mercoledì 25 gennaio 2023

OSCAR 2023 : LE NOMINATIONS



Eccole, finalmente, le nominations per la 95. Notte degli Oscar: sarà l'edizione della definitiva ripartenza, del rilancio di Hollywood e di tutta la produzione mainstream. Difficilmente infatti quest'anno vincerà un'outsider visto che sono in gara tutti i pezzi da novanta: il frontrunner designato è per forza di cose Everything everywhere all at once dei The Daniels, pellicola "perfetta" per i premi e che accontenta un po' tutti i palati (azione, fantasy, commedia, sentimento), che non a caso conquista ben undici candidature. Seguono a quota nove il bellissimo Gli Spiriti dell'Isola di Martin McDonagh e il sorprendente film tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale (robusta produzione Netflix), e attenzione anche al toccante The Fabelmans di Steven Spielberg con sette menzioni (ma tutte le più importanti). L'Italia è in gara con il cortometraggio Le Pupille di Alice Rohrwacher e con il truccatore Aldo Signoretti per il make-up di Elvis. L'appuntamento è per il prossimo 12 marzo.   



"Everything everywhere all at once", dei The Daniels


Le stelle tornano a brillare, e non solo quelle in cielo: l'edizione numero 95 della Notte degli Oscar (che si terrà il prossimo 12 marzo nello storico Dolby Theatre di Los Angeles) segna la grande rivalsa di Hollywood e dell'intero cinema mainstream. In gara ci sono infatti tutte le più grandi produzioni dell'anno, perfino con qualche esclusione eccellente (Babylon) dovuta a insoliti problemi di abbondanza. Dopo anni di "vacche magre" e di conseguente gloria del cinema indie, Hollywood rialza (finalmente?) la testa e libera tutta la sua potenza di fuoco: tra Everything everywhere all at once, Top Gun: Maverick, Gli Spiriti dell'Isola, The Fabelmans e Avatar l'Academy sceglierà infatti il miglior film dell'anno, e dovunque si andrà a parare andrà bene... gusti personali a parte, ovviamente. Il cinema europeo non esce comunque ridimensionato: sorprendono non poco le ben nove (!) candidature al robusto film tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale, che omaggia Remarque e ribadisce con forza il ripudio verso tutte le guerre, mentre la Palma d'oro di Cannes Triangle of Sadness spunta nominations importanti. L'Italia sta alla finestra (il nostro Nostalgia non è entrato nella cinquina dei film stranieri) ma ottiene comunque due menzioni: quella a Alice Rohrvacher per il suo cortometraggio Le Pupille e quella al truccatore Aldo Signoretti per il make-up di Elvis. E ora, mentre aspettiamo il fatidico 12 marzo, proviamo ad analizzare con calma le categorie principali.

"Gli Spiriti dell'Isola", di Martin McDonagh
I FILM
Dieci pellicole si contenderanno la statuetta più importante, quella per il miglior film. Sulla carta i favori del pronostico sembrano arridere a Everything everywher all at once dei The Daniels, oggetto misterioso nel nostro paese (dove non hanno nemmeno tradotto il titolo, giusto per farvi capire quanto i nostri distributori ci credevano...) ma autentico fenomeno di massa negli Stati Uniti: EEAAO (scriviamo così per
abbreviare) ha conquistato il pubblico americano, assai entusiasta di un film brillante, adrenalinico, capace di accontentare tutti i palati mischiando vari generi, dall'action al fantasy, dalla commedia al sentimento, oltre a far leva su quel multiverso che ormai è la parola d'ordine per i nati nel nuovo millennio. Il suo avversario più temibile sarà il bellissimo Gli Spiriti dell'Isola di Martin McDonagh, film d'autore, premiato a Venezia, un autentico gioiellino di sceneggiatura che si avvale di attori bravissimi, raccontando una storia surreale e drammatica insieme. Lo diciamo spudoratamente: su queste pagine si fa il tifo per lui... attenzione però anche a The Fabelmans di Steven Spielberg, arrivato alla sua ventesima candidatura, e soprattutto a Top Gun: Maverick di John Kosinski, con un tonicissimo Tom Cruise. Un film che ha avuto l'enorme merito di rilanciare l'industria cinematografica americana a suon di milioni di dollari incassati, e sappiamo bene che l'Academy è da sempre molto sensibile all'argomento. 

Meritano invece un discorso a parte Niente di nuovo sul fronte occidentale e Triangle of Sadness, due film europei che hanno raccolto un numero di candidature francamente inaspettato per due film stranieri. Ma se la pellicola svedese non è comunque del tutto una sorpresa (il suo regista Ruben Ostlund ha vinto quest'anno la sua seconda Palma d'oro consecutiva in quel di Cannes) sono addirittura clamorose le ben nove (!) nominations tributate al drammone tedesco targato Netflix che, in sordina, ha scalato le preferenze dei giurati. Ben nove candidature (solo due in meno dei Daniels e ben due in più di Spielberg) per un titolo forse sottovalutato anche da Netflix stessa... 


