mercoledì 26 settembre 2018

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA (27 SETTEMBRE - 3 OTTOBRE)


Due grandi registi, ultimamente un po' in disarmo ma ostinatamente "resistenti", si contenderanno gli schermi della settimana cinematografica entrante: Spike Lee torna ai temi di sempre (i diritti dei neri d'America) con Blackkklansman, commedia caustica e graffiante su un poliziotto di colore che negli anni '70 riusci (per davvero!) ad infiltrarsi nel Ku-Klux-Klan. Lo stagionato Terry Gilliam invece corona il sogno di una vita intera facendo uscire il suo L'uomo che uccise Don Chisciotte, dopo vent'anni di lavorazione e infinite traversie. Ce n'è quanto basta per correre al cinema!


BLACKKKLANSMAN
(di Spike Lee, Usa 2018)
Il ritorno in grande stile di Spike Lee, acclamato a Cannes e coerente con il suo impegno di sempre, in favore dei diritti dei neri: Blackkklansman racconta la storia vera di Ron Stallworth, il poliziotto afro-americano che negli anni '70 riuscì ad infiltrarsi nel Ku-Klux-Klan fino a divertarne il leader (a dispetto - vedremo come - del colore della pelle). Ci si aspetta un Spike Lee graffiante e corrosivo come ai bei tempi, dopo anni di oblìo...
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L'UOMO CHE UCCISE DON CHISCIOTTE
(di Terry Gilliam, Gb, 2018)
Il film che Terry Gilliam voleva realizzare da una vita, a costo di diventare quasi un'ossessione e fin quasi a rimetterci la vita stessa (è stato colpito da un ictus appena finite le riprese) arriva finalmente in sala dopo oltre vent'anni di disavventure produttive. Ispirato alla celebre opera di Cervantes, trasposto ai nostri tempi e con un cast di lusso (Adam Driver, Jonathan Pryce, Stellan Skarsgard, Olga Kurylenko) è persino scontato dire che lo aspettiamo con grande curiosità.
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LA CASA DEI LIBRI
(di Isabel Coixet, Spagna 2017)
Una vedova di guerra (siamo nell'Inghilterra degli anni '50) decide di aprire una piccola libreria nel paesino dove abita per superare il trauma della morte del marito. Dovrà ovviamente difendersi dallo scetticismo, dalle speculazioni immobiliari e dalla burocrazia. Ma ci sarà anche chi proverà ad aiutarla nella sua utopia. Con Emily Mortimer e Bill Nighy.
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MICHELANGELO - INFINITO
(di Emanuele Imbucci, Italia 2018)
Una raffinata docu-fiction che ripercorre gli ultimi anni di vita del grande artista, costruita come un'appassionante racconto di divulgazione e senza (s)cadere nel didascalismo. Immagini di struggente bellezza accompagnate da testimonianze d'epoca "recitate" da grandi voci del cinema italiano (tra gli altri, Enrico Lo Verso e Ivano Marescotti). Produce Sky Cinema.
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RICCHI DI FANTASIA
(di Francesco Miccichè, Italia 2018)
Una coppia di amanti, un tempo benestante e ora ridotta in miseria, tira avanti come può nella speranza di tempi migliori. Lui (Sergio Castellitto) è un ex geometra riciclatosi come muratore. Lei (Sabrina Ferilli) un' ex cantante che ora strimpella nel ristorante del marito. Una vincita da tre milioni di euro fa riesplodere la loro passione... ma sarà vera gloria? Un dichiarato omaggio alla commedia all'italiana diretto dall'emergente Francesco Miccichè (già regista di Loro chi?)
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MIO FIGLIO
(di Christian Carion, Francia 2017)
Due coniugi, separati, si riuniscono per affrontare il dramma della sparizione di loro figlio, presumibilmente rapito. Il difficile contesto (un minuscolo borgo di montagna, la reticenza della gente, la polizia che brancola nel buio) non agevolerà le ricerche. Con Guillaume Canet e la bella Mélanie Laurent.
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ESCONO ANCHE :

GIRL (di Lucas Dhont, Belgio 2018)
TUTTI IN PIEDI (di Franc Dubosc, Francia 2018)
SEI ANCORA QUI (di Scott Speer, Usa 2018)
TI PORTO IO (di Chris Karcher e Terry Parish, Usa 2017)

8 commenti:

  1. Grande curiosità per i due titoli di punta, soprattutto per Spike Lee che con la giusta dose di pungente ironia sembra promettere molto bene! :)

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    1. Sì, in effetti il vecchio Spike Lee parrebbe essere tornato a livelli più che dignitosi (vedi anche il premio di Cannes). Mi incoriosisce molto, lo vedrò di sicuro nel weekend!

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    2. Il film di Lee merita, a me era piaciuto anche Chi-Raq!

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    3. Visto ieri sera: mi è piaciuto molto, il vecchio Spike Lee è tornato a graffiare! ;)

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  2. Ma del film di Gilliam che se ne sa? Cosa è rimasto dell'idea originale?

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    1. Eh, bella domanda! Difficile rispondere nello spazio di un commento... basti sapere che il film ha avuto un "travaglio" produttivo durato quasi vent'anni, tanto che è stato girato addirittura un documentario per raccontare le peripezie di lavorazione: si chiama "Lost in La Mancha" e si trova facilmente in rete, e rende benissimo l'idea dell' utopia di Gilliam. Quello che esce oggi... diciamo che è il frutto del miglior compromesso possibile tra il sogno (di Gilliam) e il raziocinio (dei produttori). Staremo a vedere.

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  3. Ovviamente correrò a vedere il film di Gilliam, per quel che riguarda invece Spike Lee credo aspetterò, ché un film simile a mio avviso rischia di venire penalizzato dal doppiaggio.

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    1. L'ho visto ieri sera (quello di Spike Lee) e in effetti non posso che darti ragione: doppiato in italiano perde parecchio, pur facendosi comunque apprezzare

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