sabato 15 settembre 2018

PAGELLE VENEZIANE : FUORI CONCORSO E SEZIONI COLLATERALI



158 lungometraggi in undici giorni, questa è la Mostra del Cinema di Venezia: è umanamente e fisicamente impossibile vedere tutto, e il calendario ti costringe ogni giorno a fare delle scelte... i cinefili "veri" li riconosci infatti subito, sono quelli che studiano da cima a fondo il programma per farci incastrare più visioni possibile, cercando di non privilegiare solo i film del concorso principale. Nemmeno il sottoscritto, ovviamente, potrà parlarvi di tutti i film visionati, però mi piaceva comunque darvi un assaggio anche di quello che si può trovare nelle sezioni collaterali, che spesso e volentieri racchiudono anche piccole "perle" che puoi vedere solo ai festival. E anche quest'anno non ha fatto eccezione...



STILL RECORDING 
(di Saeed Al Batal e Ghiath Ayoub, Siria) - Settimana della Critica
Un'incredibile, sconvolgente reportage di guerra, vincitore della Settimana della Critica: due ragazzi siriani, uno di Damasco (controllata dal regime) e l'altro di Ghouta (roccaforte della resistenza armata) s'improvvisano videomakers ed immortalano con la telecamera il conflitto in presa diretta, mettendo su anche un piccolo studio di registrazione. L'idea è quella di filmare tutto quello che gli gravita intorno, affinchè il mondo sappia. Ma un giorno sarà la telecamera a filmare loro...


L'AMICA GENIALE 
(di Saverio Costanzo, Italia) - Fuori concorso
Chi l'avrebbe mai detto? I primi due episodi della fiction Rai tratti dal vendutissimo libro della misteriosissima Elena Ferrante sono una delle cose più belle viste al Lido: una storia personale e universale insieme, che trae spunto dalle vicissitudini delle due piccole protagoniste per regalarci un sontuoso affresco della Napoli degli anni '50, terribile e affascinante insieme. La regìa di Costanzo, la sceneggiatura curata dalla stessa Ferrante (insieme a Francesco Piccolo) e la bravura (incredibile!) delle due ragazzine mi hanno fatto amare questo "antipasto" in anteprima. E ora chi ce la fa ad aspettare le prossime puntate?


TEL AVIV ON FIRE 
(di Sameh Zohabi, Israele) - Orizzonti
Il film in assoluto più applaudito della Mostra di Venezia: un'esilarante, graffiante, intelligente commedia farsesca sul conflitto israelo-palestinese, visto attraverso le (dis)avventure di un giovane aspirante sceneggiatore di soap-opere e una guardia di frontiera tele-dipendente. La pace tra i due paesi potrebbe passare anche attraverso una scalcinata fiction televisiva, il cui gradimento è esattamente trasversale ai due popoli. Divertentissimo e sagace.


PROCESS (THE TRIAL)
(di Sergei Loznitsa, Russia) - Fuori Concorso
Sergei Loznitsa torna a Venezia con un altro documentario che farà discutere (dopo l'ottimo Austerlitz, del 2016) ricostruendo accuratamente con immagini di repertorio uno dei processi-farsa
imbastiti da Stalin per legittimare il suo regime: inventandosi di sana pianta una falsa accusa di colpo di stato, il dittatore russo fece condannare e giustiziare un buon numero di suoi oppositori gettandoli in pasto all'opinione pubblica per crimini mai commessi. Il film è minuzioso nella documentazione storica ma, va detto, un po' pesantuccio nella realizzazione. E' comunque interessante come specchio di un'epoca.


YING  (SHADOW) 
(di Zhang Yimou, Cina) - Fuori concorso
Vabbè, è tutto vero: sarà ormai stereotipato, inflazionato, fuori moda, non stupirà più nessuno, però signori... il nuovo wuxia di Zhang Yimou è sempre di una bellezza estetica clamorosa. Un piacere per gli occhi. La storia è quella di un' "ombra", cioè di una specie di sosia del potente di turno spedito in guerra a combattere per preservare la vita del proprio padrone. Sarà pure vuoto fomalismo (ma non è vero) però film del genere ti fanno riappacificare col cinema.


A STAR IS BORN 
(di Bradley Cooper, Usa) - Fuori concorso
Che dire... se Clint Eastwood si è rifiutato di girarlo evidentemente c'era un motivo. Come film non è nemmeno terribile, ma è finto dall'inizio alla fine. Plastificato. Prendere Lady Gaga per farle interpretare una ragazzina timida e complessata che vuole diventare grande è come prendere Rocco Siffredi per fargli interpretare un prete. Durante la visione ti chiedi, ripetutamente, che cosa ci stia a fare un film del genere a Venezia, seppur fuori concorso. Poi ti avvicini al red carpet e capisci perchè... la strada per gli Oscar è aperta.


LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO
(di Emanuele Scaringi, Italia) - Orizzonti
Sarà che i fumetti non mi piacevano neppure da piccolo, però ho trovato davvero scarsissima empatia per questa pellicola inopinatamente già cult, salutata con entusiasmo da legioni di nerd festanti... un film fatto di sketch, privo di struttura narrativa, con tanti piccoli camei di attori importanti messi lì solo come specchietto delle allodole per attirare il pubblico generalista. Il debutto al cinema del fumettaro Zerocalcare, idolo dei giovanissimi, è una storia esile e inconstitente che si dimentica un attimo dopo i titoli di coda. Abbastanza inutile, almeno per me.

2 commenti:

  1. "L'amica geniale" è uno dei miei libri dell'anima e pensare a una riduzione cinematografica (anzi, televisiva!) mi fa rabbrividire, però ne state parlando tutti benissimo. Sono davvero tesa!

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    1. Io purtroppo non ho letto i libri, ma posso confermarti che le prime due puntate della serie tv (che abbiamo visto a Venezia) sono davvero belle... e ti mettono una voglia matta di leggere i libri, per chi ancora non l'ha fatto!

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