domenica 16 giugno 2013

DAVID DI DONATELLO: VINCE TORNATORE, TRIONFA L'OVVIETA'

Giuseppe Tornatore, trionfatore ai David 2013 con 'La migliore offerta'
Qualche volta gli assenti NON hanno torto. L'edizione 2013 dei David di Donatello sarà ricordata soprattutto per i premi mancati e per la miopia tutta italiana nel NON prediligere opere importanti e difficili, che guardacaso mietono riconoscimenti importanti oltreconfine ma vengono quasi sempre ignorate in patria, indice evidente di un pressappochismo culturale che, purtroppo, nel cinema come altrove, si è ormai diffuso capillarmente.



Margherita Buy (premiata da Verdone) miglior attrice protagonista
Intendiamoci, non vogliamo dire che La Migliore Offerta, vincitore della serata con ben sei statuette, sia un brutto film. Ma è evidente a tutti che non solo NON è il più bel film italiano dell'anno, ma  NON è nemmeno il più bel film di Giuseppe Tornatore (del quale continuiamo a preferire i titoli più 'piccoli' e meno compiaciuti degli esordi). Ma è oggettivamente impossibile prendere sul serio una manifestazione che, in uno degli anni più soddisfacenti in termini qualitativi del cinema italiano, si dimentica di premiare le sue opere migliori: a cominciare da quel Reality che nel 2012 conquistò la platea del Festival di Cannes arrivando a un soffio dalla Palma d'Oro. Così come non ci capacitiamo la presa in giro a Diaz di Daniele Vicari, film durissimo e oltremodo scomodo, premiato a Berlino e osteggiato in patria dalla politica, che i giurati del David hanno sommerso di candidature per poi umiliarlo con il classico 'pugno di mosche'.

Valerio Mastandrea, doppietta protagonista-non protagonista
E che dire, ancora, di un altro film bello e scomodo come Bella Addormentata (per noi assolutamente il film dell'anno) opera straordinariamente sospesa tra dramma e poesia, dolcezza e tragedia, capace di toccare con delicatezza e onestà morale un argomento che è spinoso solo in un paese bigotto e benpensante come il nostro... la statuetta per la miglior attrice non protagonista a Maya Sansa è solo il contentino per il film di Marco Bellocchio, che avrebbe meritato ben altri onori. E ci dispiace non veder nemmeno preso in considerazione un titolo fresco e vivace di un signore di 72 anni che gira in sedia a rotelle e muove la mdp con la leggiadrìa di un ragazzino: il buon Bernardo Bertolucci ci ha sorpreso con Io e te, del quale meritavano almeno la nomination i due bravissimi interpreti esordienti (Tea Falco e Jacopo Olmo Antinori).

Ennio Morricone, premiato ancora una volta per le musiche
E invece... invece la 58.edizione dei David di Donatello è stata il Trionfo dell'Ovvio: vince, appunto, Tornatore, con un film molto meno autoriale di quanto si creda, furbo, ruffiano, vincente al botteghino e capace di infinocchiare il pubblico dandogli l'impressione di aver assistito a un capolavoro, complice le scenografie accattivanti, la gran classe di un autentico animale da palcoscenico come Geoffrey Rush, l'indubbia abilità del regista nel tenere sempre alta la tensione. Discreto film, però (opinione personalissima) insisto nel sostenere che un giallo/thriller che dopo un quarto d'ora già si capisce come va a finire non possa considerarsi un film pienamente riuscito. De gustibus.

'La migliore offerta' miglior film italiano dell'anno
La sagra dell'ovvietà prosegue poi con il premio alla migliore attrice protagonista nientepopodimeno che a Margherita Buy: una che ormai colleziona i David come fossero fermacarte... per onestà vi diciamo che non abbiamo ancora visto il suo Viaggio Sola, ma certo non può considerarsi questa dei giurati una scelta 'coraggiosa' e innovativa (sic!). Così come fa sinceramente un po' ridere addirittura la doppia vittoria di Valerio Mastandrea tra gli attori, premiato sia come protagonista che come non protagonista: niente di personale contro il simpatico ragazzaccio romano, ma crediamo che i vari Toni Servillo, Aniello Arena, Luigi Lo Cascio, Sergio Castellitto, Roberto Herlitzka stiano ancora strabuzzando gli occhi: nemmeno Mastroianni e Gassman arrivarono a tanto...

Detto infine di un altro premio altrettanto 'coraggioso' quale quello a Ennio Morricone per le musiche (scusate il sarcasmo) non resta che compiacersi (seriamente, stavolta) almeno per le vittorie di Leonardo di Costanzo tra i registi esordienti (per il bel film L'intervallo) e Roberto Andò e Angelo Pasquini per la sceneggiatura dell'irriverente Viva la libertà: unici lampi di freschezza di una serata al cloroformio.

