lunedì 25 luglio 2022

STAGIONE 2021 - 2022: I FILM DELL' ANNO


Ancora Bellocchio, inevitabile. La mia solita classifica finale dei migliori film dell'anno non può prescindere da Esterno Notte: non me ne vogliano i puristi e gli amanti delle statistiche... lascio a voi disquisire se Esterno Notte sia un film vero e proprio, una serie televisiva, un prodotto per la tv o per il cinema: per me è di gran lunga la "cosa" più bella vista in questa stagione, e non potevo certo lasciarla fuori. Una stagione che ha segnato la ripartenza per il cinema in sala, pur tra mille difficoltà, e che ha comunque espresso titoli di grande livello. In questa "top 7" ci sono, oltre a Esterno Notte, altri tre titoli italiani importanti (Qui rido io, E' stata la mano di Dio, Ariaferma). Da anni non si vedeva tanta abbondanza. Poi, certo, ci sono i risultati al botteghino che purtroppo non collimano con la qualità. Ma questa è un'altra storia (che affronteremo presto)
  

Esterno Notte
Non posso farci niente se (quasi) ogni volta che Marco Bellocchio fa un film, a fine anno ve lo ritrovate in testa alle mie classifiche di gradimento: nel 2019 aveva vinto la stagione con Il Traditore, l'anno scorso avrebbe potuto farlo con Marx può aspettare (capolavoro assoluto dal punto di vista filmico, ma inaccettabile - per me - da quello etico e umano, ma non voglio tornarci sopra), quest'anno di nuovo in vetta con Esterno Notte: a 82 anni suonati il maestro piacentino dimostra una volta ancora di essere il più "giovane", fresco e visionario tra tutti i registi italiani "debuttando" con la sua prima serie tv, che in realtà è un grande, grandissimo film lungo sei episodi e oltre cinque ore (che si vedono d'un fiato). Come ho ripetuto fino alla noia, non so se Esterno Notte sia tecnicamente più una serie che un film o più un film che una serie: quello che è certo è che quest'anno in sala non si è visto niente di più bello...

Licorice Pizza
 E' la Storia con la "S" maiuscola a farla  quest'anno da padrone tra i miei preferiti:   se Bellocchio ci racconta la nostra storia, quella di un paese che con  la morte di Aldo Moro ha perso  l'innocenza, altrettanto fa Paul Thomas  Anderson con lo splendido Licorice  Pizza: da una trama esile esile, quasi  nonsense, il regista californiano  costruisce un tenero, delicatissimo  affresco dell'America degli anni '70 (una sua magnifica ossessione), quella prima del Vietnam e degli scandali. E di storia si parla anche in Qui rido io di Mario Martone, che ci fa appassionare e commuovere narrando gli albori del teatro napoletano e della famiglia De Filippo. Un omaggio gaudioso e nostalgico all'età dell'oro della Napoli milionaria, che poi è anche quella della grande tradizione italiana.

Qui rido io
C'è poi un'altra storia ancora, quella (stavolta) intima e personale di un ragazzo miracolato dalla vita, e che ha deciso di raccontarcela (prima per se stesso che per noi) in un film finalmente narrativo, emozionante e struggente come da tempo non gli riusciva: Paolo Sorrentino ha avuto il coraggio di mettersi a nudo con E' stata la mano di Dio, e il risultato è stato di quelli che non si dimenticano (peccato per il Leone d'oro e l'Oscar entrambi sfuggiti, e entrambi con dei giusti rimpianti... ma i premi passano sempre in secondo piano rispetto alla qualità dell'opera). Siamo ancora a Napoli, città fantastica e maledettamente complicata, di cui Maradona è stato il suo profeta...

E' stata la mano di Dio
Anche Toni Servillo è napoletano, giusto per chiudere il cerchio. Quest'anno lo abbiamo visto in addirittura tre pellicole (e che pellicole!). Le due già citate (Esterno Notte e E' stata la mano di Dio) e un altro piccolo film, girato in economia, con pochi mezzi e grande, grandissimo mestiere: Ariaferma è stata la vera sorpresa della stagione, fin dall'ultima Mostra di Venezia dove è passato (chissà perchè) fuori concorso e da lì si è fatto strada grazie al passaparola del pubblico. Ariaferma meritava assolutamente di entrare tra i primi sette: da tempo infatti il cinema italiano non offriva così tanta qualità nel corso della stessa stagione.

Qualità che purtroppo non fa rima con il botteghino. Se togliamo infatti il film di Sorrentino (grande successo sia in streaming che in sala, anche se Netflix non ci fa sapere i dati sugli incassi) per la produzione nazionale è stato un anno economicamente molto, molto difficile. Nonostante ottimi film, ottimi attori e ottima critica, il cinema italiano fa infatti davvero molta fatica a incontrare i gusti del pubblico. Ed è un vero peccato perchè si rischia di vanificare una stagione d'oro, accrescendo le difficoltà di un settore che è già molto provato dalla crisi pandemica e dai mutati meccanismi di fruizione da parte della gente. Ma questo è un argomento che affronteremo tra qualche giorno, durante il solito "riepilogone" finale sugli incassi. A presto, dunque.



