martedì 6 settembre 2011

SHAME (GB, 2011) di Steve McQueen

Curiose coincidenze cinefile: nel giorno della Mostra dedicato a Vasco Rossi, ecco che arriva in concorso un regista che di nome fa Steve McQueen (!) e porta sullo schermo un protagonista dalla vita... alquanto spericolata! E va detto che Shame (letteralmente 'vergogna') è finora il film più coraggioso visto al Lido, oltretutto anche abbastanza riuscito... cosa ardua per una pellicola del genere.

Shame è infatti il classico film-scandalo della rassegna veneziana. Intendiamoci, di film del genere ce ne sono un po' in tutti i festival, spesso vengono appositamente selezionati proprio per far parlare di sè e fare pubblicità gratuita anche alla manifestazione. Fin qui niente di strano. La differenza è che, mentre di solito questi film sono delle boiate pazzesche, inguardabili e spesso soporiferi (ottengono, cioè, esattamente l'effetto contrario di quello previsto), Shame è invece un'opera tutt'altro che disprezzabile. Certamente non memorabile ma sicuramente interessante.

Protagonista è il lanciatissimo Michael Fassbender, che interpreta un personaggio affetto da sesso-dipendenza. Una persona, cioè, per la quale il sesso è l'unico modo che ha per relazionarsi col mondo esterno. Una pratica di approccio e niente più, indice evidente di una solitudine nera e disperata. E di sesso in Shame se ne vede davvero tanto, per tutto il film, in continuazione: orale, anale, masturbatorio, a due, a tre, etero, omo, in qualsiasi ora e posizione. Così ampiamente mostrato da inculcare in chi lo guarda un senso di assuefazione e stanchezza, vale a dire esattamente quello che prova il protagonista, il quale si rende conto (e si vergogna, come dice il titolo) dello stato in cui si trova, ma non riesce a trattenersi dalla compulsiva voglia di scopare a tutti i costi... con chiunque capiti.

Brandon (questo il nome dell'uomo) trascorre le sue giornate nello squallore e nella freddezza del sesso a pagamento, senza trovare vie di uscita (terribili e strazianti ci appaiono i tentativi fatti per 'abbordare' in maniera più consona e 'delicata' una collega di lavoro, altrettanto terribile è la sequenza che ci mostra un'intera notte di depravazione per le strade newyorchesi...). Sarà l'arrivo della sorella Sally (la brava Carey Mulligan) a sconvolgere la sua esistenza, trascinandolo però ancor più verso gli inferi.
Film sgradevole e durissimo. Tipicamente da festival. Con cui Fassbender si candida prepotentemente alla Coppa Volpi come miglior attore. Probabilmente non lo vedremo mai in sala, e questo è un vero peccato. Però segnatevi il nome di McQueen (anche se di certo un nome così non lo scordate di sicuro).
Ne sentiremo parlare ancora. Garantito.

VOTO: ***

5 commenti:

  1. film coraggioso, due grandi attori.. spero arrivi presto, se non in sala, almeno nei circuiti internettiani non ufficiali, ché voglio vederlo!

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  2. Perchè dici che non arriverà in sala? I distributori italiani erano presenti alla prima mondiale al Festival di Venezia e si parla di gennaio 2012. Standing ovation di 10 minuti buoni in sala....Michael Fassbender merita un Oscar per questa interpretazione, anche se sappiamo benissimo che non lo potrà mai vincere per un film così. Coppa Volpi prenotata?

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  3. @geekgirl: Questa è una bellissima notizia! Di solito film così 'alternativi' come questo non trovano facilmente distribuzione, e sono felicissimo di essere smentito!
    Quanto ai pronostici... quest'anno è difficilissimo farne, ma Fassbender la Coppa Volpi la meriterebbe eccome! Molto meglio qui che in 'A dangerous method'...

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  4. Non vedo l'ora di vederlo! a quanto davvero uno dei più riusciti del Festival! Fassbender, poi è simpaticissimo, oltre che bravissimo!

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