giovedì 29 luglio 2021

STAGIONE 2020 - 2021 : LE DELUSIONI


Nolan, Clooney, Verdone, Sofia Coppola... raramente la mia classifica delle personali delusioni dell'anno aveva avuto un palmarès così significativo: grandi nomi che in un modo o nell'altro, a sorpresa o recidivi, questa volta hanno girato film estremamente lontani dai miei gusti. E' la playlist per me sempre più difficile da compilare, e quella che inevitabilmente offre il fianco alle polemiche. Ma anche quella più intrigante...

 

Come ripeto sempre, delusione non significa necessariamente brutto film: un film deludente è un film che non ha mantenuto le attese, specie se queste erano molto alte. Ogni riferimento a Tenet di Christopher Nolan non è certo casuale: doveva essere il titolo di punta della "ripartenza" cinematografica dopo il Covid, anche in considerazione del fatto che il regista britannico aveva sistematicamente rifiutato ogni possibilità di visione che non fosse quella in sala. Alla fine gli incassi sono stati buoni ma non esaltanti (complice, certo, anche la paura di tornare al cinema dopo il lockdown e appena prima di un nuovo stop), con un gradimento molto tepido per un film "esagerato" e incredibilmente pretenzioso, tutto stile e niente cuore, che ha legittimamente disorientato il pubblico.

Discorso diverso invece per il buon Verdone, cui purtroppo mi sento di poter dire essere ormai arrivato al capolinea di una carriera gloriosa: le sue commedie "malincoMiche" da anni non divertono più come prima, e quel che è peggio si abbassano pericolosamente verso un livello di volgarità che da lui non ci saremmo mai aspettato. Mentre invece Clooney e la Coppola, pur mantenendosi fedeli al loro stile, sono decisamente a corto di idee (i loro ultimi lavori sono di un'ovvietà disarmante).

Ci sono poi quei film, come Music e Pieces of a Woman, il cui giudizio non può non prescindere dalla sensibilità personale. E qui naturalmente alzo le mani: come dico sempre la sensibilità cambia da individuo a individuo, e quello che può essere inaccettabile per me può tranquillamente essere tollerato da altri. Non discuto. Certo però che la ripresa integrale con dovizia e insistenza di particolari sul travaglio di una partoriente per me a poco a che fare con il cinema. Ma accetto anche opinioni contrarie, ci mancherebbe.

Siamo qui apposta per parlarne.



CLICCA SUL TITOLO PER LEGGERE LA RECENSIONE COMPLETA


1) TENET (di Christopher Nolan, GB 2020) 
Il problema non è la trama incomprensibile. Il problema è che più lo guardi e meno te ne importa di capirci qualcosa... un estenuante e inconsistente videogame che per due ore e mezza gira continuamente su stesso, incurante di mettere a dura prova la pazienza dello spettatore. Nolan esagera nella sua smodata ambizione di perfezione, girando un film stilisticamente impeccabile ma incredibilmente sterile, totalmente privo di emozioni ed empatia. Un arido e costosissimo esercizio di stile che è quanto di più lontano dall'idea stessa di cinema. Noioso, sfiancante e bulimico. La delusione dell'anno.



2) PIECES OF A WOMAN (di Kornel Mundruczo, USA 2020) 
Una prima mezz'ora di puro e osceno voyuerismo in cui ci viene mostrato, con dovizia di particolari, un intero travaglio con conseguente morte del neonato. Segue un'altra ora e mezza di un'ordinaria e stanca messinscena di elaborazione del lutto, condita di ogni retorica possibile. Chi ha paragonato questo film a La stanza del figlio di Moretti era evidentemente sotto l'effetto di allucinogeni. Si salvano le interpretazioni delle attrici (Vanessa Kirby ed Ellen Burstyn) ma non si salva, in nessun modo, l'opera nel suo complesso.



3) SI VIVE UNA VOLTA SOLA (di Carlo Verdone, Italia 2020) 
Di Carlo Verdone vorremmo dire ogni volta tutto il bene possibile, perchè (almeno per il sottoscritto) il comico romano è come un vecchio amico che ti fa sempre piacere rivedere. Solo che stavolta, purtroppo, il suo ultimo film è indifendibile: quello che disturba, aldilà della vuotezza di fondo di una pellicola poco convinta e svogliata, è la volgarità di certe scene cui Verdone non si era proprio mai abbassato prima. Vorrebbe essere un omaggio a Amici miei, ma si rivela più un Neri Parenti qualsiasi...

