domenica 2 dicembre 2012

EUROPEAN FILM AWARDS: HANEKE FA IL PIENO

Michael Haneke, Emmanuelle Riva e Jean-Louis Trintignant
Vorrebbero essere gli Oscar Europei, ma in realtà gli European Film Awards (EFA in breve) restano per il momento una manifestazione molto sottotono, ben lontana dai fasti hollywoodiani. Ciò forse è anche voluto, proprio per distinguersi dal baccano e dallo star-system dei loro omologhi d'oltreoceano e mantenere una sobrietà molto 'radical-chic'. Fattostà che, in un modo o nell'altro, degli EFA non importa niente a nessuno... non un notiziario, non una pagina di giornale, nemmeno uno straccio di sintesi televisiva, a riprova che lo snobismo non paga.

Bernardo Bertolucci
Snobismo che è testimoniato anche dai risultati: basta scorrere l'albo d'oro che troviamo infatti, anche stavolta, il 'solito' Michael Haneke, arrivato alla terza vittoria e autentico 'padrone' di questo premio. Il suo Amour, infatti, ha fatto il pieno: miglior film, miglior regia, miglior attore e attrice protagonista. In pratica un cappotto. Haneke è ormai un abbonato ai premi, nella bacheca di casa sua ci sono più statuette che nel presepe... lungi da noi voler sminuire il valore del cineasta austriaco, autore indubbiamente di ottimi film e anche di qualche capolavoro. La nostra impressione però è che certi nomi, come il suo, ormai godano ben più di una certa simpatia nelle giurie europee, cosa che a dire il vero comincia un po' a stufare...

Ma tant'è. Amour è certamente un film 'perfetto' dal punto di vista stilistico, tuttavia a giudizio di chi scrive quest'anno si poteva avere un po' più di coraggio e premiare pellicole ben più emozionanti e più capaci di arrivare al pubblico. Mi riferisco, a costo di sembrare partigiano, al bellissimo Cesare deve morire dei Taviani, oppure a C'era una volta in Anatolia di Ceylan, a Carnage di Polanski, al francese Quasi amici, a Shame di McQueen, oppure alla vera rivelazione dell'anno, ovvero Jagten-Il sospetto di Thomas Vinterberg: film durissimo e magnetico, di cui parleremo molto presto. Solo briciole per l'Italia, che si accontenta del comunque prestigioso premio alla carriera a Bernardo Bertolucci.
'Cesare deve morire', dei fratelli Taviani

Gli EFA sono comunque il primo importante premio cinematografico riguardante la stagione in corso, anche si svolgono in dicembre (e quindi nell'anno vecchio). Certamente sono un bell'assist verso i Golden Globes e gli Oscar, prossimi appuntamenti. E la vecchia Europa si presenta ancora una volta con ottimi titoli e un ottimo parterre: a testimonianza di una scuola e di una cultura cinefila che, nonostante ogni crisi possibile, denota ancora di godere ottima salute.

VEDI QUI L'ELENCO DI TUTTI I PREMI 

1 commento:

  1. haneke è un grandissimo, ma il suo ultimo amour sembra anche a me un pochino sopravvalutato...
    io avrei preferito l'enorme holy motors, ma anche quasi amici e shame sarebbero state delle scelte ottime...

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...