lunedì 15 aprile 2013

LA CITTA' IDEALE

(id.)
di Luigi Lo Cascio (Italia, 2013)
con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Catrinel Marlon, Alda Burruano, Roberto Herlitzka
VOTO: ****/5

E' incredibile come la realtà, a volte, superi davvero la fantasia... Per un beffardo scherzo del destino, il film del debuttante alla regia Luigi Lo Cascio arriva in sala proprio nel momento più difficile per la 'città ideale' del titolo, ovvero Siena, travolta dal ciclone che ha colpito la sua banca e la sua dignità. Lo confesso, per me che sono senese di provincia e di mestiere faccio il bancario al Monte dei Paschi, questa pellicola è sconvolgente nel suo simbolismo, addirittura clamorosa per il modo in cui, in tempi non sospetti (è stata presentata alla Mostra di Venezia, nel settembre scorso) anticipava la tempesta che di lì a poco avrebbe spazzato via quel 'groviglio armonioso' su cui si reggeva una città (e un sistema politico-economico) che, forse per troppo tempo, ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità.

Per Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio), architetto trentenne single e maniaco-ecologista, Siena è appunto il miglior luogo possibile dove poter vivere secondo i propri ideali, che sono quelli di un ambientalista radicale deciso a dimostrare a se stesso e alla collettività che si può, nel rispetto della natura e del territorio, rinunciare all'acqua corrente, all'elettricità e al gas, sperimentando fonti di energia 'alternative' ricavate attraverso strani marchingegni che costituiscono l'unico arredo del suo spartanissimo appartamentino in pieno centro storico. Michele è 'talebano' nei suoi principi, applicati in maniera ferrea anche ai suoi colleghi di lavoro (non tollera che si fumi, che si accendano le luci troppo presto, così come il riscaldamento...) e, in generale, a chiunque incontri sul proprio cammino.

Succede però che in una terribile sera piovosa Michele viene convinto, controvoglia, a prendere la macchina per dare un passaggio a una bella collega che non vuole far scoprire i propri 'altarini'. Usare l'auto è contro i suoi principi, ma vistosi costretto si fa prestare un modello ibrido da un amico: peccato però che la scarsa visibilità e l'asfalto scivoloso lo coinvolgano in un piccolo incidente stradale: sceso a controllare il danno, si accorge che a poca distanza da lì c'è sdraiato per terra il corpo esanime di un essere umano... Da cittadino ligio al dovere e ai propri principi morali, chiama immediatamente la polizia locale per i soccorsi, non sospettando minimamente che per lui sarà l'inizio di un incubo senza fine, che gli farà aprire gli occhi sul marciume e l'ipocrisia di una società opulenta e benpensante come la nostra...

 Luigi Lo Cascio sceglie per il suo debutto alla regìa un soggetto coraggioso e difficile, dalle suggestioni kafkiane e dal chiaro impatto teatrale, volto a dimostrare allo spettatore l'amarezza e la disillusione di chi si ostina a credere nei valori della giustizia e dell'onestà. Lo ripetiamo, visto oggi il film anticipa clamorosamente lo sfascio culturale e morale di una città e un sistema che, appena qualche mese dopo, sarebbe imploso fino a scuotere sonoramente le coscienze di chi fino allora aveva sempre tenuto latesta sotto la sabbia,  facendo finta di non sapere come nella migliore tradizione italica.

 Ovviamente è una pura coincidenza, Lo Cascio era certamente all'oscuro di tutto in fase di progettazione del film, e per questo la visione di questa pellicola assume davvero sfumature inquietanti e impensabili. Il film è molto bello, certamente non perfetto e con molte parti un po' scollegate dalla trama, ma mai come in questo caso le sensazioni che ci trasmette valgono davvero molto più di un semplice movimento di macchina.

