mercoledì 6 gennaio 2021

PAULA BEER, L'IRRESISTIBILE ASCESA DI UNA BELLEZZA FUORI DAI CANONI...

Ventisei anni il prossimo febbraio, un pugno di film alle spalle, assolutamente refrattaria al gossip ("anche se i red carpet mi divertono...") e pochissima voglia di mondanità: in apparenza, Paula Beer sembra proprio il ritratto dell'antidiva... ma la domanda sorge inevitabilmente spontanea: fino a quando? Sarà ben difficile infatti che una bellezza così raffinata e particolare, elegante ed enigmatica allo stesso tempo, possa rimanere a lungo lontano dai riflettori, specialmente se al fascino si affiancano anche meriti artistici non indifferenti, che l'hanno portata ad essere l'attrice tedesca più talentuosa della sua generazione. Insomma, come si suol dire: ne risentiremo parlare. E di sicuro a breve!

Nata a Magonza, la città di Gutenberg, figlia di due pittori, la piccola Paula ha respirato l'arte fin da subito. Tanto che, per sua stessa ammissione, a sei anni le gallerie d'arte e le mostre le erano già venute a noia. A lei invece piaceva inventare storie e farle recitare alle sue bambole, in seguito "sostituite" dai compagni di scuola... da lì a frequentare piccole compagnie teatrali il passo è stato naturale, finchè a quindici anni ecco la svolta: nel 2010 il regista Chris Kraus le offre un ruolo da protagonista nel film The Poll Diaries, drammone sentimentale con la Grande Guerra sullo sfondo, grazie al quale la giovane Paula vince al primo colpo il titolo di miglior promessa del cinema tedesco, viatico di una precoce e fulminante carriera.

Da lì infatti la Beer non si ferma più: nel 2012 compare nel kolossal teutonico Ludwig, biografia di Ludovico II di Baviera, due anni dopo è nel cast nello spy-story storico Diplomacy di Volker Schlondorff (il regista de Il tamburo di latta, premiato a Cannes e agli Oscar), ma è nel 2016 che tutto il mondo si accorge di lei: François Ozon la vuole con sè nel suo bellissimo film Frantz, affascinante melodramma bellico d'autore capace di far risaltare tutta la bravura e l'eleganza di Paula. La pellicola viene selezionata in concorso alla 73. Mostra del Cinema di Venezia e la Beer, alla sua prima vetrina internazionale, si porta a casa un riconoscimento personale prestigioso: il Premio Mastroianni dedicato alla miglior attrice emergente (titolo già vinto in passato da Jennifer Lawrence, Mila Kunis e Jasmine Trinca, giusto per fare qualche nome...)

I

Il resto è cronaca recente: nel 2018 torna di nuovo sul red carpet del Lido, questa volta diretta dal premio Oscar Florian Henkel Von Donnesmarck in Opera senza autore (ancora un dramma storico, sempre nella sua Germania) ed inizia la collaborazione con un altro regista tedesco, Christian Petzold, che la vuole come protagonista prima ne La donna dello scrittore (2019) e poi in Undine, delicata pellicola che riscrive in versione contemporanea il mito nordico dell'Ondina, leggendaria creatura acquatica che ha bisogno dell'amore degli uomini per conquistarsi un'anima. La sua interpretazione le vale l'Orso d'argento all'ultima Berlinale, ad oggi il suo riconoscimento più importante. Ma crediamo di essere facili profeti nel ritenere che sia solo il primo di una lunghissima serie...

 


10 commenti:

  1. Bellissima, bravissima e gnocchissima, vincitrice del Beauty Awards 2020 non per caso ;)

    RispondiElimina
  2. Risposte
    1. Diciamo che è difficile restare insensibili a certi argomenti... :)

      Elimina
  3. Ma una che si chiama "Beer" vince a prescindere... 😂😜

    RispondiElimina
  4. Non la conoscevo ma a quanto pare è un talento, oltre che una bellezza, tutta da scoprire! Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È davvero un grande talento, una delle migliori attrici della sua generazione: se vuoi recupera "Undine" e "Frantz", non potrai non apprezzarla.

      Elimina
  5. Ha una faccia che "buca" lo schermo, come si suol dire. Davvero bellissima, chapeau!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...