sabato 2 marzo 2013

VITA DI JEN


Lei dice che non si è montata la testa, anzi: diciamo pure che la testolina pare averla messa davvero a posto... il suo fresco matrimonio con Cooke Maroney, fascinoso intellettuale newyorchese, pare proprio una conferma in tal senso.  Non era scontato, considerato che a soli 22 anni Jennifer Lawrence aveva  già ottenuto quello che tanti altri artisti non riescono a raggiungere in una carriera intera: un Oscar vinto, altre due nominations, il Golden Globe, cachet milionari, la fama a livello planetario. Roberto Benigni diceva che ''basta cambiare ristorante per cambiare vita, figuriamoci un Oscar!" , ma noi ci auguriamo con tutto il cuore che la nostra Jen continui ad essere la fanciulla schietta, sbarazzina e simpaticissima che abbiamo apprezzato finora. E noi di Solaris, lo diciamo con composto orgoglio, non avevamo mai avuto dubbi su di lei, visto che la seguiamo da tempo...

E' inutile girarci tanto intorno... la prima cosa che ti colpisce di Jennifer Lawrence è la sua bellezza quasi innaturale, assurda, pur se imperfetta e 'sanguigna' (le immagini di questo post parlano più e meglio di tante parole). Ti aspetteresti un 'passato' da modella, e invece ecco la prima sorpresa: la splendida Jennifer non ha mai calcato le passerelle, anzi! La 'leggenda' dice che appena sedicenne venne fermata da un fotografo per le strade di New York e convinta a fare un provino per Mtv: solo che al momento dell'audizione una palla da discoteca si stacca dal soffitto e le crolla addosso, fortunatamente senza conseguenze ma abbastanza per farla desistere dal dorato mondo della moda.

Un gran bene per noi cinefili che quel piccolo trauma abbia convinto Jennifer ad abbracciare la carriera di attrice anzichè quella di mannequin... ma non aspettatevi che la ragazza si iscriva a un corso di recitazione e segua 'normalmente' gli studi universitari: la biondina è un 'maschiaccio' in tutto e per tutto, ribelle e fuori controllo (dei genitori, soprattutto), e si getta caparbiamente in tutti i provini che riesce ad ottenere. Un talento precoce, ruvido, che viene immediatamente esaltato dagli studios losangelini che all'inizio la scritturano per famosi serial televisivi quali Detective Monk e Cold Case, in cui la 'piccolina' impara a farsi le ossa...

La chiamata del grande schermo è, a questo punto, quasi scontata: e la grande occasione arriva nel 2008 quando la ragazza non più ragazzina (ora è neo-maggiorenne) ottiene la parte di Mariana in The Burning Plain, bella e sottovalutatissima pellicola firmata da Guillermo Arriaga, che le consente di recitare al fianco di due star acclamate come Kim Basinger e Charlize Theron. Ma la Lawrence brilla anche e soprattutto di luce propria, in quanto la sua performance le consente addirittura di vincere, con pieno merito, il prestigioso Premio Mastroianni alla 65. Mostra del Cinema di Venezia come miglior attrice emergente della rassegna. E scusate se è poco!

A questo punto... da Venezia agli Oscar il passo è breve! E addirittura al suo primo film da protagonista: Jennifer viene infatti scritturata per il drammaticissimo film di Debra Granik Un gelido inverno, tratto dall'omonimo romanzo di Daniel Woodrell, che raccoglie premi un po' in tutto il mondo. Il suo ruolo è quello di Ree, adolescente costretta a crescere in fretta per andare alla ricerca del padre sbandato e ricongiungerlo alla famiglia... ruolo che le regala i premi come miglior attrice protagonista sia al Torino Film Festival che al Sundance Film Festival, in pratica l'anticamera della nomination all'Oscar che arriverà l'anno dopo. Non vincerà, ma a soli vent'anni può accontentarsi (per ora).

Ormai Jennifer è acclamata e corteggiata da tutta Hollywood, e può già permettersi di scegliere i copioni: e lei, astuta, impara presto che nella Mecca del Cinema conviene tenere i piedi in due staffe: alternare, cioè, film elitari ed impegnati a titoli ben più commerciali per mantenere alte le proprie quotazioni. E' così che la vediamo apparire sia nel bello e controverso Mr. Beaver di Jodie Foster, che nel prequel di X-Men firmato da Matthew Vaughn, in cui viene scelta per interpretare la sensualissima Mystica (nella parte che fu, a suo tempo, della statuaria Rebecca Romijn). E certo che vederla recitare completamente nuda, avvolta solo da un sottilissimo trucco blu, assolutamente a suo agio nel suo look 'selvaggio', toglierà il sonno a non pochi maschietti...meglio, molto meglio (per le nostre coronarie) seguirla nel suo prossimo film, The Hunger Games, giocattolone avventuroso e apocalittico (ma nient'affatto stupido) tratto dall'ennesima saga letteraria di culto, che le regala la definitiva consacrazione di star hollywoodiana.

