mercoledì 29 luglio 2020

STAGIONE 2019 - 2020 : I "FLOP" DELL'ANNO


Anche in una stagione forzatamente dimezzata non sono mancate le delusioni, i film da dimenticare... attenzione: come ripeto ogni anno, parlo di delusioni e non di brutti film. Ovvero: tra i titoli qui sotto ce ne sono alcuni (la maggior parte) che non sono indifendibili in toto, ma che ho trovato largamente inferiori alle attese. Non a caso ci sono anche film d'autore: da gente come Pupi Avati, Gianni Amelio, Ang Lee (cosa mi hai combinato, Ang???) è lecito aspettarsi parecchio di più.
Alla fine, anzi, l'unico film davvero inguardabile del mucchio è Sotto il sole di Riccione, che ho trovato davvero tremendo. Ma non mi aspettavo niente di diverso...



CLICCA SUL TITOLO PER LEGGERE LA RECENSIONE COMPLETA



1) SOTTO IL SOLE DI RICCIONE (di Younuts!, Italia 2020) 
Un film scritto, diretto e interpretato da giovani e giovanissimi, eppure totalmente incapace di parlare ai giovani. Vorrebbe essere un "omaggio" (?!?) a Sapore di mare dei Vanzina (è tutto dire) e invece ne rimane intrappolato, cristallizzato. Un film vecchio, stanchissimo, pieno dei luoghi comuni più triti, di una pochezza contenutistica impressionante. Un tremendo marchettone alle canzoni di Tommaso Paradiso, oltre le quali, davvero, c'è il nulla assoluto.





2) GEMINI MAN (di Ang Lee, USA 2019) 
L'agente segreto Will Smith se ne va in pensione a cinquant'anni (questa sì che è fantascienza!) e si ritrova come avversario il suo clone più giovane... Ang Lee passa a battere cassa a Hollywood (dopo il flop del suo precedente Billy Lynn) e Hollywood lo accontenta senza colpo ferire. Poco importa se ad uscirne fuori è un film svogliato, fracassone, insulso, che oltretutto si prende terribilmente sul serio. Will Smith e Clive Owen afflitti da paresi facciale, da almeno una decina d'anni a questa parte.





3) BOMBSHELL (di Jay Roach, USA 2019) 
Avrebbe dovuto essere il film capace di restituire giustizia alle tante donne bullizzate e sottomesse dal maschilismo dello star-system, ma la montagna ha partorito il topolino: un film per donne diretto da uomini, piuttosto ordinario, per nulla graffiante e che non fa indignare nessuno. Patinato e noioso, ben attento a non "osare" mai oltre il dovuto. Se ne poteva tranquillamente fare a meno.






4) IL SIGNOR DIAVOLO (di Pupi Avati, Italia 2019) 
Avati torna al suo "primo amore", il cinema horror, ma stavolta il risultato è deludente: un'operazione studiata a tavolino e poco ispirata, superata dalla storia e dalla tecnica, che fa più sorridere che tremare, oltre a essere terribilmente datata... la sensazione che si ha è quella di una pellicola giunta fuori tempo massimo, piatta e prevedibile, senza mordente. Gli effetti speciali di Sergio Stivaletti, realizzati in evidente economia, fanno quasi tenerezza.





5) L'UOMO DEL LABIRINTO (di Donato Carrisi, Italia 2019) 
Certe cose è meglio lasciarle fare agli americani. E non basta una vecchia star di Hollywood in vacanza premio (Dustin Hoffman) per conferire a un film un'aura da successo internazionale. Così come la presenza di Toni Servillo non è più - ahimè - garanzia di qualità. Donato Carrisi attinge a piene mani dai noir d'oltreoceano per trasporre al cinema il suo ennesimo bestseller, ma stavolta la messinscena è piuttosto convenzionale e plastificata. Un thriller che non emoziona non è un thriller...





