domenica 25 maggio 2014

THAT'S 70'S DAY: I PRIMI DELLA LISTA

Secondo appuntamento stagionale della mia collaborazione con gli amici cinebloggers (la cui pattuglia, con mio gaudio, si sta ingrossando sempre più...). Oggi parliamo dei favolosi 'Seventies', di chi li ha vissuti, e anche di chi li ha solo immaginati: celebriamo gli anni '70 scoprendo che molte delle ansie e dei dubbi dell'epoca sono gli stessi di oggi, forse ingigantiti dalla crisi. E questo piccolo, delizioso film italiano riassume perfettamente, con garbata ironia e tanto, tanto divertimento, lo stato d'animo dell'epoca. Ovvio che vi consiglio di andarlo a recuperare...  

(id.)
di Roan Johnson (Italia, 2011)
con Claudio Santamaria, Francesco Turbanti, Paolo Cioni
durata: 85 min.

Pisa, 1970. Cronaca di una 'bischerata' memorabile. Due liceali, pluriripetenti e perdigiorno, inclini più alla musica che ai libri, aspettano un'audizione nientepopodimeno che dal 'cantautore resistente' Pino Masi, autore de 'La ballata del Pinelli' (sic!) e musicista 'di culto' per la sinistra dell'epoca. Ma il Masi non ha tempo per starli a sentire: nell'Italia del dopo Piazza Fontana si susseguono le voci di un golpe militare, sull'onda di quello accaduto in Grecia pochi mesi prima. Non c'è un minuto da perdere: 'precettati' i due studentelli (non troppo convinti, in verità), nonchè la macchina di uno di loro,  il terzetto si dirige verso la Jugoslavia del 'compagno' Tito, nella speranza di riuscire a varcare il confine prima del colpo di stato...

Naturalmente nulla andrà come deve andare, anche perchè non c'è nessun golpe in vista: i carri armati incontrati durante la 'fuga' in realtà stanno andando a Roma per la parata del 2 giugno, così come il confine Jugoslavo si rivela meno amichevole del previsto: meglio dirottare allora sulla frontiera austriaca e chiedere asilo politico al governo di Vienna... in ogni caso in fretta, perchè con i militari al potere è chiaro che gli 'intellettuali' come loro saranno 'i primi della lista' dei ricercati!

I primi della lista, opera prima del regista anglo-italiano Roan Johnson, è un tripudio di risate, gag, divertimento e tanta, tanta ironia. Ma nient'affatto stupido: anzi, possiamo dire che questo filmetto apparentemente esile e scanzonato, giocato sapientemente sull'arte comica dell'equivoco, riassume in tono canzonatorio ma efficacissimo lo spirito paranoico e rivoluzionario dell'epoca, incentrato sulla psicosi delle bombe, degli anni di piombo, dello scontro di classe.

Claudio Santamaria
Il film di Johnson è un piccolo gioiello di sceneggiatura, interpretato in maniera magnifica da tre attori bravissimi: il già noto Claudio Santamaria (che fa il Masi) e i due debuttanti Paolo Cioni (il Gismondi) e Francesco Turbanti (il Lulli). Il trio è affiatato e scoppiettante, perfetto per interpretare un road-movie sconclusionato e terribilmente comico, infarcito di quella 'toscanità' schietta, spontanea e irriverente, perfetta per un soggetto del genere. Un film dallo sguardo disincantato su ciò che è accaduto 'ieri', ma che sotto sotto ci induce neanche troppo velatamente a guardare ai giorni nostri, raffrontando le paure dei giovani di oggi con quelli degli anni '70. E scoprendo che, tutto sommato, non sono cambiate di molto: la fuga, l'insicurezza, l'instabilità, la precarietà.

Cioni, Santamaria, Turbanti
Ah, dimenticavo di dirvi che... beh, questa storia è così assurda da essere successa davvero. Non perdetevi i titoli di coda, con i tre attori che incontrano fisicamente i tre 'bischeracci' di allora, sulle note di 'Quello che non ho' di De Andrè. E vedendo quelle immagini, c'è perfino un sussulto di commozione.

p.s. Ancora un'altra cosa: sappiate, per onor di cronaca, che nel dicembre dello stesso anno, quel fatidico 1970, l'aristocratico fascista Valerio Borghese tentò davvero un golpe militare, la sua personale 'marcia su Roma', sventata all'ultimo istante. E vedete che allora, forse, il Masi non aveva proprio tutti i torti...

Hanno collaborato anche:
Cinquecentofilminsieme
Cooking Movies
Director's Cult
In Central Perk
Montecristo
Non c'è paragone
Pensieri Cannibali
Recensioni ribelli
The Obsidian Mirror
Viaggiando (meno)
White Russian


13 commenti:

  1. mi è piaciuto abbastanza...non la solita commedia italiota...

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  2. Mai visto, ma del cinema italiano ho perso moltissimi titoli...

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  3. mai visto..recuperero' (ormai la mia lista e' lunghisssima ..)

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  4. Idem: mai visto. Ma mi fido del tuo giudizio quindi lo recupererò.

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  5. Mi manca, ma la tua recensione mi ha incuriosito molto. Vedrò di recuperarlo.

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  6. Quando il cinema italiano riesce a fare dei bei film scanzonati, anche se gli anni di piombo di scanzonato non hanno proprio nulla... Grazie per aver partecipato al Day con questa chicca! ;-)

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  7. L'avevo "beccato" per caso un giorno in tv, e non mi era affatto dispiaciuto.

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  8. Sono molto perplesso.... ma capace che una possibilità gliela concedo.

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  9. Pur essendo abbastanza allergica ai film italiani, questo sembra di quelli da vedere e che sanno stupire! Me lo segno e ti ringrazio per avermelo fatto conoscere!

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  11. Bella questa recensione! Pulita e limpida, mi ha fatto venire voglia di vedere questo film (con un professore di storia all'Università, due anni fa, creammo un documentario sugli anni 70, e ovviamente Pino Masi c'è!)!

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  12. Eccomi. Scusate la latitanza di questi giorni dovuta a... circa 20 ore consecutive trascorse in seggio elettorale: un po' di riposo mi ci voleva davvero.
    Vi ringrazio comunque per aver letto questo pezzo, e sono contentissimo di avervi stimolato la curiosità: in effetti il motivo per cui ho scelto questo film e non altri era proprio per invogliarvi a vederlo, e per dimostrarvi ancora una volta quanto il cinema italiano sarebbe fresco e vitale se solo si 'osasse' un po' di più nella distribuzione. 'I primi della lista' è uscito (credo) solo in Toscana e a Roma, per lo spazio di un weekend. Eppure di commedie scanzonate, intelligenti e divertentissime come questa ormai se ne fanno davvero poche.
    Un aspetto su cui riflettere.

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