venerdì 29 luglio 2022

TIRANDO LE SOMME: COMMENTO "RAGIONATO" ALLA STAGIONE 2021 - 2022

Spider-man: no way home, campione d'incassi 2021-2022


L'analisi corretta dei dati sugli incassi cinematografici stagionali riserva una piccola sorpresa, o quantomeno la (parziale) smentita di un luogo comune: contrariamente a quel che si pensa la gente al cinema (in sala) ci va ancora, malgrado i due anni di pandemia abbiano rivoluzionato i gusti del pubblico e la concorrenza dello streaming casalingo sia ormai preponderante. Eppure ci sono ancora film che incassano, nella fattispecie i cinecomics e l'animazione: lo spettatore-medio vuole film spettacolari, attrattivi, movimentati e di pura evasione, in poche parole cerca in sala "l'evento". Per contrappasso, è invece in grande sofferenza il cinema di qualità, ormai confinato nelle sempre più sparute sale d'essai che faticano a sopravvivere. In questo contesto annega, purtroppo, anche il cinema italiano, ormai diventato praticamente inesistente a livello commerciale... 



Dr. Strange nel Multiverso della follia
Partiamo da un presupposto importante, anzi basilare: se vogliamo fare un'analisi seria della situazione del cinema in Italia, in generale (e non sul cinema italiano, su quello ci soffermeremo dopo) dobbiamo per forza di cose dimenticarci del 2019, ovvero dell'ultimo anno pre-pandemia. Perchè in questi due anni, per quanto ovvio, il mondo è drasticamente cambiato, anche limitandoci a livello strettamente cinematografico: sono cambiate le abitudini, le priorità, i mezzi, è cambiata la nostra vita ed è cambiato anche il modo di fruire il cinema. Logico che i vari lockdown che si sono susseguiti hanno "impigrito" lo spettatore, lo hanno abituato al divano e contemporaneamente lo hanno stimolato ad ingegnarsi per cercare soluzioni alternative (legali e - ahimè - anche meno legali) per sopperire alla sala cinematografica.

Top Gun: Maverick
Sono così salite alla ribalta le piattaforme streaming (ormai innumerevoli, sia gratis che a pagamento) che non solo sono diventate in brevissimo tempo la modalità di visione preferita dallo spettatore-medio, ma hanno anche rivoluzionato il modo di conservare e "possedere" i film, che sono diventati impalpabili, dematerializzati, oggetti di puro consumo... ormai il supporto "fisico" (dvd, blue-ray) è diventato merce rara per collezionisti: i film adesso si visionano su internet e si scaricano su file, stanno nella memoria di un hard-disk, non sono più "tangibili", affollano gigabyte di memoria su vari supporti informatici... e informali. Insomma: si può dire che il cinema post-pandemia è diventato quasi sfuggente, consumistico, perlappunto, e probabilmente è il prezzo da pagare a quello che è accaduto in questi tempi difficili.

Ho scritto tutto questo pippone per arrivare a una conclusione elementare: per parlare di incassi (e di questo parliamo in questo pezzo, come ogni anno) dobbiamo giocoforza guardare solo ed esclusivamente ai numeri contemporanei: ogni paragone con le classifiche del 2019 (o anche prima) non ha senso, proprio perchè si parla di un'altra epoca ormai tecnicamente irripetibile. E, guardando appunto all'oggi, balza subito agli occhi un dato per certi versi sorprendente: i primi venti incassi della stagione 2021/2022 sono tutt'altro che deludenti, anzi: diciamo la verità, ci saremmo aspettati molto, molto peggio... e invece le "aride" cifre di quest'anno ci dicono che ben quattro film hanno superato la soglia fisiologica dei dieci milioni di euro, mentre addirittura undici si sono attestati tra i 5 e i 10 milioni, comunque incassi di tutto rispetto. Segno evidente che la gente, nonostante tutto, al cinema ci va ancora. E non era affatto scontato.

