giovedì 16 aprile 2020

VENEZIA E CANNES UNITE CONTRO LA CRISI? IPOTESI FANTASIOSA, MA...



Nemmeno a farlo apposta, lo dicevo giusto ieri mattina  sulla mia pagina facebook: il Coronavirus ha stravolto anche la stagione dei grandi Festival, e non poteva essere diversamente. Il Festival di Cannes ha praticamente gettato la spugna, la Mostra di Venezia sta alla finestra e aspetta gli eventi. Allo stato attuale però è inutile fare previsioni, tutti vivono alla giornata incrociando le dita. Con una certezza, però: finchè non si troverà una cura o un vaccino è inimmaginabile ipotizzare che tutto si possa svolgere normalmente, con le sfilate sul red carpet e la folla in coda per le proiezioni... tutto dovrà essere ripensato.

Ieri però, nella mia inedia da quarantena forzata, mi era venuto in mente un pensiero tanto utopistico quanto "alto e nobile": non sarebbe bellissimo se, proprio a causa di queste immani difficoltà, i due festival più importanti al mondo unissero le forze per organizzare una rassegna congiunta, da tenersi insieme, in date sicure, in un'ottica di collaborazione? Pensate che bello: sarebbe, anche mediaticamente, un gran gesto di solidarietà, sinergia, fiducia. Proprio quello che vorrebbe: un'iniezione di fiducia per ripartire. L'arte (cinematografica, in questo caso) che abbandona campanilismi e frontiere per un'unica, irripetibile volta!

Parevano deliri, appunto. E invece... oibò! Proprio stamattina leggo  su un sito specializzato, l'americano "The Playlist", che Thierry Fremaux, curatore del Festival di Cannes, sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) aver lasciato una porta aperta a questa "pazza idea". Nell'intervista si legge testualmente "Il nostro festival vuole essere presente almeno in autunno. Il cinema e la sua integrità sono minacciate, dovremmo ricostruirlo, riaffermare la sua importanza con energia, unità e solidarietà. Come ogni anno parlo molto con Alberto Barbera, che ovviamente è anche lui preoccupato. Dall'inizio della crisi abbiamo pensato alla possibilità di fare qualcosa insieme se Cannes fosse stata cancellata, stiamo continuando a parlarne.."

Magari saranno solo parole, ma magari no... certo sarebbe una gran bella cosa, un evento da ricordare ai posteri, che ci consentirebbe di guardare con fiducia al futuro.
Sognare, davvero, non costa nulla!

2 commenti:

  1. Si è una bella possibilità.
    Ma io son molto preoccupato per il futuro...se si parla di mettere un divisorio in plexiglas tra un tavolo e l’altro di un ristorante per rispettare le nuove distanze di sicurezza di due mt per contenere l contagio ..e l’assurdo due mt pure fra i commensali immaginati quello che devono fare con una sala cinematografica.
    Al di là del Red carpet😀

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Capisco e condivido la tua preoccupazione. Ho fatto un post l'altro ieri su come potrebbero diventare le sale cinematografiche se sarà consentita loro la riapertura (e ammesso che riusciranno a riaprire). Dobbiamo iniziare a renderci conto che nulla sarà più come prima dopo questo virus, anche se riusciranno a trovare un vaccino... però credo che, malgrado tutto, il fatto che due grandi festival vogliano collaborare tra loro denota almeno la vitalità e la voglia di riscatto di un settore che, come tanti altri, a causa di questa emergenza subirà una crisi profonda.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...