domenica 5 gennaio 2014

AMERICAN HUSTLE

(id.)
di David O. Russell (Usa, 2013)
con Christian Bale, Bradley Cooper, Amy Adams, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Robert De Niro
durata: 140 min.


Questa è Hollywood, bellezza.
Potremmo stare qui ore a discutere se un film 'commerciale' come questo possa essere considerato d'autore o meno, oppure sulla (presunta) inconsistenza dei contenuti, o ancora sulla cosiddetta regìa invisibile di David O. Russell, uno che è passato alla storia per aver menato sul set George Clooney ma che proprio da allora (il film era Three Kings) non ha più sbagliato un colpo. Insomma, se vogliamo essere cinefili imborghesiti e snob possiamo anche far finta di storcere il naso e dire peste e corna di American Hustle, eppure un attimo dopo la nostra coscienza di spettatori (e non di critici) ci riporta alla realtà, ovvero che è oggettivamente impossibile non divertirsi e non apprezzare questo grandioso e opulento filmone di genere, appassionato omaggio all'epoca d'oro del cinema hollywoodiano, quei favolosi seventies in cui, giusto per ricordarlo, videro la luce titoli altrettanto 'commerciali' come Il Padrino I e II, La stangata, Il braccio violento della legge, L'esorcista, Tutti gli uomini del presidente... tanto per citarne solo alcuni.

Verrebbe semmai da chiedersi il motivo per cui Hollywood ricorre sempre più spesso a queste operazioni-nostalgia: l'anno scorso gli oscar incoronarono Argo, poi in questa stagione sono arrivati anche Dietro i candelabri e, appunto, American Hustle. Quasi a significare che negli Studios le idee originali ormai latitano da tempo e allora si preferisce andare sempre più sul sicuro, affidandosi a prodotti stilisticamente super collaudati e vicini alla perfezione come questo. Inutile scandalizzarsi: da sempre Hollywood rifà e ricicla se stessa per rinascere ogni volta dalle sue ceneri come l'Araba Fenice. Se volete l'estro, il lampo di genio, la creatività, non le troverete certo qui. Per queste cose c'è il Sundance Festival di Redford, e mille altri posti ancora...


American Hustle è un film irresistibilmente bulimico, dilatato, sempre sopra le righe eppure mai fastidioso per chi guarda, apparentemente tratto da una storia vera (ma poi quanto?) che in realtà è solo un pretesto per imbastire una trama di truffe e sotterfugi follemente sconclusionati e ironici, meravigliosamente interpretato da attori in stato di grazia. Quegli stessi, soliti attori che ormai da anni collaborano con il regista e che egli si porta dietro come una specie di compagnia, tirando fuori ogni volta il massimo da ciascuno di loro (e non a caso finendo prima o poi tutti 'oscarizzati' o quasi). A cominciare dall'imbolsito e livoroso Christian Bale (incredibile la sua metamorfosi fisica, ingrassato di venti chili e con calvizie incipiente), a Bradley Cooper, poliziotto irascibile e borderline (nel senso che sta sempre dibattuto tra ambizione di carriera e rispetto per le regole), a Jeremy Renner, sindaco corrotto e piacione, ennesimo simbolo della perdita d'innocenza del suo paese, fino alle due straordinarie donne che, letteralmente, si divorano il film: Amy Adams è un'autentica sorpresa, non l'avevamo mai vista così sexy, seducente e mangiauomini, strizzata in vestitini incredibilmente scollati e sempre pronta a saltare sotto le lenzuola 'giuste'...

E poi, ancora una volta, dobbiamo dedicare qualche riga a parte per Jennifer Lawrence, sempre più brava, bella, convincente, sempre più donna, sempre più star, sempre più vamp. Ma non è solo immagine, intendiamoci: se l'anno passato eravamo convinti (e lo siamo ancora) che il suo oscar per Il lato positivo fosse stato un po' esagerato, beh, per contro stavolta non possiamo far altro che auspicare un clamoroso bis per questa ragazza appena ventitreenne che ha già il carisma e la presenza scenica delle grandi dive del passato. Vederla recitare la parte della compagna sciroccata e cafona (ma orgogliosamente madre e moglie) del subdolo protagonista è pura goduria per gli occhi. La Lawrence è una forza della natura, una predestinata: nessuna delle sue 'colleghe' coetanee possiede il suo talento e la sua carnalità, la sua recitazione non impostata e straordinariamente 'fisica', la sua capacità di rubare la scena.

