente!

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    1. Sì, però... dopo aver visto "Chiamami col tuo nome", beh, sono sempre convinto che vincerà Oldman, ma non sono più così sicuro che se lo meriti davvero. Timothèe Chalamet è mostruosamente bravo!!

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  8. Lo ricorderemo per Oldman, ma almeno è poco romanzato

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    1. Sì, anche se qualche scena "ad effetto" c'è (quella della metropolitana... anche se, in effetti, è vero che Churchill si calava spesso in incognito in mezzo alla gente)

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