sabato 28 settembre 2013

THE GRANDMASTER


(id.)
di Wong Kar-Wai (Cina, 2013)
con Tony Leung, Zhang Ziyi, Wang Qingxiang, Zhang Jin
durata: 133 min.


C'era una volta in Cina.
Che Wong Kar-Wai ami il cinema di Sergio Leone è evidente, e non solo per il tenero omaggio resogli dalla splendida Zhang Ziyi nel finale di The Grandmaster, con quel sorriso inebriante e dilatato dai fumi dell'oppio... Wong Kar-Wai ha atteso otto lunghi anni per girare questo film-testamento, spendendoci tante energie fisiche, psichiche ed economiche. Un progetto ambiziosissimo, la voglia di fare qualcosa di grande, di epocale, la voglia di rappresentare l'essenza e la storia di una nazione attraverso le sue arti e tradizioni.

giovedì 26 settembre 2013

SACRO GRA


(id.)
di Gianfranco Rosi (Italia, 2013)
durata: 93 min.


Il raccordo anulare di Roma è la più estesa tangenziale italiana: 70 km di percorrenza per 42 svincoli "che circondano la Capitale come un anello di Saturno". Un mondo a parte, un microcosmo variegato e assolutamente sconosciuto ai più, in particolar modo ai suoi abituali frequentatori: vale a dire quei circa 60 milioni di automobilisti che lo percorrono ogni anno e che lasciano su quel nastro di asfalto una considerevole fetta del loro tempo... una cifra enorme, un vero fenomeno di massa capace di stimolare l'attenzione degli studiosi di urbanistica: uno di questi, il professor Nicolò Bassetti, lo ha perfino percorso a piedi per intero più di una volta allo scopo di analizzare il campionario umano che ci vive intorno, per poi dettagliare tutto nel suo libro Terra di raccordo.

mercoledì 25 settembre 2013

LA MIA VITA IN 40 FILM... OMAGGIO A FRANK MANILA

Quando si dice un'ottima idea! L'amico Frank Manila ha pensato bene di festeggiare il terzo compleanno del suo blog Il cinema spiccio in un modo molto particolare, ovvero invitando gli altri 'colleghi' blogger a partecipare a un bel giochino cinefilo consistente nell'indicare, ognuno secondo il proprio insindacabile giudizio, uno ed un solo film per ogni anno vissuto della propria vita. A partire, ovviamente, dall'anno di nascita. E devo dire che la scelta non è stata affatto facile! Oltre a scoprire, ahimè, che il sottoscritto è uno dei blogger più 'stagionati' in circolazione... sniff! C'è comunque il lato positivo anche nella vecchiaia: più anni vissuti vuol dire anche maggior scelta cinefila. E allora eccoli qui i miei preferiti, specificando bene che non sono necessariamente i migliori di ogni annata, ma quelli che più mi hanno stimolato ricordi, emozioni e riflessioni. Senza pensarci troppo. Inutile dire che per il primo anno la scelta è stata pressochè obbligata! Ovviamente, chiunque voglia partecipare è ben accetto... fate il vostro gioco!

domenica 22 settembre 2013

RUSH

(id.)
di Ron Howard (USA, 2013)
con Daniel Bruhl, Chris Hemsworth, Alexandra Maria Lara, Olivia Wilde, Pierfrancesco Favino
durata: 123 min.


Fu un mondiale memorabile quello del 1976, un anno che tutti gli appassionati di Formula Uno ricordano con gli occhi lucidi e la voce spezzata: una stagione pazzesca, assurda, dove tutto quello che poteva succedere, in pista e fuori, effettivamente successe. Il sottoscritto all'epoca aveva quattro anni, eppure si ricorda come fosse ieri di questa incredibile storia, peraltro già raccontata qualche tempo fa proprio su queste pagine (vedi qui). Logico dunque che nutrissimo forti perplessità all'annuncio che Ron Howard avesse deciso di farci un film sopra, non tanto per pregiudizio nei suoi confronti, quanto perchè ritenevamo che una storia così appassionante, e soprattutto vera, sarebbe stata difficilissima da tradurre sul grande schermo: perchè lo sport, lo sappiamo, è già di per sè un fortissimo catalizzatore di emozioni, dove la realtà, se appassiona, è quasi sempre più forte della fiction.

giovedì 19 settembre 2013

VIA CASTELLANA BANDIERA

(id.)
di Emma Dante (Italia, 2013)
con Elena Cotta, Emma Dante, Alba Rohrwacher, Dario Casarolo, Renato Malfatti
durata: 90 min.