6) LIGHT OF MY LIFE (di Casey Affleck, USA 2019) 
A molti è piaciuto, e rispetto il giudizio altrui. Eppure non riesco tuttora a capire come si possa apprezzare un attore come Casey Affleck che, anche dopo un Oscar vinto, non cambia mai una sola volta espressione in ogni film che interpreta... Tra l'altro la storia è scontatissima e stravista e, nonostante le buone intenzioni, Light of my life non aggiunge una virgola a una già piuttosto folta filmografia di genere.






7) HAMMAMET (di Gianni Amelio, Italia 2020) 
La politica fa deragliare anche un autore solitamente posato e rigoroso come Gianni Amelio, davvero irriconoscibile nel girare questa agiografia sugli ultimi anni del latitante Bettino Craxi, firmandone un "santino" davvero irricevibile e scorretto. Il film si regge tutto sull'impressionante performance di Pierfrancesco Favino, che tuttavia non è sufficiente a salvare una pellicola poco onesta e molto faziosa su una figura tutt'altro limpida della storia italiana. Eticamente, davvero deludente.


13 commenti:

  1. L'unico di questi che ho visto è Bombshell, e come già sai concordo con te sul fatto che sia stata un'occasione mancata. C'erano un messaggio importante, un ottimo cast e una storia vera, ma nonostante questo il film non è per niente incisivo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esattamente. E' un film plastificato, che non indigna e non emoziona come dovrebbe. E soprattutto, come ripeto, è stato scritto e diretto da uomini...

      Elimina
  2. A me "Il signor diavolo" non è affatto dispiaciuto, l'ho trovato un buon horror volutamente vintage, una specie di amarcord del cinema di Avati. Direi che abbiamo visto ben di peggio! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ah beh, su questo... al peggio notoriamente non c'è mai fine! :) ma come ho scritto, questa è la classifica delle "delusioni" più che dei film brutti: e il film di Avati, per quanto non inguardabile, l'ho trovato davvero un "compitino" e niente più, oltretutto girato con una tale economia di mezzi che fa sorridere: se non puoi permetterti di pagare gli effetti speciali, non farne uso! :)

      Elimina
  3. Al momento visto uno, Il Signor diavolo, ed anche se sono stato più benevolo nel voto e giudizio, condivido con te.

    RispondiElimina
  4. Onestamente non me la sentirei neanche di inserire un film come 'sotto il sole di Riccione' tra i flop stagionali, mi sembrerebbe di dargli troppa considerazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai pienamente ragione, infatti me ne sto pentendo. Il fatto è che questo film ha avuto uno strombazzamento pubblicitario enorme e, per quanto possa apparire impossibile, qualche recensore (di cui non faccio nomi) ne ha pure parlato bene! Fattostà che ho deciso di vederlo... scoprendo a mie spese quanto il marketing può incidere sulla considerazione di una pellicola.

      Elimina
  5. Io non ne ho visto ancora mezzo... diciamo che mi sono salvata? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se lo chiedi a me... ti dico ovviamente di sì!! :D
      Però, seriamente, ricorda che i gusti sono sempre soggettivi, e se c'è una cosa che mi dispiace è quando un lettore non va a vedere un film perchè influenzato dalle critiche negative. Quindi io dico sempre a tutti: andate a vedere i film e giudicateli con il vostro cervello, possibilmente senza leggere troppe recensioni prima. Poi magari venite qui e ne parliamo insieme.

      Elimina
    2. Sono d'accordissimo, l'ho sempre professato anche io sul mio blog, soprattutto negli anni passati. Fatto sta che questi film a prescindere non avevano attirato in alcun modo la mia attenzione, tranne forse Bombshell e Light of my life che prima o poi guarderò ma senza nessun tipo di fretta :)

      Elimina
  6. Il film di Carrisi non è brutto, l'ho trovato anzi molto emozionante e sorprendente. Non a livello della Ragazza nella Nebbia ma comunque un buon film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me invece ha detto poco. Emozionante magari un po' sì, ma sorprendente non direi proprio. Sono gialli "all'amatriciana" fatti con lo stampino, dove il più delle volte a risaltare sono solo le interpretazioni degli attori. Qui neanche quelle.

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...