Brendan Fraser in "The Whale"
GLI ATTORI

 Tra i protagonisti se la giocano il   Brendan Fraser di The Whale, Colin  Farrell per Gli Spiriti dell'Isola (i due si sono già "affrontati" a Venezia e ha vinto Farrell) e Austin Butler per Elvis.  Pronostico molto incerto per ora, con Fraser che si fa preferire di  un'incollatura (complice il suo  personaggio, un uomo sfatto nel fisico e  nell'anima che ha un'occasione di  riscatto, tema sempre gradito agli Oscar). Per i seppur bravissimi Bill Nighy e Paul Mescal non vedo invece molte chances, pur trattandosi di interpretazioni di tutto rispetto. Per quanto riguarda invece i "supporting", in pole position pare esserci il favorito Ke Huy Quan (ovviamente per EEAAO) ma occhio alla bella coppia Brendan Gleeson e Barry Keoghan (entrambi per Gli Spiriti dell'Isola)  nonchè al Judd Hirsch di The Fabelmans (i cui dieci minuti o poco più gli sono bastati per guadagnarsi la candidatura) 


Cate Blanchett in "Tàr"
LE ATTRICI

 La "divina" Cate Blanchett rischia  davvero di portarsi a casa la sua terza  statuetta, e non sarebbe certo uno  scandalo: la sua performance in Tàr di Todd Haynes le è già valsa la  Coppi Volpi a Venezia e non ci  stupiremmo certo di vederla salire ancora le scale del Dolby Theatre. Tanto di  cappello, se accadrà, a questa   straordinaria attrice. La sua rivale più  pericolosa sarà senz'altro la scatenata  Michelle Yeoh di Everything everywhere all at once (specialmente se il film dei The Daniels dovesse fare incetta di premi) ma occhio anche alla bellissima Ana de Armas di Blonde, incredibilmente candidata (nello stesso anno e per lo stesso film!) sia agli Oscar che ai Razzies... è il bello di questi premi. Piuttosto deludente invece, a mio avviso, la nomination a Michelle Williams per The Fabelmans, mentre Andrea Riseborough è la... quinta incomoda con l'ultra-indie To Leslie.
Fra le non protagoniste tutto il mio tifo va invece alla meravigliosa Kerry Condon (davvero toccante il suo ruolo ne Gli Spiriti dell'Isola) che però parte di rincorsa dietro alla veterana Angela Bassett, nominata per Wakanda Forever (prima nomination attoriale della storia per un prodotto Marvel). "Debutto" assoluto agli Oscar anche per la 65enne Jamie Lee Curtis, ovviamente candidata per EEAAO.


Steven Spielberg
I REGISTI

 Daniel Kwan e Daniel Scheinert, ovvero The Daniels, dopo  aver stupito il panorama indie con il  bellissimo Swiss Army Man sono ormai  diventati "grandi" e aspirano al massimo  riconoscimento della categoria con Everything everywhere all at once,  diventato il caso cinematografico  dell'anno negli Stati Uniti. Se dovessero  vincere il loro trionfo sarebbe  impreziosito da una concorrenza dal far  tremare i polsi: oltre al veterano Steven  Spielberg (per The Fabelmans) nella  cinquina dei migliori registi ci sono  anche Martin McDonagh (per Gli  Spiriti dell'Isola), Ruben Ostlund (per
Triangle of Sadness) e Todd Field per Tàr. Tutti questi artisti meriterebbero in egual misura di vincere, a conferma di una Award Season di altissimo livello.


LE ALTRE CATEGORIE
Interessante il duello per i migliori film stranieri (dove purtroppo non troviamo il nostro Nostalgia, che non è riuscito ad entrare nemmeno nella shortlist). Fino a ieri il favorito pareva essere il toccante e impegnato Argentina 1985, asciutto apologo sulla caduta della dittatura dei generali, ma l'incredibile "messe" di candidature raccolte da Niente di nuovo sul fronte occidentale deve giocoforza far riscrivere i pronostici. Tra i cartoni appare scontata (e strameritata) la vittoria di Pinocchio di Guillermo del Toro, forse il più bel film dell'anno in assoluto, mentre sarà stuzzicante vedere chi tra Rihanna e Lady Gaga si porterà a casa il premio per la miglior canzone originale (rispettivamente per Wakanda Forever e Top Gun: Maverick), ma occhio anche alla travolgente Naatu Naatu, ballata rap che accompagna il kolossal indiano RRR. Poco da dire invece sulle categorie tecniche: qui Avatar, la Via dell'Acqua non avrà praticamente rivali... è probabile che il film di Cameron risulterà alla fine la pellicola numericamente più premiata in assoluto. 


