giovedì 25 maggio 2023

ANDIAMO AL CINEMA - LE USCITE DELLA SETTIMANA (25 - 31 MAGGIO)


La dittatura del politically correct nel cinema commerciale si sta rapidamente trasformando in farsa: la sirenetta "nera" targata Disney è il punto più basso di una pietosa, infima strategia commerciale che, è bene dirlo, non ha niente a che vedere con l'inclusione e la lotta al razzismo. A questo punto mi aspetto per i prossimi anni un Batman gay che se la fa con Robin e magari anche un Superman bisex... è proprio vero che al peggio non c'è mai fine (e nemmeno all'ipocrisia). Consoliamoci dunque con il vero titolo cinefilo della settimana, ovvero Rapito di Bellocchio (il Maestro di Bobbio sta attraversando - per nostra fortuna - un'incredibile estasi creativa), mentre i cultori dell'horror troveranno pane per i loro denti con Sanctuary e soprattutto con Renfield, probabile "scult" dell'anno. 



RAPITO
(di Marco Bellocchio, Italia 2023)

La storia di Edgardo Mortara, ragazzino ebreo rapìto dalla polizia pontificia e "deportato" in Vaticano affinchè gli fosse impartita la religione cattolica. Marco Bellocchio desiderava da tempo rappresentare al cinema questa vicenda di quasi due secoli fa (siamo nella Bologna del 1858, al tramonto del potere temporale dei Papi) ma con tanti rimandi al presente. In concorso al Festival di Cannes. Tra i protagonisti Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi.
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LA SIRENETTA
(di Rob Marshall, USA 2023)

Remake in live-action del celebre cartoon Disney del 1989, ispirato alla fiaba di Andersen e vincitore di due premi Oscar. Uniche novità (si fa per dire) una protagonista dalla pelle scura (Halle Bailey) e una durata spropositata rispetto al cartone (135 minuti). Voglia di vederlo pari a zero.
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RENFIELD
(di Chris McKay, USA 2023)

Una specie di versione horror de Il Diavolo veste Prada, con Nicolas Cage nei panni dell' "assistente" tuttofare di Dracula (Nicolas Hoult), dedito all'ingrato compito di procurargli le vittime da azzannare e soddisfare qualsiasi altra voglia o desiderio... potrebbe essere lo scult dell'anno oppure un inutile, ennesimo film di vampiri. Basato su un soggetto originale di Robert Kirkman, già autore di The Walking Dead.
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DALILAND
(di Mary Harron, GB 2022)

Gli ultimi anni di vita (intensa) di Salvador Dalì (interpretato da Ben Kingsley), costretto a dibattersi tra ristrettezze economiche, tradimenti, malattie e scarsa ispirazione. La britannica Mary Harron compone un ritratto variegato e originale del celebre pittore, cercando di elevarsi dal semplice biopic cinematografico. Nel cast anche Barbara Sukowa e Rupert Graves.
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SANCTUARY
(di Zachary Wigon, USA 2022)

Un uomo ricchissimo (Christopher Abbott) e una femme fatale (Margaret Qualley) s'incontrano in una stanza d'albergo, finendo per abbandonarsi a un sadico gioco di seduzione. Horror di stampo classico abbinato a una discreta dose di humor nero: potrebbe essere la sorpresa della settimana...
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ESCONO ANCHE :

WINTER BROTHERS (di Hlynur Palmason, Irlanda 2017)

4 commenti:

  1. Nessuno scult e posso confermare senza timore di venire smentita che Cage è il Dracula migliore degli ultimi anni! Vedere per credere. Stasera, intanto, vado a vedere la Sirenetta; se hanno usato un'ambientazione creola e lei è brava, non vedo perché scandalizzarsi, ma temo che il film in generale sarà un'altra orribile sagra della CGI brutta, quindi il "problema" del colore della pelle sarà l'ultimo su cui puntare il dito!

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    1. Allora: magari il film è davvero bello e spero di vederlo presto, però boh, non mi sono mai spiegato questa infatuazione di quasi tutta la blogsfera per Nicolas Cage, che continuo a considerare un attore nulla più che discreto. Quando ha fatto buoni film e buone interpretazioni (come in Pig) gliene ho sempre dato merito, ma non si può negare che un buon 80% della sua filmografia è pura spazzatura...
      Per quanto riguarda la sirenetta creola: nemmeno si mi pagano! :)
      Domani sera invece vado a vedermi Bellocchio. Per riconciliarmi con il cinema...

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  2. Ho un odio furente per i live action Disney, quindi passo senza problemi "la sirenetta" come i suoi precedenti. Renfield è in rampa di lancio, lascio passare un matrimonio e poi vado di sicuro.

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    1. Sui live action Disney ti capisco benissimo... in particolar modo per quelli inginocchiati sull'altare del politically correct! Renfield invece lo vederò anch'io, non appena arriverà al mio paesello. Intanto però non mi faccio sfuggire Bellocchio

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