sabato 26 dicembre 2015

STAR WARS: IL RISVEGLIO DELLA FORZA

(Star Wars: The Force Awakens)
di J.J. Abrams (Usa, 2015)
con Daisy Ridley, John Boyega, Adam Driver, Oscar Isaac, Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Andy Serkis, Domnhall Gleeson
durata: 136 minuti


Sono passati quasi quarant'anni da quel fatidico 1977, quando la Forza s'impossessò di noi. Il sottoscritto all'epoca di anni ne aveva cinque, e quello che allora si chiamava Guerre Stellari (all'italiana) fu il primo film che vidi in vita mia: ero al mare, con i miei genitori, in uno degli ultimi drive-in ancora rimasti, e da quel momento la mia vita non è stata più la stessa... diciamo che se ho iniziato ad amare il cinema e adesso ho perfino la presunzione di scriverne, la responsabilità è proprio di quell'adorabile geniaccio di George Lucas, che non solo cambiò radicalmente la storia del cinema di fantascienza, ma seppe anche creare una specie di "patto di fedeltà" con lo spettatore gettando le basi di un cinema seriale che avrebbe fatto la fortuna di tutta l'industria hollywoodiana...

Oggi le cose sono ovviamente cambiate: i drive-in non esistono più, George Lucas si gode la meritata pensione e le saghe di fantascienza sono all'ordine del giorno, gonfie di quegli effetti speciali che una volta ci lasciavano a bocca aperta e adesso, invece, si sono perfino inflazionati, incapaci ormai di stupire una generazione di ragazzi e adolescenti che ha davvero già visto tutto e non si stupisce più di nulla. Ricordiamocelo questo quando parliamo del nuovo Star Wars: quarant'anni fa non avevamo idea di cosa fossero i computer, internet, i videogiochi, il  3D e il Dolby Surround... eravamo ingenui, spaesati di fronte alla magia del grande schermo, pronti ad assorbire tutto ciò che ci veniva propinato, mentre oggi, purtroppo, abbiamo irrimediabilmente perso la capacità di meravigliarci, di tirare fuori il nostro lato fanciullesco.

Per questo motivo, suppongo, ai ragazzi di oggi il nuovo Star Wars non potrà in nessun modo scatenare quelle emozioni che furono mie (nostre) quarant'anni fa: se qualcuno si aspetta questo farà bene a stare lontano dalla sala cinematografica perchè ne resterà per forza deluso. Ecco perchè la Disney (che ne ha rilevato la produzione e i diritti) ha affidato le redini del nuovo capitolo a uno come J.J. Abrams, regista e sceneggiatore specializzato nel "rianimare" grandi serie del passato (lo aveva già fatto per Mission: Impossible e Star Trek) oltre che, dettaglio non trascurabile. fan dichiarato di Guerre Stellari fin dalla prima ora. Il compito di Abrams era improbo, oltretutto perchè anche gravato da una zavorra non indifferente: i film di Guerre Stellari, ormai a loro modo"storici", sono un po' come quegli edifici di alto valore storico e artistico soggetti a vincoli di paesaggio... non puoi, cioè, nè stravolgerli nè rifarli ex novo, perchè la struttura portante deve rimanere la stessa e quindi lo "spazio di manovra" è piuttosto limitato. Tradotto: i film di Star Wars sono come quelli di 007: o li accetti per come sono, e devono essere sempre in un certo modo, oppure li abbandoni. Non ci sono mezze misure.

Scommessa vinta? In parte. Intendiamoci, i "vecchi" fan come me questi film li amano a prescindere, e certamente il fatto di rincontrare sullo schermo gli "eroi" di un tempo, seppur invecchiati e appesantiti (esattamente come noi) non può non provocare scompensi emotivi: quando, dopo quasi tre quarti d'ora di film, vediamo Harrison Ford (insieme a Chewbacca) varcare la porta del Millennium Falcon ed esclamare fiero "Chewbe, siamo a casa!", è davvero impossibile non trattenere qualche lacrimuccia (in sala è scattato perfino l'applauso...), stesse sensazioni che scatena la scena dell'incontro tra lo stesso Ford (nei panni di Han Solo) e la principessa Leia (bentornata, Carrie Fisher!), proprio come due ex amanti che si ritrovano faccia a faccia dopo averne passate davvero tante... per non parlare poi dell'ovazione del pubblico alla comparsa, nell'ultimo fotogramma (spoilero, ma chissenefrega) del redivivo Mark Hamill, ossia il "vero" Luke Skywalker, introvabile per tutto il film. Applausi a scena aperta.

