venerdì 2 novembre 2012

LE BELVE

(Savages)
di Oliver Stone (USA, 2012)
con Taylor Kitsch, Aaron Johnson, Blake Lively, Benicio Del Toro, John Travolta, Salma Hayek
VOTO: ***/5

Violento. Sconclusionato. Eccessivo. Sempre sopra le righe. Eppure divertentissimo, anche se non sapremo mai quanto auto-ironico: Oliver Stone, lo sappiamo, è forse il regista americano col più basso senso dell'umorismo in assoluto, e quindi il sospetto che si prenda sempre troppo sul serio è forte... eppure lo dobbiamo ammettere: Le belve è il suo film più riuscito da almeno dieci anni a questa parte, dieci anni in cui il cineasta newyorchese ha toccato i punti più bassi della sua carriera, inanellando flop clamorosi (Alexander, World Trade Center, Wall Street-il denaro non dorme mai). Tratto dall'omonimo romanzo di culto di Don Winslow (qui anche in veste di sceneggiatore), Le belve ci riporta indietro nel tempo e agli anni d'oro della filmografia di Stone, per capirci ai tempi di U-Turn e, soprattutto, di Assassini nati, titoli dai quali quest'ultimo lavoro attinge in maniera evidente. Pur ovviamente non raggiungendo gli stessi livelli.

La storia è quella di due amici per la pelle, Chon e Ben, che hanno fatto fortuna in California grazie al commercio illegale di marijuana e alla copertura di un poliziotto corrotto. I due (interpretati da Taylor Kitsch e Aaron Johnson) sono tanto diversi caratterialmente quanto affiatati nella vita: il primo è un ex-marine rozzo e impulsivo, reduce dalla guerra in Afghanistan. L'altro un botanico di fede buddista, dolce e misurato. Nel romanzo di Winslow, a dire il vero, la loro 'amicizia' sfocia anche in qualcosa di più... ma Stone (per sua stessa ammissione) ha preferito smussare le tendenze bisex dei due, preoccupato delle ripercussioni del bigottissimo pubblico medio americano. Chon e Ben nella vita condividono tutto: affari, interessi, abitazione, perfino la stessa donna (l'insipida biondona Blake Lively). Tutto funziona a meraviglia finchè il pericoloso cartello dei narcotrafficanti messicani guidati dalla spietata Reina (una Salma Hayek non a caso acconciata come Cleopatra) decide di mettere le mani sulla loro attività...

Non vi sto a dire altro sulla trama: non è importante nè molto originale. Quello che conta è il ritmo, incalzante come nei film dello Stone prima maniera, e la bella confezione generale (ottimi montaggio, fotografia e sonoro). Le belve è un pirotecnico western moderno che spesso e volentieri sfocia nella violenza più bruta, pur tuttavia senza mettere mai troppo a disagio lo spettatore, estremizzando le situazioni 'pulp' fino a renderle di proposito grottesche e surreali (e perciò innocue). Poco importa se i dialoghi in più di un'occasione sfiorano il ridicolo e la sceneggiatura è piena di 'acrobazie' per rendere credibile la storia. Stone, lo si vede chiaramente, è tornato a divertirsi da matti dietro la macchina da presa, e in questi frangenti lo script è quasi un pretesto.

Ma poco importa. Preferiamo mille volte pellicole come questa ai titoli molto più impegnati (e tremendamente brutti) da lui girati di recente. Le belve ha il merito di tenere sempre sulla corda chi guarda, nonostante la lunghezza (due ore e dieci minuti) e un doppio finale troppo didascalico di cui si poteva forse fare a meno... Discreti gli interpreti (a parte la spilungona Lively, talmente anonima da passare inosservata malgrado le sue gambe chilometriche e il fondoschiena sempre generosamente esposto). I giovani se la cavano abbastanza, ma i 'veterani' sono di un altro livello: nella fattispecie, un cattivissimo Benicio Del Toro (capelli cotonati e pistola sempre calda) e uno stronzissimo John Travolta, imbolsito e con la calvizie incipiente, eppure decisamente il migliore.

