sabato 26 giugno 2021

IL GIORNO E LA NOTTE


titolo originale: IL GIORNO E LA NOTTE (ITALIA, 2020)
regia: DANIELE VICARI
sceneggiatura: DANIELE VICARI, ANDREA CEDROLA
cast: VINICIO MARCHIONI, MILENA MANCINI, FRANCESCO ACQUAROLI, BARBARA ESPOSITO, DARIO AITA, ELENA GIGLIOTTI, ISABELLA RAGONESE, MATTEO MARTARI, GIORDANO DE PLANO
durata: 99 minuti
giudizio: 


In seguito a un imprecisato attentato terroristico tutti gli abitanti di Roma sono obbligati a rimanere chiusi nelle proprie case per motivi di sicurezza. Vediamo così incrociarsi le storie di tre coppie "ufficiali" e una (forse) appena nata, con tutte le vicissitudini del caso... 




Lo hanno definito il primo esempio di smart-filming nazionale, ovvero di cinema al tempo del lockdown: il regista Daniele Vicari ha infatti diretto (ma non girato) Il giorno e la notte proprio quando tutta l'Italia era chiusa in casa a causa del Corona virus, compresi ovviamente gli attori protagonisti di questa pellicola. I quali, questa è l'idea di base del film, hanno girato da soli le loro scene usando come set le proprie abitazioni e seguendo le istruzioni del regista attraverso le videochiamate. Ne è uscito così fuori questo strano "oggetto filmico" al contempo minimalista e intrigante, adesso disponibile a tutti sulla piattaforma RaiPlay e assolutamente degno di considerazione.

Aldilà della tecnica produttiva, infatti, ogni film di Daniele Vicari merita attenzione: cineasta dalla schiena dritta, impegnato, autore di opere notevoli e necessarie (L'orizzonte degli eventi, Diaz, Sole cuore amore) e da sempre attento ai cambiamenti sociali, Vicari con Il giorno e la notte teorizza un "esperimento collettivo" che porta lo spettatore a ragionare sul momento difficile che abbiamo passato e che (si spera) ci siamo messi alle spalle, provando a analizzare l'impatto della quarantena forzata sul nostro modo di vivere e su quanto la quarantena stessa abbia influenzato i nostri comportamenti. Il risultato è un film (volutamente) sghembo, claustrofobico, in apparenza poco amalgamato, capace di rendere bene a mio parere il senso di straniamento di chi, come noi, si è trovato costretto dal giorno alla notte ad affrontare una situazione imprevista e inimmaginabile.

La trama (se di trama si può parlare) segue un canovaccio distopico, dai contorni indefiniti: la specificità della pandemia è sostituita da un imprecisato attentato terroristico a causa del quale tutti gli abitanti di Roma sono obbligati per legge a restare chiusi in casa. Assistiamo quindi alle vicissitudini di tre coppie di persone, ognuna con i loro problemi: Anna (Elena Gigliotti) è una giovane attrice che convive con il fidanzato Manfredi (Dario Aita), anche lui attore e molto più famoso di lei. Andrea (Francesco Acquaroli) e Beatrice (Barbara Esposito) sono due genitori che hanno da poco perso un figlio e non riescono ad elaborare il lutto. Marcella (Milena Mancini) ha appena abbandonato il marito Sergio (Giordano De Plano) e si è rifugiata a casa di Marco (Vinicio Marchioni), il migliore amico di lui. E poi c'è Ida (Isabella Ragonese), l'unica "spaiata", rientrata a Roma dopo una storia di una sola notte con Luca (Matteo Martari), che invece è rimasto in Veneto e non la può raggiungere...

E' bene chiarire una cosa: malgrado le tre coppie del film siano effettivamente coppie anche nella vita, non stiamo parlando di metacinema. Sebbene infatti, come detto, tutti gli attori recitano dentro le loro case e interagiscono unicamente tra di loro, le vicende e le tematiche de Il giorno e la notte NON rispecchiano assolutamente i veri rapporti famigliari dei protagonisti. Insomma, non è un reality-show ma fiction al 100%: otto protagonisti (anzi, nove... l'episodio con Marchioni in realtà è una "tresca") che cercano di dare una risposta ai dilemmi che tutti noi ci poniamo dopo oltre un anno di emergenza: come siamo diventati? quanto siamo cambiati? quanto siamo e quanto saremo condizionati da tutto ciò che è successo in questo particolare, drammatico periodo storico?

Domande a cui il film risponde... diciamo per 3/4. Le quattro storie sono infatti piuttosto disomogenee: se Isabella Ragonese è di gran lunga la più brava di tutti (e il suo episodio quello più profondo e significativo), è invece piuttosto debole l'epsodio dei due aspiranti attori, mentre gli altri due (la coppia in lutto e la moglie che cade tra le braccia del migliore amico) mettono in scena dei clichè abbastanza classici adattati però al momento attuale. Il giorno e la notte è un film che per forza di cose lascia molto all'improvvisazione degli interpreti e risulta in certe parti un po' "sfilacciato", non sempre sorretto a dovere da una sceneggiatura adattata alla particolari condizioni in cui è stato realizzato. Nonostante questo, però, è innegabilmente un film seducente e coinvolgente, che nel finale arriva perfino a toccare le corde sensibili dello spettatore mostrando le immagini di una Roma deserta, bellissima e spettrale, cui il semaforo verde dell'ultima inquadratura lascia (forse) intravedere un timido segnale di speranza.


2 commenti:

  1. La Ragonese è una bravissima attrice , meriterebbe più attenzione di tante altre colleghe blasonate

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sottoscrivo. Bravissima attrice, con grande talento drammatico (straordinaria in "Sole cuore amore" di Vicari). Meriterebbe molta più considerazione.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...