Il settimo capitolo di Star Wars è formalmente un sequel: la storia, in teoria, dovrebbe svolgersi circa trent'anni dopo la fine de Il Ritorno dello Jedi. Diciamo in teoria, perchè in realtà la sceneggiatura (scritta dallo stesso Abrams insieme a Lawrence Kasdan) è piuttosto tirata per i capelli e piena di incongruenze anche piuttosto marchiane... di fatto, invece, Il Risveglio della Forza non è altro che un furbo reboot dell'originale del 1977: la storia è infatti più o meno la stessa e i colpi di scena sono ridotti al lumicino, nell'evidente intento di accontentare con questo nuovo film i fan vecchi e nuovi, senza stravolgere le cose e preparare il terreno per una nuova trilogia (non è certo un caso che il titolo originale non riporta la dicitura "Episodio VII"...) Il problema è che, al netto dell'effetto-nostalgia e il carisma della "vecchia guardia", i nuovi personaggi appaiono abbastanza inconsistenti e incapaci di caricarsi il film sulle spalle, oltre a risultare poco credibili: la bellissima Rei (Daisy Ridley) scopre di essere sensibile alla Forza ma non sa chi siano gli Jedi (possibile? eppure trent'anni prima avevano salvato il mondo!). Analogamente, lo "stormtrooper pentito" Finn (John Boyega)  impiega pochi attimi per imparare l'uso della spada laser, tanto da tener testa in duello al perfido (si fa per dire) Kylo Ren, il cui volto, quello di Adam Driver, non ce ne vogliano i fan, non possiede nemmeno un'oncia del carisma di Darth Vader...

Sarebbe tuttavia ingeneroso liquidare Il Risveglio della Forza come uno dei tanti remake che si fanno a Hollywood... la pellicola, depurata dei "difettucci" di cui sopra, riesce a coinvolgere ed in parte anche a entusiasmare, esaltandosi agli occhi dello spettatore anche attraverso una splendida fotografia e un incredibile lavoro sulle locations, molte ricreate in computer-graphics, che diventano un'autentica gioia per gli occhi: nelle due ore e in quarto di durata (che non si sentono affatto, ed è un gran merito) si passa dal deserto sabbioso alla foresta verde, dai fondali acquatici alle sterminate montagne nevose, per arrivare all'affascinante epilogo in puro stile Il Signore degli Anelli (altra saga leggendaria, di cui Star Wars è evidentemente debitore) in un tripudio di colori che tentano in tutti i modi di risvegliare in chi guarda quella "meraviglia" ormai sopita di cui discorrevamo prima.

Restano però, alla fine, una certa sensazione di incompiutezza e legittimi interrogativi sul futuro: se per questo capitolo, come detto, J.J. Abrams ha furbescamente attinto a piene mani dal passato, sarà invece interessante vedere come si svilupperanno i film successivi, che non godranno più dell'effetto-nostalgia e che, giocoforza, dovranno rivolgersi principalmente a quel pubblico di giovani e giovanissimi che qui, a mio parere, non hanno trovato pane per i loro denti...
Non ci resta che aspettare.

34 commenti:

  1. La fantasia e la creatività dove sono andate a finire? in un film-seguito che poteva spaziare ovunque, si è scelta la strada del prodotto sicuro "quello che ha funzionato funzionerà ancora" ...banale ma rassicurante..mi chiedo i prossimi...

    Cesk

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    1. Infatti la vera sfida è proprio nei prossimi film, dove l'effetto nostalgia, giocoforza, non sarà più sufficiente...

