venerdì 26 gennaio 2024

POVERE CREATURE!

 
titolo originale: POOR THINGS (GB/IRL/USA, 2023)
regia: YORGOS LANTHIMOS
sceneggiatura: TONY McNAMARA
cast: EMMA STONE, MARK RUFFALO, WILLEM DAFOE, RAMY YOUSSEF, CHRISTOPHER ABBOTT
durata: 141 minuti
giudizio: 



Bella Baxter è una giovane "freak" morta suicida e riportata in vita dal folle Dottor Godwin, detto "God", che è riuscito a impiantarle il cervello di un neonato. La ragazza cresce così reclusa in laboratorio, lontana da pericoli e sguardi indiscreti, maturando ben presto una spiccata curiosità per il sesso e l'autoerotismo. La voglia di andare alla scoperta del mondo e dei piaceri della vita porterà Bella a scappare in Europa insieme all'infido avvocato Duncan Wedderburn, dal quale però si separerà presto per diventare una donna indipendente, emancipata e paladina delle libertà.  





Mi avvicino sempre con  circospezione e anche con un po' di timore ai film di Yorgos Lanthimos, al quale ho sempre riconosciuto la capacità di "osare" ma non sempre quella di fermarsi al momento giusto, ovvero un attimo prima di oltrepassare i limiti del buon gusto (cosa che in verità, almeno per il sottoscritto, è accaduta solo una volta con Il sacrificio del cervo sacro). Questa volta però c'è solo da applaudire, commuoversi e emozionarsi, specie se si ha avuto la fortuna di vedere Povere Creature! nel contesto della Mostra di Venezia, dove ha vinto il Leone d'oro a furor di popolo: presentato appena il terzo giorno del festival, quindi con ancora quasi tutta la rassegna davanti, è entrato fin da subito nel cuore di pubblico e critica tanto da pronosticarlo sicuro vincitore quasi "al buio".

Questo perchè Povere Creature! è una bellissima, rutilante, liberatoria favola dark per adulti, che attraverso la storia di Bella Baxter, giovane donna e novella Frankenstein, passata dalla morte alla rinascita grazie alla lucida follia di uno scienziato ripudiato dalla società (e che si fa chiamare "God", cioè Creatore), ci regala una pellicola sorprendentemente vitale, femminista e progressista. Sorprendente perchè, a dirla tutta, finora Lanthimos nel corso della sua carriera non ci era mai sembrato granchè disposto nei riguardi dell'altro sesso: nei suoi film la donna assumeva sempre (finora) le sembianze di puro oggetto carnale (come in Dogtooth, ma anche in The Lobster) oppure di spietata opportunista (come ne La Favorita). Invece in Povere Creature! il ruolo di Bella assurge a simbolo di emancipazione e liberazione (non solo sessuale ma anche patriarcale), quasi un'icona di autodeterminazione e risolutezza. E certo fa specie che nell'anno di Barbie e C'è ancora domani il film più femminista e inclusivo dell'anno lo abbia diretto un uomo, per giunta "insospettabile"...

Nelle sue due ore e venti di durata (che scorrono d'un fiato) Povere Creature! segue le vicissitudini di una donna adulta tenuta in vita da un cervello di un neonato: per non privarvi del piacere della visione ovviamente non vi dirò a chi appartiene quel cervello di infante, vi basti sapere che il film è la cronaca della prodigiosa maturità di Bella, che vede, impara e assorbe tutto come una spugna, passando dall'ingenuità e la purezza fanciullesca alla risolutezza di una donna determinata e sicura di sè. Bella man mano che cresce scopre il mondo che la circonda, insieme alle gioie della vita e del sesso: la sua evoluzione assume contorni quasi biblici, passando dalla paradisiaca comfort-zone del laboratorio del dottor Godwin alle insidie (ma anche alle gioie) di tutto quello che c'è "fuori", spinta da un'inesauribile sete di conoscenza. Ne viene fuori un delizioso, meraviglioso racconto di formazione che esalta e commuove lo spettatore: è impossibile infatti non fare il tifo per Bella, eroina senza tempo e paladina dei diritti dei "diversi", degli emarginati, pronta a ribellarsi alle imposizioni bigotte di una società sempre troppo ingessata dal conformismo.

Così, il bordello dove Bella trova "lavoro" e indipendenza non appare più come luogo di perdizione, bensì di dignitosa e ricca rinascita. Bella incontra ogni giorno tanti uomini rozzi, gretti, meschini, mentre lei mantiene sempre la sua solita, radiosa spontaneità. Il benessere raggiunto non le impedirà però di aiutare i più bisognosi e impegnarsi attivamente nel sociale, diventando quasi una "comunista" ante litteram, sempre pronta ed elargire ricchezza nei confronti dei più poveri (e attirandosi ovviamente le ire dei benpensanti). Povere Creature! ci mostra la percezione che l'universo maschile ha nei confronti della donna, spesso scambiata per oggetto di piacere o per un corpo da mercificare. In un certo senso si può dire davvero che il film di Lanthimos sia la versione autoriale e "adulta" di Barbie, e forse è per questo che Barbie è stato così poco considerato nelle candidature all'Oscar, mentre Povere Creature! ha fatto il pieno. E vorrei ben dire, aggiungo.

