lunedì 17 luglio 2017

STAGIONE 2016 - 2017 : I "TOP" DELL'ANNO


No, non è un errore. E nemmeno piaggeria. Semplicemente, la stagione 2016/2017 ha consacrato Pablo Larraìn come il più grande Autore della sua generazione (quella dei quarantenni o giù di lì), piazzando in pochi mesi una doppietta da brividi: prima l'affascinante e colto Neruda, spartiacque ed epilogo della propria carriera in patria, poi il meraviglioso Jackie, primo film "americano" e primo capolavoro oltreoceano. Non (mi) era mai successo di inserire due film dello stesso regista ai primi due posti della classifica stagionale, ai quali bisogna poi aggiungere il podio conquistato lo scorso anno con Il Club. La conferma, appunto, di un talento cristallino ormai arrivato forse ai suoi massimi livelli. E non c'è dubbio che da ora in avanti la vera sfida per Larraìn sarà quella di continuare a girare film belli come questi... lo aspettiamo al varco!

"Neruda" di Pablo Larraìn
Alle sue spalle figurano comunque illustri comprimari, dai veterani Martin Scorsese (che con Silence si mette a nudo come forse mai fatto in passato) e Danny Boyle (che ha superato alla grande la "trappola" del remake di Trainspotting) fino a un altro talentuosissimo giovanotto nemmeno trentenne, quel Xavier Dolan che ormai, davvero, non possiamo più chiamare enfant prodige: il suo ultimo film (il primo fuori patria e con attori famosi) fa breccia nei nostri cuori malgrado la "ruvidezza" della confezione. Così, alla fine, l'unica vera sorpresa dei magnifici sette di quest'anno è il robusto The Founder di John Lee Hancock, epica e malinconica biografia di un personaggio (e un simbolo) di un' America d'altri tempi.

E l'Italia? C'è, eccome. Tranquilli. Con Sole Cuore Amore il nostro Daniele Vicari riesce ancora una volta a farci commuovere, indignare e riflettere sullo stato delle cose di un'italietta meschina e crudele, accartacciata nel proprio egoismo. Un grande, grandissimo film con una protagonista, Isabella Ragonese, semplicemente meravigliosa. Purtroppo le cose sono andate molto meno bene al botteghino, ma di questo parleremo nei prossimi giorni..

"Sole Cuore Amore" di Daniele Vicari
Una stagione comunque qualitativamente ottima, anche a giudicare dai tanti esclusi di questa classifica: avrei potuto tranquillamente inserire il complesso ma stringente La Tenerezza di Gianni Amelio, così come due filmoni dal respiro antico come Civiltà Perduta e Captain Fantastic, oppure il geniale Elle di Paul Verhoeven (con la sua musa Isabelle Huppert), il premiatissimo La La Land, piaciuto davvero tanto alle nuove generazioni, nonchè il toccante Kaurismaki de L'altro volto della speranza, altro titolo quantomai "necessario" e degno di considerazione, fino all'ultimo, recentissimo, The War: il Pianeta delle Scimmie, bella sorpresa di fine annata.


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1) JACKIE (di Pablo Larraìn, Usa 2016)  
Il film più bello, importante, emozionante, commovente dell'anno. Un film enorme sul senso della perdita e su come siamo costretti a porci di fronte al dramma personale. La storia di una donna e di una nazione che in un solo colpo perdono tutto: potere, felicità, fama, sicurezza. E' il crollo dell'innocenza e la fine di un'epoca, esattamente come il regno di Camelot (lo sceneggiato che tanto piaceva al Presidente, assurto a simbolo di un benessere ormai tragicamente infranto). Monumentale Natalie Portman.





2) NERUDA (di Pablo Larraìn, Cile 2016)  
L'ultimo film cileno di Larraìn è un trattato definitivo sulla Libertà e sul Potere, un'opera tanto spietata quanto affascinante sulla forza della parola e della narrazione: questo falso biopic sul famoso poeta è un film genialmente fantasioso nei contenuti e nella forma (capace di passare repentinamente dal noir al poliziesco, dal melò fino addirittura al western!) eppure assolutamente perfetto nel mettere in scena una vicenda emblematica sul difficile rapporto tra politica e libertà, idealismo e pragmatismo.





