giovedì 31 gennaio 2013

SORPRESA! AGLI ITALIANI PIACCIONO I SOTTOTITOLI...

Jamie Foxx e Leonardo DiCaprio in 'Django Unchained'

Questa proprio non ce l'aspettavamo! Agli italiani piacciono i film in lingua originale: è quello che risulta dall'inchiesta fatta dal quotidiano La Repubblica, dalla quale si evince che nel nostro paese sta crescendo nettamente il numero di spettatori che preferiscono vedere i film in versione originale sottotitolata. Insomma, per una nazione che si vanta di avere 'i migliori doppiatori del mondo', questa è davvero una rivoluzione culturale!

Certo bisogna andarci cauti: stiamo parlando di un campione ancora poco significativo (appena 47 sale in tutta Italia), ma certo di per sè è un dato a sensazione: gli incassi di due film come Django Unchained e Lincoln proiettati con i soli sottotitoli sono percentualmente superiori a quelli distribuiti nella normale versione doppiata. Ed è indubbiamente una bella notizia: non vogliamo fare gli snob o i cinefili 'integralisti' duri e puri, ma crediamo che vedere un film nella lingua in cui è stato pensato e concepito sia, prima di ogni altra cosa, una forma di rispetto verso il regista, la produzione e, soprattutto, verso lo spettatore.

Daniel Day-Lewis in 'Lincoln'
Sia chiaro, nessuno vuole colpevolizzare la categoria dei doppiatori o mettere al bando dalla sera alla mattina  un modo di fruire il cinema che, in Italia, è vecchio quanto il cinema stesso. Ci sembrerebbe giusto però che si cominciasse almeno a riflettere e prendere atto della situazione. Ovvero, che sia data allo spettatore la possibilità di scegliere, senza traumi per nessuno: si potrebbe, ad esempio, destinare almeno un giorno alla settimana alla programmazione di film in lingua... e in ogni caso, come si suol dire, sarà sempre il mercato poi a dire la sua.

Geoffrey Rush ne 'La migliore offerta'
Lo ripetiamo, a scanso di equivoci: NON è una crociata contro il doppiaggio, e siamo perfettamente consapevoli che nel nostro paese esistono intere categorie di persone (in primo luogo gli anziani) che hanno difficoltà a leggere i sottotitoli o che non conoscono bene le lingue, così come sappiamo bene che eliminare il doppiaggio creerebbe tensioni occupazionali in un momento storico non certo felice. Però è altrettanto vero che oggi lo studio delle lingue straniere è molto più diffuso, che il livello di istruzione (almeno tra i giovani) è molto più alto di una volta, che la globalizzazione ci porta ad avere scambi culturali con l'estero in numero enormemente superiore rispetto anche solo a pochi anni fa. E crediamo pertanto che sia giusto cominciare a far capire alla gente che vedere un film in lingua originale non è un tabù nè un'impresa disperata: ci possiamo riuscire anche noi, così come avviene in tutta Europa.

D'altronde, chi di voi ha visto Lincoln non potrà non convenire che sentire parlare Daniel Day-Lewis con l'accento pittoresco di Pierfrencesco Favino è quantomeno surreale... un ottimo spunto di riflessione!

8 commenti:

  1. più che agli italiani, agli appassionati di cinema piacciono i sottotitoli.
    il pubblico di massa invece credo sarà più difficile da "convertire"...

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    1. E' vero. Però, come per tutte le cose, se non si comincia mai non si otterranno mai risultati. E' necessario cominciare ad 'educare' il pubblico, facendogli capire che la visione coi sottotitoli non è un dramma nè una montagna da scalare... naturalmente, lo ripeto, nessuno vuole abolire i film doppiati ma si può e si deve cominciare gradualmente ad inserire nella programmazione anche le versioni in lingua originale. Dando a tutti la possibilità di scegliere.

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  2. Dopo che passi pomeriggi a guardare serie tv in lingua originale capisci quanti strafalcioni e errori ci siano nel doppiaggio... prima o poi si riuscirà a convertire anche il grande pubblico, almeno nel multisala della mia zona il lunedì propongono sempre un film senza sottotitoli!

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    1. Addirittura senza sottotitoli? Accidenti, lì da te siete proprio 'avanti'...
      Comunque hai ragione: senza voler mancare di rispetto a nessuno, bisogna finirla con questa storia che noi italiani abbiamo 'i migliori doppiatori del mondo': sfido, siamo solo noi (e pochi altri) che doppiamo i film! Certamente tra i doppiatori ci sono grandi professonisti e bravissimi attori, ma è altrettanto vero che scendendo di livello la qualità precipita. E certamente la crisi economica ha fatto regredire anche la qualità del doppiaggio (si doppia spesso in fretta e furia - per risparmiare - e si scelgono doppiatori alle prime armi e che costano poco). Anche questo è un segno dei tempi!

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  3. effettivamente io ho trovato Lincoln noiosissimo già in VO: la voce di Favino (che pur mi è molto simpatico) mi avrebbe probabilmente convinta a disertare la sala...

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  4. Però, questa sì che è una bella notizia! E in effetti è proprio una sorpresa, non avrei mai pensato esistesse da noi questa sensibilità. In effetti non si tratta di eliminare il doppiaggio, per tutte le ragioni che avete già esposto. Significherebbe soltanto avere più opzioni a disposizione. Nei paesi francofoni (includo infatti anche Belgio e Svizzera), pur esistendo il doppiaggio, la versione in lingua originale si alterna a quella francese, da un giorno all'altro o all'interno dello stesso a seconda delle proiezioni. Che male ci sarebbe? E' chiaro che per chi ha poca dimestichezza con i sottotitoli vedere in originale un film come "The social network" può essere una maratona perdifiato, ma almeno ciascuno potrebbe scegliere. E piano piano una fetta sempre più ampia di pubblico si abituerebbe. Non ci resta che incrociare le dita. Ciao!

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    1. Esatto Alex. Dare a tutti la possibilità di scegliere... è molto semplice la risposta. Non vedo davvero il problema, come ritengo necessario quello che tu giustamente affermi: prima o poi bisogna cominciare, altrimenti non ci faremo mai l'abitudine.

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