Ma non sarebbe giusto, da ultimo, dimenticare David O. Russell, il burattinaio che tira le fila di un film miracolosamente sospeso tra humor e dramma, ironia e violenza, sarcasmo e dolcezza. Lo abbiamo definito un film 'di genere', ma in realtà American Hustle non è nè un poliziesco, nè un gangster-movie, nè un revival degli anni '70... forse è tutte queste cose insieme, o forse nessuna di esse. E' un gigantesco calderone di suggestioni cinefile rese credibili da questo regista schivo, manesco, poco diplomatico ma innegabilmente abile a intrattenere il pubblico. Perchè troppo spesso ci dimentichiamo che il cinema è anche intrattenimento. E se i risultati sono questi, avercene!

27 commenti:

  1. Che meraviglia di recensione! Ero già molto ben predisposta verso questo film (lo andrò a vedere al cinema il prossimo weekend), ma dopo questo post lo sono ancor di più!! Non vedo l'ora di sedermi sulla poltrona e aspettare il buio in sala... peraltro con un cast di attori eccezionale (io poi sono di parte, Christian Bale lo adoro)!

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    1. Troppo buona... ti ringrazio. Sì, questo è il classico film che rivedresti mille volte ogni volta che passa in tv. Non perchè sia un capolavoro, ma perchè è talmente ben 'oliato' che è un delitto non guardarlo :) su Christian Bale, qui è davvero bravo. La sua mimesi è impressionante.

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  2. Gran bella recensione per un gran bel film, che è piaciuto parecchio anche a me.

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  3. Identità totale di vedute, non l'avevo vista eppure è in bella vista sul mio blogroll...mi pare di arguire che anche per te è stato godimento allo stato puro...

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    1. Esatto: godimento è la parola giusta! Come ho scritto sopra, non è certo un capolavoro ma è tutto talmente 'perfetto' da essere divertimento allo stato puro. Senza contare le grandi prestazioni di tutti gli interpreti e il grande lavoro su costumi e scenografie magnificamente 'seventies'.

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  4. Film realizzato alla grande, ma a mio parere solo discreto, specie se paragonato a Il lato positivo - e Argo -.
    Jennifer Lawrence, però, basta e avanza.

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    1. Beh, rispetto a 'Il lato positivo' è certamente meno profondo, ma si tratta di due film molto diversi. Questo è intrattenimento puro, nell'accezione più positiva del termine.
      Riguardo Jennifer... ho finito le parole! :)

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  5. Io se riesco vado a vederlo domani! Firmiamo una petizione per far smettere le diete ingrassanti e dimagranti a Christian Bale, o diventerà una balena come Marlon Brando!!!
    Pubblica l'articolo sui cadaveri eccellenti, mi raccomando! ;-)

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    1. Ah ah! Cara Director's, il povero Brando non ingrassò certo per le diete filmiche ma per fatti privati molto più gravi... su Bale puoi stare tranquilla: vedrai che per la notte delle stelle sarà in forma smagliante come e più di prima :)
      L'articolo sui cadaveri lo pubblico presto, promesso :)

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  6. ben venga la nostalgia, la bulimia, l'eccesso: io mi sono divertita tantissimo, e al cinema non mi capitava da tempo :D

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    1. Pure io :) e quando un film raggiunge il suo scopo è sempre un film riuscito!

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  7. condivido: Jennifer è una forza della natura
    nel film (che veleggia verso il Golden Globe e, probabilmente, l'Oscar) vedo notevoli analogie con LA STANGATA; là, nel finale, Hooker sembrava costretto da un agente dell'FBI a tradire l'amico Gondorff (ma l'agente era finto), e anche qua il finale è tutto una sorpresa (finto lo sceicco, finto l'avvocato dalla mafia, finto il Rembrandt...)