Liberamente ispirato al romanzo omonimo di Alasdair Gray (1992), anch'esso, come il film, deferente e omaggiante la letteratura di Mary Shelley, Povere Creature! può contare su una sceneggiatura efficace e solida (di Tony McNamara, che per Lanthimos aveva già scritto La Favorita) su cui il regista ha ricamato un film macabro e geniale, irriverente e provocatorio, emotivamente coinvolgente, sdoganando ogni inibizione e utilizzando il sesso (tantissimo) come strumento comunicativo e arma di ribellione e di potere femminile: siamo nella Londra vittoriana di fine '800 ma potremmo essere benissimo ai giorni nostri, in tempi di #metoo e di girl power. Del resto le fiabe sono sempre universali, nei luoghi e nelle epoche. Lanthimos ci mette anche tanto del suo, con una regìa dinamica fatta di campi lunghissimi e riprese sghembe (qualcuno ha scomodato perfino Il gabinetto del dottor Caligari) che, alternando sequenze sgargianti ad altre in un elegante bianco e nero, conferisce alla pellicola una suggestione e un fascino davvero d'autore, di cui anche un neofita riconoscerebbe la tecnica sopraffina. 

Ma, intendiamoci, una buona fetta di merito per quello che, personalmente, considero ad oggi il film più bello della stagione va riconosciuto alla prova della sua straordinaria protagonista: Emma Stone interpreta Bella con una passione e un'immedesimazione che ci lasciano stupefatti. E' incredibile vederla a inizio film simulando le movenze insicure, goffe, a scatti, di un personaggio con un cervello da bambina e un corpo di donna. Un corpo che nel prosieguo della storia sentirà sempre più suo e ne sarà sempre più consapevole: la Stone mostra di empatizzare al massimo con la sua Bella, immedesimandosi nel corpo e nello spirito, e restituendoci un'immensa prova d'attrice. Meritano quantomeno di essere citati anche gli altri attori principali, a cominciare del mefistofelico Willem Dafoe nei panni di God (e chi meglio di lui?), lo sbruffone e derelitto Mark Ruffalo, il timido e generoso Ramy Youssef: tutti componenti di un cast capace di esprimere anche solo attraverso lo schermo la forte coesione e condivisione di un progetto destinato a rimanere a lungo nei cuori degli spettatori.
 

18 commenti:

  1. Meraviglioso, ogni singola inquadratura è un'opera d'arte. Per ora,il miglior film dell'anno!

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    1. Sai che "meraviglioso" è lo stesso aggettivo che ho usato io per presentare il film nel cinema con cui collaboro? Meraviglioso nel senso letterale del termine: un film che regala meraviglia e stupore, senz'altro lontanissimo dal mainstream

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  2. Visto ieri sera, davvero bello. Una meraviglia per gli occhi e per il cuore. Premio assolutamente meritato.
    E complimenti per la recensione.
    Un abbraccio
    Mauro

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    1. Grazie Mauro. Quando vedi film così belli ti senti anche più ispirato ;)

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  3. La sorpresa più bella di questo film sorprendente è il fatto che siamo d'accordo e che abbia messo d'accordo praticamente tutti a Venezia.

    Non vedo l'ora di rivederlo, ho già i biglietti per domani sera, proiezione in v.o. scortata da giovine e amici che me ne sentono parlare da mesi!

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    1. Attenta a non creare troppe aspettative! 😂
      Scherzi a parte, è difficile non apprezzare un film del genere: è stato il Leone d'oro per tutti fin dal primo giorno. Anche per noi due 😉

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  4. Stone monumentale, ma anche il resto del cast è notevole: Mark Ruffalo su tutti. Ottima direzione degli attori da parte di Lanthimos.

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    1. Assolutamente. Dietro la Stone c'è un cast di attori tutti eccellenti, da Ruffalo a Willem Dafoe, grandissimo come sempre

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  5. Meraviglioso!! Che altro si può dire??? :D

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    1. Semplice e diretta! 😊
      Ma sai che (per me) hai usato proprio il termine giusto? "Meraviglioso" nel senso letterale del termine, cioè un film che regala meraviglia, uno stupore autoriale che non siamo più abituati a vedere...

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  6. Emma Stone straordinaria,e a me non ha mai fatto impazzire...

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    1. Idem! Nemmeno io ho mai straveduto (o stravisto? boh) per la bella Emma, ma in questo film è strepitosa, una delle più belle parti femminili degli ultimi anni. Grandissima interpretazione!

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  7. Una precisazione:Christopher Abbott interpreta in marito stronzo,è Ramy Youssef in timido e generoso Max

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  8. Visto stasera, estasiata. Se nel sacrificio del cervo sacro devo ammetterlo non mi aveva convinto, qui mi ha letteralmente conquistato. Distopico, steampunk nelle ambientazioni, meraviglioso nel messaggio di ricerca di se stessi. Emma Stone immensa. Wow

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    1. Sono contento che ti sia piaciuto <3 ma a chi non è piaciuto questo film? E' impossibile! Spero solo di non restarci male la sera degli Oscar perchè Emma Stone lo strameriterebbe ma le logiche dell'Academy sono perverse... e la statuetta della miglior attrice a oggi è quella più in bilico. Incrocio le dita!

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  9. Film stupendo, meraviglioso, non so che altro aggiungere, per la migliore attrice agli oscar tifo per Emma Stone <3

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    1. I veri cinefili tifano tutti per Emma Stone, ma le logiche degli Oscar sono purtroppo imperscrutabili... Incrociamo le dita ma temo che la statuetta per la miglior attrice sarà l'unica "ingiustizia" di questa edizione :(

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