23 commenti:

  1. Bella recensione, bel titolo del blog, ma soprattutto bel blog! Davvero complimenti per la grafica pulita, essenziale e professionale! Ho dovuto seguirti! :)

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    1. Ciao Valentina! Ma grazie! Troppi complimenti mi fanno arrossire, non ci sono abituato! :) scherzi a parte, mi fa piacere che il mio blog ti piaccia perchè sono un dilettante puro e completamente a digiuno di nozioni informatiche: faccio del mio meglio per portare avanti questo sito e sentirmi dire che sono 'professionale' per me è un'enorme soddisfazione! Riguardo al nome, non potevo scegliere diversamente: la spiegazione è nella sezione 'perchè Solaris' (clicca in alto sotto l'intestazione). Ti ringrazio per esserti aggiunta, e da stasera anche tu hai un nuovo lettore :) un abbraccio!

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    2. Se tu sei un dilettante non riesco a trovare i termini per definire me stessa: ho impiegato una settimana solo per capire questa piattaforma! XD Comunque rinnovo i complimenti, tutti meritatissimi, e ti ringrazio per esserti unito ai lettori del mio blog!

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    3. Solo una settimana? Allora sei forte!!!! :D
      Grazie Vale, a risentirci prestissimo!

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  2. Adoro Luigi Lo Cascio come attore, per cui non posso perdermi questo debutto alla regia :)

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  3. Ciao Sauro! Con la tua recensione confermi le mie aspettative. Già il film mi ispirava quando fu presentato a Venezia, ora le coincidenze che si sono venute a creare lo rendono ancora più interessante. Peccato che possano vederlo solo gli abitanti di 11 regioni su 20 e che l'Emilia-Romagna non sia tra queste. Insomma, che Siena non sia "ideale" l'abbiamo scoperto da poco, mentre per quanto riguarda la distribuzione cinematografica è noto già da un pezzo che quella italiana non lo sia...

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    1. Ciao Alex! Mi dispiace che questo film abbia così poca distribuzione, malgrado la presenza di Lo Cascio. Spero che tu riesca a vederlo presto perchè merita davvero.
      Riguardo il discorso su Siena, qui ci sarebbe molto da dire... e io sono assolutamente di parte, quindi vedi te come interpretare queste righe.

      Io ti dico che Siena, a tutt'oggi, è davvero ancora una città ideale, malgrado la bufera che l'ha investita. Lo è perchè a Siena (e provincia) finora c'è stato un istituto bancario che in oltre 700 anni di storia ha contribuito, investendo sul territorio e finanziando innumerevoli progetti, ad elevare il tenore di vita di tante persone, e lo ha fatto nel pieno rispetto delle leggi, dell'ambiente e della cultura. E, credimi, anche grazie al lavoro di oltre 30mila dipendenti ONESTI che ogni giorno sgobbano anche (soprattutto) per questo. Non si può distruggere un'istituzione (perchè a Siena il Monte dei Paschi è un'istituzione) semplicemente per la gestione truffaldina di un gruppo di banditi che dovranno rispondere in tutte le sedi del loro operato. Il Monte dei Paschi è una banca che per anni ha permesso a Siena di svettare in tutte le classifiche per la qualità della vita, aiutando tanta gente a costruire progetti e a realizzare i loro sogni. E noi che ci lavoriamo dentro non meritiamo il massacro mediatico di questi ultimi tempi...

      Scusa per questo sfogo, di solito in questo blog non parlo di nient'altro che non sia cinema, ma questo è un argomento che, come sai, mi tocca particolarmente...

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    2. Hai fatto benissimo Sauro!!! Tu ci vivi e ne sai molto di più di quasi tutti quelli che ne parlano. Spero non mi abbia frainteso (ma effettivamente mi rendo conto che era possibile), era solo funzionale alla mia battuta conclusiva :) Ci mancherebbe che il comportamento criminale di un gruppo ristretto di persone debba essere esteso a tutti i lavoratori e addirittura ad una città intera! E' un modo di fare che ho sempre considerato quantomeno pressapochista, ma che in tv o sui giornali funziona bene, ahimè (penultimo caso che mi sovviene l'affaire Costa Crociere). Posto che forse non esiste un luogo ideale al 100%, Siena, come molte altre città toscane che ho avuto la fortuna di visitare, gli si avvicina parecchio!

