martedì 9 agosto 2011

... E I FLOP !


1. IL CIGNO NERO (D. Aronofsky)

La delusione più cocente: non basta l'immensa interpretazione della sempre splendida Natalie Portman per salvare un film mediocre e sbagliato, di una banalità sconcertante e pieno di effettacci 'gore' che scadono nel ridicolo involontario. Vorrebbe essere inquietante e disturbante, invece riesce solo ad aumentare il rimpianto: che ne avrebbe fatto il grande Hitchcock di un soggetto così?

2. LA FINE E' IL MIO INIZIO (J. Baier)

Una specie di bignami del Terzani-pensiero, dove non si capisce assolutamente nulla sullo spessore del protagonista e dove i richiami new-age appesantiscono a dismisura un film di un'ora e mezza, che risulta lo stesso di una noia mortale. Pretenzioso e inutile.





3. SILVIO FOREVER (R. Faenza - F. Macelloni)

Non si capisce davvero il senso di questa accozzaglia di immagini trite e ritrite di Sua Emittenza, che indagano (per finta) sul suo presunto 'lato umano' e che lasciano accuratamente fuori tutti gli scandali che hanno colpito il Cavaliere in questi anni. Operazione vuota e inutile, che piacerà solo a chi vuole vedere e sentire quello che già sa. Continuiamo così, facciamoci del male.




4. AMICI MIEI, COME TUTTO EBBE INIZIO (N. Parenti)

Il flop dei flop. Costato 15 milioni di euro e accompagnato da un battage pubblicitario colossale, alla fine ne ha portati a casa meno di 4. Ad essere onesti non sarebbe neanche orrendo, ma un remake così piatto e timoroso di confrontarsi con l'originale non serviva proprio a niente. E gli spettatori lo hanno capito.




5. BURLESQUE (S. Antin)

Musical noiosissimo, patinato e superficiale. Una pietosa scusa per assecondare il presunto lato artistico di una presunta cantante (la Aguilera), che non si risparmia nel mettersi a nudo (nel senso letterale del termine). Ma aldilà di ballerine sculettanti e dive siliconate (Cher), non c'è davvero altro. Vorrebbe ispirarsi a Cabaret, ma è blasfemo solo pensarlo.




6. THE TOURIST (F. Donnesmarck)


Donnesmarck passa alla cassa e ringrazia. Come sputtanarsi al secondo film sulla strada di Hollywood. Dopo il capolavoro (premiato con l'Oscar) de Le vite degli altri, fa davvero tanta rabbia vedere un regista giovane e talentuoso svendersi così, realizzando un prodotto talmente kitsch da far accapponare la pelle.


7. WALL STREET - IL DENARO NON DORME MAI (O. Stone)

Il denaro non dorme mai, ma fa campare. Ne sa qualcosa Oliver Stone, un tempo regista militante e incazzato, oggi caricatura di se stesso. Già il primo Wall Street non era un capolavoro, ma almeno si fece apprezzare per aver colto bene il momento e la fine di un'epoca, quella della grande speculazione degli anni '80. Questo pallido sequel arriva fuori tempo massimo su tutto, con il povero Michael Douglas, vecchio e malato, semplicemente inguardabile.

5 commenti:

  1. il cigno nero delusione?
    sto per avere un mancamento :D

    per me è il capolavoro dell'anno, di gran lunga superiore a qualunque altra cosa abbia visto negli ultimi tempi..

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  2. Il cinema è bello anche perchè ci permette di avere opinioni diametralmente opposte, come in questo caso: personalmente ritengo Il Cigno Nero un film banale, l'ennesima e trita storia di un'ossessione che finisce col generare nella protagonista uno sdoppiamento di personalità. Roba già vista e stravista. Oltretutto condita da effettacci 'gore' che servono solo ad appesantire la vicenda e farla scadere spesso nel ridicolo involontario. Si salva solo l'interpretazione della Portman, ma questo è un altro discorso.

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  3. per me il Cigno Nero non è un flop, ma nemmeno un capolavoro. Il fatto è che Aronofsky se fosse rimasto con la testa di Pi Greco e Requiem for a dream, ne avrebbe sicuramente fatto un capolavoro. Ma manca qualcosa, nella sceneggiatura ci sono veramente degli eccessi imperdonabili, troppa troppa carne a fuoco.

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  4. di questi ho visto solo Wall Street e concordo pienamente, come ho già avuto modo di parlare dalle mie parti. Il cigno nero delusione???Ahi, peccato, avevo grosse aspettative...xò mi sa che una occhiatina, quando lo programmeranno su Sky, la darò comunque, poi farò sapere, se interessa, su blog.

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  5. Ormai è chiaro che 'Il cigno nero' è un film senza mezze misure, o lo si ama o lo si odia :-) però posso dirti che fai bene a vederlo perchè, riuscito o meno, è uno di quei titoli che fanno parlare e discutere. E questo è comunque un merito.
    Verrò volentieri a leggere la tua opinione.
    Un saluto!

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