venerdì 12 febbraio 2010

Su "Paranormal Activity", Moccia, Muccino e la Libera Informazione...


Leggo divertito, e nello stesso tempo inorridito tutta la polemica riguardante il "caso" Paranormal Activity: il film "reo" di spaventare troppo gli spettatori (sic!) tanto da farli ricorrere al 118... in realtà c'è ben poco da ridere, notizie come questa la dicono lunga su come è ridotta oggi l'informazione nel nostro Belpaese, e sul livello culturale di noi italiani.
Non ho visto il film incriminato, e non mi interessa sapere se è un capolavoro o una boiata: non amo il genere e non lo vedrò. Mi sembra però davvero assurdo (e anche comico, se mi permettete) che si accusi un film horror di spaventare chi lo guarda! Ma non ci vuole certo l'intelligenza di Einstein per capire che tutto questo frastuono è stato creato ad arte per far sì che tale pellicola godesse di uno straordinario (e gratuito) ritorno pubblicitario. E infatti la gente, incuriosita, si riversa nelle sale, basta vedere gli incassi...

Tutto questo non fa che confermare, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia assolutamente FALSO uno slogan che oggi viene usato e ABUSATO, purtroppo, non solo al cinema: quello, cioè, che "il pubblico è sovrano e sceglie democraticamente in base al proprio gusto". Ma quando mai! E' evidente che in Italia il pubblico sceglie solo quello che gli viene imposto di vedere! L'italiano medio, ormai, da tempo non è più in grado di farsi una propria opinione, avere una propria coscienza personale. E questo, come dicevo, purtroppo non solo al cinema. E d'altronde cosa c'è da stupirsi in un paese che si trova oltre il 50. posto nella classifica delle nazioni con la maggiore libertà di stampa (intesa in senso lato: giornali, radio, tv)? Viviamo in un paese dove il capo del governo ha il monopolio dell'informazione radio-televisiva, dove i giornali sono tutti (salvo rarissime eccezioni) in mano a un duopolio che da solo accentra oltre il 90% della raccolta pubblicitaria (che permette alle testate di vivere), dove (ahime!) anche la distribuzione cinematografica è nelle mani dei due colossi di sempre (Rai e Medusa). E qualcuno crede ancora che una persona di medio-bassa cultura sia in grado di "scegliere"? Ma per favore...

Nell'Italia degli Amici, dei Grandi Fratelli, degli X-Factor, dei Ballerini con le Stelle, ci stupiamo se la gente accorre in massa a vedere "Scusa ma ti voglio sposare" o "Baciami ancora"? Ma vi siete accorti del lavaggio del cervello che i media stanno facendo alla gente su qualsiasi organo d'informazione? Per caso sapete se esiste ancora qualche quotidiano che fa CRITICA cinematografica SERIA e non propaganda? E quante trasmissioni dedicate al cinema conoscete oltre a quella "nottambula" di Gigi Marzullo? Vi rendete conto che siamo l'unico paese al mondo che ha visto Avatar con un mese di ritardo rispetto al resto del pianeta, solo perchè il pubblico-caprone affollava le sale per vedere i cinepanettoni? Ma credete che i film di Neri Parenti incasserebbero mezzo euro in qualsiasi altro paese che non sia l'Italia?

No, davvero la situazione non è buona, come direbbe Celentano. Ma forse una via d'uscita c'è... o almeno VOGLIO credere che ci sia: siamo proprio noi, il popolo silenzioso di internet, dei blog, della rete, che fortunatamente è incontrollabile ai "padroni" e permette ancora l'espressione del Libero Pensiero. Cerchiamo di farci sentire, di diffondere cultura, le nostre idee, le nostre SCELTE con qualsiasi mezzo: ho in mente il finale di Fahrenheit 451, dove gli uomini-libro imparano a memoria i libri ormai banditi dal regime affinchè non si perda il ricordo, la memoria storica. Abbiamo una grande responsabilità, e dobbiamo convincercene. Prima che sia troppo tardi.

2 commenti:

  1. Siamo in Berluscolandia, Sauro, il Regime Telecratico per eccellenza, che possiamo prentendere?

    Mauro

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  2. condivido quanto detto da mauro,non possiamo pretendere altro,siamo noi che rappresentiamo la minoranza....

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