venerdì 23 dicembre 2022

AVATAR, LA VIA DELL' ACQUA


titolo originale: AVATAR, THE WAY OF WATER (USA, 2022)
regia: JAMES CAMERON
sceneggiatura: JAMES CAMERON, RICK JAFFA, AMANDA SILVER
cast: SAM WORTHINGTON, ZOE SALDANA, SIGOURNEY WEAVER, KATE WINSLET, STEPHEN LANG
durata: 192 minuti
giudizio: 



Dieci anni dopo gli eventi del primo film, Jake e Neytiri sono ormai una famiglia e vivono felicemente insieme ai loro figli su Pandora. Tuttavia i dissapori tra umani e Na'vi non sono affatto finiti: vecchi rancori e interessi di potere continuano ad alimentare l'odio tra le due etnìe, fino a portarle di nuovo sull'orlo di una guerra totale...




Lo scrivevo anche dodici anni fa, su queste stesse pagine: Avatar più che un grande film è un film grande, direi perfino esagerato, bulimico: quasi tutti hanno parlato di "esperienza" visiva, che è in effetti notevole. E vorrei anche vedere, direbbe lo spettatore della strada: dodici anni di gestazione, 400 milioni di dollari spesi, riprese infinite, continui rinvii... James Cameron ha sacrificato la sua carriera artistica per dedicare il resto della sua vita ad Avatar (adesso sta lavorando sul terzo e il quarto film della saga). Considerato che ha 68 anni e i suoi ritmi lavorativi non sono propriamente da ghepardo, c'è da chiedersi se davvero non ci stiamo trovando di fronte al più grande spreco di talento della storia del cinema. 

Uno spreco ben remunerato, per carità, che tuttavia non riesco a non considerare tale vedendo un cineasta che di talento ne ha a bizzeffe incartarsi su un progetto così megalomane e ipertrofico, capace di regalare al pubblico un' affascinante immersione hi-tec, tecnicamente strabiliante ma incredibilmente povera di contenuti e, al contrario, gonfia di luoghi comuni che oggi vanno tanto per la maggiore (ecologismo, ambiente, inclusione, pacifismo) senza però il minimo approfondimento. Il che, sia chiaro, non significa assolutamente che il nuovo Avatar, così come il primo, faccia schifo... anzi. Però continuo a sostenere che una "cosa" del genere con il cinema c'entri poco: La Via dell'Acqua è un balocco costosissimo che esula dalla settima arte affermandosi come puro oggetto di intrattenimento: è merce di puro consumo, di alta qualità, ma pur sempre usa e getta. E' una "cosa" che vive unicamente nelle tre ore (e passa) in cui sequestra lo spettatore in sala, ma poi lo libera senza lasciare tracce.

Esperienza visiva, certo, a patto di viverla in una sala cinematografica attrezzata e imprescindibilmente in 3D: al di fuori di questi requisiti infatti Avatar 2 diventa un altro film, perde di significato, non ha più ragione di esistere. Ben vengano di questi tempi (ci mancherebbe altro!) film che riportano la gente al cinema, ma questa è la riprova che i lucertoloni di Cameron non possono vivere di vita propria, sono ectoplasmi pronti a dissolversi alla prima visione domestica: provate a vedere (quando uscirà in streaming o in home video) La Via dell'Acqua sul televisore di casa. Vi annoierete a morte dopo la prima mezz'ora, garantito. Anche perchè 192 minuti sono una durata ingiustificabile per una trama di una banalità sconcertante, che al cinema viene mitigata dalla forza delle immagini e dalla stupefacente qualità immersiva di audio e colonna sonora. Ma che, per i miei gusti, non regala un'emozione che sia una.

