martedì 26 giugno 2018

IO E NETFLIX (OVVERO, CRONACA DI UN DISAMORE)


Succede che una carissima amica, che ringrazio sul serio, ti faccia un bel regalo: un mini-abbonamento mensile a NETFLIX, che aggiunto al mese gratuito concesso dalla piattaforma stessa, fanno un bel bimestre nel quale tuffarti a capofitto ed esplorare in ogni anfratto il "nuovomondo", il Bengodi di ogni appassionato di cinema... cosa che ho fatto prontamente.

Lo sapete, avevo sempre guardato con diffidenza a questa nuova "frontiera" della Settima Arte, con lo sguardo tipico del quasi cinquantenne nostalgico, pigro e restìo al cambiamento quale sono (non solo verso il cinema). Tanto è vero che sul bigliettino di Laura c'era una dedica speciale: "conosci il tuo nemico". Ma tant'è: ormai c'ero e mi sono messo in ballo. Del resto è talmente facile cominciare, quasi banale... e allora vai con le danze!

Netflix ti accoglie con una grafica fascinosa e rilassante. Insomma, sa come metterti a tuo agio: decine di piccole finestrelle colorate su schermo nero, piene di pop-up e informazioni utilissime. Ti chiede perfino quali sono i tuoi gusti, ti consiglia lui quali film vedere. Tu devi solo fare lo sforzo di cliccare e ti si apre un mondo, anzi un universo di titoli, divisi tra produzioni cinematografiche, serie tv (tantissime), pellicole autoprodotte e originali, costantemente aggiornate. Oltretutto, puoi guardarti ogni cosa dove, come e quando vuoi: sul pc, sulla tv (collegata al pc), sul tablet, sul tuo smartphone, ogniqualvolta hai un po' di tempo a disposizione: cosa chiedere di più?

Beh, nulla. E' perfino troppo. E qui nasce il primo problema, ovvero la "bulimia" di Netflix: in Neflix c'è la massificazione del cinema, l'ingordigia mediatica, un grande calderone digitale dentro il quale ci finisce tutto e nulla riesce ad emergere. Piccoli e grandi film, famose serie tv e sceneggiati di nicchia, tutto appiattito e messo sullo stesso livello per una visione da divano, popcorneggiante e disattenta. Netflix è un po' come i multisala: impersonale e asettico, dove non senti nè il piacere nè il bisogno di vedere un film come si deve, ma solo quello di "consumare" il più possibile, di scegliere distrattamente e stancamente tra i tanti "tasti" del tuo telecomando/mouse.

Inutile dire che dopo due giorni mi era già venuto a noia. E allora mi sono ricordato delle parole di un noto critico cinematografico, da me incontrato casulamente qualche settimana fa, che ricordava quanto fosse cambiato il modo di proporre il cinema in tv negli ultimi cinquant'anni: quando la Rai aveva il monopolio e trasmetteva un solo film alla settimana (di solito il lunedì sera), tutti per forza di cose vedevano quel film e ne parlavano il giorno dopo, a lavoro, al bar o sui banchi di scuola. E non essendoci problemi di concorrenza, la televisione di stato proponeva spesso film "impegnati" e d'autore, che volente o nolente ti "educavano" alla visione.

Con Netflix tutto si capovolge: nulla riesce più a emegere in un catalogo sterminato e alienante,  di puro consumo. Si ha un bel dire che su Netflix si trovano serie televisive di assoluto valore e film di qualità, ma dov'è il cinema d'autore? Ho provato a fare qualche ricerca che ritenevo non troppo difficile: ho digitato Orson Welles, Ingmar Bergman, Stanley Kubrick, Federico Fellini. Risultato: zero assoluto. Ho digitato Hitchcock e mi è uscito un certo Bates Motel che neppure voglio sapere cosa sia... Mi è andata un po' meglio con Quentin Tarantino e Steven Spielberg, ma solo con i film più recenti. E mi sono fermato.

Non so se disinstallerò Netflix dal mio pc. Probabilmente no, perchè ci si trova dentro davvero qualsiasi cosa (recente) e magari in qualche caso potrà pure tornarmi utile. Però voglio ribadirlo a chiare lettere: IL CINEMA E' UN'ALTRA COSA. Una cosa infinitamente più bella. E se Netflix diventerà il futuro del cinema, io diventerò orfano.

