martedì 23 agosto 2016

ROBERT REDFORD, OTTANT'ANNI DI FASCINO, PASSIONE E IMPEGNO

Ci sono pochi attori al mondo capaci di reggere un film anche solo (si fa per dire!) con il talento e il carisma, la cui figura è così iconica e totalizzante da resistere all'età, agli acciacchi, ai lifting, alle rughe, agli inevitabili infortuni artistici e professionali. E chi è, ancora oggi, un attore più carismatico di Robert Redford, che a ottant'anni suonati rimane una delle facce più ammirate e simboliche del cinema hollywoodiano, continuando a "stregare" il proprio pubblico esattamente oggi come ieri, in nome di un fascino e di una professionalità davvero senza tempo... (ri)guardatelo, per esempio, in All is lost, uno dei suoi ultimi lavori, dove pur senza mai pronunciare una sola sillaba in tutto il film, si carica sulle proprie spalle il peso dell'intera pellicola, uscendone alla grande!

Robert Redford compie dunque ottant'anni, nei quali non si è fatto mai mancare nulla. Nato e cresciuto in povertà (suo padre faceva il lattaio) si distingue subito per il suo carattere fiero e ribelle, poco incline ai compromessi: si paga l'università grazie ai risultati sportivi (e al suo fisico "bestiale", che di lì a breve lo renderà un sex-symbol, nel baseball come nel cinema) per poi mollare tutto e fuggire in Europa a fare il rappresentante di quadri. Rientrato in patria, e spinto dall'amica Natalie Wood, comincia a frequentare (con scarso interesse, in verità) un' accademia di recitazione a New York. Dopo svariate particine in poco dignitose fiction televisive arriva finalmente la notorietà, con titoli come Butch Cassidy, Come eravamo, A piedi nudi nel parco, Corvo Rosso non avrai il mio scalpo, La caccia. I primi anni '70 ne decretano poi la fama planetaria: con La stangata (1973, premiato con sette Oscar) ottiene la sua prima nomination come attore, e con Il Grande Gatsby (1974) diventa l'uomo più attraente e desiderato d'America. Due anni dopo, con Tutti gli uomini del Presidente, comincerà ad avvicinarsi a quel cinema d'impegno civile che caratterizzerà la sua futura attività da regista.

"Tutti gli uomini del presidente"
Dietro la macchina da presa, l'esordio non potrebbe essere più folgorante: nel 1980 gira Gente Comune, dramma psicologico sui difficili rapporti familiari tra genitori e figli, che conquista immediatamente il pubblico americano e gli vale la statuetta come miglior regista dell'anno. Seguiranno poi altri titoli di assoluto rilievo come Milagro (1988), In mezzo scorre il fiume (1992), lo splendido Quiz Show (1994, duro ed elegante atto d'accusa contro il potere televisivo-mediatico) e L'uomo che sussurrava ai cavalli (1998) con cui - finalmente! - riuscirà a scrollarsi di dosso una volta per tutte l'etichetta (ingiustissima!) di "bello senz'anima".

"Leoni per agnelli"
Ma forse l'attività cui più di tutte dobbiamo rendergli merito è la creazione, nel 1990, dell'ormai celeberrimo Sundance Film Festival, prima (e per anni unica) vera vetrina per il cinema indipendente americano, fucìna di innumerevoli talenti (due nomi su tutti: Quentin Tarantino e Christopher Nolan).  Non solo: Redford, da sempre fieramente e politicamente schierato per le sue idee liberali e progressiste, una specie di "pasionario" della sinistra americana, inizia a cimentarsi con un ottimo cinema di impegno civile, che lo porterà a girare film prettamente e dichiaratamente politici come Leoni per agnelli (2007), The Conspirator (2010), The Company You Keep (2012) e, solo come attore, dell'ultimo Truth - il prezzo della verità (2016) in cui accetterà con grande classe di fare da spalla a Cate Blanchett.


"All is lost"
Sostenitore "storico" dell'ecologismo e dell'ambiente, fautore accanito delle lotte per i diritti umani, democratico convinto, Robert Redford è, per carisma e anagrafe, un po' l'alternativa sinistrorsa al repubblicano Clint Eastwood... e, diciamo la verità, vorremmo avercene in politica (soprattutto da noi) di personaggi così limpidi, impegnati e tutti d'un pezzo come questi due "grandi vecchi" del cinema americano!

E quindi, auguri per i tuoi primi ottant'anni, caro, vecchio "compagno" Bob!

15 commenti:

  1. MI unisco ai tuoi auguri per questo grande uomo e attore .. in poche righe hai riassunto 80 anni di carriera, e che carriera!

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    1. Un'icona, appunto, uno degli ultimi veri divi del cinema americano

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  2. Anche se non sono della sua generazione molti suoi film (vecchi e recenti) li conosco e li ho visti, e lui è uno dei grandi di Hollywood e sarà per sempre un mito, sopratutto per aver creato il Sundance ;)

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    1. Hai ragione. Il Sundance Film Festival ha lanciato decine di attori e registi di talento, e di questo gliene va reso gran merito

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  3. Personaggio e attore fantastico, fai bene a citare “All is lost”, un film che ho trovato ottimo proprio grazie alla prova del buon Roberto Ford Rossa, ci sono cresciuto guardato i suoi film (complice il fatto che sia l’attore preferito di mia madre), tra i suoi film migliori ci sono alcuni dei miei preferiti di sempre, “I tre giorni del condor” o “Corvo rosso”. Quando ho letto 80 mi sono detto, 80!? Così? Cavolo da metterci la firma, grande Bob! ;-) Cheers

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    1. "All is lost" è un film emblematico per metterne in risalto il carisma: quanti "divi" (o presunti tali) della Hollywood moderna sarebbero capaci di reggere un film anche solo con la presenza scenica? Grande film e grandissimo Redford

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  4. Ottant'anni, ma l'è sempre un bel mus!! :D

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  5. Grande attore, grandi film (ammetto di non aver ancora visto La stangata e Butch Cassidy, e ammetto anche di adorarlo soprattutto in A piedi nudi nel parco), e ancora grande presenza nel cinema del Ventunesimo secolo!

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    1. ... E lo adoro anche in Come eravamo! <3

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    2. Io ho adorato un suo film su tutti, "Quiz Show", straordinaria parabola sul potere e sul Sogno americano. Attori incredibili e grande regia. Come attore, beh... i complimenti si sprecano!

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  6. Proprio recentemente ho recuperato molti suoi film su Iris... Che dire: auguri Robert!

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  7. Favoloso augurio ad un favoloso personaggio...

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