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1) ESTERNO NOTTE (di Marco Bellocchio, Italia 2021)  
Non è un'ossessione per Aldo Moro quella di Marco Bellocchio, bensì il completamento di un discorso iniziato vent'anni fa con Buongiorno, notte. Non aspettatevi un film d'inchiesta: a Bellocchio interessa soprattutto rappresentare uno spaccato d'epoca di un paese che non volle il Cambiamento e lo respinse condannando a morte chi ci provò. Esterno Notte è la cronaca di un'utopia destinata a rimanere tale, di ciò che poteva essere e  non è stato, del perchè a distanza di tanti anni la nostra Italietta si trova ancora impaludata nelle sabbie mobili dell'antipolitica. Si può ben dire che l'orologio della Democrazia sia rimasto (ancora) fermo a quel 9 maggio 1978: un                      motivo più che sufficiente per (ri)farci un film. Splendido e                      devastante.



2) LICORICE PIZZA (di Paul Thomas Anderson, USA 2021)  
Nell'America amabilmente ingenua degli anni '70, un 15enne corpulento e smaliziato incontra una 25enne dimessa e stufa, innamorandosene all'istante. Sfido chiunque a ricavare un film da una situazione così assurda... a meno che dietro la mdp non ci sia Paul Thomas Anderson, ovviamente! Un grande affresco storico, pieno di vita, che ricostruisce con grazia e leggiadria un'epoca irripetibile, che di lì a poco sarebbe naufragata negli scandali e nella violenza: Licorice Pizza sembra quasi un prequel dell'altrettanto sublime Boogie Nights, che appunto celebrava a modo suo la perdita dell'innocenza. Il più bel film americano dell'anno, tenero e amaro insieme, che                      riconcilia con il Cinema.



3) QUI RIDO IO (di Mario Martone, Italia 2021)  
La vita esagerata e complicata di Edoardo Scarpetta (padre naturale e non esemplare di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo) serve a Martone per costruire un appassionato omaggio al Teatro e all'arte in generale (cinema compreso, ovviamente), nonchè alle sale piene, alla bellezza, alla sete di cultura, a un mondo che in tempi di pandemia ci appare purtroppo incredibilmente distante. Vedendo la "belle epoque" napoletana di inizio secolo viene un groppo in gola pensando alla realtà di oggi. Film emozionante, smisurato, pulsante di arte e passione, caotico e debordante come una Napoli capitale del mondo, che ci ricorda come l'uomo sia fatto per                        seguire "virtute e canoscenza".



4) E' STATA LA MANO DI DIO (di Paolo Sorrentino, Italia 2021)  
Il ricordo, intimo e personale, di un ragazzino miracolato dalla vita e devoto a essa. La "mano di Dio", in senso lato, non è solo quella beffarda di Maradona, ma soprattutto quella tesa dal compianto campione argentino a un ragazzino timido che, malgrado tutto, sognava di vivere una vita meravigliosa. Paolo Sorrentino torna alla narrazione regalandoci un racconto intimo e personale, fresco, nostalgico e senile allo stesso tempo, oltre che un omaggio sentito alla sua Napoli, città stupenda e disperata allo stesso tempo: non è una storia qualsiasi: è la SUA storia, tremenda e affascinante. Si ride, si piange, ci si                     commuove. Difficile chiedere di più.




5) TOP GUN: MAVERICK (di Joseph Kosinski, USA 2022)  
A volte è solo questione di prospettiva. E quello che quasi quarant'anni fa poteva sembrare (e lo era) un film guerrafondaio, nazionalista, oscenamente muscolare, figlio evidente della sua epoca, quasi quarant'anni dopo diventa, con gli stessi ingredienti, una profonda e malinconica ballata sul tempo che passa. Bravo Cruise, fautore di questa adrenalinica e allo stesso tempo introspettiva operazione tutta cuore e nostalgia, che per quelli della mia età (o giù di lì) non può non commuovere. Azione, divertimento, sentimento, malinconia: un mix vincente di ingredienti assolutamente irresistibili (a patto di vederlo in nessun altro posto che al cinema e con un                      impianto audio di prim'ordine)



6) ARIAFERMA (di Leonardo Di Costanzo, Italia 2021)  
In un carcere fatiscente, ormai prossimo alla chiusura, le sorti dei dodici detenuti rimasti si incrociano, umanamente e pericolosamente, con quelle dei pochi agenti rimasti di guardia. Un film sorprendente, duro, carico di tensione, efficace nel mostrare senza retorica e senza fronzoli lo stato del sistema carcerario italiano, evitando però (giustamente) di prendere posizioni ideologiche e manichee. Non è un film di denuncia, ma una fotografia molto plausibile delle cose. Attori bravissimi, Silvio Orlando e Toni Servillo in primis, coppia di lusso.