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  2. Anche a me sono scappate le lacrimucce, non proprio in tutte le scene da citate, ma più o meno ci siamo.
    Mi ci ritrovo abbastanza in ciò che dici (compreso il fatto che se amo il cinema è per Guerre Stellari e se scrivo è per colpa di Lucas), anche se non sono convinta che sia una sorta di reboot, la vicenda è più complessa, ma perché io conosco JJ e il suo modo di fare, soprattutto in ambito seriale.
    Quello che lui ha fatto in questo film riprende non solo canovacci di Guerre Stellari, ma sono presenti autocitazioni abbastanza palesi. La storia dell'attivazione di Rey è ad esempio un'autocitazione da Fringe, sono troppi i rimandi per aver buttato la cosa lì a caso, visto che in Fringe un determinato personaggio si attivava solo e soltanto in presenza di un altro ed aveva dimenticato l'infanzia in cui era stata "addestrata" e aveva subito esperimenti.... ti viene in mente qualcosa? Rey... lei non è che non sa... non ricorda.
    Il film si chiama Il risveglio della Forza, giusto? O meglio The Force Awakens ovvero la Forza si risveglia. Anche nel film viene detto che la Forza si è risvegliata. In molti hanno criticato che Rey abbia appreso così in fretta e ora, conoscendo JJ come lo conosco, ho messo insieme tutti i pezzi. Anche senza dare per scontato che Rey sia una Skywalker e non ho dubbi in merito(come ho già detto dubito che la spada di Anakin e Luke possa andare ad uno estraneo alla famiglia), di sicuro lei faceva parte del gruppo di allievi addestrati da Luke ed era la più promettente. Ben Solo/Kylo si ribella quando aveva 20 anni e uccide la moglie di Luke, Leia sconvolta lo allontana, Luke a sua volta se ne va e porta al sicuro Rey che aveva 10 anni quando è stata portata su Jakku. E lì fa una cosa, la "disattiva" o la mette in stanby, (come ha fatto con R2 per le sue funzioni ndr) nella Forza, in modo che non venga trovata e poi fa una sorta di rito sulla spada laser sua e del padre, in modo che "riconosca Rey e la attivi" non appena lei la toccherà. Poi va in esilio. Il resto è storia. E The Force Awakens è la Forza che si è risvegliata in Rey.
    Torna che ne dici?

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    1. Potrebbe tornare, fermo restando che non tutti gli spettatori seguono Fringe e non tutti hanno la tua conoscenza del cinema di J.J. Abrams... insomma, lo spettatore "normale" non può saperle certe cose e di sicuro non le apprende vedendo questo film. Tra l'altro ci sono anche altre situazioni davvero "tirate per i capelli" (da dove è ricomparsa la spada di Luke? Com'è possibile che la Repubblica, a soli trent'anni di distanza, non abbia nè soldati nè mezzi per combattere il Primo Ordine? E com'è possibile che il "terribile" Kylo Ren al primo duello si faccia mettere sotto da due dilettanti?).
      Ma, ripeto, aldilà di questo, la vera sfida del nuovo Star Wars si giocherà nei prossimi capitoli, che non potranno più far leva sull' "effetto-nostalgia". E allora vedremo se Abrams avrà vinto anche questa scommessa...

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    2. Infatti lo aspetto al varco. Abrams mi piace, ha inventiva e spero che ora che è a briglia sciolta possa dire di più, compreso come sia nato il primo ordine (la repubblica pare non abbia voluto troppi mezzi per evitare gli errori del passato e sembra abbia dovuto fare una tregua con questi qui... Ma dirlo nel film pareva brutto -_-), il fatto che Kylo sia così psicotico e poco fermo da farsi battere in quel modo. Hai ragione nel dire che non tutti conoscono Abrams e le sue serie cult eh, lo posso capire, io ho colto le somiglianze perché amo molto Fringe, lo sai poi ovviamente ci sarà qualcuno che non avrà voglia di vederla e ha il sacrosanto diritto di pensarla così. Spero sia chiaro che io apprezzo sempre le critiche motivate come le tue, tra l'altro la pensiamo in maniera più o meno similare. Non ho amato per niente certi atteggiamenti visti in giro che purtroppo ben conosciamo, ma tant'è. Certa persone si divertono a creare discussioni e litigi, contenti loro.
      A proposito della spada di Luke, che è anche quella di Anakin, spero ci rifilino una spiegazione sensata anche qui perché ci vedo un po' male la scena di qualcuno con la rete che raccoglie braccio e spada dopo che a Luke è stato mozzato ne l'impero colpisce ancora XD.