Perchè il cinema è, prima di tutto, visione e condivisione. E' il grande schermo, la gente in sala, l'emozione collettiva, partecipata e appassionata. E' la gioia di uscire appositamente la sera, il fascio di luce che ti avvolge, i trailer prima che inizi il film, il ritrovarsi tutti insieme per godere un'esperienza. Un'esperienza che la visione divanesca non ti porterà mai, nemmeno se hai in casa l'impianto audio/video più top che ci sia.

Spero che il cinema, quello vero, sopravviva il più possibile. Anche se dovesse diventare elitario e demodè, irrimediabilmente antico.
Lo diceva anche Benigni: vaffanculo alla maggioranza!

23 commenti:

  1. "In Neflix c'è la massificazione del cinema, l'ingordigia mediatica, un grande calderone digitale dentro il quale ci finisce tutto e nulla riesce ad emergere."

    E' quello il problema.
    Io ho Netflix da quasi un annetto ormai ma lo uso quasi esclusivamente le serie TV Marvel e qualche sporadico fenomeno mediatico come Stranger Things, Aggretsuko e Dark; raramente mi capita di vedere film a meno che non siano produzioni originali o film di cui sento parlare in giro da gente con più tempo di me.
    Purtroppo, come dici tu, cercare un film su Netflix significa perdere almeno 2 ore solo per capire cosa vedere, morendo di noia dopo 5 minuti di ricerca perché nulla è evidenziato a parte quei sottogeneri tipo "cosa potrebbe piacerti". Quindi anche io non è che sia rimasta così tanto entusiasta della piattaforma...

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    1. E' indubbiamente uno strumento fatto per chi ha molto tempo a disposizione, principalmente un pubblico casalingo e pantofolaio (detto col massimo rispetto possibile). Però indubbiamente, il fatto di poter interrompere e riprendere un episodio da dove si vuole fa sì che lo usino molto anche i giovsni e gli appassionati di serie tv. Perchè le serie tv permettono questo genere di visione. Col un film, almeno per me, sarebbe impossibile...

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  2. Capisco quello che dici, però per chi come me abita in piccoli paesi lontani da una qualsiasi sala cinematografica decente, netflix è quasi una benedizione. E' vero che è dispersivo e ospita più che altro film e serie commerciali, ma ti assicuro che che dà una grossa mano agli appassionati. Senza contare, non dimentichiamolo, che ha un costo davvero irrisorio e alla portata di tutti, cosa che il cinema purtroppo non è più.
    Bell'articolo comunque, solleva una discussione attualissima.
    Un abbraccio.
    Mauro

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    1. E' vero, Mauro. Non lo discuto. Quando ci sono problemi oggettivi (come la lontananza delle sale) è chiaro che è pur sempre meglio di nulla. Sulla questione economica invece non mi trovi molto d'accordo, permettimi: il cinema (quello in sala, intendo) è rimasta davvero l'unica forma d'arte ancora alla portata di tutti: non esiste alcun altro tipo di spettacolo che si può vedere con 7-8 euro. E' vero che per una famiglia tipo (padre, madre, figlio/i) la spesa è maggiore, ma anche in questo caso, se davvero si vuole "investire" in cultura, basta rinunciare a qualcos'altro (un paio di scarpe firmate o lo zainetto scolastico all'ultima moda, per dire)

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  3. Anch'io ho un rapporto combattuto. Di cinema sinceramente anch'io non vedo un granché, a parte un gran bel film: "Hell or High Water". Sulle serie niente da dire: a fianco di tanti prodotti da popcorn ho visto cose di ottima qualità: Narcos, Stranger Thinghs, The end of the f***ing world, Mindhunter, per citarne alcuni.
    Sulla potenza del cinema siamo in totale accordo, però c'è una frase del grande Monicelli che suona profetica: "Il cinema non morirà mai, ormai è nato e non può morire: morirà la sala cinematografica, forse, ma di questo non mi frega niente."

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    1. Il grande Monicelli ha sempre ragione, a prescindere! :) però, ne sono certo, per quanto sia verissima non penso che lui abbia pronunciato quella frase con soddisfazione: è vero che il cinema, come arte, non morirà mai, ma è altrettanto vero che c'è una bella differenza tra vedere un flm sul grande schermo o su uno smartphone... NON è la stessa cosa, non è possibile. E il problema è che le nuove generazioni questo non lo capiscono. Oltretutto penso anche un'altra cosa: un film "vive" solo se ha un pubblico, il cinema è l'arte più popolare che esista (nel senso letterale della parola) è non è fatta per la visione intima... è spersonalizzante e innaturale. Io la vedo così.