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    1. Sì, Jennifer qui è assolutamente straordinaria: e stavolta meriterebbe l'oscar al 110% ma probabilmente non lo ri-vincerà... è strana l'Academy: il premio per 'Il lato positivo' forse era eccessivo (secondo me lo meritava di più Jessica Chastain) mentre qui sarebbe sacrosanto ma dovrà accontentarsi della nomination (difficile che porti a casa due oscar consecutivi a soli 23 anni!).
      Quanto alle analogie con 'La stangata', beh sì, direi che ce ne sono eccome: se non proprio dichiarate quantomeno 'esibite': il film è un omaggio al grande cinema americano degli anni '70 di cui 'La stangata' faceva parte a pieno titolo.

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  8. penso di vederlo stasera. bella sta cosa che il regista ha corcato di botte george clooney! :-D

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    1. Proprio così, uno schietto scambio di opinioni tra gentiluomini :) il bello è che ne è venuto fuori un film notevole, forse il migliore di Russell!

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  9. Come hai letto dalle mie parti, non son entusiasta come te, ma comunque gran film. Leggere le tue recensioni fa bene all'umore :)

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    1. Grazie!! Aldilà dei punti di vista non potevi farmi un complimento più bello: sei un grande!

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  10. visto. devo dire che ero stanca morta e addirittura per qualche momento ho chiuso gli occhi. ho trovato veramente straordinarie le interpretazioni però il finale mi ha lasciato senza nessun entusiasmo. per me manca qualcosa... appena metabolizzo per bene ne parlerò anche io!

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    1. Ti capisco. Si tende sempre a sottovalutare lo 'stato di forma' personale in cui si vede un film, e invece è importantissimo... a me è capitato per esempio alla Mostra di Venezia: succede spesso che vedendo 4-5 film al giorno, magari intervallati da pranzi veloci e cocktail cinefili, arrivi all'ultima proiezione stanco e assonnato. E il giudizio inevitabilmente ne risente, eccome se ne risente... è proprio vero che ogni film andrebbe visto almeno due volte!

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  11. Sì divertente è divertente. Però starei attento a incensare eccessivamente il cinema di Hollywood, in fin dei conti anche questo è minestra riscaldata, non c'è niente di particolarmente nuovo. Anche se funziona non lo nego.
    Mauro

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    1. E' vero Mauro, hai ragione. Però bisogna dire che Hollywood, per sua natura e per sua storia, non ha mai brillato per originalità. A Hollywood c'è l'industria del cinema e l'industria deve fare profitto: non c'è molto spazio per la sperimentazione. E' così da sempre. Però non è detto che un film non troppo originale non possa piacere. Questo ne è l'esempio lampante.

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  12. Bellissima recensione, che condivido pienamente. Bulimico è l'aggettivo giusto per questo film.
    Anch'io tifo per un bis di Jennifer Lawrence (tra l'altro mi sembra che non ci siano molte concorrenti che potrebbero sfilarle la statuetta... staremo a vedere :D)

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    1. Grazie Antonella. Credo che Jennifer possa temere solo se stessa: quella statuetta vinta l'anno scorso, paradossalmente, la condiziona non poco. Avrà voglia l'Academy di premiare per la seconda volta una tipa non ancora ventitreenne? Io spero di sì... :)

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  13. un film godibile e nulla più. Per me si è rivelato una mezza delusione considerando il cast stellare e l'aspettativa che avevo riposto nella pellicola. Senza ombra di dubbio O'russell ha alzato di troppo il tiro.. dalle mie parti ne ho parlato benino ma non bene come volevo..

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    1. Mah, dipende che cosa ti aspettavi: però bastava leggere la trama per capire che si trattava di un film ben diverso dalle ultime opere di Russell. Nel suo genere (e ripeto, NEL SUO GENERE) è perfetto.

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