3) SOLE CUORE AMORE (di Daniele Vicari, Italia 2017)   
Un grande ritorno, questo di Daniele Vicari. Ancora una volta con un film doloroso e toccante, che mette drammaticamente a nudo il degrado etico, economico e morale del nostro paese. Tratto da un vero episodio di cronaca, un ritratto spietato eppure commovente della lotta impari contro l'ingiustizia di classe visto dalla parte degli ultimi, di coloro che sono invisibili ai media ma  rappresentano una bella fetta di popolazione. Magnifica Isabella Ragonese, impossibile non innamorarsi di lei





4) SILENCE (di Martin Scorsese, Usa 2016)  
Il film-testamento di Martin Scorsese, cruda e personalissima riflessione sull'esistenza di Dio e su quanto le religioni possano condizionare la vita degli esseri umani ed essere più o meno strumentalizzate per fini materiali o poco nobili. Un film evidentemente politico, che inchioda governi e prelati alle loro responsabilità verso gli innumerevoli delitti e torture compiute in nome di un Dio che troppo spesso serviva a coprire meschini interessi terreni. Scorsese, di nuovo (finalmente!) ai massimi livelli, firma cone Silence il suo film più sentito e personale.




5) THE FOUNDER (di John Lee Hancock, Usa 2016)  
La vera sorpresa dell'anno, il classico film sul quale non avresti scommesso un centesimo e che invece si è rivelato una delle opere più importanti e riuscite della stagione. In apparenza, The Founder è una grande, perfetta, avvincente storia americana: la storia di un self-made-men che dal nulla costruisce un impero, apparentemente "armato" solo di volontà e dedizione. Invece ben presto scopriamo che la parabola di Ray Kroc è l'antitesi esatta dell' american dream, ovvero costruita sull'arrivismo e l'inganno. Un crudele specchio dell'America di oggi, con un Michael Keaton mattatore assoluto.




6) E' SOLO LA FINE DEL MONDO (di Xavier Dolan, Canada/Francia 2016)  
E ora non chiamatelo più enfant-prodige. E' un'etichetta che va troppo stretta a Xavier Dolan, 27 anni, sei film alle spalle, svariati premi e un talento artistico smisurato. Lo attendevamo al varco con il suo primo film a largo budget, con attori importanti e molta, molta più pressione addosso. E lui ci confeziona un'opera di un'intensità soffocante, restando fedele al suo stile che (forse) farà rabbia ai critici ma che affascina i puri di cuore: un cinema fatto di lacrime, sangue e passione, atroce e magnifico insieme, che scava con maestria nei meccanismi relazionali, quelli che regolano la vita. Emozione allo stato puro.


7) T2 TRAINSPOTTING (di Danny Boyle, Gb 2017)  
Diavolo di un Danny Boyle! Che cos'altro si può dire a uno che confeziona dopo vent'anni un sequel di un cult assoluto, patinatissimo, ruffiano, malinconico, eppure incredibilmente coinvolgente, a tratti perfino esilarante, di sicura presa sul pubblico. L'unico sequel possibile, costruito facendo affidamento sull'effetto-nostalgia dello spettatore e a un gruppo di protagonisti (gli stessi del primo capitolo) assolutamente in stato di grazia. Colonna sonora come al solito da urlo!




26 commenti:

  1. Anche per me "Jackie" e "Silence" sono tra i film preferiti della stagione, mentre devo ancora recuperare "Sole Cuore Amore" e "Neruda", uno per Isabella Ragonese e l'altro sempre per Larrain che ritengo sia tra i migliori registi del panorama attuale. Gli altri tre, specie Dolan, mi incuriosivano ma non so perché non li ho visti!

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    1. Hai tutta l'estate per recuperare, caro Giuseppe... meritano tutti e tre, credimi! ;)

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  2. Bella classifica anche se purtroppo ho visto solo Jackie e Silence. Io di mio ci metto anche: Endless Poetry di Jodorowski, Moonlight e La La Land!

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    1. Ormai, per tradizione, inserisco solo i primi "magnifici" sette, comunque "La La Land" è immediatamente dietro, mentre non ho visto il film di Jodorowski. "Moonlight" invece non mi ha entusiasmato più di tanto, pur apprezzandone la genuinità e la serietà dell'opera

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  3. Mi rendo conto di quanti titoli sto perdendo negli ultimi tempi... 😢

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  4. Trovare una classifica in questo periodo mi spiazza, ma so che è una tua consuetudine.
    Ottimo Larrain, che va davvero forte.

