venerdì 27 luglio 2018

TIRANDO LE SOMME : COMMENTO "RAGIONATO" ALLA STAGIONE 2017 - 2018

Avengers: Infinity War
"Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire. Morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non me ne frega niente..."
(Mario Monicelli, 1991)

Il grande Monicelli come sempre aveva visto giusto, prima di tutti. I numeri sono impietosi e incontestabili: l'annata cinematografica 2017-2018 segna un'ulteriore regressione (circa il 10%) rispetto agli incassi della stagione scorsa, che già era stata la peggiore dell'ultimo quinquennio. Un calo ormai strutturale e costante, che certifica il cambiamento irreversibile delle abitudini del pubblico: il cinema in sala è ormai uno spettacolo sempre meno popolare e sempre più elitario. Ma per noi cinefili "resistenti" non è affatto una buona notizia.

Cattivissimo Me 3
I gusti cambiano, in base alle mode e al portafoglio. La tecnologia fa sì che al giorno d'oggi, grazie allo streaming (legale o illegale) ognuno in pochi minuti può scaricarsi il film che vuole e vederselo in santa pace su qualsiasi supporto (tv, pc, tablet, smartphone) e ovunque si trovi. Senza bisogno di uscire, prendere l'auto, cercare parcheggio, pagare un biglietto che, per quanto ancora alla portata più o meno di tutti, non è comunque a buon mercato, specie per chi va al cinema con tutta la famiglia. E così la visione collettiva da abitudine diventa perlappunto un evento, sempre più sporadico, da godersi solo in particolari occasioni.

Logico quindi che a primeggiare negli incassi siano quasi esclusivamente i film per famiglie, gli unici che ormai garantiscono un budget abbastanza sicuro per gli esercenti. Basta guardare la classifica qui sotto: supereroi, cartoni animati, storie edificanti adatte al pubblico di tutte le età si spartiscono le fette più grosse della torta. Pochissime le eccezioni, come Cinquanta sfumature di rosso (che incassa la stessa cifra, quasi al centesimo, del capitolo precedente, a testimonianza dell'astuzia commerciale di chi ha saputo inserirsi in una fetta di mercato - composta da un pubblico quasi del tutto femminile - che finora, aldilà del valore artistico più o meno infimo dell'opera, era praticamente inesplorata). Oppure come l'horror It, forse l'unico vero evento cinematografico dell'anno, film atteso da legioni di vecchi e nuovi fan di Stephen King.

Star Wars: gli ultimi Jedi
E nemmeno al cinema esistono più le "mezze stagioni", nel senso che nemmeno i periodi storicamente più favorevoli al botteghino sono oggi garanzia di successo: dei primi dieci film in classifica appena tre sono usciti sotto le feste natalizie, dove per tradizione si ha la più alta concentrazione di spettatori. Sono Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Wonder e Coco, peraltro con risultati inferiori alle aspettative. Invece il trionfatore dell'anno, Avengers: Infinity War, è uscito a fine aprile mentre Cattivissimo Me 3 addirittura a fine agosto, restando in vetta al botteghino per buona parte della stagione (a testimonianza che anche d'estate, se si propongono i titoli "giusti", la gente risponde comunque).

Come l'anno scorso, anche quest'anno non troviamo nessun film italiano nei primi dieci posti (tutti americani). Si sono difesi bene sia Come un gatto in tangenziale che A casa tutti bene, rispettivamente 11. e 12. con oltre nove milioni di euro incassati: il primo ha sfruttato la presenza di due attori molto amati dal pubblico (Antonio Albanese e Paola Cortellesi), il secondo la fiducia verso un regista, Gabriele Muccino, sempre spernacchiato dalla critica ma amatissimo dalla gente. Un po' quello che è successo anche a  Luca Guadagnino (tre milioni di euro e un Oscar in saccoccia) che con Chiamami col tuo nome, piccolo film indipendente a bassissimo budget, è arrivato fino a Hollywood entrando dalla porta principale.

Assassinio sull' Orient-Express
Per il resto però c'è poco da sorridere: ancora una volta il nostro cinema si dimostra incapace di attirare pubblico, capitali e interesse. Aldilà di qualche "vecchio leone" ancora capace di graffiare (come Verdone, buon 16. posto con Benedetta follia, ma anche Ozpetek, 24. con Napoli velata) per gli altri è buio pesto: sorprende (ma fino a un certo punto) il magrissimo risultato di Dogman di Matteo Garrone (appena 61. con 2,5 milioni guadagnati), mentre poco è valsa a Paolo Sorrentino la "furbata" di dividere il suo Loro in due parti: alla fine il risultato complessivo è stato di 6,5 milioni, pochi per un film che doveva essere "esplosivo" ma che invece, dati alla mano, si è dimostrato decisamente fuori tempo massimo... poca gloria anche per Paolo Virzì (solo 43. con Ella e John) e Paolo Genovese, che con The Place (29. con 4,2 milioni) non è riuscito a ripetere lo straordinario exploit di Perfetti sconosciuti.