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    3. Tranquillo Alex, non ho ti affatto frainteso e non mi riferivo a te! Nessun problema. Ho semplicemente colto l'occasione grazie alle tue parole per parlare di un tema che mi sta molto a cuore: purtroppo noi dipendenti MPS dobbiamo affrontare ogni giorno pressioni e difficoltà di ogni tipo, che vanno dagli insulti fino alla perdita di clientela... qualcuno addirittura ci grida 'ladri!' come se quello che è è successo fosse colpa nostra! E' un momento difficilissimo e il tuo post mi è servito come 'assist' per parlare di questo.
      Quindi... sono io che ti ringrazio!

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  4. Ciao Sauro, mi sono permessa di condividere la tua recensione su google+ e su twitter davvero molto bella, sei riuscito a trasmettermi curiosità per il film ed angoscia per le vicende del protagonista che paiono davvero molto realistiche e non solo per i riferimenti alla tua città (che pure per me resta ideale malgrado tutto), spero di riuscire a vederlo molto presto. Certo che abbiamo un signor attore come Lo Cascio in Italia, ma raramente se ne parla in tv o sui giornali, ma in generale raramente si parla di cinema, basti pensare come viene trattato anche quel mostro di recitazione di nome Toni Servillo... bah che paese... scusa la parentesi

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    1. Ti ringrazio molto Silvia, mi fa davvero piacere. Spero che riuscirai a vedere il film perchè merita veramente, aldilà di come ne parlio io. Hai ragione, Lo Cascio è un signor attore, col difetto forse di essere troppo umile e pudico nel mostrarsi davanti alle telecamere. Magari non diventerà un divo, ma a noi va già benissimo così...

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  5. Appena visto questo bellissimo film e...incontrato Lo Cascio dal vivo! E' stato incredibile sentirsi spiegare quel finale aperto dal regista in persona! Presto scriverò tutto sul mio blog!

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    1. Davvero? Dove lo hai visto? Sei stata fortunatissima a beccare una proiezione con lui! Allora... aspetto con ansia la tua recensione, complimenti! :D

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    2. L'ho visto proprio nella mia città, la ormai tristemente famosa Perugia! E hai detto bene, sono stata proprio fortunata, anche perchè ho saputo all'ultimo dell'evento (grazie a Giuseppe de "Il buio in sala", mio concittadino!)e sono riuscita ad andare nonostante fosse già tutto esaurito! :)

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    3. Perugia è una bellissima città, che non merita davvero il massacro mediatico di questi ultimi tempi. Potenza (folle) dei media...
      E quindi sei stata fortunata due volte! Il film è stato distribuito davvero in pochissime sale, sono contento che sei riuscita a vederlo :)

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  6. davvero un film inquietante, l'ho visto ieri, che la realtà supera la fantasia è maledettamente vero, adesso leggo la tua recensione e sono d'accordo.
    è un esordio strepitoso.

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    1. Anche tu sei tra gli 'eletti' che hano avuto la fortuna di vedere il film... grazie mille per il commento!
      Mi sono iscritto tra i lettori fissi del tuo blog, ti seguirò!

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  7. La tua recensione è molto "di parte" e sofferta...
    E' vero, il film non volendo è metafora di come Siena non era poi quella cittadina ideale che sembrava.
    Alla fine, mi sono dimenticato di scriverlo nella mia rece, forse Lo Cascio ci lascia addirittura il dubbio che la città ideale del film non sia la sua Palermo, la città che lo riaccoglie e, forse, lo salva.
    A presto!

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    1. Ma lo sai che anche a me è venuto lo stesso dubbio? E' un finale amarissimo ma ammetto che ci ho pensato anch'io. Però lo stesso Lo Cascio durante la conferenza ha più volte affermato che 'nonostante tutto rigirebbe ancora il film a Siena. Che è e resta la città ideale'. Ma ideale per farci un film o ideale per viverci?
      Chissà... bella domanda!

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    2. Vi dirò che Lo Cascio non voleva svelare la sua visione del finale, ma alla fine se lo si ascoltava bene si capiva e un'interpretazione del genere secondo me è molto plausibile! ;)

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    3. Siamo quelli che... hanno capito tutto!! :))

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