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    2. Quella del grande Monicelli era di certo una provocazione com'era nel suo stile e sul cinema la pensiamo esattamente allo stesso modo.
      Però credimi, da sempre anch'io cinefilo e quasi intollerante alle serie, mi sono dovuto ricredere. La svolta è stata soprattutto dopo Breaking Bad e dopo aver visto un capolavoro come "True Detective".

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    3. Anch'io ho visto "True Detective" (la prima serie) e penso che sia una delle cose migliori viste in quell'annata, forse la migliore in assoluto. Questo per farti capire che non ho nessuna preclusione verso le serie tv: ritengo però che sia una forma di espressione più "facile" rispetto al cinema e totalmente diversa. Un conto è condensare in due ore le cose da dire, altro è avere svariate puntate per farlo... poi, è ovvio, sarà sempre molto meglio una bella serie tv rispetto a un brutto film. Ma a parità di qualità penso che il film sia insuperabile.

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  4. Direi che Netflix è perfetto per chi segue le serie tv, che è una tipologia di spettatore molto diversa, a mio parere, da quello cinefilo. E' oggettivo che il catalogo di film che propone Netflix è molto debole, in particolar modo rispetto a Sky. Non c'è proprio paragone.

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    1. Verissimo. Come ho scritto sopra, è evidente che Netflix si rivolge a un pubblico sedentario e casalingo. Non a caso i film sono pochi e ultra-commerciali. Magari con il tempo (e - ahimè - con la chiusura delle sale cinematografiche) migliorerà sicuramente, ma per adesso un amante del cinema ne ricava effettivamente poca soddisfazione.

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  5. Da non abbonata ma da cliente di continui mesi gratuiti, penso sempre che il problema non sia la piattaforma ma lo spettatore.
    Netflix offre contenuti di qualità per chi li cerca -magari non filmoni storici, ma più recenti sì- e per chi li vuole, mentre lo spettatore medio si accontenterà delle novità messe in evidenza o dei titoli più cliccati. Un po' come al cinema, dove c'è ancora e sempre ci sarà chi va solo a Natale, chi va per passare una serata fuori senza nemmeno sapere i film in programma. Chi come noi unisce ossessione e passione, saprà muoversi in questo mondo di titoli, e infatti se apro Netflix è per andare a colpo sicuro su cose che già mi sono segnata.
    Onestamente, poi, vista la decadenza televisiva degli ultimi tempi, con programmi sempre più urlati e trash, ben venga chi si affida a serie TV o film altrove.
    Quanto al cinema, non morirà, si farà più selezionato e più creatore di eventi -come 2001 ha dimostrato-, tenendo presente che l'emozione e l'esperienza su grande schermo è un'altra cosa.

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    1. Ormai la tv generalista è morta e sepolta, su quello siamo d'accordo. Io non l'accendo praticamente quasi più se non per i notiziari e le trasmissioni di approfondimento politico (voglio farmi del male, lo so...). Quindi sì, rispetto a questo ben venga Netflix e il suo catalogo steminato che offre una valida alternativa al nulla.
      Riguardo al fatto che il problema sia lo spettatore... mah, è come chiedersi se sia nato prima l'uovo o la gallina: è Netflix che è stato concepito a misura del pubblico medio, o è il pubblico medio che tanto non cercherà mai roba di qualità su Netflix? Chi può dirlo? Ammetto che io, da completo neofita e senza avere le idee chiare, mi sono un po' smarrito in questo oceano di proposte, però... quello che mi pare significativo è che non ho avvertito assolutamente lo stimolo ad approfondire la conoscenza della piattaforma. Mi è subito venuta a noia. Tu sei una che segue tantissimo le serie tv, io invece non le riesco a guardare e magari mi precludo una bella fetta del potenziale di questo strumento, però devo dire che non mi riesce proprio appassionarmi (pur riconoscendone la grande versatilità).
      E sulle tue ultime righe, dal tono - mi pare - affermativo... spero proprio che tu abbia ragione! Ma quanti film esistono in grado di suscitare le emozioni di "2001"?