No Time to Die

Ma di quale pubblico parliamo? E cosa va a vedere il pubblico cinematografico di oggi? La risposta, guardando la classifica sotto, è perfino banale: gli attuali frequentatori delle sale cinematografiche sono soprattutto giovani, nerd, appassionati di fumetti e desiderosi di pura evasione. Nei primi venti incassi in classifica sono addirittura dodici quelli relativi a cinecomics o cartoni animati, mentre soltanto tre titoli nei primi dieci (Top Gun: Maverick, No time to die e Dune) si riferiscono a film "normali", con attori in carne ed ossa e che non interpretano supereroi... vuol dire che il pubblico 2.0 va al cinema solo per i grandi eventi, per i film spettacolari, quelli capaci di farti disconnettere il cervello per due ore e regalare divertimento puro, magari sgranocchiando enormi cesti di popcorn pagati a peso d'oro. Insomma, per andare al cinema e pagare un biglietto sempre più salato (anche 10-12 euro nei weekend in molti multisala) la gente vuole il "filmone" visivamente attrattivo, possibilmente legato a un merchandising di successo (pensiamo agli Avengers e la loro linea di prodotti, oppure a Star Wars...)

The Batman
Logico che in questo panorama a rimetterci siano soprattutto le sale d'essai, quelle salette situate nei centri storici delle città (e quindi difficili da raggiungere, tra ZTL e parcheggi a pagamento) la cui programmazione è legata essenzialmente al cinema di qualità. Che infatti è in grande sofferenza: per trovare il primo film "non troppo commerciale" in classifica bisogna scendere fino al 27.posto, dove troviamo Diabolik dei Manetti Bros. (2,8 milioni incassati) seguito a ruota da Freaks Out di Gabriele Mainetti (28. con 2,7 milioni... ma a fronte dei 12 spesi). Elvis di Baz Luhrmann, acclamato a Cannes e lanciato in grande stile dalla Warner, è appena 32. (2,5 milioni) mentre Madres Paralelas di Almodòvar e The French Dispatch di Wes Anderson sono rispettivamente 36. e 40. Tre Piani di Nanni Moretti, un tempo autore cult dei cinefili italiani (e non) è mestamente 42. (due milioni scarsi incassati) e precede a ruota Belfast di Kenneth Branagh, premiato anche con  l'Oscar. Seguono tanti, troppi altri film anche super referenziati con incassi che sfiorano il ridicolo...

Dune
Una situazione che però, per dirla tutta, era già delineata anche ben prima del Covid: la pandemia infatti ha solo accelerato un processo che già era in corso da anni. Il problema è essenzialmente culturale, come da tempo ripetiamo sulle pagine di questo piccolo blog: in Italia manca sempre più una cultura cinematografica di base, soprattutto tra i più giovani, per i quali i film di qualità sono "lenti" e "pallosi" e per i quali comunque la sala cinematografica si colloca all'ultimo posto come modalità di fruizione dell'audiovisivo. I cinefili sono ormai una razza in via d'estinzione, una "riserva indiana" più tollerata che supportata, che sopravvive solo in determinati habitat (tipo i festival) e che costituisce una minoranza oggi del tutto ininfluente a livello di scelte commerciali.

Nostalgia
In questo difficile panorama, poi, non si può restare indifferenti verso le clamorosa difficoltà in cui versa il cinema italiano tutto. Si potrebbe stare qui per ore (e non ne ho voglia) a interrogarci sul perchè e il percome la produzione nazionale sia praticamente sparita dai radar e dai gusti del pubblico, ma non è nemmeno necessario perchè tanto sono i numeri a parlare chiaro: ad eccezione dei due episodi dei Me contro te (15. e 20. in classifica, con 8,5 milioni di incasso totale) che comunque non possono essere considerati film in senso stretto (sono più che altro raccolte di sketch per bambini) i primi due titoli italiani in classifica sono i già citati Freaks Out e Diabolik. Guardacaso, anche questi due piccoli "kolossal" che hanno avuto se non altro il merito di operare scelte coraggiose, cercando di rispolverare quel cinema di genere che tanta fortuna ha portato in passato al nostro cinema.

