giovedì 27 novembre 2014

HUNGER GAMES: IL CANTO DELLA RIVOLTA (PARTE I)


(Hunger Games: Mockinjay - part 1)
di Francis Lawrence (Usa, 2014)
con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julienne Moore, Philip Seymour Hoffman, Donald Sutherland, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Natalie Dormer
durata: 123 min.


Fine dei giochi. Gli Hunger Games sono terminati e ora lo scontro è totale: basta passerelle, abiti fiammeggianti, arene stracolme di pubblico, combattimenti fra tributi/gladiatori. Lo spettacolo è finito e la rivolta divampa. E la gente comune, esattamente come lo spettatore, scopre che la guerra non è un reality: il regime prova a soffocare in ogni modo i ribelli, anche bombardando ospedali e civili inermi. I distretti sono ridotti a cumuli di macerie. Dilagano le malattie. La speranza di un popolo intero è rivolta verso la battagliera Katniss,                                                                       ormai icona della Resistenza.

Il terzo film della saga ispirata ai libri di Suzanne Collins si rivela, sorprendentemente, di gran lunga il migliore di quelli visti finora. Fatto insolito per essere un episodio intermedio, tradizionalmente il più debole in serie di questo tipo (pensiamo a L'Impero colpisce ancora o Le due torri). Dirò di più: la prima parte de Il canto della rivolta, a mio personalissimo giudizio, è anche uno dei migliori film in visti in questa prima parte di stagione: è una pellicola importante sia dal punto di vista tecnico che sociale, e che conferma come la saga degli Hunger Games sia nettamente più 'adulta', complessa e impegnativa rispetto alla media dei prodotti concorrenti: in questo film ci sono espressi richiami agli orrori del Novecento, alla condanna di tutti i totalitarismi (non esistono dittature 'illuminate'), allo strapotere mediatico e all'invadenza dei media che non si fermano neppure di fronte alla morte...

Così, neanche l'algida Julianne Moore, nei panni di Coin, la comandante dei ribelli, può certo definirsi una figura democratica: la sua visione della Storia e del Potere è identica ma speculare a quella del tiranno Snow (un sempre più mefistofelico Donald Sutherland). Allo stesso modo, il subdolo consigliere Plutarch (l'ultima interpretazione di Philip Seymour Hoffman, cui il film è dedicato) non può essere considerato un personaggio positivo, seppur stando dalla parte 'giusta': è un cinico programmatore che sfrutta il coraggio e la buona fede di Katniss per meri interessi di convenienza bellica.

Insomma, come ama ripetere un grande maestro come Ermanno Olmi, ogni guerra si combatte sempre su due livelli diversi: da una parte ci sono i soldati (o rivoltosi, partigiani, guerriglieri, chiamateli come volete) che combattono e muoiono sul campo, rendendosi spesso protagonisti di gesta eroiche e coraggiose, dall'altra i Potenti che manovrano nelle oscure stanze del Potere, all'insaputa dei poveracci, che spesso vengono mandati al massacro per freddi calcoli matematici e sporchi interessi di parte. So benissimo che è un caso, ma mi piace pensare che un film del genere esca in contemporanea a un altro film, agli antipodi per mezzi, concezione, stile, registro come torneranno i prati, dello stesso Olmi: a dimostrazione di come non siano i soldi e la produzione a rendere interessante una pellicola, e nemmeno la snobistica distinzione tra 'film commerciale' e 'film di qualità'...


Per il sottoscritto infatti Il canto della rivolta, pur essendo un blockbuster hollywodiano, è un film di qualità, che ha il merito di veicolare un messaggio importante al target di pubblico quale si rivolge: quello fatto di adolescenti, di ragazzi che certo non andranno mai a vedere torneranno i prati, ma che hanno la testa per capire la Storia se questa gli viene proposta nel modo giusto. E' una pellicola coraggiosa, che rinuncia a combattimenti spettacolari e scene d'azione (che ovviamente, immagino, ci saranno nell'episodio finale) per mostrarci una comunità di persone in ginocchio, atterrite dalla paura e tenute in vita solo dalla speranza di un futuro migliore, in questo caso rappresentato dalla bella e coraggiosa Katniss: una Jennifer Lawrence sempre più in forma e sempre più padrona della cinepresa, che riesce a convincerci perfino sulle sue doti canore, francamente inaspettate...