7) TITANE (di Julia Ducournau, Francia 2021)  
Un film per certi versi esagerato, fuori di testa, ma che forse mi ha emozionato più di qualsiasi altra pellicola vista in questa stagione. Un film di cui meno si sa meglio è, perchè più lo si scopre, più si va avanti con la visione e più si è in grado di capirlo e di amarlo. Non sarà Cronenberg (e non lo è) ma è un'opera potente e dolorosa, di quelle che ti entrano dentro e non se ne vanno facilmente. Dispiace che in tanti abbiano fatto ironia greve su questo film, tra cui il nostro Nanni Moretti... mi tocca dirlo: a differenza di Tre Piani, un film stanco che guarda sempre indietro, Titane ha invece la rabbia, la freschezza, la vitalità di un cinema verace,                            attuale, specchio del nostro tempo. Assolutamente da vedere. 



14 commenti:

  1. Io quest'anno abbraccio l'ignoranza, sarà che sono stanca, sarà sono vecchia e rompipalle: Licorice Pizza e E' stata la mano di Dio li ho apprezzati poco, gli altri non li ho visti, Titane in compenso è mostruoso, in senso buono.

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    1. Titane è senz'altro il titolo più coraggioso tra quelli che ho messo in lista: l'ho preferito ad altri magari stilisticamente migliori ma meno emozionanti. Sorrentino e (soprattutto) Anderson a me sono piaciuti molto, ma sono gusti (ovviamente)

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  2. Te li boccio quasi tutti...Ariaferma è in lista, Titane neanche aggratis. ;) avrei dato chances a Don't look up e Finch..

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    1. Il bello delle classifiche è che fanno discutere ;) sennò che gusto c'è? Don't look up e Finch li ho visti e apprezzati, però secondo me c'era di meglio...

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  3. Concordo pienamente su Esterno Notte, anche se ammetto che mi manca la seconda parte quindi non ne ho una visione completa. Titane l'ho odiato con ogni fibra del mio corpo (applausi comunque al coraggio della regista), gli altri,ahimè, non li ho visti

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    1. Esterno Notte è un lungo film dalla durata di oltre cinque ore... nonostante sia strutturato come serie TV va visto assolutamente al cinema, il linguaggio di Bellocchio è manifestamente cinematografico. Mi chiedo (e sono curioso) come potrà recepirlo in autunno l'utente medio di RaiUno. Spero che non sarà un buco nell'acqua, mi dispiacerebbe. Titane invece è uno di quei film che non poteva che dividere. È normale.

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  4. Concordo direi all'80% :) ma solo perchè non ho ancora visto Esterno Notte (a questo punto lo aspetterò in tv) e Sorrentino non mi ha "preso" come speravo, pur non disdegnandolo. Bella lista comunque, e bella annata!

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    1. Grazie! :) Sì, anche quest'anno è stata una bella annata anche se purtroppo certi film ormai commercialmente fanno sempre più fatica. Ne parlerò tra qualche giorno nel solito posto riepilogativo sugli incassi di fine stagione

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  5. Io metto Sorrentino davanti a tutti. Poi gli altri me li faccio andar bene.

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    1. Ricordo che ti era piaciuto molto il film di Sorrentino :) ed è piaciuto molto anche a me: le posizioni di questa classifica alla fine possono essere benissimo intercambiabili

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  6. Ciao Kris, se non ricordo male per te la stagione cinematografica dovrebbe chiudersi a giugno, per cui questa dovrebbe essere la tua lista luglio 2021 / giugno 2022, ho inteso giusto?
    Accipicchia, della tua lista ho visto quasi niente, ho visto solo Ariaferma. Ho intenzione di recuperare Top Gun e spero anche Sorrentino.
    La mia settina:
    1. After love di Aleem Khan
    2. Un altro giro di T.Vinterberg
    3. One second di Zhang Yimou
    4. Quo vadis, Aida? di Jasmila Zbanic
    5. Illusioni perdute di Xavier Giannoli
    6. West side story di Spielberg
    7. Memory box di J.Hadjithomas e Khalil Joreige

    Sempre difficile stilare liste.
    👋

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    1. La stagione cinematografica, convenzionalmente, va da agosto a luglio dell'anno dopo. Poi ognuno fa un po' come vuole... ormai quasi tutti fanno le classifiche in base all'anno solare, anche se secondo me hanno poco senso perché a dicembre la stagione è proprio nel pieno e non ha senso dividerla... ma queste sono quisquilie per gli appassionati. Venendo al sodo, anche i film che hai messo te potevano starci benissimo nella mia lista, in particolar modo One Second e Illusioni Perdute
      Un altro giro invece è della stagione scorsa, ma poco importa: è comunque un bel film

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  7. non ho visto top gun, il resto sì, e sono film che non ti fanno pentire di essere uscito di casa per vederli.
    speiamo solo che continuino a esistere le sale cinematografiche :)

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    1. Hai ragione! Hai ragione da vendere... la situazione per le sale di qualità è davvero difficile: certo, bisogna rendersi conto che il mondo è cambiato così come i gusti e le abitudini del pubblico. Però un film al cinema è sempre un'esperienza imparagonabile con la visione domestica. E spero che riusciremo a godercela per tanto tempo ancora!

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