 

4) THE MIDNIGHT SKY (di George Clooney, USA 2020) 
Clooney si cimenta per la prima volta con la fantascienza, immaginando un (solito) mondo reso invivibile dall'ennesima catastrofe ambientale, ovviamente causata dagli uomini, sparandoci in faccia l'ennesimo pistolotto ecologista new-age che tanto di moda va adesso. Due ore che sembrano due ere geologiche, tronfie di ovvietà e di comicità involontaria, con un colpo di scena finale che si capisce già dai titoli di testa... non proprio orrendo, ma di una noia mortale.




5) MUSIC (di Sia, USA 2020) 
Un film onesto nelle intenzioni ma deludente nell'approccio, oltre che musicalmente poverissimo (non proprio un dettaglio, visto che perlappunto si tratta di un musical...). Il debutto dietro la mdp della popstar Sia è una pellicola debole e inconcludente, che va continuamente fuori tema e si dimentica della sua idea di base: la musica come potere salvifico delle persone, come collante per chi è "diverso" e porta un handicap non da poco (si parla di autismo). Polemiche per la scelta di far interpretare la ragazza autistica protagonista a un'attrice normodotata (Maddie Ziegler), mentre il ritorno sulle scene dopo la gravidanza di una Kate Hudson con lo "scalpo" non è stato esattamente indimenticabile...


6) BORAT: SEGUITO DI FILM CINEMA (di Jason Woliner, USA 2020) 
Se, pur non facendomi proprio sganasciare, il primo Borat qualche risata era riuscito a strapparmela, non altrettanto posso dire di questo non indispensabile sequel, fortemente voluto da Sacha Baron Cohen ma arrivato sugli schermi fuori tempo massimo: ancora una volta la realtà ha infatti superato la fantasia, e quella che doveva essere una satira graffiante e corrosiva contro l'America di Trump è stata clamorosamente superata dalle "gesta" di Trump stesso, in particolar modo negli ultimi giorni del suo mandato. Ormai - ahimè - la politica è più comica delle sue caricature.

 

7) ON THE ROCKS (di Sofia Coppola, USA 2020) 
Lo stile di Sofia Coppola rimane unico e inconfondibile, ma questa volta il "solito" leit-motiv sull'incomunicabilità sociale e le debolezze dell'amore viene molto annacquato da una cornice altoborghese e newyorchese in cui la regista figlia d'arte non è evidentemente a suo agio. Bill Murray si diverte e gigioneggia, ma in questo modo si mangia il film. Che, a conti fatti, non è altro che una garbata ma banalissima storia di corna che si esaurisce in qualche dialogo brillante e in una Grande Mela grigia e malinconica, che non riesce mai a sedurre lo spettatore.


 

17 commenti:

  1. A me per esempio Pieces of a Woman è piaciuto molto, così come Tenet, quest'ultimo ovviamente nei limiti (credevo chissà cosa e invece...) mentre Borat 2 mi ha divertita inaspettatamente. Gli altri, per fortuna, mi mancano tutti!

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    1. Riguardo "Pieces of a woman", dipende dalla sensibilità personale e su questa non discuto (tra l'altro credo che per una donna certe scene abbiano anche un impatto diverso). Il seguito di Borat avrebbe potuto anche piaciucchiarmi, ma in questo caso l'originale (cioè Trump) era molto ma molto più comico... Su "Tenet" ho già detto e scritto molto, mi ha devastato dalla noia e irritato per la presunzione. E' più forte di me.

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  2. Tra quelli che citi Verdone cagata assoluta. Tenet ha deluso anche me, fan sfegatato di Nolan, specialmente per essere sceso sul piano dei Mission Impossible e copiando pure male. L'intreccio spazio temporale sarebbe stato pure buono, ma ha voluto troppo stavolta.. Bill Murray vorrei vederlo però..