TUTTE LE CANDIDATURE

Miglior film

Miglior regista

Miglior attore protagonista

Miglior attrice protagonista

Miglior attore non protagonista

Miglior attrice non protagonista

Migliore sceneggiatura originale

Migliore sceneggiatura non originale

Miglior film internazionale

Miglior film d'animazione

Miglior fotografia

Miglior scenografia

Migliori costumi

Miglior trucco e acconciatura

Migliori effetti speciali

Miglior montaggio

Miglior sonoro

Migliore colonna sonora originale

Migliore canzone originale

Miglior documentario[modifica | modifica wikitesto]

12 commenti:

  1. Per quanto mi si spezzi il cuore al solo pensiero, sono sicura che EEAAO verrà molto ridimensionato, nonostante alle nomination fosse il più applaudito (e, per quanto mi riguarda, sono le uniche nomination coraggiose. Quest'anno, per esempio, l'horror ha offerto tantissimo materiale, ovviamente snobbato alla grandissima. Quindi, con me, gli Oscar partono già molto male in termini di credibilità). Probabilmente vincerà solo qualche premio tecnico ma potrei davvero versare una lacrima se se ne andrà a mani vuote Ke Huy Quan. Per il resto, come al solito mi manca troppa roba importante per fare pronostici, anche grazie alla solita distribuzione italiana miope che non porterà in Italia quasi nulla prima di febbraio/marzo. Ho cominciato ieri sera Niente di nuovo sul fronte occidentale ed effettivamente è molto bello ma tutte queste candidature mi stupiscono (Mai quanto quelle per sceneggiatura e miglior film a Maverick, ma...).

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    1. Credo che il cuore non ti si spezzerà (e sarei davvero contento per te!) e credo che EEAAO abbia tutte le carte in regola per vincere: è un film divertente, rassicurante, inclusivo, tutta roba che all'Academy piace. Io, boh, non ho ancora avuto voglia di vederlo perché non mi ispira per niente, è lontanissimo dalla mia idea di cinema. Vedremo.
      Riguardo l'horror, è il solito discorso (così come la fantascienza): sono generi che non rientrano nei gusti dell'Academy e di conseguenza non vengono presi in considerazione. Sono scelte, non è un discorso di credibilità. Riguardo invece il nuovo Top Gun, beh... qui siamo in forte disaccordo: per me è uno dei migliori film della stagione ;)

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  2. E meno male che EEAAO ha mantenuto il titolo originale. Chissà cosa si sarebbero inventati i distributori italiani...

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    1. Il fatto che abbiano lasciato il titolo originale la dice lunga su quanto i distributori italiani credevano in questo film... potrà essere bello quanto vuole il titolo in inglese ma da noi commercialmente vale zero. Come infatti è accaduto

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  3. Credo che anche quest'anno ci saranno sorprese e non per forza in positivo, dispiace dirlo ma gli Oscar hanno perso credibilità ormai da tempo per me, staremo a vedere.
    Per il resto, e mi fermo solo al Miglior Film, ne ho visto solo uno per cui non ho preferenze né posso discuterne. Sul tavolo ci sono grandi titoli, film molto amati, posso augurarmi vinca il migliore, gli Oscar sono quasi sempre una bella passerella, sarà comunque un evento. 👋

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    1. Senza polemica, io non capisco perché si parli sempre, in generale di scarsa credibilità degli Oscar... Gli Oscar sono premi cinematografici come tanti, nella fattispecie sono i premi dell'industria cinematografica americana e come tali premiano film che rispondono a determinati requisiti. Non ha senso lamentarsi se il film d'essai che ci è piaciuto tanto non è stato candidato... vuol dire che non si è capito cosa sono gli Oscar. Che, come tutti gli altri premi, possono essere condivisi o meno ma senza voler dare patenti di credibilità.

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  4. La De Armas non è candidata ai Razzie, hanno risparmiato giusto lei dal film

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    1. Hai ragione! Ho controllato ed è vero, mi sono fidato troppo (e male) della mia memoria. Grazie per la segnalazione!

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  5. Manca di The Northman e mi dispiace tanto.

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    1. Mah... a me no. Ho trovato The Northman un volgare filmaccio tanto al chilo. A parer mio, ovviamente.

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  6. Come al solito attraverso la tua presentazione vediamo delinearsi la grande parata di stelle di ogni anno. Ci fai sognare a occhi aperti, e quets'anno c'è anche parecchio materiale ;) grazie!

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