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    3. Le polemiche, i litigi, i fan "talebani" e integralisti fanno (purtroppo) parte della nostra epoca, dove ognuno crede che "urlando" le proprie teorie queste acquistino di valore... bisogna metterlo in conto. D'altra parte succede solo con i film importanti e che muovono legioni di fan... vedrai cosa succederà tra un mesetto con Tarantino!

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    4. Ma poi, il prossimo nemmeno sarà di Abrams, no?
      Quindi la bontà del suo lavoro si deve per forza soppesarla adesso...

      Ora, non saprei dire se l'idea delle tre pellicole in mano a tre registi diversi
      è scelta stilistica, di aggancio alla trilogia classica o di mera furbizia da major cinematografica (tre registi diversi portano anche a maggior controllo dall'alto, eh)... ma stando così le cose, se davvero si vuole giudicare il lavoro svolto da Abrams in Star wars, su Il risveglio della forza ci si deve basare.

      I miei migliori saluti


      P.S. che poi, leggendo a chi è affidata la prossima regia già tremo...

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    5. Caro Tristam... non sai quanto ti ringrazio per questo commento! Ebbene sì, mi hai colto in fallo: giuro che non sapevo che i prossimi due episodi NON saranno di Abrams, l'ho scoperto grazie a te! E allora mi sono andato a documentare: l'ottavo capitolo sarà diretto da Rian Johnson (quello di "Looper", che nel suo piccolo era un gioiellino), e devo dire che la cosa mi incuriosisce. Sono invece più preoccupato per il nono, che porterà la firma di Colin Trevorrow... sì, quello di "Jurassic Park". Staremo a vedere.
      Per quanto riguarda il lavoro di Abrams, che quindi si esaurisce con questo episodio, non posso che confermare maggiormente il mio giudizio: un gran furbacchione!!

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    6. Vi debbo correggere su una cosa: è vero che non dirigerà i prossimi due, ma Abrams farà da supervisore, è stato detto e ripetuto, come produttore esecutivo, esattamente come Lucas fece nella vecchia trilogia. In pratica sì è un furbastro due volte: proprio come Lucas sarà lui a dirigere i film, però non ci sarà il suo nome, saranno quindi quei due poveracci a prendersi eventuali insulti. JJ è degno allievo di Lucas ;)

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    7. p.s: qualche mese fa sono iniziate le riprese dell'ottavo e Abrams era sul set al lavorare ;) . Rian Johnson probabilmente farà un decimo del lavoro. Probabilmente ha detto sì perché bene o male si fa un nome e lavorare con uno come Abrams è comunque esperienza.

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    8. E grazie anche a te Silvia per la precisazione! Mi avete aperto un mondo :) In effetti mi sembrava strano che uno come Abrams si limitasse all'impegno per un singolo film... mica scemo: ha diretto il primo capitolo, quello più "nostalgico" e anche, diciamo, più "facile" e convenzionale, lasciando agli altri due l'onere della sperimentazione! Va anche detto però che corre anche il rischio opposto: e se i due film, come tutti ci auguriamo, saranno bellissimi e amati dal pubblico? :)
      Comunque, ripeto, con o senza la supervisione di Abrams, il nome di Johnson non mi fa "paura" quanto quello di Trevorrow, autore di un giocattolone banale e scontato (a mio modo di vedere) come "Jurassic Park". Incrociamo le dita!

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    9. Mah, Johnson io continuo a considerarlo regista piuttosto mediocre (Looper mah, the bloom brothers... anche peggio, viste le premesse).
      Soprattutto Johnson lo vedo male inserito su una produzione a "pilota automatico" come Star Wars.
      Io sono del parere che in casi come questi, di produzioni a bacchetta, sia sempre preferibile "l'abile artigiano" piuttosto della presunta "stella nascente"
      Beh, vedremo come andrà a finire...

      Su Trevorrow non posso dire nulla perché non ho visto nessuna delle sue pellicole.
      Certo, mi pare che con Johnson condivida il rischio "marionetta cinematografica" messa lì un tanto per.