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    1. Verdone sì, davvero imbarazzante (e lo dico con profondo dispiacere, da verdoniano convinto). Su "Tenet" non posso che essere d'accordo, anche se come vedi dai commenti è un film parecchio divisivo. Ci sta. La Coppola, come ho specificato, mi ha deluso per la sua ovvietà, ma il buon Bill lo si vede sempre volentieri ;)

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    2. Senza voler fare nessuna polemica credo che sparare in quel modo su un film della portata di Tenet (se non si è Kubrick o giù di lì) sia atto ben più presuntuoso rispetto al peccato di Nolan.
      Detto questo il film non è sicuramente riuscito benissimo e non riesce ad esprimere l'enorme potenziale di una interessantissima e intrigantissima sceneggiatura.
      A mio avviso , però, tre stelle le merita già per un paio di sequenze che portano inconfondibilmente il suo nome.

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    3. Nessuna polemica, ci mancherebbe. Come ho scritto più volte, questa è la classifica delle ,"delusioni" (e non dei film peggiori in assoluto) e, per quanto mi riguarda, "Tenet" per me è la delusione dell'anno, il peggior rapporto tra ambizioni e realizzazione. L'unica stellina che gli ho attribuito significa questo: un film bulimico, incomprensibile, pretenzioso, largamente inferiore alle attese. Il giudizio negativo è proporzionato all'epoca smisurato del suo regista:)

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    4. Meno male c'è ancora qualcuno che osa mi verrebbe da dire, benvengano film pretenziosi, se non lo fa Nolan chi lo deve fare?
      Poi non tutte le ciambelle riescono col buco , ma questo è un altro discorso.

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  3. Ho visto Borat 2, deludente? Per me no, non mi aspettavo mica chissà cosa, anzi, è proprio che non funziona come il primo. Degli altri ho visto anche e solo Tenet, che più che deludere non si eleva.

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    1. Quindi per te è proprio brutto... ;) parlo di Borat, ovviamente. Non siamo molto lontani coi gusti!

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  4. Condivido la tua opinione su Midnight Sky, per quanto io sia affezionata a Clooney e possa ammirare le buone intenzioni, il film è venuto proprio male.

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    1. In effetti è così. Su "The midnight sky" siamo un po' tutti d'accordo: film scontato, banale, senza spina dorsale, visto e stravisto. Da apprezzare solo l'impegno ecologista e pacifista di Clooney, ma in questo caso le intenzioni non sono davvero pari ai risultati.

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  5. Su Tenet e Pieces of a woman secondo me sei stato troppo severo, però rispetto le tue opinioni perchè come sempre sono espresse con garbo, competenza e cognizione di causa. Del resto hai ragione: queste classifiche sono fatte apposta per stimolare la discussione!

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    1. Sì, mi ricordo che non eravamo troppo d'accordo su questo due film. Ci sta. Comunque lo ripeto ancora: delusione non vuol dire necessariamente brutto film. Sono semplicemente titoli dai quali mi aspettavo ben più di quello che poi si sono rivelati...

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  6. Incredibilmente, ci troviamo d'accordo pure qui.
    Coppola a parte, che anche se più intimista e indie del solito, ha il cuore giusto per convincermi.

    Ho recuperato il vecchio Borat in previsione del nuovo e fra i due non c'è davvero storia.

    Quanto a TENET, sono tornata al cinema proprio per lui e l'ho patito come non mai. Nessun coinvolgimento, nessun interesse alla fine. Tanto fumo, poca sostanza.

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    1. Secondo me gli incassi di "Tenet" (discreti ma non eccezionali) non sono stati condizionati solo dalla pandemia ma anche dalla qualità artistica del film che, a differenza degli ultimi lavori di Nolan, mi è parsa molto bassa. Insomma, il famoso "passaparola" stavolta non c'è stato, e mi pare anche a ragione.

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  7. Per fortuna (si fa per dire) ho visto solo Tenet, che non mi è nemmeno dispiaciuto se si prende per quello che è: un giocattolone fracassone e senza pretese, che va visto disconnettendo il cervello :)

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    1. Eh, ma... il problema è che le pretese c'erano eccome!! Anzi, diciamo pure che è forse il film più pretenzioso che ho visto in vita mia! Un film esageratamente ambizioso, bulimico, deformate, sfiancante... la cui visione mi ha fatto fisicamente soffrire!

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