venerdì 26 aprile 2019

L' UOMO FEDELE


titolo originale: L'HOMME FIDELE (FRANCIA, 2018)
regia: LOUIS GARREL
sceneggiatura: LOUIS GARREL, JEAN-CLAUDE CARRIERE
cast: LOUIS GARREL, LAETITIA CASTA, LILY ROSE-DEPP
durata: 75 minuti
giudizio: 


Abel e Marianne sembrano una coppia felice, fino a quando Marianne rivela al partner di aspettare un figlio da Paul, il migliore amico del compagno. A complicare le cose ci si metterà anche la giovane Eve, sorella di Paul ma da sempre segretamente innamorata di Abel...



Esistono al mondo uomini più desiderabili di Louis Garrel? Trentasei anni, bell'aspetto, figlio di quel Philippe Garrel anche lui attore e regista (e degno esponente della nouvelle vague), cresciuto a pane, cinema, cultura e donne importanti e bellissime: è stato marito di Valeria Bruni Tedeschi e, attualmente, di Laetitia Casta... fortunato in tutto, dunque, al cinema come in amore. Figlio d'arte, senza alcuna vergogna, e capace perfino di girare film interessanti e riusciti come questo L'uomo fedele, presentato all'ultimo Festival di Roma ed uscito adesso nelle sale italiane.

E' un tipo furbetto, questo Garrel: un francese atipico, senza la spocchia e la supponenza artistica tipica di tanti suoi connazionali, addirittura umile e timido, capace nei suoi film di omaggiare (senza scomodare) uno come François Truffaut ma avendo l'intelligenza di restare sempre con i piedi per terra, riuscendo a far divertire il pubblico senza irritarlo, senza mai dare l'impressione di volerlo prendere in giro...

Ed è talmente ovvio, così esplicito ne L'uomo fedele l'omaggio alla nouvelle vague, che vedendo il film non ci sentiamo affatto "traditi" da questo schema così collaudato e ripetitivo, anzi. Le continue, assurde giravolte amorose dei protagonisti appaiono del tutto "normali" in questo contesto divertente e surreale, davvero così clamorosamente "francese". Ammettiamolo: solo i francesi sono capaci di girare film così sconclusionati nella narrazione e farli apparire assolutamente "normali", credibilissimi, proprio come ci riuscivano Truffaut, Rohmer, Resnais, Chabrol... e dai quali Garrel jr. pare aver assorbito tutta la la grazia, la leggerezza e la capacità narrativa di raccontare storie di triangoli e quadrilateri amorosi senza mai scadere nel ridicolo. Chapeau.

L'uomo fedele, titolo ovviamente ironico, è infatti tutto basato sull' "innocente", palese e dichiarata infedeltà dei suoi protagonisti: Abel (interpretato dallo stesso regista) viene abbandonato da Marianne (Laetitia Casta, splendida, il cui feeling con il marito - vero - è uno dei punti forti del film) che gli preferisce il suo miglior amico. Ma quando nove anni dopo quest'ultimo morirà lei, rimasta vedova, si ributterà tra le braccia del primo compagno, incurante che nel frattempo lui si è messo a flirtare con una ragazzina ventenne (Lily Rose-Depp), sorella del defunto e per nulla propensa a farsi da parte!

Garrel smitizza sapientemente la sua immagine di uomo piacente e fascinoso, muovendosi con fare impacciato, timido e trasparente, i sui sentimenti gli si leggono in faccia. In questo modo sa rendersi credibile e simpatico verso il suo pubblico, che lo adotta e gli perdona ogni divagazione amorosa. La sceneggiatura, da lui scritta insieme all'ultra ottantenne Jean-Claude Carriere, è semplice e diretta, comprensibile ad ogni latitudine. Ad impreziosirla ci pensano un tris di bravi attori e attrici e la capacità, tutta transalpina, di mostrare con naturalezza i paradossi della vita.

7 commenti:

  1. carinissimo!!! e sono contenta che per una volta hai messo da parte i pregiudizi sulle commedie francesi! ti fa onore ;) ho adorato questo film, lieve e pungente come solo i francesi sanno fare!

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    1. Io non ho pregiudizi contro le commedie francesi... diciamo che non sopporto "un certo tipo" di commedie francesi, quelle buoniste e furbette alla "Quasi amici", per capirci. In questo caso invece non posso che applaudire, ci mancherebbe! :)

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  2. Io la Casta' la trovo invece bruttina forte, vista dal vivo lo confema
    Il film mi incuriosisce...

    Ale

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    1. Non l'ho mai vista dal vivo... da giovane era, per così dire, una bellezza "non convenzionale" (dentini sporgenti, forme generose, poco trucco), oggi mi piace quasi di più: non ha più l'aspetto da modella ma ha un certo fascino da donna matura. Insomma, non la butto via, ecco! :)

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  3. Oddio dopo aver letto la tua recensione adesso voglio vederlo! Ma dovrò aspettare secoli per una uscita nelle sale! :(

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    1. Non disperare, se è arrivato perfino al mio paesello... ;)

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