      Infine, va bene che jj sarà produttore esecutivo/supervisore/eccetera e che quindi ci metterà più di un zampino su tutta la trilogia ma, comunque, la sua "vera" regia resta quella de Il risveglio della forza.


      I miei migliori saluti

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    10. Ciao tristam. Sulla regia hai ragione, ma ti posso dire che come supervisore lui sfascerà i maroni al povero regista di turno e la storia sarà sua. Poi mi rendo conto che ci sia ancora molto pregiudizio su registi che provengono dalla televisione, lo posso capire. Davvero. Piaccia o non piaccia Abrams è colui che ha cambiato la tv trasformandola in cinema, con le sue serie tv come Alias, Lost, Fringe, poi potrà fare schifo. Io lo apprezzo parecchio perché se vuole sa affrontare tematiche molto importanti molto bene (vedere le serie sopracitate) e sto iniziando a pensare di aver sottovalutato alcuni momenti di questo film. Al più presto metterò online la mia recensione così forse mi spiego meglio ;)

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    11. Questione di gusti: a me "Looper" era piaciuto molto, mentre ho gradito pochissimo il "Jurassic Park" di Trevorrow... vabbè. Ma aldilà di questo, va da sè che questo nuovo capitolo di Star Wars non è certo innovativo, e che la vera sfida sarà nei prossimi episodi. Non so quanto Abrams ci metterà lo zampino, certo è che, effettivamente, non è facile lavorare di fantasia in un plot che, come scrivo nella recensione e come ribadisce anche Tristan, è indubbiamente legato a quei "vincoli di costruzione" che sono la croce e delizia del film.

      Riguardo invece il discorso sui registi "televisivi", qui il dibattito rischia di farsi lunghissimo e purtroppo io ho poco tempo da dedicargli... però una cosa la voglio dire: anch'io, come Silvia, stimo Abrams (anche da prima di Star Wars, per intenderci: per me "Super 8" è un gioiellino) però non nego che sono parecchio diffidente su chi passa dalla tv al cinema, pur senza avere pregiudizi. Il motivo è semplice: le serie tv hanno tempi dilatati, sceneggiature infinite, metodi e tempi di lavoro totalmente diversi da quelli del cinema. In una serie tv hai tutto il tempo che vuoi per esprimere un concetto o rappresentare una situazione, nel cinema devi farlo in pochi minuti, ed è molto, molto più difficile. Per questo continuo, nonostante tutto (e riconoscendo la qualità altissima di certe serie) a ritenere il cinema superiore alla tv, e ad essere diffidente verso chi è considerato un genio del piccolo schermo.
      In attesa, ovviamente, di essere smentito :)

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    12. Rispondendo a Silvia...
      No, non ho alcun pregiudizio verso i registi nati sul piccolo schermo.
      Quindi riguardo JJ non mi sento di certo prevenuto.
      Più che altro noto che forse nel cinema di genere a grosso budget sta prendendo troppo piede la serialità a discapito della bontà delle singole pellicole.
      Va bene che così si crea un pubblico fidelizzato che segue una saga più per la voglia di non perdersene una puntata che per il valore in se del prodotto, ma alla fine non so quanto potrà pagare questa strategia.
      L'universo espanso Marvel è un ottimo esempio di quel che dico visto che a tutt'oggi è formato più da pellicole medio basse che da ottimo intrattenimento fatto con mestiere.
      Infatti, tranne qualche caso non ho mai sentito il bisogno di rivedere le pellicole dell'universo condiviso Marvel...

      Alla fine credo sia proprio questo il maggior rischio della nuova saga di Star wars: appiattirsi su una serialità senza guizzi.
      A mio avviso meglio era con questo episodio tentare il salto netto in avanti evitando quasi totalmente i rimandi al vecchio così da preparare il terreno per il nuovo.
      Credo fosse proprio questo settimo episodio il momento giusto per osare qualcosa in più, vista la leggendaria potenza del "brand".
      Invece si è scelto di guardare indietro e anche gli spin off che sulla carta potevano osare qualcosa in più son finiti incastrati negli ingranaggi della vecchia saga (tremo al solo pensiero del film sul giovane Han Solo...).