La prima parte de La Via dell'Acqua scorre via abbastanza inutile, sembra una puntata di Superquark dove non accade assolutamente nulla: Cameron indugia su riprese paesaggistiche raffiguranti una natura incontaminata e paradisiaca, dove i nativi e gli oriundi (gli Avatar, appunto) convivono pacificamente e in armonia con il creato, mettendo su famiglia e andando d'amore e d'accordo. L'idillio però è ovviamente destinato a rompersi quando gli umani cattivoni, a metà tra i naziskin e le truppe da sbarco, decidono di prendersi con la forza questo nuovo regno dell'Eden, come in una nuova conquista del West. Nulla di più scontato e stravisto: i colonizzatori barbari contro gli indigeni pacifici, la purezza dei selvaggi contro la perfidia dei "civilizzati" (e civilizzatori), la violenza delle armi contro la cultura nonviolenta del dialogo e della tolleranza... tutti temi lodevoli se non fosse che il compito svolto ha la profondità di una tesina da scuola media.

Conosco già le obiezioni di chi, legittimamente, ha amato il film. Che la magnificenza della "confezione" è talmente preponderante da far passare in secondo piano una sceneggiatura quantomeno modesta. Oppure che film come Avatar parlano un linguaggio dichiaratamente semplice per venire incontro a coloro che vanno al cinema solo per evasione, che vogliono godersi uno spettacolo puro, innocente, disconnettendo la mente magari dopo una dura giornata di lavoro. Oppure, semplicemente, che Avatar è bello così com'è: grande schermo, storia basica, buoni sentimenti e visione formato famiglia. Del resto tutti i blockbuster ormai sono fatti con lo stampino, dagli Avengers in poi. Sono punti di vista che rispetto e che capisco, ma che non condivido. Io penso che film come Avatar o gli Avengers con il cinema abbiano poco a che vedere, perchè mancano (quasi) totalmente dell'aspetto creativo, della capacità di farti ragionare, riflettere, coinvolgere e anche emozionare. Saranno belli, funzionali allo scopo, ma sono altro. 

Ma tant'è. Al pubblico dei multisala poco importa della profondità dei contenuti, del lavoro sul linguaggio (che qui si perde rispetto al primo film), della differenza tra film e videogioco. Si va in sala per entusiasmarsi con gli occhialetti 3D, per immergersi in un mondo fantastico che il genio visionario di Cameron riesce a rendere perfino possibile, per godersi questa benedetta "esperienza". 
E dopo, finito il film, tutti in pizzeria per concludere la bella serata.
Domani che danno?


p.s. i lettori più attenti avranno notato che in questa recensione non ho fatto il nome di nemmeno un attore. Non si tratta di una dimenticanza, è che davvero non saprei quale degli attori del film si elevi sopra la mediocrità, dell'essere unicamente funzionale al contesto, quasi come semplici parti di un algoritmo. E anche questo per me è molto significativo.
 

14 commenti:

  1. Ragioniere, per favore... si contenga! Non mi può paragonare Avatar agli Avengers 💔

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    1. Li paragono nel momento in cui si pongono lo stesso fine: intrattenimento di puro consumo, per le masse, innocuo e senza lasciare tracce. Da questo punto di vista non mi paiono poi così diversi, anzi...

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  2. Non credo lo vedrò, non rientra proprio nei miei gusti.
    Ieri sera The Fabelmans, quello ti piacerà senz'altro, non ho dubbi. Per tutta la visione ho avuto gli occhi lucidi 💔
    Un caro Augurio di Buone feste, tanta serenità, ciao!

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    1. The Fabelmans è già in programma. Gli ultimi Spielberg non è che mi avessero entusiasmato però di questo si dice un gran bene . ad ogni modo non lo voglio perdere. Ti farò sapere 😉
      Ricambio gli auguri: un sereno Natale anche a te!

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  3. Io sono uno spettatore semplice e il film l'ho apprezzato anche perchè è proprio "diretto" al pubblico, facile e con un messaggio chiaro. Forse per Natale questi film ci vogliono, forse è il pubblico che vuole così. In questi giorni si ha voglia soprattutto di evasione e questo mi pare un film perfetto, forse indubbiamente commerciale ma per niente stupido.
    Ma è solo la mia opinione
    In realtà questo voleva essere solo un post di auguri
    Ti auguro un sereno Natale, Sauro. Un abbraccio forte e tante belle visioni ancora.
    Mauro