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    1. Ma sai... più che "mia" è una consuetudine dettata dalla logica: in Italia la stagione cinematografica va da estate a estate, infatti adesso i cinema si svuotano e chiudono. E anche gli esercenti e gli addetti ai lavori tirano adesso le somme di un'annata. Il consuntivo del box-office Cinetel viene chiuso al 31/8. Insomma, chiudere l'anno al 31/12 è una regola dettata dal calendario, ma nella pratica ha poco senso...

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  5. Felice di averli visti tutti. Bella classifica, peccato solo sette posti
    Buona giornata.
    Mauro

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    1. Puoi aggiungerne quanti ne vuoi, Mauro! :) te l'ho detto, ne metto sette solo per "tradizione" ma ognuno fa come gli pare... se vuoi posta tu le tue preferenze: 7, 10, 20, quante ne vuoi!

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  6. Me ne mancano un bel po' ma Jackie, Silence e Trainspotting 2 sono tra i miei preferiti della stagione.
    The Founder purtroppo non sono riuscita a recuperarlo in nessun modo, e sì che mi interessava moltissimo...
    Tra i bellissimi finora aggiungo A Monster Call di Bayona, Arrival, Manchester by the Sea, Moonlight, Logan - The Wolverine e anche l'ottimo Raw, che però in Italia non è ancora arrivato...

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    1. "Logan" purtroppo l'ho perso al cinema, ce l'ho lì da vedere ma non trovo mai il tempo. "Manchester by the Sea" e "Moonlight" secondo me sono inferiori a questi che ho messo (molto meglio "Moonlight", comunque), mentre il film di Bayona proprio non mi è piaciuto.
      Se riesci a procurarti "The Founder" dimmelo, sono curioso di sapere cosa ne pensi...

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  7. Scommetto che ti sei scordato Il cittadino illustre, che se non sbaglio ti era piaciuto molto ;) Per il resto, ottima classifica, anche se me ne mancano un paio..

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    1. No, non me ne sono scordato ;) mi è piaciuto molto ma questi sette che ho messo mi sono piaciuti di più... te l'ho detto, è stata un'ottima annata. "Il cittadino illustre" comunque è subito dopo questi primi sette, una volta (nelle classifiche di musica) si parlava di "dischi caldi" :)

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  8. Silence, come sai, non mi ha convinto proprio per niente. Sugli altri sono abbastanza d'accodo

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    1. Sono il primo a riconoscere che "Silence" ha difetti evidenti (specialmente nella recitazione degli attori) ma la messinscena, il contenuto e il coraggio nel girare questo film mi fanno passare sopra a tutto...

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  9. Jackie è riuscito a conquistare anche me. Sebbene nel mio caso il merito mi sa che va più a Natalie che non a Pablo. :)
    Bellissimo anche E' solo la fine del mondo.

    Silence invece non l'ho sopportato. Dopo l'esplosivo The Wolf of Wall Street, l'ho trovato uno Scorsese inverosimilmente noioso.

    Da The Founder e T2 mi aspettavo qualcosina in più...

    Neruda e Sole cuore amore vedrò di recuperarli.

    Riguardo alla stagione nel complesso sì è stata ottima, almeno fino a un certo punto. Negli ultimi mesi le pellicole intriganti mi sembra siano decisamente calate. Speriamo che dopo l'estate le uscite si riprendano un po'...

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    1. Beh, sono calate perchè come al solito in Italia la stagione cinematografica non si protrae oltre la primavera... è incredibile ma ogni anno dopo giugno non esce praticamente più niente (a parte i blockbuster) per poi ammassare tutti i titoli di qualità in autunno e in inverno, dove ovviamente non tutti trovano spazio. Un'anomalia tipicamente italiana.

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  10. Jackie e Silence sono anche tra i miei preferiti. È solo la fine del mondo l'ho apprezzato ma non tra i miei preferiti, mentre recupererò Sole cuore amore e The Founder che ho lì che aspetta da un po'.

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    1. Sono tutti film che meritano: "The Founder" per me è stata la vera sorpresa della stagione, mentre il film di Vicari è semplicemente stupendo... spero che riuscirai a vederlo, poi mi saprai dire :)

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  11. Mi piace l'idea della classifica a "stagione"; Jackie, Neruda e Silence sono anche fra i miei preferiti, ci metterei anche The Wailing e Paterson. Il protagonista assoluto di questa stagione è senz'altro Larrain però

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    1. Più che un'idea è, come detto, un dato oggettivo: gli addetti ai lavori considerano la stagione cinematografica da estate a estate, e la trovo una scelta sensata. Prendere come riferimento l'anno solare, quando proprio nel periodo natalizio ci sono i maggiori incassi dell'anno, per me ha poco senso. Comunque de gustibus, ognuno faccia le classifiche che vuole.