      I miei migliori saluti

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    13. Sauro prima di tutto prego ;) . Scusa se non ho risposto. Condivido le tue paure riguardo al passaggio da tv a cinema: la prima in effetti è più "lenta", mentre il cinema deve essere immediato. Da quello che ho visto vedo che Abrams si è velocizzato rispetto alla tv, forse pure troppo XD, ma oso sperare in spiegazioni sensate nei seguiti. E condivido le perplessità di Tristam sulla troppa serialità al cinema. Nel senso di troppe saghe che paiono dover andare avanti all'infinito. Per me Star Wars era bello che finito nel 2005, non sentivo la necessità di un seguito. Contrariamente ad altri fan di vecchia data come me, avevo apprezzato i prequel, soprattutto due e tre. Più che lo spin off di Han Solo che veramente pare una cosa per i fan, mi intriga più quello sulla squadriglia Rouge, che parla del furto dei piani della Morte Nera. Potrebbe essere interessante. A proposito della Marvel, tranne X-Men, ammetto di non essere attratta da molte pellicole, invece mi stanno piacendo abbastanza sia Daredevil (sono al secondo episodio) sia Jessica Jones (sono al settimo), entrambe molto cinematografiche. Vi avviso quando posto la recensione. Penso domani. Salutoni anche a voi!

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    14. Anch'io condivido le vostre elucubrazioni :)
      I vostri (nostri) dubbi sulla serialità sono legittimi, ma è chiaro che il motivo di tanto proliferare è solo uno: il profitto (ho scoperto l'acqua calda, eh?)
      D'altra parte, non dimentichiamocelo mai, questi sono prodotti costosissimi e tecnicamente complicati, che danno lavoro a una moltitudine di persone e, per questo, non possono fallire l'obiettivo.
      Per questo a Hollywood non si sperimenta più niente, NEMMENO NEL CINEMA COMMERCIALE, e si va sempre sul sicuro puntando su prodotti già visti e di sicuro affidamento.
      Mi verrebbe da dire... "Questa è Hollywood, boys!" :)

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    15. In effetti l'esplosione incontrollata dei budget (e la credenza per cui più si spende meglio è) sta facendo molti danni a un certo cinema di genere/intrattenimento.

      I miei migliori saluti

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    16. http://enchantedforest81.blogspot.com/2016/01/star-wars-force-awakens-mia-recensione.html ecco cosa sono riuscita a scrivere ;)

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  3. p.s: senza stare a spoilerare ammetto di essere rimasta molto stupita per una certa scelta riguardo ad uno dei personaggi più amati...

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  4. Un film che fa da ponte tra vecchia e nuova trilogia, certo un po' costoso per essere un episodio di passaggio, ma che comunque si lascia vedere. Non so se sia un evento, ma certo è che il cinema ha bisogno anche di questi titoli, capaci di far sognare e trepidare vecchi e giovani. Proprio come ai vecchi tempi.

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    1. Sagge parole. Hai ragione, per quanto i cinefili "duri e puri" storcano il naso, il cinema ha bisogno come il pane di questi film, capaci di aggregare pubblico e rinnovare il fascino e la magìa della sala cinematografica... specie oggi che questo desiderio si sta perdendo.

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  5. Volevo scrivere prima ma mi hai preceduto :(
    Come hai letto da me, invece, ritengo sia un film totalmente malriuscito. Pure la regia e la fotografia mi sono sembrate un clamoroso passo indietro rispetto agli ultimi de di "Star trek", sempre di Abrams.

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    1. Come ho scritto anche dalle tue parti, condivido pienamente i dubbi sulla sceneggiatura: innegabilmente le situazioni che non tornano sono parecchie, e non si può sempre invocare la "sospensione d'incredulità". Sugli aspetti tecnici però non sono d'accordo: la regìa di Abrams è furbetta e "classica" al punto giusto, mentre la fotografia per me è strabiliante (forse è la cosa più bella del film). Tuttavia, riconosco che la bilancia per adesso pende più dalla parte del diludendo...

