venerdì 18 novembre 2022

NOTTE FANTASMA


titolo originale: NOTTE FANTASMA (ITALIA, 2022)
regia: FULVIO RISULEO
sceneggiatura: FULVIO RISULEO
cast: EDOARDO PESCE, YOTHIN CLAVENZANI
durata: 83 minuti
giudizio: 



Tarek è un ragazzo figlio di immigrati che si appresta a trascorrere un normale sabato sera tra amici. Seppur controvoglia, durante il tragitto si ferma a comprare qualche grammo di fumo. Purtroppo per lui, l'incontro con un poliziotto psicopatico (che ha visto tutto) si trasformerà nella notte più folle della sua vita...




Roma, un sabato qualunque di mezza estate. Il diciassettenne Tarek sta per raggiungere i suoi amici per una serata tranquilla, di svacco totale, a base di playstation e popcorn. Lui perde l'ultimo autobus e va a piedi, i suoi compagni per "penitenza" gli commissionano un po' di fumo: lui, non troppo entusiasta, va al parco e compra l'erba, ignaro che un poliziotto in borghese lo sta osservando interessato. Il poliziotto potrebbe semplicemente portarlo in caserma e requisirgli la roba, oppure fargli una lavata di capo e lasciarlo andare. Invece opta per la soluzione più improbabile: lo carica in macchina, senza capire bene se in arresto o no, e lo porta con sè per tutta la notte, vagando per una metropoli ben lontana dai riflettori, apparentemente senza uno scopo particolare. O forse sì. Ma lo si scoprirà solo vedendo il film...

Notte Fantasma è tutto qui, in questo assunto di due righe, in una pellicola girata con quattro spicci ma davvero tanto mestiere, in una Roma spettrale, umidiccia, che rende grande atmosfera a questo sorprendente polar metropolitano raccontato quasi in presa diretta, dove la macchina da presa segue le orme di due persone diversissime tra loro legate da evidente subalternità: Tarek è poco più che un ragazzino, un sempliciotto diffidente e timido (la sua timidezza è anche legata al fatto di essere un oriundo, figlio di immigrati egiziani e di conseguenza oggetto della diffidenza altrui) che certo non è consapevole dei suoi diritti quando viene di fatto sequestrato da un rappresentante delle forze dell'ordine che abusa del suo potere, generando una tensione sempre più palpabile: Tarek non capisce bene cosa gli stia accadendo, se sta davvero rischiando grosso o si trova a far parte di una specie di reality, dove lui è il protagonista involontario.

Quello che lo spettatore vede bene è l'improbabile complicità che, a dispetto di tutto, si instaura tra questi due individui che condividono null'altro che la loro emarginazione: Tarek, seppure perfettamente integrato, è comunque "straniero" in un contesto sociale poco edificante. Il poliziotto è uno psicopatico disadattato che interpreta la legge a modo suo, cercando sfogo nelle persone più deboli e remissive, obbligandole a seguirlo nel suo mondo parallelo: appare chiaro fin da subito che l'uomo ha il cervello a pezzi, è totalmente fuori controllo, e che chiunque ha la sfortuna di incrociarlo viene trascinato insieme a lui nella sua follia, come un'auto che viaggia all'impazzata nella notte a fari spenti...

Eppure, incredibilmente, Tarek sente che in un certo senso può fidarsi di quell'uomo, che se non altro gli dimostra una franchezza inusitata, e del quale percepisce l'enorme malessere che ha dentro a dispetto del suo atteggiamento bullo e prevaricatorio (e che forse nessun altro ha saputo percepire oltre a lui). In questo incredibile, sconclusionato viaggio nel cuore della notte, percorrendo strade fantasma, visitando cimiteri, facendo casino in squallide bettole di quartiere, alla fine il legame tra questi due reietti apparirà perfino sensato, seppur concludendosi in un epilogo alquanto prevedibile (ma comunque d'effetto).

Notte Fantasma ha dalla sua la semplicità di un canovaccio noir unita alla capacità del regista (Fulvio Risuleo, alla sua opera terza) di tenere sempre alta la tensione, senza però tralasciare l'aspetto psicologico e introspettivo dei due protagonisti, che si calano perfettamente nei ruolo ruoli: il debuttante Yothin Clavenzani ha la faccia e le movenze giuste per il suo personaggio, la star Edoardo Pesce ha invece le spalle larghissime per recitare una parte in cui rischia in ogni momento di (s)cadere nel ridicolo involontario, riuscendo però sempre a cavarsela, anche grazie a una sceneggiatura che non esita a ricorrere all'ironia per stemperare eccessi di esasperazione. I due, insieme, mostrano una "chimica" invidiabile, grande spontaneità, risultando assolutamente credibili e complementari. Un film asciutto, fascinoso nella sua essenzialità, che ha il merito di essere breve e avvolgente, capace di attrarre lo spettatore e trasportarlo con sè in una notte assolutamente unica. 

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