Un duello rusticano sotto il sole di Palermo, in un pomeriggio di una domenica qualsiasi: due giovanotte sboccate e fidanzate tra loro vagano sperdute per le vie tortuose del capoluogo siculo. Finiscono in Via Castellana Bandiera, una stradina stretta a doppio senso dove due macchine non possono proprio scambiarsi se non cedendo il passo a chi viene nella direzione opposta. Ma l'anziana Samira proprio non ci pensa a lasciar passare le due sgualdrinelle... e così una banale precedenza diventa il pretesto per una sfida all'ultimo sangue tra donne cocciute (in senso tutt'altro che figurato)

mercoledì 18 settembre 2013

THE ARMSTRONG LIE

(id.)
di Alex Gibney (USA, 2013)
con Lance Armstrong
durata: 122 min.


Nel ciclismo di oggi può anche accadere che un carneade di 42 anni, mai vittorioso in passato, si metta a correre in salita più forte delle moto e trionfi alla Vuelta. E che lo stesso signore, per giunta, dribbli abilmente il controllo antidoping facendo perdere più o meno regolarmente le sue tracce e fugga sul primo aereo per gli Stati Uniti... giusto per rimanere nell'attualità. Per carità, è ovvio che fino a prova contraria il signor Chris Horner è a tutti gli effetti il vincitore della corsa spagnola: ma sfido chiunque di voi, senza ipocrisia, a farsi avanti se davvero non nutre alcun sospetto su questa 'impresa tardiva'. Chiamiamola così.

sabato 14 settembre 2013

CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO. SCOLA RACCONTA FELLINI

(id.)
di Ettore Scola (Italia, 2013)
con Tommaso Lazotti, Giacomo Lazotti, Vittorio Viviani, Emiliano De Martino, Sergio Rubini, Andrea Salerno, Pietro Scola
durata: 93 min.


"Un film emozionante". Parola di Giorgio Napolitano, presente in sala a Venezia come cinefilo-doc e accolto con una standing ovation dal pubblico della Sala Grande. E anche in fatto di cinema il Presidente si è dimostrato  tutt'altro che uno sprovveduto: in effetti la sua battuta è la migliore delle recensioni per questo piccolo film, voluto fortemente da una coppia di produttori coraggiosi (Felice Laudadio e Franco Cicutto) che sentivano la necessità di celebrare nel modo 'giusto' il ventesimo anniversario della morte di Federico Fellini, e che ha commosso fino alle lacrime la platea veneziana.

mercoledì 11 settembre 2013

L'INTREPIDO

(id.)
di Gianni Amelio (Italia, 2013)
con Antonio Albanese, Gabriele Rendina, Livia Rossi, Sandra Ceccarelli
durata: 104 min.
 

Nel mondo di oggi Antonio Pane è un perdente: separato dalla moglie, senza soldi, senza lavoro. E per giunta con un figlio musicista che vive con la sua musica senza rendersi conto della sua fortuna. Antonio nella vita si arrangia facendo il 'rimpiazzista', cioè andando a sostituire colleghi più fortunati di lui che per varie ragioni sono costretti ad assentarsi dalle loro mansioni. Antonio vive di rimpiazzi: per qualche ora, per tutto il giorno, quando va bene per una settimana intera. Passa con disinvoltura dal fare l'attacchino al muratore, dal pony express al conducente di tram, dal bibliotecario al lavavetri. Tornato a casa si mette chino sui libri, a studiare per uno dei tanti concorsi pubblici dove i nomi dei vincitori si conoscono già da prima...

lunedì 9 settembre 2013

PAGELLE VENEZIANE

Promossi (pochi) e bocciati (molti) di un'edizione tutto sommato deludente. A testimonianza di una selezione debolissima, è significativo il fatto che quasi tutte le cose migliori viste a Venezia 70 fossero fuori concorso. Breve riassunto semiserio di dieci giorni di Mostra del Cinema.


domenica 8 settembre 2013

UN ROSI NEL DESERTO...

Sacro GRA riporta in Italia il Leone d'oro dopo 15 anni: vittoria a sorpresa ma nient'affatto scandalosa, che premia un cineasta semi-sconosciuto in patria ma autore di ottimi film purtroppo mai distribuiti. Certo i cinefili 'veri' si aspettavano il successo di Frears o Miyazaki, però va riconosciuto a Bertolucci e al direttore artistico Barbera il merito di aver 'sdoganato' alla Mostra un genere cinematografico come il documentario, finora sempre ingiustamente sottovalutato. Ma è stato il solo raggio di sole nella Mostra più sottotono dell'ultimo decennio, con un Concorso mai così scadente e pieno di trivialità e sensazionalismi. Unica nota positiva: una selezione italiana finalmente all'altezza.