It
Anche se in realtà, a ben vedere, è un po' tutto il cinema di qualità a segnare la corda: perfino titoli di grandi autori amatissimi dai fan diventano fenomeni quasi di nicchia... Dunkirk di Christopher Nolan e La forma dell'acqua di Guillermo Del Toro, vincitore dell'Oscar, si fermano al 14. e 15. posto (con 8,5 milioni guadagnati). Perfino un "mostro sacro" come Steven Spielberg, presente addirittura con due film (The Post e Ready Player One)  non raggiunge i dieci milioni di euro, cifre che una volta incassava in un weekend. Il bellissimo Blade Runner 2049 di Denis Villeneauve è appena 25. mentre Il filo nascosto di P.T. Anderson è fuori dai primi trenta (3,7 milioni il risultato complessivo). Altre pellicole artisticmente eccelse come L'isola dei cani di Wes Anderson o Mektoub, My love di Abdel Kechiche sono addirittura fuori dai primi cento...

Conclusioni? Semplici, purtroppo: ormai il vocabolo "cinefilo" fa sempre più rima con "resistente", intendendo per cinefilo colui che va a vedere i film in sala, a dispetto di tutto (concorrenza, pirateria, costi, scarsa distribuzione). La sua presenza sta diventando sempre più marginale, tollerata, quasi scomoda: mi è capitato più volte dalle mie parti vedere sbuffare il cassiere perchè ero l'unico spettatore di una proiezione (del tipo "arieccolo, ora ci tocca fare il film..."). Eppure noi cinefili, magari anche blogger irriducibili, continueremo a resistere... finchè ce lo lasceranno fare!


I PRIMI VENTI INCASSI DELLA STAGIONE 2017-2018

1 -  AVENGERS: INFINITY WAR         USA  DISNEY       18.769.076 €
2 -  CATTIVISSIMO ME 3              USA  UNIVERSAL    18.000.489 €
3 -  STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI     USA  DISNEY       15.146.802 €
4 -  ASSASSINIO SULL'ORIENT EXPRESS USA  FOX          14.617.404 €
5 -  IT                             USA  WARNER       14.540.697 €
6 -  CINQUANTA SFUMATURE DI ROSSO   USA  UNIVERSAL    14.378.838 €
7 -  WONDER                         USA  01 DISTR.    12.309.396 €
8 -  COCO                           USA  DISNEY       11.328.092 €
9 -  JURASSIC WORLD IL REGNO DISTRU USA  UNIVERSAL    10.361.095 € 
10 - JUMANJI BENVENUTI NELLA JUNGLA USA  WARNER       10.266.998 €
11 - COME UN GATTO IN TANGENZIALE   ITA  VISION        9.582.851 €
12 - A CASA TUTTI BENE              ITA  01 DISTR.     9.050.850 €
13 - THOR: RAGNAROK                 USA  DISNEY        8.758.989 €
14 - DUNKIRK                        GBR  WARNER        8.608.371 €
15 - LA FORMA DELL'ACQUA            USA  FOX           8.454.816 €
16 - BENEDETTA FOLLIA               ITA  FILMAURO      8.377.881 €
17 - CARS 3                         USA  DISNEY        7.738.212 €
18 - DEADPOOL 2                     USA  FOX           7.082.581 €
19 - BLACK PANTHER                  USA  DISNEY        7.061.034 €
20 - JUSTICE LEAGUE                 USA  WARNER        6.718.643 €
   
fonte: Cinetel

6 commenti:

  1. Esatto: chi ama il cinema ormai "resiste" a oltranza, purtroppo. Ma sarò sempre fiera di resistere!

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    1. Anch'io, ovviamente! :) D'altronde è una bellissima "resistenza", no? Che non comporta affatto sacrifici. Andiamo al cinema e cerchiamo di convincere più gente possibile a farlo... sarà solo un piacere!

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  2. Solo un paio di stagioni fa celebravamo la "rinascita"del cinema italiano con Jeeg Robot e Veloce come il vento, adesso cantiamo di nuovo il de profundis. Poi il prossimo anno con Zalone sarò di nuovo trionfo. Ovviamente sono sarcastico ed estremizzo il concetto, ma credo che tutti dovremmo guarda in faccia una realtà, quella del nostro cinema, che aldilà di qualche sprazzo di genio è piuttosto depressa

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    1. Guarda, sulla continua "morte e rinascita" a intermittenza del cinema italiano sono perfettamente d'accordo con te: è ridicolo celebrarne ogni volta il funerale e poi la "resurrezione" quando c'è qualche titolo che incassa. Come ho sempre detto, il nostro è un cinema che si affida ancora alla passione, l'estro e il coraggio dei singoli: per fortuna noi italiani la creatività (almeno quella!) ce l'abbiamo nel dna e spuntano sempre vecchi e nuovi talenti in grado di sfornare film "giusti". Il grosso problema è che manca una visione d'insieme del problema e la volontà politica (da parte di TUTTI i governi) di investire sulla cultura. Questo fa sì che in Italia sia molto più difficile che negli altri paesi produrre e distribuire film, e i risultati al botteghino purtroppo lo dimostrano.

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  3. Su Ciak di questo mese però c'è scritto che il cinema italiano ha aumentato gli incassi complessivi. Chi ha ragione?

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    1. In termini strettamente numerici forse sì, cioè sommando gli incassi di TUTTI i film italiani usciti nella stagione. Ma da un punto di vista qualitativo è innegabile che quest'anno nessun film italiano è riuscito ad emergere, aldilà del balletto delle cifre...

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