15 commenti:

  1. Film decisamente godibile! Commerciale quanto basta, non certo un capolavoro, ma comunque da vedere!

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    1. Sono d'accordo Lisa! Ho letto la tua recensione e sostanzialmente siamo sulla stessa lunghezza d'onda: non un capolavoro, ma divertentissimo! Stone, specie ultimamente, ha fatto parecchio di peggio.

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  2. questa volta stone ha deciso di non prendersi troppo sul serio, e ne uscito un onesto divertimento, seppure non del tutto riuscito.
    a me comunque era piaciuto parecchio anche wall street 2...

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    1. Come ho scritto, non so fino a che punto l'ironia di Stone è voluta ;-) è uno dei registi più permalosi della storia! Comunque sì, il risultato è passabile: sono due ore di puro intrattenimento che non annoiano. Certo i tempi di 'Assassini nati' sono lontani...
      Sul sequel di Wall Street non concordo. Secondo me già l'originale era pretenzioso, il secondo l'ho trovato veramente fuori tempo massimo!

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  3. Mi piace come hai rivoluzionato il blog! eheh

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    1. Grazie Stefano! Ho dovuto sacrificare qualcosa in termini di spazio (ad esempio la foto di copertina) ma in questo modo i post aquistano visibilità, ed era la cosa che più mi interessava. Sono contento che ti piaccia. E ovviamente ogni suggerimento è ben accetto!

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  4. divertente ma resta cmq un film nettamente minore... cazzo stiamo parlando di Oliver Stone perdio!

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  5. Lo so Lorant... hai ragione. Bisognerebbe sempre pretendere il massimo da chi può fare di più (come a scuola). Il problema è che Stone sono dieci anni che non fa più film 'alla Stone'. Per ora accontiamoci.

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  6. Ma l'inzio con la biondina che dice "potrei anche essere morta" non ricorda un po' troppo Viale del tramonto???? Gaffe o citazione?
    Mauro

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    1. Caspita Mauro! Ma lo sai che proprio non ci avevo pensato?!? Che dirti... non credo si tratti di una gaffe, Stone non è stupido: certo però che se voleva essere un omaggio non è che ne esce molto bene! :-) Apprezziamo il gesto comunque...

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  7. Noto solo ora il tuo nuovo look...complimenti mi piace molto!!! Pensare che all'inizio anch'io avevo optato per questa visualizzazione più dinamica, decisamente piacevole e invitante alla lettura. Poi però per vari motivi ho dovuto rinunciare...Comunque, tornando al film, pensa che io ho preso parte solo ala conferenza stampa a Roma e ancora devo vedere il lavoro compiuto. Però avevo voglia di ribadire ancora una volta la GRANDEZZA di un uomo come John Travolta. Gentile, educato e disponibile con tutti. Di una semplicità sconvolgente. Uno che ti arriva a Roma e parcheggia giusto "il jet dietro villa borghese". ;-) Scusa la parentesi meno critica...^_^ Grande fiducia e grande curiosità per questo ultimo Stone...complimenti come sempre per le tue recensioni. =)

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    1. Grazie per i complimenti Vale: pare che questa nuova grafica incontri i favori dei miei tre lettori... sono contento!!
      Mi fa sempre piacere quando intervieni, scherzi? :-) le tue esperienze sono sempre un arricchimento!
      Anche a me piace molto John Travolta: non l'ho mai visto di persona, ma è uno che ha avuto il coraggio di rinnovarsi, re-inventarsi e ripartire da zero dopo il grande successo degli anni '70 e la susseguente rapidissima caduta nel dimenticatoio. Oltre ad aver superato le terribili disavventure della sua vita privata (la morte del figlio sedicenne, la conseguente depressione, il burrascoso rapporto con la famigerata setta Scentology). Uno con le palle, insomma!

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  8. Complimenti per la nuova grafica, mi piace molto.
    Devo ancora vedere Le Belve, spero di farcela prima che lo tolgano dai cinema!

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    1. Grazie Antonella! Vedo che il nuovo lòook piace a tutti, sono contentissimo!!

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  9. Non era difficile fare meglio degli ultimi film. Se non altro qui il fascistone Stone ci ha risparmiato la sua morale. E' già qualcosa.

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