CLICCA QUI PER L'ELENCO COMPLETO DEI VINCITORI

8 commenti:

  1. Io ho guardato la premiazione in televisione e, tolta la pessima conduzione di quella sottospecie di duo comico di Lillo & Greg, è stata proprio la sagra dell'ovvietà, come hai scritto tu.
    Tornatore solo perché ha vinto un Oscar anni fa non vuol dire che sia una garanzia di qualità (io fossi in lui mi sarei vergognato di aver fatto "Baaria") e non trovo assolutamente giusto il fatto di premiarlo per un film minore e senza cuore come "La migliore offerta". Ennio Morricone è un genio, lo sanno tutti, ma il premio è quantomeno regalato.
    Sorvolo sulla doppietta di Mastandrea (i giurati hanno scoperto da poco la cocaina?), ma Servillo credo sia il più bravo attore italiano.
    Margherita Buy è un'attrice strasopravvalutata, è un'isterica, mandiamola in cura.
    E "Reality"???
    Che sti premi siano una finzione?

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    1. Si, in effetti anche la conduzione di Lillo e Greg è stata penosa: un patetico tentativo di scimmiottare la Notte degli Oscar... solo che gli americani sanno bene come fare spettacolo, noi invece ci affidiamo all'approssimazione. Sarebbe stato meglio (piu' decoroso) evitare la diretta tv e fare una cerimonia piu' snella e piu' sobria. Anche perché sono convinto che tali 'spettacoli' non facciano vendere un solo biglietto in piu'. Riguardo i premi, non posso che essere d'accordo con te.

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  2. Decisamente una premiazione tristissima. Ci prendono per in giro anche all'estero:

    http://twitchfilm.com/2013/06/giuseppe-tornatores-the-best-offer-wins-big-at-the-embarassing-italian-oscars.html?utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+TwitchEverything+%28Twitch%29

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    1. Ma pensa te! Non ci è andato leggero... ma è difficile dargli torto: cerimonia insulsa e dilettantesca.

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  3. C'erano almeno dieci film italiani migliori di questo usciti nella stagione... bah. Come hai scritto giustamente dopo un quarto d'ora si capisce già dove va a parare. Paludato.

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    1. Dieci forse no... ma di certo, lo ribadisco, 'La migliore offerta' non è il miglior film italiano dell'ultimo anno. Senz'altro il più furbo, e si è visto.

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  4. Ciao Sauro! Concordo in toto con te, l'ennesima sagra della mortadella, pardon, del cinema italiano... Ma quando cambierà qualcosa? Stavolta non ho guardato la serata, ma da quello che avete scritto non mi sono perso nulla. E' sufficiente un'analisi dei premi. Premetto che anche a me "La migliore offerta" è piaciuto, anche se ci sono stati titoli più validi, in una stagione complessivamente superiore alle altre. Purtroppo ancora mi mancano "Bella addormentata", "Io e te" e "La città ideale" (quest'ultimo, salvo imprevisti, lo recupero lunedì), sui quali ripongo molte aspettative, mentre "Reality", sono sincero, non mi ispira granché, anche se vedo che ha convinto molti. Venendo alle mie preferenze, di certo sono felice per il premio a "L'intervallo", che ha aperto alla grande la stagione 2012/2013. Che ahimè però non coincide con quella dei premi, dal momento che un altro dei film più belli in assoluto, "Miele", non è potuto entrare (per pochissimo mi pare) nelle cinquine (motivo per cui tra l'altro l'anno prossimo nessuno se lo ricorderà). Per il quale avrei visto come minimo tre meritatissimi David per la regia e le due interpretazioni, della da me tanto amata J. Trinca e di C. Cecchi. La Trinca, ancora a secco di statuette (!), era comunque candidata, ma il film di Diritti purtroppo non mi ha convinto. E così ha vinto l'ennesimo riconoscimento la Buy. Di solito non fa impazzire manco a me, ma "Viaggio sola" è un'altra delle pellicole più riuscite (anche come messa in scena) e lei ha un bel ruolo. Ultimo titolo che a me ha convinto molto è una commedia, fa strano pure a me dirlo visto il panorama italico in tale genere, cioè "Una famiglia perfetta", 0 premi. "Viva la libertà" non è male, discreto, ma l'idea poteva essere sfruttata meglio. Per il quale ha vinto Mastandrea in un bis che francamente è incomprensibile pure per il sottoscritto. Insomma, non ci resta che piangere (o ridere)...

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  5. È vero, 'Miele' per pochi giorni non è rientrato nella lista dei candidabili, cosi' come 'La grande bellezza': ma se il film di Sorrentino sta andando alla grande, per Miele, purtroppo, è facile prevedere che cadra' nel dimenticatoio. Peccato. Devo ancora vederlo ma tutti ne dicono un gran bene. Ti consiglio davvero di recuperare 'Reality' perché è un gran film, poetico e sognatore, che affronta con leggerezza e delicatezza lo squallore della nostra società. È davvero assurdo che non sia stato preso in considerazione. Per quanto riguarda i premi alla Buy e Mastandrea, come ho detto, non è un problema di merito ma di opportunità: sembra che in Italia non ci siano davvero altri attori...

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