      Su Larraìn invece sfondi una porta aperta: tra i suoi colleghi coetanei (ma non solo) nessuno come lui.

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  12. Arrivo tardi (che internet ancora non ce l'ho in casa) ma arrivo. Che dire, magnifici 7 un po' a sorpresa, anche se Larrain grazie ai due titoli di quest'anno l'ho finalmente rivalutato.
    Sole cuore amore spero di recuperarlo grazie al cinema d'estate, mentre Silence, no, non ha fatto breccia, mi ha annoiato e poco coinvolto e soprattutto poco mi ha fatto riflettere, come già sai. Finirà dritto dritto nei diludendi di fine anno.

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    1. Sei sempre la benvenuta da queste parti, Lisa :)
      Mi fa molto piacere che hai rivalutato Larraìn, che devo dirti ha in un certo senso sorpreso anche me: fino a qualche anno fa mai avrei pensato che potesse arrivare a questi livelli, per quanto gli esordi ("Tony Manero" e "Post Mortem") facessero ben sperare.
      Per il resto, siamo sempre nel campo delle opinioni (non sei l'unica a pensarla così su "Silence" e va benissimo) mentre ti consiglio davvero di recuperare il film di Vicari: aldilà della qualità artistica è un film che fa riflettere e pensare. Parecchio.
      Buona visione! :)

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  13. Ciao Sauro! Sono come i programmi del prime time delle generaliste, arrivo sempre un po' in ritardo... E poi ci sono tante playlist interessanti: gli incassi, i flop e i top. Oggi comincio con questi ultimi. Pienamente d'accordo sull'introduzione, per Larraín è stata la stagione d'oro, e pure per me entrambi i film sono in classifica. Non immaginavo potesse far meglio del già bellissimo "Neruda", invece la passione per "Jackie" è stata ancora più travolgente; nonostante non abbia convinto tutti, il film con la nostra Natalie finisce direttamente in prima posizione. Per fortuna, così ri-bilancia la presenza nella Flop 10 dovuta alle partecipazioni, sicuramente per motivi benefici, negli ultimi film (?) di T. Malick. "The founder" forse non è nella mia top 10, ma di poco; è stata una gran bella sorpresa, ben migliore di come appariva sulla carta = di come lo hanno recensito alcuni! "Silence" e "E' solo la fine del mondo" (agli antipodi quanto a dialoghi!), pur avendoli promossi, non mi hanno convinto fino in fondo. Gli ultimi due purtroppo non li ho visti: "T2" e "Sole cuore amore". In particolare ricordo che il secondo, già quando uscì, ti era piaciuto tantissimo. Magari riesco a beccarlo già in un'arena. 40° permettendo... Tanto, anche se andiamo al cinema con una certa frequenza, qualcosa sfugge per forza! Tra gli altri miei preferiti metterei "Il cittadino illustre", già citato nei commenti, "Ritratto di famiglia con tempesta" di Koreeda, "La mia vita da Zucchina" di Barras, il geniale (concordo) "Elle" di Verhoeven e "Frantz" di Ozon. A presto! Ciao

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    1. Ciao grande Alex!
      Figurati, i tuoi commenti sono sempre graditissimi ci mancherebbe! Ti dico subito che hai tutta la mia comprensione: vedere tutto è impossibile, specie quando escono oltre 400 film all'anno! Di quelli che citi te io non ho visto "Ritratto di famiglia con tempesta" e "La mia vita da zucchina" (proverò a recuperarli in questo mese).
      Direi quindi che siamo sostanzialmente d'accordo, anche sull' "imperfezione" dell'ultimo Dolan (riconosco che, come tutti quelli del talento canadese, non è stilisticamente ineccepibile, trattandosi di un regista autodidatta) il mio voto positivo si riferisce in larga misura alle emozioni che sprigiona, e quindi opinabilissimo. Ti consiglio invece, vivamente, di recuperare "Sole Cuore Amore" di Vicari, purtroppo penalizzato da una distribuzione assurda... eppure per me è il miglior film italiano dell'anno. Ne riparliamo quando lo avrai visto!

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