Ma lei non sembra curarsene molto, tanto che sceglie come lavoro successivo una commedia agrodolce, nemmeno tanto popolare, diretta da quel David O. Russell che si porta dietro la fama di piantagrane e attaccabrighe da quando si prese cordialmente a pugni con George Clooney sul set di Three Kings: però Jen sceglie ancora una volta giusto, dato che il Signor Russell, se andiamo a ben vedere, non ha mai sbagliato un film in carriera. E la sua interpretazione viscerale, appassionata e sanguigna della problematica Tiffany ne Il lato positivo la condurrà nientemeno che all'Oscar: ma la soddisfazione più grande per lei, ne siamo certi, sarà il fatto di aver tenuto testa a uno come Bob De Niro (che l'ha elogiata pubblicamente). E non è finita: passano appena dodici mesi e con American Hustle, sempre con Russell e sempre con il 'collega' Bradley Cooper, arriva a un passo da un clamoroso oscar-bis!

Gli ultimi anni, a dire il vero, non sembrano averle portato bene dal punto di vista artistico. L'Oscar le ha portato immensa popolarità e ovviamente tante, tantissime proposte. La sensazione è che la bella Jen non abbia saputo scegliere benissimo: una tiepida incursione nella fantascienza con Passengers, il discusso Madre! di Aronofsky, il bolso Red Sparrow (dove interpreta un ruolo di spia sexy che proprio non le si addice), l'ultimo deludentissimo episodio di X-Men. Ma a nemmeno trent'anni qualche erroruccio si può ancora commettere...

8 commenti:

  1. ah...ma questo è ammmmore! Buongustaio!

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  2. Lei è bellissima, un po' sbadata (non sa stare sui tacchi?) o deve solamente cambiar stilista perché ogni volta o cade o le si rompe l'abito, ma è un'attrice straordinaria. Insomma di lei non si può dire solo che è bella, cavolo è pure brava. Noi italiani non siamo abituati a casi del genere. Spero vivamente che non si monti la testa. E poi che dire: beato Cooper.

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    1. Hai detto una cosa giustissima: noi italiani non siamo abituati a casi del genere... è il limite 'atavico' del nostro cinema, che ha enormi difficoltà a trovare nuovi volti e nuovi interpreti. Non riesco a trovare una brava attrice italiana che abbia l'età della Lawrence, e qualcosa vorrà pur dire.
      Diversi mi hanno scritto che 'Il lato positivo' è una commedia tutto sommato banale, di stile 'mucciniano'. Non sono assolutamente d'accordo (presto la recensione), ma anche se così fosse è chiaro che gli interpreti fanno sempre la differenza: loro hanno la Lawrence, Cooper, DeNiro. Noi? Se va bene Favino, Accorsi e Ambra Angiolini. Non è proprio la stessa cosa.

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  3. È stata una delle sorprese più piacevoli di quest'anno. La sua, ne Il lato positivo, è esattamente l'interpretazione che non ti aspetti. Ha saputo mettersi una spalla sopra al resto del cast del film, quando questo comprendeva pure un certo De Niro... Sono fiduciosa e mi aspetto presto un altro bel ruolo per questa giovane promessa. Vai Jennifer!!! ;)

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    1. E'vero. Molti (che non hanno visto il film, è ovvio) si chiedono come possa una ragazza appena 22enne interpretare il ruolo di una vedova. E ti dirò di più, per quel ruolo erano state provinate anche Anne Hathaway, Rooney Mara, Rachel McAdams e Kirsten Dunst: tutte attrici ben più 'anziane' di lei. E invece Jennifer ha reso credibilissimo il suo personaggio con la professionalità di una veterana.

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  4. Lo sai che a Venezia non era manco stata invitata ma ci è andata da sola lei perchè voleva festeggiare i suoi 18 anni e cosi all'ultimo momento hanno deciso di consegnarle il premio di persona invece che farglielo poi ricevere? :D fin da un gelido inverno ma anche the burning plain si capiva che aveva una luce particolare negli occhi e quel modo di recitare cosi naturale che fa sembrare che quel personaggio che interpreti non è finto ma sia realmente esistente la rende praticamente magica. E sono convinta di ritenere che nonostante Hunger Games sia una saga non è affatto un libro da leggere a cuor leggero e se i film sono altrettanto in primis il merito è di Jen. E poi avrei tanti altri complimenti da farle perchè devo ammettere che solo gli stolti potrebbero non ammirarla; poi aggiungendo il fatto che è un po "maschiaccio" e mancina come lo sono anche io la rendono per me Intoccabile! :D

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    1. Non sapevo la storia di Venezia, e ti ringrazio davvero tantissimo per farci conoscere questi retroscena così! E concordo pure sul fatto che 'Hunger Games' sia un film tutt'altro che frivolo (non a caso in Italia - dove spremere un pochino di più il cervello al cinema costa molta ma molta fatica - non ha fatto sfracelli).
      Su Jennifer... devo dire che ne sei più 'innamorata' di me! :) Però hai ragione: è un vero 'uragano' ed ha una simpatia contagiosa: prova a cercare su YouTube le sue interviste nei vari talk-show americani: sono spassosissime, e lei è davvero unica!
      Grazie per la visita, cara Sid! :)

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