Così, a parte qualche sporadica e fisiologica caduta di tono (tipo l'ennesima, stanca, citazione de Il cacciatore, con Katniss che si rifiuta di abbattere il cervo...) il film si dimostra adulto e convincente. E non è un caso che a restarci più impresse siano, più che le gesta della sua bellissima protagonista, le scene delle macerie fumanti, dei cadaveri carbonizzati (immagini forti per un prodotto del genere), delle bombe che devastano le città e la mente delle persone, delle esecuzioni di piazza che tanto rimandano alla terribile realtà di oggi (ogni riferimento all'Isis e al fanatismo religioso non è certo casuale). Un film sorprendente, come dicevamo all'inizio, forse perfino troppo complesso per il suo pubblico naturale ma che proprio per questo apprezziamo ancora di più: e che forse potrebbe addirittura essere più utile di tante lezioni di storia... e scusate se è poco.

CLICCA SU QUESTI LINK PER LE RECENSIONI DEGLI EPISODI PRECEDENTI:

HUNGER GAMES (2012)
HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO (2013)

18 commenti:

  1. Il primo, a piccole dosi, mi aveva sorpreso. Il secondo invece, se ricordi bene il mio commento, mi aveva lasciato abbastanza freddo. A questo giro vediamo, anche se il dimezzamento del film non mi fa ben sperare.

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    1. Sai, non avendo letto i libri per me ogni episodio è nuovo... il dimezzamento, pur sapendo benissimo che è stato fatto esclusivamente per motivi commerciali, credo che in questo caso sia perfino necessario: nel senso che approfondisce i temi sopra descritti e ci prepara alla presumibile battaglia finale. Un episodio transitorio e di riflessione, che personalmente mi è piaciuto molto.

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    2. Ok, visto e... beh, per come tratta certi temi mi ha davvero sorpreso. Peccato però che alla fine il tempo è troppo dilatato, a conti fatti non succede nulla e i temi, di conseguenza, ne perdono in potenza - soprattutto la scena finale, per me bellissima. Un episodio di transizione, come dici tu, ma per me si poteva davvero evitare.

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    3. A me è piaciuto proprio per quel 'a conti fatti non succede nulla...' :) Sarà perchè, invecchiando, sono sempre meno propenso ai film action (che non mi sono mai piaciuti, comunque) e sto diventando sempre più riflessivo. Certo ormai sono decisamente fuori target rispetto al pubblico al quale si rivolge il film, e forse è un mio limite, lo riconosco. Però questa specie di 'antipasto' al gran finale per me è fatta davvero bene...

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  2. quest'ultimo episodio non l'ho ancora visto, ma il fatto che un critico serio e competente come te parli bene di questa saga mi fa sentire un po' meno bimbominkia :)

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    1. Ti ringrazio per il 'serio e competente', e anche per il 'critico'... ;)
      I miei giudizi sono sempre proporzionati in relazione al tipo di film, alle aspettative e al prodotto finale: e questo, nel suo genere e per il pubblico a cui si rivolge, è fatto davvero bene.

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  3. Mmmm lo volevo vedere...ora andrò sicuramente!

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    1. Ti ringrazio per 'fidarti' sempre di me... se vai a vederlo fammi sapere che ne pensi: i tuoi commenti sono sempre utilissimi per questo umile blogghino! ;)

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  4. Quasi non ci credevo a vedere il voto.
    A questo punto sono quasi - e dico quasi - curioso di vederlo. ;)

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    1. Come dico a tutti coloro che 'incontro' (sia virtualmente che fisicamente) il film va preso per quello che è, ovvero un prodotto per ragazzi. Non ha senso aspettarsi chissacosa. Ma nel suo genere, e nel suo target di riferimento, per me è davvero ben fatto. Una bella sorpresa.