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  6. Film epico, come giustamente dice qualcuno, che probabilmente sarà sempre destinato a dividere, specialmente i fan della prima ora. Tuttavia solo il fatto che se ne parli così tanto è indice di "evento cinematografico". Non l'ho ancora visto e non so se andrò mai a vederlo, però ti prendo in parola: il cinema ha bisogno ANCHE di questi film.
    Un abbraccio.
    Mauro

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    1. Grazie Mauro, le tue parole sono le mie. Il cinema vive ANCHE di questi film, che ne rinnovano la magìa.
      Un abbraccio anche a te.

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  7. Son d'accordo anche io che il cinema ha bisogno anche di questo tipo di cinema.
    La genialità di Lucas è stata proprio nel creare una saga che mescolasse sogno, intrattenimento, ma anche riflessioni sulla società e la famiglia, ispirandosi a vecchi miti greci, oltre che al cinema di Kurosawa, ai western, a Tolkien.
    E posso dire che mi fa sorridere che qualcuno, in nome di uno stupido nazionalismo, "tifasse" per i cinepanettoni? Capirei ci fosse stato di mezzo La Grande Bellezza (è un esempio) ma i cinepanettoni proprio no -_- .
    Detto questo pensavo a quello che dicevate sulla regia: in effetti io l'ho trovata meno potente del solito. E' meglio la fotografia da questo punto di vista. E' come se Abrams si fosse "uniformato" allo stile registico di Lucas (bello per carità ma non eccelso siamo onesti), quando gli ho visto fare di molto meglio sia al cinema che nelle serie tv. Comunque sono riuscita a partorire anche io una sorta di recensione: nei prossimi giorni la metto online su overthere, insieme a quelle degli altri collaboratori del blog.

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    1. Aspettando di leggere la tua recensione, una considerazione sul "tifo": io credo che riguardo il cinema questo debba essere fatto "con moderazione", e comunque al massimo per gioco (come nel caso degli oscar, i david e gli altri premi cinematografici). Ma mettersi a tifare per questo o quell'altro film a livello di incassi è assurdo... anche perchè alla fine tutti i film, stranieri compresi, portano soldi nelle casse dei distributori, italiani o stranieri che siano.
      Semmai c'è da dire un'altra cosa: che questi film, i cosiddetti "blockbuster" (cinepanettoni compresi) servono anche a tenere in piedi la produzione di film più piccoli e indipendenti, che altrimenti non avrebbero la possibilità di uscire. Per quanto, da cinefili, possiamo "odiare" artisticamente i cinepanettoni, dobbiamo tener sempre presente questo...

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    2. Concordo, per questo mi fanno doppiamente ridere queste cose. Fare il tifo sfegatato in quanto italiani è ridicolo, al massimo si spera che quegli incassi possano portare a qualche buona produzione indipendente ;)

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    3. Lasciando perdere le gare nazional popolari... direi che Lucas in Star wars ha sempre adottato uno stile di non-regia appiattendo ogni possibile increspatura sia nelle immagini che nelle trame.
      Questa cosa si nota molto anche sul come ha sempre diretto gli attori alle prese con la sua saga spaziale.
      Fior fiore di attori che guarda caso finiscono nel tritacarne quando toccano Star wars...
      Quindi, se davvero JJ ha voluto ricalcare questo non-stile allora ha preso una colossale cantonata.
      Lucas può almeno vantare la paternità di questo non-stile ma JJ rischia di finirne travolto sparendo "autorialmente" da un film che all fine è firmato da lui.


      I miei migliori saluti

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    4. Può anche essere che mi sbagli sullo stile. Ho visto il film solo una volta al cinema. E' stata una mia sensazione dato che conosco lo stile di Abrams che di solito è più raffinato. Quando lo rivedrò ci farò caso meglio.

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  8. appena visto... mah! Forse sono d'accordo con ciò che dici o forse lo boccerei in toto: gli scivoloni sono troppi, ma è vero che sa risvegliare certe atmosfere (però solo a tratti purtroppo).

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    1. D'altronde l'impresa era tutt'altro che facile... secondo me, ripeto, puntando furbescamente sui vecchi personaggi riesce abbastanza bene a risvegliare certe atmosfere. Vedremo i prossimi film

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