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  6. Netflix è un po' come internet: ci si trova dentro di tutto, basta saperlo cercare. Oltretutto costa pochissimo, quasi niente, e offre tantissimo, ha un catalogo pressochè illimitato. Ti pare poco? Te lo dico perchè so (almeno spero) che non ti offendi: questo tipo di atteggiamento di preclusione, non solo tuo ma parlo in generale, mi pare un tantinello snob. Sarà che oggi il populismo va di moda, ma io non ci vedo niente di mare in uno strumento "populista" ;D

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    1. No, figurati... non mi offendo, ma nemmeno ritengo di essere "snob": sul fatto che Netflix offra tantissimo a un costo bassissimo sono totalmente d'accordo, e di sicuro è un merito. Però non sono d'accordo che abbia un catalogo "illimitato". Ti ho fatto degli esempi, sul cinema d'autore, e ci ho trovato davvero poco. Forse è "illimitato" riguardo le serie tv, ma la parte cinematografica è ancora molto, molto incompleta.

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  7. Condivido il tuo post e l'appello finale.
    La sala prima di tutto, e netflix un po' alla volta le sta uccidendo, rendendo tutti più pigri.
    Quanto ai servizi in streaming ce ne sono alcuni dedicati al cinema d'autore, non so se conosci ad esempio Mubi. L'offerta è ovviamente molto inferiore, ma chi punta alla qualità lì trova ciò che cerca.
    Poi certo, netflix va anche tanto di moda e le mode si autoalimentano...
    Ciao
    Vincenzo

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    1. Non conosco Mubi, per me è un mondo inesplorato ma del quale faccio molta fatica ad appassionarmi... comunque penso che hai capito benissimo il discorso che volevo fare: per me il cinema è quello in sala, e le nuove tecnologie allontanano le persone dalla sala. Per lo "spettatore medio", come dice Lisa, o per le nuove generazioni questo non è un grosso problema. Per me sì, perchè significa la morte del cinema come lo intendo io.

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    2. e comunque sottoscrivo la frase di Benigni (oggi più che mai), ma anche la tua considerazione finale: il cinema potrà diventare un divertimento antico e superato, ma non sparirà...
      pensiamo a quel che è successo all'opera e al teatro...

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  8. Ho l'abbonamento a Netflix da più o meno un anno, e lo guardo sporadicamente. Ci ho visto UN solo film (Mudbound) solo perché aveva delle candidature agli ultimi oscar, ma, siccome non mi piace guardare i film in TV - (figuriamoci sul PC! :) - continuo ad andare in sala tanto quanto prima.
    Per quanto mi riguarda i due universi possano convivere tranquillamente.

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    1. Anche per me potrebbero convivere tranquillamente. Ma noi (e per "noi" intendo "noi" cinefili) non facciamo testo, cara poison: siamo ormai una ristrettissima minoranza che non rappresenta affatto il famigerato "spettatore medio": "noi"siamo quelli che, a parità di fruizione, preferiremo sempre un film in sala a uno in streaming. Il problema è che la stragrande maggioranza della "ggente" non la pensa così...

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  9. Tra Sky ed Infinity di certo non ho bisogno di Netflix, tuttavia al di là dei discorsi sul cinema, è indubbiamente vero che la suddetta produce spesso serie di gran livello ;)

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    1. Indubbiamente. Per chi ama i serial credo che Netflix sia il top, anche per il fatto, come dici te, che realizza ottimi programmi autoprodotti.

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  10. Io sono sicuramente controcorrente, nel senso che di serie tv su Netflix ne seguo pochissime, proprio perché non amo molto la serialità. Tranne alcune eccezioni mi butto totalmente sui film. E non sono d'accordo sul fatto che Netflix sia adatta ad un pubblico generalista ma la penso proprio al contrario! Tanto che sono pochi quelli che guardano film su Netflix. Proprio perché la proposta di film su Netflix è estremamente particolare ed in controtendenza con i gusti del grande pubblico. Su Netflix ho scoperto un sacco di film indiani o coreani che non si trovano attraverso altri canali ufficiali. Stessa cosa per molte commedie francesi e tedesche. Poi posso essere d'accordo sul fatto che sia difficile 'scovarli' i film ma è solo una questione di utilizzo: più film si guardano, si votano e si recensiscono e più le proposte della piattaforma diventano interessanti ed in sintonia con i propri gusti.
    Per quanto riguarda la querelle Netflix vs cinema per me neppure esiste, dato che il confronto, semmai, è tra Nerflix e la televisione. il cinema è altra cosa.

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