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  5. L'ho visto domenica scorsa e mi è piaciuto (anche per merito del cast, con attori credibili), nel complesso concordo molto con la tua recensione. Credo davvero che Suzanne Collins, almeno con Hunger Games (non mi pronuncio sul resto della sua produzione), sia riuscita a creare un'opera di un certo spessore, che non sarà dimenticata (diversamente da tutta la paccottiglia di altri prodotti simili, che tra un paio d'anni per me sarà già nel dimenticatoio). Buon weekend!

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    1. Purtroppo non ho letto nulla della Collins (e infatti vivo questi film con sorpresa, curiosità e aspettative) però sulla saga in generale sono assolutamente d'accordo con te: è un prodotto che si eleva nettamente rispetto ai concorrenti (parlo di Twilight, Harry Potter, Narnia, ecc...). E' indubbiamente più maturo e complesso, e per questo coraggioso.
      Buon weekend anche a te, e grazie per la visita!

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  6. Ora sono ancora più curiosa...anche perché ho seguito con entusiasmo i precedenti capitoli. Spero di vederlo presto. Un abbraccio caro Sauro! ;-)

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    1. Sei curiosa perchè sono l'unico a parlarne bene? :)
      Dai, scherzo Vale! Però è vero, in effetti l'accoglienza della critica è stata un po' freddina... secondo me, come dico spesso, è anche un fatto generazionale: paradossalmente, i motivi per cui a molti non piace per me sono i punti di forza. Mi spiego: molti hanno definito il film noioso e sottotono, proprio per l'assenza di combattimenti e duelli spettacolari. Ecco, per me che ormai, data la mia età, comincio ad essere un po' stanco del cinema 'fracassone' e iperveloce, un prodotto del genere dove anzichè sparare come in videogame si riflette e si ragiona su temi importanti è quasi un miracolo. Ma capisco anche che ad un adolescente questo possa interessare poco, e in effetti non è che in questo terzo capitolo succedano molte cose... è normale avere due visioni in base all'età.
      Adesso però sono io di sapere cosa ne pensi: aspetto il tuo commento :)
      E un abbraccio grande anche a te, ovviamente!

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  7. Più volte la Collins ha posto la domanda: e se gli hunger games potrebbe essere qualcosa che sta nascendo attorno a noi..vogliamo davvero finire come gli hunger games? più volte si è parlato di come questa trilogia possa tanto assomigliare a vicende passate ma anche presenti. Non ci sono vampiri orchi elfi o maghi ; questa potrebbe essere una realtà. E da un lato sono felice ci possa essere per le generazioni future un film di questo tipo, magari guardandolo potrebbero capire qualche cosa in più, o porsi anche solo la domanda e se fosse per davvero? non credo risponderebbero di si.
    Ho prima letto i libri e poi visto i film, devo dire che mi stanno tutti piacendo in modo crescente, così come piu il libro prosegue e diventa più crudo, i film per fortuna non sono da meno.
    Per quanto riguarda il cervo, se non ricordo male, Katniss nel libro non lo uccise,perchè era incinta, e quindi lei nell'uccidere l'animale si sarebbe sentita come Snow, uccidere solo per il gusto di farlo a chi non le aveva fatto nulla. Il senso era pressochè questo.
    Non spendo parole su Jennifer..la sua recitazione è talmente naturale che pensi di passare due ore non al cinema, ma a guardare la vita di Katniss. Eccezionale.

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    1. Vero. Infatti insisto col dire che questa saga è di un livello nettamente più alto rispetto allo standard abituale di questi prodotti. E non a caso per me 'Hunger Games' è fantascienza vera (e non fantasy), proprio per le sue implicazioni con il mondo reale. Riguardo l'episodio del cervo, constato che è molto diverso dal libro (che non ho letto), e trovo che nel libro sia più sensato. Nel film invece qualsiasi cinefilo in erba riconosce la citazione de 'Il cacciatore'. Ma, ripeto, è uno dei pochissimi nei di una pellicola davvero sorprendente.
      Grazie del commento, carissima: sono contento che lo hai visto! :)

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