Per il resto è davvero notte fonda, quel che è peggio anche con pochissimi segnali di ripresa: se, solo per fare un esempio, nemmeno Nostalgia (filmone Medusa con Pierfrancesco Favino protagonista, distribuito capillarmente in tutto il paese, passato in concorso a Cannes con ottime recensioni) riesce a raggranellare un incasso decente (al momento che scriviamo è 57. in classifica con 1,3 milioni) come si può pensare di risollevare le sorti di una cinematografia nazionale che il pubblico generalista (quello che ancora va al cinema) rifiuta quasi a prescindere? Badate bene, non dico che i film italiani siano brutti, anzi! (quest'anno ne ho messi ben quattro su sette nella mia lista personale) semplicemente non hanno appeal, non riescono ad intercettare la massa degli spettatori e rimangono confinati nello sparuto target cinefilo di cui parlavamo sopra. Urgono pertanto iniziative serie e incisive, sia da parte del pubblico che del privato, per cercare di salvare almeno il salvabile, ovvero una tradizione cinematografica che per decenni è stata una delle più gloriose al mondo e che ora rischia drammaticamente l'anonimato. Qualcuno raccoglierà l'appello?


I PRIMI VENTI INCASSI ASSOLUTI DELLA STAGIONE 2021 - 2022

1 -  SPIDER-MAN: NO WAY HOME         USA  WARNER       24.659.761 €
2 -  DR STRANGE NEL MULTIVERSO DELLA USA  DISNEY       13.670.059 €
3 -  TOP GUN: MAVERICK               USA  EAGLE        11.432.475 €
4 -  THE BATMAN                      USA  WARNER       10.206.142 €
5 -  THOR: LOVE & THUNDER            USA  DISNEY        8.825.492 €
6 -  ANIMALI FANTASTICI I SEGRETI DI GBR  UNIVERSAL     8.438.072 €
7 -  ETERNALS                        USA  DISNEY        8.406.979 €
8 -  NO TIME TO DIE                  GBR  WARNER        8.039.551 €
9 -  JURASSIC WORLD: IL DOMINIO      USA  UNIVERSAL     7.680.660 €
10-  DUNE                            USA  WARNER        7.351.423 €
11-  VENOM: LA FURIA DI CARNAGE      USA  WARNER        7.115.496 €
12-  UNCHARTED                       USA  WARNER        6.423.166 €
13-  ASSASSINIO SUL NILO             USA  FOX           5.536.556 €
14-  HOUSE OF GUCCI                  USA  EAGLE         5.337.595 €
15-  ME CONTRO TE: IL MISTERO DELLA  ITA  WARNER        5.097.133 €
16-  FAST & FURIOUS 9                USA  UNIVERSAL     4.860.477 €
17-  ENCANTO                         USA  DISNEY        4.670.610 €
18-  SONIC 2: IL FILM                USA  EAGLE         4.278.295 €
19-  SHANG-CHI E LA LEGGENDA DEI DIE USA  DISNEY        3.822.872 €
20-  ME CONTRO TE: PERSI NEL TEMPO   ITA  WARNER        3.520.257 €
 
fonte: Cinetel (dati al 25.07.2022)

2 commenti:

  1. Dispiace per il cinema italiano, proprio in un anno in cui sono usciti tanti bei film. E' proprio vero che è difficilissimo essere profeti in patria!
    Un abbraccio e buon weekend!
    Mauro

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    Risposte
    1. Ma sai, non è questione di campanilismo... quello sarebbe la meno. Il problema sono anni e anni di scelte sbagliate e una devastante miopia culturale. Errori che ora si pagano, purtroppo

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