mercoledì 28 agosto 2019

CI VEDIAMO A VENEZIA ?

 
La 76. edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia comincia nel segno del glamour: mai come quest'anno infatti saranno così numerose le stelle del cinema presenti al Lido, tanto che è praticamente impossibile elencarle tutte... la speranza è che oltre ai "filmoni" in concorso (Joker, Ad Astra, J'Accuse) ci sia adeguato spazio anche per la qualità.  SOLARIS (cioè il sottoscritto) sarà ancora una volta in laguna e vi terrà aggiornati sulle pagine facebook del blog e quella personale. Le recensioni le pubblicherò invece man mano che i film usciranno in sala.
E, come sempre, se qualcuno di voi sarà al Lido e mi volesse contattare (potete farlo su messenger - Sauro Scarpelli - o alla mail kriskelvin72@gmail.com) per condividere... sogni, visioni e passioni,  oppure semplicemente per un saluto, sarò felicissimo di incontrarvi. 
Buona Mostra a tutti! 


Un cartellone ricco, ricchissimo di glamour, come non se ne vedevano da anni. La 76. Mostra del Cinema di Venezia (28 agosto - 7 settembre) potrà contare su un red carpet da fare invidia a quello degli Oscar, tante saranno le star presenti al Lido ad accompagnare i loro film. Il rischio, lo dico subito, è che i vari kolossal americani presenti possano in qualche modo "nascondere" e compensare una qualità artistica complessiva che nelle ultime edizioni era sempre stata altissima e che quest'anno, forse, offre un po' meno agli appassionati e addetti ai lavori. Con la speranza ovviamente di essere felicemente smentito...

"Joker" di Todd Philips
Si comincerà già dal primo giorno ad applaudire nomi famosi: direttamente da Cannes, dove ha vinto la Palma d'Oro lo scorso anno, arriverà Hirokazu Kore-Eda con il suo primo film girato fuori dal Giappone, che avrà l'onore di aprire la kermesse. Il titolo è La vérité, e nel cast ci sono Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke e la splendida Ludivine Sagnier. Ma i titoli più attesi, quelli che porteranno a Venezia migliaia di fan in cerca di selfie e di autografi saranno certamente altri, a partire dal Joker di Todd Philips, primo cinecomic della storia in concorso e primo spin-off (si dice così?) dedicato al nemico giurato di Batman che sarà impersonato da Joaquim Phoenix (cui farà da "spalla" un giovanotto come Robert De Niro). Per non parlare poi del fantascientifico Ad Astra di James Gray (con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Donald Sutherland e Liv Tyler), fino al legal-thriller J'Accuse di Roman Polanski, ricostruzione minuziosa dell' affaire Dreyfus. Il vecchio maestro non potrà essere al Lido per i noti problemi giudiziari, ma al suo posto ci saranno i protagonisti del film, cioè Jean Dujardin, Louis Garrel ed Emmanuelle Seigner.

"Ad Astra" di James Gray
A contendersi il Leone d'Oro ci saranno anche altri quindici film, tra cui spiccano EMA di Pablo Larraìn (con l'esordiente Mariana De Girolamo e Gael Garcia Bernal) forse il più quotato tra i registi in gara, insieme ad altri due rappresentanti del cinema indie americano come Noah Baumbach (con il suo nuovo lavoro, Marriage Story, con Scarlett Johansson e Adam Driver) e Steven Soderbergh, ormai habituè di Venezia, che torna al Lido con la commedia The Laudromat (che annovera un supercast con Meryl Streep, Antonio Banderas, Gary Oldman e Sharon Stone). Da non sottovalutare nemmeno Waiting for the Barbarians del colombiano Ciro Guerra, ispirato all'omonimo libro di J.M. Coetzee, con Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson e Greta Scacchi.

E l'Italia? Il nostro Paese sarà ben rappresentato (si spera!) da tre film in concorso. Il nostro "pezzo da novanta", quello su cui si ripongono le speranze di premio, è certamente il Martin Eden di Pietro Marcello, tratto dal famoso romanzo di Jack London e con Luca Marinelli mattatore assoluto. Ci saranno anche Mario Martone (in concorso per il secondo anno consecutivo) con Il Sindaco del Rione Sanità e Franco Maresco con il grottesco documentario La mafia non è più quella di una volta, promosso nel tabellone principale dopo il grande  successo di Belluscone, del 2014.


Ci saranno ancora volta (purtroppo) poche registe donne in gara, di cui soltanto due in lotta per il Leone d'Oro: l'australiana Shannon Murphy con Babyteeth e la saudita Haifaa Al Mansour con The Perfect Candidate. La loro scarsa presenza sarà in parte compensata dalla Giuria della Mostra, che ha attribuito il ruolo di presidentessa alla cineasta argentina Lucrecia Martel, poco conosciuta da noi ma una vera istituzione in patria. A lei (insieme agli altri colleghi giurati) il compito di attribuire i premi principali della rassegna, dal Leone d'Oro per il miglior film a quelli per la regia e la sceneggiatura, oltre alle Coppe Volpi per il miglior attore e la miglior attrice. Dovranno valutare, oltre ai titoli già citati, anche due pellicole francesi (Wasp Network di Olivier Assayas, con Penelope Cruz, e l'impegnato Gloria Mundi di Robert Guédiguian) oltre a un manipolo di film strettamente "di nicchia" (diciamo pure "da festival") tra i quali spicca lo svedese About Endlessness di Roy Anderson, già vincitore nel 2014.

Appuntamento al Lido, dunque. Saranno al solito dodici giorni intensi, pieni di incontri e di visioni, di film e di commenti, di chiacchiere tra appassionati. Dodici giorni in cui non si penserà ad altro se non a precipitarsi (spesso di corsa) da una sala all'altra, a consumare pasti veloci, a scambiarsi opinioni insieme ad altri cinefili. Che poi è il vero piacere dei festival.
E quindi ancora una volta... ci vediamo a Venezia!!

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