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    1. Ricambio gli auguri Mauro, con tutto il cuore! Buon Natale al mio lettore più fedele! 😉

      Riguardo il film, io non penso affatto che sia stupido, anzi: è stato concepito per arrivare a un pubblico più vasto possibile e c'entra l'obiettivo quindi da questo punto di vista è riuscitissimo. Però dal punto di vista strettamente artistico non riesco proprio ad apprezzarlo. Parer mio ovviamente

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  4. Mi sei sembrato troppo severo. E' un film importante che va visto al cinema, con un forte e chiaro messaggio pacifista ed ecologista, e di questi tempi ce n'è tanto bisogno.
    Ma non è una critica, sia chiaro. Hai scritto un pezzo bellissimo.
    Buon Natale <3

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    1. Sì, però il messaggio, seppur importante come dici te, è talmente stereotipato che finisce per banalizzare tutto... comunque, lo ripeto, non ho detto che il film fa schifo. Perché non fa schifo. Ma è lontanissimo dalla mia idea di cinema.
      Buon Natale anche a te! ❤️🌲

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  5. Buinguorno! Anche io non l'ho trovato male... certo la prima mezzora secondo me è noiosetta, e concordo piu o meno con il tuo giudizio stellare e sugli attori invisibili ricoperti da effetti speciali... pero' pero' pero' l'ultima ora per me è quasi da lacrime da come vengono dipinti gli uomini e la natura con gli animali sacri, il ruolo dei reietti e della ribellione, certi messaggi superficiali ma assolutamente condivisibili come l'uomo che vuole a tutti i costi l'eterna giovinezza... e poi... in Cameron... cè sempre un po' de "la morte al lavoro" con la distruzione anche analogica di set e oggetti vari... Per me almeno una visione (non di piu) al cinema vale il biglietto. Buone feste, Decio

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    1. Ciao Decio! Ma sì, condivido quello che dici. Ripeto, non ho scritto che il film fa schifo ma francamente non mi ritrovo nei giudizi entusiasti di buona parte della critica... del resto se anche te "salvi" solo un'ora (sulle tre e passa) vuole che dire che questo nuovo Avatar qualche difettuccio ce l'ha. Poi, per carità, lo si vede volentieri specialmente in questo periodo "dedicato" ai film per famiglie ma anch'io di sicuro non tornerei a vederlo.
      Buone feste anche a te!

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  6. Bulimico è la parola giusta. Un gigante dai piedi d'argilla che non emoziona mai. Chi considera un capolavoro Avatar si guardasse pinocchio di Del Toro per capire cos'è il cinema vero!

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    1. Non posso che darti ragione: Pinocchio di Del Toro è un vero gioiello, capace di emozionare e commuovere. Cosa che non mi è successa con Avatar 2...

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  7. Per mio conto è una schifezza immonda AVATAR 2
    Lo aspettavo ma mi ha deluso enormemente!!!
    Storia voto 5/10
    Grafica e immagini 10/10
    Audio 9/10
    Emozione 3/10
    Sceneggiatura 1/10
    Regia scarsa
    un ora di film è inutile quando bastavano 5-10 minuti di girato ben fatto come introduzione....
    Visto che si è voluto fare un introduzione extra large si poteva optare per un film completamente diverso senza tutte le sparatorie e scene di guerriglia con un mondo pacifico da explorare.
    Dove si potevano ipotizzare storie e parti di mondi nuovi.
    Per mè Avatar è morto con il primo tanti Anni per fare praticamente una schifezza!!!
    Ma come sempre agli Americani piace fare storie guerrafondaie come sono loro nel loro spirito
    Film nel complesso molto insufficente

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    1. Hai dato un giudizio molto tecnico e preciso, con tanto di voti: diciamo che sei stato molto chiaro! :) beh, io forse non sono stato così "tranchant" nella recensione ma tutto sommato la penso esattamente come te: un film "grande", anzi abnorme, ma non un grande film. Un gigante dai piedi d'argilla, ipertrofico e ingenuo.
      No, nemmeno io l'ho apprezzato. E penso si sia capito.
      Grazie per il commento

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